Registrato: Feb 09, 2004 Messaggi: 15874 Località: Treviso
Inviato: Lun 28 Giu 2010-17:54 pm Oggetto:
E' l'acciaio che viene solitamente usato nei coltelli svedesi quando si vuole l'inossidabilità. Se ben temprato è un ottimo acciaio (io in questo periodo sto usando una lama Brusletto in questo materiale) _________________ Visitate la pagina facebook di Zatodesign!
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Registrato: Nov 20, 2007 Messaggi: 2012 Località: Pavia
Inviato: Gio 08 Lug 2010-10:48 am Oggetto:
zatoichi ha scritto:
E' l'acciaio che viene solitamente usato nei coltelli svedesi quando si vuole l'inossidabilità. Se ben temprato è un ottimo acciaio (io in questo periodo sto usando una lama Brusletto in questo materiale)
E di quello Viper che ci dici? E' temprato bene? _________________ Non mi aprire senza ragione, non mi riporre senza onore.
Registrato: Jul 23, 2010 Messaggi: 3153 Località: Treviso - drio el Sil
Inviato: Sab 04 Dic 2010-3:12 am Oggetto:
Io ho un Mora in 12c27 e va molto bene. Resiste benissimo anche all'acqua salata, ti puoi dimenticare senza problemi il coltello nel fodero...r poi a mio parere ha buone doti di taglio e resistenza del filo.
ciao ragazzi mi consigliereste il 12c27 per coltelli da bushcraft? _________________ ..."Ammiro la sua purezza: un superstite non offuscato da coscienza, rimorsi o illusioni di moralità"...
grande Zat! grazie per la celere risposta
sarà il prossimo acciaio per costruzione di un bush. poi lo mando a temprare e me lo devono fare almeno 3 volte mi ha detto un amico che dopo diventa come un acciaio al carbonio normale (anche se cmq il 12c27 è al 6% di carbonio come tu mi insegni).
a presto
enzo
ps: ti piacciono i miei ultimi lavori? _________________ ..."Ammiro la sua purezza: un superstite non offuscato da coscienza, rimorsi o illusioni di moralità"...
Registrato: Mar 10, 2007 Messaggi: 6120 Località: Lido di Venezia
Inviato: Mar 06 Dic 2011-7:34 am Oggetto:
enzosnap ha scritto:
zatoichi ha scritto:
sì
grande Zat! grazie per la celere risposta
sarà il prossimo acciaio per costruzione di un bush. poi lo mando a temprare e me lo devono fare almeno 3 volte mi ha detto un amico che dopo diventa come un acciaio al carbonio normale (anche se cmq il 12c27 è al 6% di carbonio come tu mi insegni).
a presto
enzo
ps: ti piacciono i miei ultimi lavori?
Così, tanto per sapere, ma che amici hai? Se è inox, inox rimane!
Non conosco tale acciaio se non "sulla carta", ma non credo abbia il 6% di carbonio, penso invece che potrebbe averne lo 0,6 %.
Se te lo fai temprare, ti basta una sola tempra, ma buona; se lo mandi ad una ditta, lo temprerà tre volte allo stesso modo... (con tre possibilità che la lama ti torni indietro "a banana" e senza vantaggi rispetto ad un trattamento termico ben fatto, anzi...) _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
grande Zat! grazie per la celere risposta
sarà il prossimo acciaio per costruzione di un bush. poi lo mando a temprare e me lo devono fare almeno 3 volte mi ha detto un amico che dopo diventa come un acciaio al carbonio normale (anche se cmq il 12c27 è al 6% di carbonio come tu mi insegni).
a presto
enzo
ps: ti piacciono i miei ultimi lavori?
Così, tanto per sapere, ma che amici hai? Se è inox, inox rimane!
Non conosco tale acciaio se non "sulla carta", ma non credo abbia il 6% di carbonio, penso invece che potrebbe averne lo 0,6 %.
Se te lo fai temprare, ti basta una sola tempra, ma buona; se lo mandi ad una ditta, lo temprerà tre volte allo stesso modo... (con tre possibilità che la lama ti torni indietro "a banana" e senza vantaggi rispetto ad un trattamento termico ben fatto, anzi...)
Ciao e grazie per l'intervento; ogni consiglio per me è sempre ben accetto. In ogni caso credo che la deformazione della lama sia dovuta all'incuria di chi esegue la tempra. E' mia norma in questi casi di 3 tempre inviare sempre due lame uguali (non si può mai sapere )
Le tempre che vengono eseguite a diversi stadi di temperatura (via via crescenti) e con liquido di raffreddamento con temperatura (all'inizio) più elevata (intorno ai 200°C) difficilmente creano problemi di curvatura.
tu che ne pensi? (sappi che è la prima volta che lavorerò il 12c27 e quindi non so come si comporta!)
a presto
enzo _________________ ..."Ammiro la sua purezza: un superstite non offuscato da coscienza, rimorsi o illusioni di moralità"...
