Raddrizzare una lama

[gyppe.]

Salve a tutti, è la prima volta che posto un messaggio, spero che si veda bene. Ho cercato ma sebra che non si sia già parlato di questo, se non è così scusatemi.
Sto realizzando un semplice pugnale, con un normale ma5m. Lìho già temprato e rinvenuto. Sembra sia venuto bene, però ho usato uno spessore molto fine 2,5 mm e dopo la tempra si è piegato. E' talemente elastico che non riesco a raddrizzarlo in nessun modo, con il martello non succede nulla rimbalza. Se avete qualche metodo per effettuare l'operazione vi ringrazio.
Questo è il mio primo messaggio, colgo l'occasione per salutare tutti, sono un grande appassionato di tutto quello che riguarda le lame in generale e sfegatato di spade giapponesi anche se ancora non ne possiedo nessuna, il mio prossimo lavoro sarà quello di cercare di costruirne una perfettamente identica a una originale.
Saluti.

[ziozeb]

Allora per esperienza personale ti posso dire che sono riuscito a raddrizzarla dopo il rinvenimento riportandola a circa 150 200 gradi con la fiaccola e poi martellandola sull' incudine.
Puoi anche aiutandoti piegandola ma con una certa delicatezza.....
Ho poi saputo che il problema è relativo al poco spessore e au una diversa trazione nello spegnimento tra i due lati.
Ti consiglio nelle prossime di lasciare sul filo della lama uno spessore di almeno mezzo millimetro così sarà più difficile che si pieghi durante lo spegnimento

[gyppe.]

Grazie. Ma dimmi, l'hai martellata semplicemente poggiando la lama sul piatto? Io ho visto fare in questo modo ma sta lama è venuta troppo elastica, forse colpa del rinvenimento. Ma c'è da dire che io ho provato a freddo, proverò a scaldarla anche se ho paura di stemperare il tutto.

Ciao.

[ziozeb]

Se non la porti olre 200 gradi non dovresti avere problemi sulla tempra.
Inizialmente avevo provato anch'io a freddo e non avevo ottenuto niente.
Anzi... avevo spezzato una lama

[gyppe.]

Grazie mille ) Sembra che funzioni, ho riscaldato con un cannellino e poi ho piegato a mano usando uno straccio e facendo leva sul bordo del banco.
Non ho usato il martello perchè non volevo rovinare la lama che è già parzialmente lucidata, secondo lei la potrebbe rovinare in qualche modo? Io ho sentito che per questo operazione si usa un martellino in alluminio.

Saluti.

[ziozeb]

vai tranquillo non sciupi niente.
Personalmente per raddrizzare uso un comunissimo martello (anche un pò grosso).
Unica cosa devi rifare la lucidatura ma se batti su una superfice piana non dovresti intaccare la lama più di tanto.

[leomazzo]

ziozeb quale lama ti si è rotta?
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se volete vedere qualche mio coltello clikate su www

[ziozeb]

la prima forgiata quella con il bisello più marcato.
ma sono stato un *** io ho forzato troppo in punta senza farla prima riscaldare.

[leomazzo]

quello con gli inserti lo hai riaddrizzato?
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[ziozeb]

Si ho già fissato la testina e spero nel giro di una settimana di postare....
in anteprima ti dico che probabilmente le guancette saranno in corno di cervo o daino

[leomazzo]

molto bello
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[ziozeb]

ASPETTA A DIRLO!

[leomazzo]

già mi piaceva molto prima
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[ziozeb]

Potrei sempre rovinarlo...
Approposito: in un eventuale guancetta di corno sai ce c'è rischio che i ribattini forzando possano crepare il corno?

[leomazzo]

non sò cosa dirti non ne ho mai realizzati
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[ziozeb]

pensavo che essendo meno cedevole del legno se il ribattino forza potrebbe "schiantare" il corno attorno al foro se c'è magari un punto più debole...
sai non vorrei preparare su misura due guancette e poi rovinare tutto con un colpo di martello di troppo

[leomazzo]

non sembra il caso neanche a me
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[gyppe.]

No, tranquillo il corno è un materiale eccezzionale, sopratutto quello di muflone. Il corno bovino spacca un pochino ma per il lungo, ma per creparlo con i ribattini devi andarci su pesante.
Io di solito per assicurarmi che siano ben saldi li batto con una mazzetta da 2 kg.....

Ciao.

[gyppe.]

beh, precisamente, più che spaccare va via a fogli. Non so come spiegarmi, ma non dovresti avere problemi.

[ziozeb]

grazie

[Templar]

Innanzitutto MAI cercare di raddrizzare l'acciaio temprato a freddo. MAI.
Perchè o si spezza oppure se si riesce a raddrizzare senza crare cricche nell'acciaio (cosa molto, molto difficile) si formano comunque incrudimenti che minano notevolmente la solidità della lama.

Portandolo a 200°C non si effettua una ricottura (temperatura troppo bassa) ma è come se si effettuase una distensione.

Per quanto riguarda il problema della piegatura dell'acciaio sembra che l'MA5M, su spessori ridotti sia sensibiel a questo problema. Comunque fenomeni di questo tipo possono essere imputabili anche ad un riscaldamento non omogeneo dell'acciaio (oppure ad un raffreddamento troppo brusco).

Comunque raddrizzarlo ricaldando la lama a 200°C non è il massimo.

Ciao.
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[ziozeb]

Comunque raddrizzarlo ricaldando la lama a 200°C non è il massimo.

Ciao.[/quote]

Quindi cosa consigli?

[ziozeb]

[Templar]

O si lascia la lama così oppure si ricuoce, si raddrizza a caldo alla temperatura usualmente utilizzata per quel'acciaio e poi si rieasegue la tempra e il rinvenimento (o distensione).

Per ovviare a questo problema si potrebbe provatre a temprare l' MA5M in aria ventilata, dato che gli acciai inox martensitici hanno valori modesti di velocità critica superiore di raffreddamento (e vengono infatti definiti, anche se impropriamente, autoempranti). Altrimenti in olio ricaldato a circa 40-90°C (per gli aciai inossidabili martesitici a basso e medio tenore di carbonio).

Tente presente, par quanto riguarda raddrizzare a 200°C una lama temprata che comunque la strttra, a tale temperatura, è sempre martensitica, dunque c'è sempre il rischio di rotture, cricche o pericolosi incrudimenti.

Ciao.
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[gyppe.]

Ciao templar, grazie mi hai chiarito parecchio le idee.