Materiali: manico in betulla masur scurita e corno di renna; lama in acciaio al carbonio (0,8% di C) forgiato a mano e temprato a 60 HRC; fodero in cuoio bovino e cuoio di renna.
Dimensioni e peso:
lunghezza lama: 104 mm
spessore lama: 3 mm
lunghezza totale: 225 mm
peso: 100 g
Storia: Kiruna
non solo patria dell'Ice Hotel, ma anche importantissimo centro di cultura Sami.
La famiglia Sunna, originaria di un paese vicino a Kiruna, Årosjokk, ha dato alla Svezia alcuni fra i maggiori artisiti Sami che si ricordino. Dal capostipite Erik Knutsson Sunna ai figli: lo scultore Lars Levi, il coltellinaio Tore e il poliedrico Anders. Tore è il più famoso dei fratelli ed è il creatore dei cossiddetti "coltelli dei re", due coltelli interamente in osso commissionati da Olav V di Norvegia
e Carl XVI Gustaf di Svezia
per tagliare i due nastri ai capi della strada "Nordkalott" che collega Kiruna con Narvik, in Norvegia.
Anders Sunna seguì la tradizione artigianale di famiglia solo dal'73 dopo aver tentato un varietà di mestieri che gli daranno poi ispirazione per le sue opere. Un suo coltello è stata fonte di ispirazione per il mio.
Impressioni: l'originale era ovviamanete molto più elaborato e decorato del mio, ma era mio intento avere un coltello spartano ispirato da un artista e adattato alle mie necessità. Mi sono quindi messo in contatto con Kimmo Sorvoja, proprietario della Gränsslöjd e ci siamo messi a discutere su un possibile adattamento dell'originale. Scartati materiali costosi e lavorazioni complesse, contrarie alla sua filosofia e ai mie bisogni, siamo giunti al punto di incontro.
Il fodero è stato fatto il più semplice possibile, dovendo solo essere pratico.
Il manico, in puro stile sami, è strutturato come segue: pomo in betulla, corno, betulla, corno, betulla, corno, blocco centrale di betulla, corno, betulla, corno. La sequenza dei materiali riprende, variandola, quella dell'originale che era però in osso e radice di betulla.
Anche la forma del manico è essenziale e tradizionale, senza accenni di guardie o incavi che, a lungo andare, ho notato mi toglievano libertà di movimento. La forma è simile a quella del mio Mora, ma più ergonomica. Se già quella del Mora era forse quella che mi era più congeniale ora ho quella per la mai mano. Il pomo di betulla ammetto sia stato l'unico capriccio estetico che ci siamo concessi, Kimmo ha fatto comunque un ottimo lavoro e si sta dimostrando comodo e pratico durante l'intaglio di punta e soprattutto per la presa con lama perpendicolare alle nocche (chest lever grip), punto debole di molti bushcraft full-tang. Non ci sono elementi metallici per rispettare lo stile classico e per ridurre al minimo la possibilità per il coltello di "togliere" calore all'utilizzatore, utile durante i miei inverni. Oltre alla patina d'olio protettivo che Kimmo dà sempre gli ho chiesto di scurire la betulla per dare una ancor maggiore protezione.
La lama è forgiata a mano da Toivo Jaaranen che più uso e più apprezzo. Ho già avuto modo di spiegare il suo modo di bisellare e affilare le sue lame e ribadisco che per quanto inusuale e lungo, circa diciotto ore di lavoro, il risultato è veramente sorprendente e d'eccellenza. Ho scelto una sua lama anche per un altro motivo, il dorso è tondeggiante per quasi tutta la sua lunghezza e risulta quindi più confortevole per il pollice durante gli intagli per pressione rispetto un dorso piatto. Poco prima della punta il dorso ha un leggero, ma visibile incavo in cui però il metallo è piatto. Questo lo rende più efficacie durnate l'uso col firesteel.
Conclusioni: a questo punto, dopo quatro giorni di scambi di mail, Kimmo ha costruito il coltello terminandolo in una settimana. Benché non sia nel suo stile si percepisce che c'è la sua mano dietro al coltello. Ha creato un coltello ottimo e senza punti deboli, penso il mio miglior coltello al momento. Dato il risultato conto di dare al coltello un fratello sempre da 4'' e un fratello maggiore da 7'', ma non un leuku. Sarà un huggare, versione esclusivamente sami e leggermente sovradimensionata del leuku.
il coltello nel fodero è sguainato
il pomo
il marchio di Toivo
impugnato
per ora ho concluso, ma non distraetevi troppo perché ci saranno novità relativamente presto. Vi lascio come mia abitudine con un po' di immagini della Lapponia
_________________ "Quando gli Æsir indussero il lupo Fenrir a farsi legare alla catena Gleipnir, questi non credette che in seguito l'avrebbero lasciato andare, finché Týr non mise la sua mano nella sua bocca come pegno".
Edda in prosa
Registrato: Feb 05, 2008 Messaggi: 2050 Località: Modena
Inviato: Sab 06 Feb 2010-13:27 pm Oggetto:
Grazie _________________ "Quando gli Æsir indussero il lupo Fenrir a farsi legare alla catena Gleipnir, questi non credette che in seguito l'avrebbero lasciato andare, finché Týr non mise la sua mano nella sua bocca come pegno".
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Il pomo in legno....quindi,questo,a differenza del mio non è "saldato"? Meglio,non ha il codolo saldato ad un pomellino di ottone,quindi è incollato.....curioso però di legno,non ne avevo mai visti.....
Registrato: Feb 05, 2008 Messaggi: 2050 Località: Modena
Inviato: Sab 06 Feb 2010-14:19 pm Oggetto:
Il mio ha il codolo con la parte terminale appiattita contro il corno e successivamente ha applicato il pomo. _________________ "Quando gli Æsir indussero il lupo Fenrir a farsi legare alla catena Gleipnir, questi non credette che in seguito l'avrebbero lasciato andare, finché Týr non mise la sua mano nella sua bocca come pegno".
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