Registrato: Mar 10, 2007 Messaggi: 6120 Località: Lido di Venezia
Inviato: Mar 06 Dic 2011-20:34 pm Oggetto:
Ciao e grazie per l'intervento; ogni consiglio per me è sempre ben accetto. In ogni caso credo che la deformazione della lama sia dovuta all'incuria di chi esegue la tempra. E' mia norma in questi casi di 3 tempre inviare sempre due lame uguali (non si può mai sapere )
Le tempre che vengono eseguite a diversi stadi di temperatura (via via crescenti) e con liquido di raffreddamento con temperatura (all'inizio) più elevata (intorno ai 200°C) difficilmente creano problemi di curvatura.
tu che ne pensi? (sappi che è la prima volta che lavorerò il 12c27 e quindi non so come si comporta!)
a presto
enzo[/quote]
Ciao Enzo, come ti dicevo, non ho mai temprato quell' acciaio in particolare; ma non credo sia molto dissimile dagli altri inox.
La "banana" è dovuta a diversi fattori; non ultimo, a come si è eseguita la bisellatura (se da un lato c' è una differenza sensibile nella lavorazione, cioè più materiale che dall' altra parte) allora si facilita la "banana".
Anche la disposizione nel forno di una lama, può favorire e di sicuro, i successivi trattamenti.
Facendo col fornetto, si può portare a temperatura lentamente e con delle pause a certe temperature; io, facendo così, non ho "banane" (tranne una volta che non ho fatto tutto come avrei dovuto per fretta...)
La temperatura del liquido di spegnimento, quando è tra i 60 e i 100°C (+ o -), va bene e non è portandola a 200°C che si può influire sulla "banana"; conta di più come si immerge la lama.
Che ne penso? Penso che una tempra fatta con calma sul singolo pezzo sia la via migliore per un buon trattamento termico e che le varie teorie (a volte, fantasiose) che si discostano dalla tempra singola, siano troppo spesso un' azzardo; e il fatto che tu mandi due lame (sperando che almeno una venga bene) è significativo...
Tu, puoi fare una cosa: bisellare meglio che puoi e una volta finito, controllare che la lama non si sia già un pò storta lavorandola; poi... Poi non dipende più da te ma dalla tua fortuna _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
La temperatura del liquido di spegnimento, quando è tra i 60 e i 100°C (+ o -), va bene e non è portandola a 200°C che si può influire sulla "banana"; conta di più come si immerge la lama.
Che ne penso? Penso che una tempra fatta con calma sul singolo pezzo sia la via migliore per un buon trattamento termico e che le varie teorie (a volte, fantasiose) che si discostano dalla tempra singola, siano troppo spesso un' azzardo; e il fatto che tu mandi due lame (sperando che almeno una venga bene) è significativo...
Tu, puoi fare una cosa: bisellare meglio che puoi e una volta finito, controllare che la lama non si sia già un pò storta lavorandola; poi... Poi non dipende più da te ma dalla tua fortuna [/quote]
Caro ST,
ti ringrazio ancora per la tua precisa e puntuale risposta. Di solito mando le lame a temprare quando ne ho più di tre da fare. In linea di massima cerco sempre di non fare scaldate troppo la lama durante la bisellatura (ed ancor prima nella sgrossatura) perchè, mi trovo con te, può capitare che si storcino sin da allora. Ancora, quando la eseguo, durante le fasi di tempra mi prendo tutto il tempo e la calma di questo mondo (hai ragione a dire così) e sto attento a scaldare l'olio ma non tanto (di solito lo faccio con un pezzo di ferro arroventato). Non immergo la lama direttamente ma prima per metà circa (orizzontalmente) per un paio di secondi e poi la immergo tutta (spostandomi trasversalmente piano piano). Con questo metodo non sbaglio (alla mia prima tempra dovetti buttare tutto via).
Cmq non ho letto ancora in giro; di una cosa son certo ossia che l'aggregazione molecolare del 12c70 sia diversa dall'acciaio al carbonio (questo per il legame dei differenti elementi legati alle molecole di ferro); son certo però che come dici tu non cambia nulla in fatto di tempra.
Per eccesso di zelo domattina chiedo al centro come si orientano con l'acciaio non al carbonio... forse cambiano solo la temperatura massima alle quali portano l'acciaio (speriamo che non incappo in qualche incapace).
se scopro che c'è qualcosa di diverso te lo faccio sapere.
a presto
enzo _________________ ..."Ammiro la sua purezza: un superstite non offuscato da coscienza, rimorsi o illusioni di moralità"...
