Alabarda

[Black Kyra]

Ciao a tutti.
Ammetto che magari il titolo è un po' "misterioso".. cmq vado subito al dunque.
Siccome sto scribacchiando qualcosa (non dico nemmeno che sia un romanzo fantasy, non oso farlo...) ho la necessità di descrivere il processo di creazione di un'alabarda.
Mi sono già state date delle risposte riguardo alla forgiatura di una spada medievale, volevo sapere se ci sono particolari lavorazioni per la creazione di questo tipo di arma.
Tra l'altro mi servirebbe anche apprendere la tecnica per l'incisione sulla lama (es. una decorazione con delle rune).
Grazie in anticipo e scusate la domanda bizzarra. :sweatdrop:

EDIT: accidenti, ho sbagliato sezione, dovevo postarla nella sezione della tecnica delle spade, non dei coltelli... admin potete spostarla voi? sorry... :sweatdrop:

[Collins]

Uhm…
Vediamo un po’; il processo di creazione a mio parere è sicuramente più semplice di quello di una spada. Se poi parliamo dell’arma di un semplice soldato o mercenario, suppongo che fossero maggiormente quotati materiali più umili dell’acciaio temprato.
La testa dell’arma comunque non aveva bisogno della flessibilità di una spada, quindi anche un eventuale processo di tempra sarebbe stato meno complesso.
Indicativamente l’asta su cui veniva montata era lunga circa due metri, spesso “armata”: protetta da borchie e listelle di metallo inchiodate.
Per caso ti servono immagini della testa? Ne esistevano diverse varianti; era in effetti un’arma molto efficace e versatile, utile per disarcionare i cavalieri come per ferire gli avversari corazzati (da qui l’evoluzione nella Poleaxe, o mazzapicchio che dir si voglia).

Non ho trovato particolari sulla creazione vera e propria della testa, a riprova della mia impressione che non fosse un procedimento particolare, ma nel mio archivio c’è un passo su tre diversi metodi di montaggio per questo tipo di armi inastate: si tratta di materiale che ho trovato su internet…ma non riesco a ricordare la fonte da cui proviene! Non appena mi torna in mente provvederò a citarne la provenienza, se non altro per rispetto verso gli autori.
E’ in lingua inglese, spero non sia un problema.

Three parallel methods for assembly of the poleaxe were utilized. In the first method, used for heads with or without an axe implement, the head and back spike were made of one piece and sat directly over the haft. The head had a slot to accept a "U" shaped iron piece which fit over the head and formed the langets which fastened the head to the haft. This piece also often included the top spike. In some cases the "U" shaped piece was made separate from the langets and was then attached to them. An example of this type of attachment can be seen in A926 and A925 from The Wallace Collection in London. In addition to the side (integral) langets, many poleaxes also had a pair of langets on the front and back side of the haft. These langets were bent on the inside of the hammer/axe head so that they hooked the head and prevented it from moving up or down.

An alternative method of assembly, commonly used on poleaxes from Switzerland such as the Lucerne hammer, utilized the attachment of the hammer head directly to the top spike. In this case the hammer head was slid over the top spike and was attached to it by a pair of side lugs screwed one on another. This method of assembly is best exemplified by the Lucerne type of poleaxes. A later modification of this assembly method involved shaping the top spike like a wedge and sliding the hammer head, not from the top but from the bottom, over the langets and wedging the head over the top spike. Once the haft was inserted between the langets, which had spread, the head was caught in place and could not slide up or down. The head was still firmly secured by a pair of lugs but the overall assembly was more secure than the earlier version in which the head was wedged on only one side.

The third method of assembly was very similar to that of the halberd: The axe, the top and back spikes and the langets were all forged into a single piece with a socket for the haft. The langets offered extra stability. This method may have developed in the 16th century but was used in parallel with the other two methods.

Riguardo alle rune dell’antichità non so molto ma vedrò di documentarmi…se nel frattempo non giungono pareri più autorevoli.
In bocca al lupo per i tuoi scritti, giusto qualche settimana fa ho terminato un soggetto ad episodi che mi ha fatto sputare sangue…


:-D
_________________
No live organism can continue for long to exsist under conditions of
absolute reality - Shirley Jackson

[Black Kyra]

Direi che ho qualcosa su cui cominciare a lavorare. Grazie mille!

[Black Kyra]

Riporto in auge il topic... Collins, qualche notizia sulla tecnica delle incisione di rune?
Scusate l'insistenza, ma non vorrei scrivere qualche boiata colossale...

Domanda ulteriore: che tipo di metallo sarebbe adatto per un'alabarda, dato che non deve rispondere eccessivamente ai requisiti di flessibilità o altro?

PS: Collins, scrivi anche tu? Ora son curiosa

[Collins]

Ciao,
scusa il ritardo con cui rispondo ma ho avuto un periodo molto preso da impegni sportivi e lavorativi, con l'aggiunta di una considerevole dose di sfiga.