Registrato: Mar 10, 2007 Messaggi: 6120 Località: Lido di Venezia
Inviato: Mer 07 Dic 2011-8:31 am Oggetto:
Caro ST,
ti ringrazio ancora per la tua precisa e puntuale risposta. Di solito mando le lame a temprare quando ne ho più di tre da fare. In linea di massima cerco sempre di non fare scaldate troppo la lama durante la bisellatura (ed ancor prima nella sgrossatura) perchè, mi trovo con te, può capitare che si storcino sin da allora. Ancora, quando la eseguo, durante le fasi di tempra mi prendo tutto il tempo e la calma di questo mondo (hai ragione a dire così) e sto attento a scaldare l'olio ma non tanto (di solito lo faccio con un pezzo di ferro arroventato). Non immergo la lama direttamente ma prima per metà circa (orizzontalmente) per un paio di secondi e poi la immergo tutta (spostandomi trasversalmente piano piano). Con questo metodo non sbaglio (alla mia prima tempra dovetti buttare tutto via).
Cmq non ho letto ancora in giro; di una cosa son certo ossia che l'aggregazione molecolare del 12c70 sia diversa dall'acciaio al carbonio (questo per il legame dei differenti elementi legati alle molecole di ferro); son certo però che come dici tu non cambia nulla in fatto di tempra.
Per eccesso di zelo domattina chiedo al centro come si orientano con l'acciaio non al carbonio... forse cambiano solo la temperatura massima alle quali portano l'acciaio (speriamo che non incappo in qualche incapace).
se scopro che c'è qualcosa di diverso te lo faccio sapere.
a presto
enzo[/quote]
Ok Enzo, ma non è che la lama si piega perché si scalda durante la bisellatura; si piega per motivi fisici, per la pressione esercitata mentre si preme sulla superfice abrasiva (anche sommato al fatto che le due bisellature non sono ancora uguali) e raffreddarla, è utile solo per non scottarsi le mani.
Se "scaldi l' olio, ma non tanto" è come se non facessi niente; il contenitore dell' olio, va posto sopra a qualcosa (tipo uno o più fornelletti elettrici a piastra) e si aspetta che la temperatura dell' olio sia effettivamente di almeno 60°C (anche 120°C per gli inox) e questo, lo si deve misurare con un termometro dopo aver mescolato per bene l' olio in modo che non ci siano zone più o meno dense perché la fluidità/liquidità, (uno dei motivi per i quali si scalda l' olio) deve essere uniforme (non ci devono essere zone a differente fluidità quando si immerge la lama) e la temperatura, va misurata col termometro poco prima di "tocciare la lama". La c.zzata dell' immergerci "un pezzo di ferro rovente", non serve a niente.
Caz...a ancora più grande, è quella di immergere la lama "per un paio di secondi"! Stiamo parlando di inox e l' inox martensitico è detto anche "autotemprante", si tempra cioè anche a cuore semplicemente raggiungendo e poi mantenendo una certa temperatura; questo significa che la lama deve essere immersa il più rapidamente possibile e tutta, senza metterci del tempo di mezzo perché quel tempo extra (intendo il tempo che la lama non entra in contatto con l' olio) impedirà alla struttura della lama, uscita martensitica dal forno, di mantenere tale struttura martensitica il più possibile.
Se poi la immergi poco e anche orizzontalmente, aumenti le probabilità che una lama si storca... Te lo dico a ragion veduta dopo aver temprato un rasoio in 440C con spessore di lama...da rasoio...
Con i carboniosi, è diverso, tanto è vero che consentono la tempra differenziata mentre gli inox, no; così come è vero che i maestri giapponesi, per dare la curvatura alle loro katana usavano farlo nella fase di spegnimento (immergendo la lama in un certo modo)... Ma qui, si sta parlando di inox e l' inox vuole, pretende, trattamento diverso; trattamento che è più lento e laborioso di quello adottato per i carboniosi e che ha anche tolleranze molto meno ampie di quelle dei rugginosi; con l' inox si deve essere "lenti a temprare e velocissimi a spegnere" :wink3: _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
Caro ST,
ti ringrazio ancora per la tua precisa e puntuale risposta. Di solito mando le lame a temprare quando ne ho più di tre da fare. In linea di massima cerco sempre di non fare scaldate troppo la lama durante la bisellatura (ed ancor prima nella sgrossatura) perchè, mi trovo con te, può capitare che si storcino sin da allora. Ancora, quando la eseguo, durante le fasi di tempra mi prendo tutto il tempo e la calma di questo mondo (hai ragione a dire così) e sto attento a scaldare l'olio ma non tanto (di solito lo faccio con un pezzo di ferro arroventato). Non immergo la lama direttamente ma prima per metà circa (orizzontalmente) per un paio di secondi e poi la immergo tutta (spostandomi trasversalmente piano piano). Con questo metodo non sbaglio (alla mia prima tempra dovetti buttare tutto via).