Ho raccolto qualcosa sull'argomento e provvederò il prima possibile a metterla insieme e postarla.
Perdona la sintesi ma vado di frettissssssima....magari già stasera butto giù qualcosa, abbi fede!
_________________
No live organism can continue for long to exsist under conditions of
absolute reality - Shirley Jackson

[Collins]

Meglio tardi che mai, come diceva quello.
Mi scuso nuovamente per il ritardo con cui rispondo (e risponderò) sul forum in questo periodo, ma sono costretto ad una fragile alleanza col mio vecchio modem 56K, causa defezione della connessione principale.
Ma andiamo al nocciuolo della questione!
Il materiale dell’arma
Dipende principalmente dal suo proprietario, o meglio dalla sua disponibilità economica.
Ho nominato prima i mercenari come classe umile parimenti al soldato semplice..sbagliando ora che ci penso: i mercenari investivano parecchio in armi e protezioni; usandoli sovente sul campo, ci tenevano ad avere dei pezzi affidabili.
In ogni caso propenderei per il ferro; sgrossato, battuto, saldato che sia, a seconda del tipo di testa riprodotta.
L’incisione runica
E qui casca l’asino, nel senso che non ho trovato riferimenti a testi specifici. Azzardo però che l’incisione venisse fatta addirittura a freddo, con un punteruolo, o al limite scaldando la superficie di lavoro. Utilizzando l’acciaio, un’operazione del genere andrebbe fatta prima della tempra, suppongo (se non ho buttato al vento anni di partecipazione a questo forum :-D).
Ho scovato comunque qualche riga interessante in una delle edizioni de “La Clavicola di Re Salomone”, precisamente nel Capitolo VIII del Libro II, ovvero “De Gladiis, Ense, Artauo, Stylo ferreo, Lancea, Baculo, et aliis instrumentis artis”.
Per donare proprietà magiche ad un’arma, vengono elencate varie incisioni mistiche, da praticarsi con uno stilo esorcizzato; a dire il vero, ciò andrebbe fatto in certi periodi e con l’aiuto di altri procedimenti complessi quanto macabri…ma sorvoliamo.
Ecco qualche estratto da brani e note, in un gustoso minestrone:

Ad. 10862: "cui cum stilo exorcizato incidas uel incidere facias sequentes caracteres" (with the exorcised pen inscribe or have inscribed the following characters). Aub24 and Ad. 36674 specify the engraving should be done with the needle. -JHP

The penknife or pen and the short lance6 (figure 63 or 64) are made in the same way, in the day and hour of Mercury, and they should be dipped in the blood of a magpie7 and the juice of the herb Mercury.8 Thou must make for them handles of white boxwood9 cut at a single stroke from the tree, at the rising of the Sun, with a new knife, or with any other convenient instrument. The characters shown should be traced thereon. Thou shalt perfume them according to the rules of art; and wrap them in silk cloth like the others.

It seems that either a quill pen or an iron pen (stylus) may be used in writing sacred characters. If the former, then the requisite penknife should be consecrated in the same manner as the other iron instruments.

Mich. 276 reads, "Nel medesimo modo formerai l’artauo o falcetto o stillo et lancetta in giorno et hora di mercurio et s’ estingueranai in sanguine di Picca et succo di mercorella (In the same way you will form the artave or falcette or stylus or pointer in the day and hour of Mercury, and extinguish it in the blood of picca and juice of mercorella). Here artave seems to be glossed as falcette, a diminuative of falce — i.e. a small sickle or pruning hook

Che si incidano rune, o le frasi esoteriche di cui sopra, direi che il procedimento pratico è lo stesso.
E, tra parentesi, se sei interessata a particolari dell’alfabeto runico vero e proprio, su Celticworld ci sono numerose discussioni relative, che non sto a riportare.

P.S: Ebbene sì, ogni tanto mi piace scrivere, ma la mia area di interesse si restringe drasticamente alle sceneggiature dei fumetti. Ho cominciato a scrivere perché non sopporto disegnare storie ideate da altri, e perché secondo me un fumettista (artista?) non può dirsi tale se non è un autore completo…etc etc etc
_________________
No live organism can continue for long to exsist under conditions of
absolute reality - Shirley Jackson

[Black Kyra]

Collins, non so che altro dire, se non un grazie immenso


EDIT: scrivi e disegni le tue storie? Forte
Io invece per ispirarmi uso Windows Movie Maker e con qualche taglio di filmato qui e là creo degli pseudo trailer per "mimare" le fasi salienti della storia... è anche divertente

Comunque sia, non mi reputo certo una romanziera, ma se qualcosa va in porto (lo spero ardentemente) vi farò sapere...

Grazie ancora!

[Lessa]

topic utilissimo anche per il sottoscritto. grazie ad entrambi.
_________________
http://sardinianwarrior.blogspot.com/