Cmq non ho letto ancora in giro; di una cosa son certo ossia che l'aggregazione molecolare del 12c70 sia diversa dall'acciaio al carbonio (questo per il legame dei differenti elementi legati alle molecole di ferro); son certo però che come dici tu non cambia nulla in fatto di tempra.
Per eccesso di zelo domattina chiedo al centro come si orientano con l'acciaio non al carbonio... forse cambiano solo la temperatura massima alle quali portano l'acciaio (speriamo che non incappo in qualche incapace).
se scopro che c'è qualcosa di diverso te lo faccio sapere.
a presto
enzo
Ok Enzo, ma non è che la lama si piega perché si scalda durante la bisellatura; si piega per motivi fisici, per la pressione esercitata mentre si preme sulla superfice abrasiva (anche sommato al fatto che le due bisellature non sono ancora uguali) e raffreddarla, è utile solo per non scottarsi le mani.
Se "scaldi l' olio, ma non tanto" è come se non facessi niente; il contenitore dell' olio, va posto sopra a qualcosa (tipo uno o più fornelletti elettrici a piastra) e si aspetta che la temperatura dell' olio sia effettivamente di almeno 60°C (anche 120°C per gli inox) e questo, lo si deve misurare con un termometro dopo aver mescolato per bene l' olio in modo che non ci siano zone più o meno dense perché la fluidità/liquidità, (uno dei motivi per i quali si scalda l' olio) deve essere uniforme (non ci devono essere zone a differente fluidità quando si immerge la lama) e la temperatura, va misurata col termometro poco prima di "tocciare la lama". La c.zzata dell' immergerci "un pezzo di ferro rovente", non serve a niente.
Caz...a ancora più grande, è quella di immergere la lama "per un paio di secondi"! Stiamo parlando di inox e l' inox martensitico è detto anche "autotemprante", si tempra cioè anche a cuore semplicemente raggiungendo e poi mantenendo una certa temperatura; questo significa che la lama deve essere immersa il più rapidamente possibile e tutta, senza metterci del tempo di mezzo perché quel tempo extra (intendo il tempo che la lama non entra in contatto con l' olio) impedirà alla struttura della lama, uscita martensitica dal forno, di mantenere tale struttura martensitica il più possibile.
Se poi la immergi poco e anche orizzontalmente, aumenti le probabilità che una lama si storca... Te lo dico a ragion veduta dopo aver temprato un rasoio in 440C con spessore di lama...da rasoio...
Con i carboniosi, è diverso, tanto è vero che consentono la tempra differenziata mentre gli inox, no; così come è vero che i maestri giapponesi, per dare la curvatura alle loro katana usavano farlo nella fase di spegnimento (immergendo la lama in un certo modo)... Ma qui, si sta parlando di inox e l' inox vuole, pretende, trattamento diverso; trattamento che è più lento e laborioso di quello adottato per i carboniosi e che ha anche tolleranze molto meno ampie di quelle dei rugginosi; con l' inox si deve essere "lenti a temprare e velocissimi a spegnere" :wink3:[/quote]
Caro ST,
farò frutto dei tuoi consigli sono veramente ben accetti e corposi di particolari. Quando prima ti spiegavo la mia metodologia era rivolta ai carboniosi (sono gli unici che ho sempre temprato) ed il pezzetto di acciaio lo immergo più volte non una sola volta (pian piano porto a temperatura alta l'olio che però non ho mai misurato con il termometro). La prima cosa che farò sarà proprio quella di procurarmi un termometro ad hoc. Poi eseguirò passo passo la tempra del 12c27come mi hai esposto
son certo che con i tuoi consigli eviterò come la peste l'effetto "banana"
grazie ancora
a presto
enzo _________________ ..."Ammiro la sua purezza: un superstite non offuscato da coscienza, rimorsi o illusioni di moralità"...
Registrato: Mar 10, 2007 Messaggi: 6120 Località: Lido di Venezia
Inviato: Mer 07 Dic 2011-14:55 pm Oggetto:
Caro ST,
farò frutto dei tuoi consigli sono veramente ben accetti e corposi di particolari. Quando prima ti spiegavo la mia metodologia era rivolta ai carboniosi (sono gli unici che ho sempre temprato) ed il pezzetto di acciaio lo immergo più volte non una sola volta (pian piano porto a temperatura alta l'olio che però non ho mai misurato con il termometro). La prima cosa che farò sarà proprio quella di procurarmi un termometro ad hoc. Poi eseguirò passo passo la tempra del 12c27come mi hai esposto
son certo che con i tuoi consigli eviterò come la peste l'effetto "banana"
grazie ancora
a presto
enzo[/quote]
Ok Enzo, ma per gli inox, ci vuole il forno elettrico :wink3: :hammer: _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
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