Inviato: Ven 12 Lug 2013-23:58 pm Oggetto: Artigianali italiani o industriali vip?
Che considerazioni avete per gli artigiani italiani?anche meno noti,ma bravi,perché ce ne sono!Sp endere 300€ per un microtech, zt,ecc..o un artigiano bravo,che usa materiali simili che fa un prodotto più utilizzabile,ma meno appariscente?visto anche che in molti vi dichiarate utilizzatori?!
Sono due scelte entrambe valide, così a priori è difficile dire cosa è meglio, ognuno ha i suoi gusti e le sue esigenze, gli industriali hanno più mercato, è più facile rivenderli, rispetto ad una creazione di un maker meno noto, sono sempre considerazioni da fare, d'altra parte un custom può essere fatto secondo le tue richieste ad un prezzo davvero buono e se vuoi usarlo sicuramente ti darà soddisfazioni, poi bisogna anche vedere chi è il maker e cosa ti piace, per esempio ci sono molti industriali in quella fascia in frame lock in titanio, mentre penso che sono pochissimi i maker italiani che fanno frame lock, davvero pochi e comunque è anche colpa della difficoltà di reperire il titanio dello spessore adatto, almeno in italia, quindi la risposta migliore è dipende, questa è davvero una considerazione molto relativa, visto le due enormi categorie che vuoi paragonare!!!!
E' un discorso un po' complesso perchè gli acquirenti sono condizionati da vari fattori. In primis la smania di avere il prodotto pronto e subito considerando che i tempi di realizzazione possono essere lunghi. Poi da considerare il fatto che non tutti hanno la voglia di cercare e contattare un maker non sapendo neanche a quanto ammonterà la spesa definitiva.
Io suggerirei ai vari coltellinai (che hanno voglia di produrre pezzi su commissione) di esporsi un po' di più e creare una sorta di "listino prezzi", cioè un prezzario con delle tipologie standard alle quali fare riferimento per dare agli eventuali interessati un'idea di cosa significa farsi fare un coltello su proprio disegno.
Se volessi spendere 300€ per un coltello probabilmente sceglierei di farmelo fare artigianalmente se la spesa fosse equivalente...
E' un discorso un po' complesso perchè gli acquirenti sono condizionati da vari fattori. In primis la smania di avere il prodotto pronto e subito considerando che i tempi di realizzazione possono essere lunghi. Poi da considerare il fatto che non tutti hanno la voglia di cercare e contattare un maker non sapendo neanche a quanto ammonterà la spesa definitiva.
Io suggerirei ai vari coltellinai (che hanno voglia di produrre pezzi su commissione) di esporsi un po' di più e creare una sorta di "listino prezzi", cioè un prezzario con delle tipologie standard alle quali fare riferimento per dare agli eventuali interessati un'idea di cosa significa farsi fare un coltello su proprio disegno.
Se volessi spendere 300€ per un coltello probabilmente sceglierei di farmelo fare artigianalmente se la spesa fosse equivalente...
Quoto,è vero,un listino prezzi in generale,materiali ecc....troppo nascosti e limitati ad una stretta cerchia.Gli artigiani,numerosi sui forum(bik-kenze)se non si và su questi forum,non sai neanche che esistono...
Registrato: Oct 26, 2011 Messaggi: 892 Località: Mira - VE
Inviato: Lun 15 Lug 2013-23:43 pm Oggetto:
zhurk ha scritto:
E' un discorso un po' complesso perchè gli acquirenti sono condizionati da vari fattori. In primis la smania di avere il prodotto pronto e subito considerando che i tempi di realizzazione possono essere lunghi. Poi da considerare il fatto che non tutti hanno la voglia di cercare e contattare un maker non sapendo neanche a quanto ammonterà la spesa definitiva.
Io suggerirei ai vari coltellinai (che hanno voglia di produrre pezzi su commissione) di esporsi un po' di più e creare una sorta di "listino prezzi", cioè un prezzario con delle tipologie standard alle quali fare riferimento per dare agli eventuali interessati un'idea di cosa significa farsi fare un coltello su proprio disegno.
Se volessi spendere 300€ per un coltello probabilmente sceglierei di farmelo fare artigianalmente se la spesa fosse equivalente...
Esatto, io comunque la prima volta ho chiesto ad un maker un modello specifico con finiture particolari, il preventivo mi andava bene ed ho accettato, senza fretta..in 4 mesi misi da parte i soldi _________________ SI VIS PACEM, PARA BELLUM
Per via della personalizzazione allo stesso livello di costi.
Per il fatto di avere qualcuno con cui confrontarti e apprendere nozioni.
Preferisco l'artigianale che si adatterà sempre al mio uso e non viceversa, io che i debba abituare a come è "impostato" il coltello.
Registrato: Gen 31, 2011 Messaggi: 2307 Località: NordOvest
Inviato: Mar 17 Set 2013-11:41 am Oggetto:
io sono per gli industriali!
non ho ancora avuto un artigianale... o meglio uno si ma... meglio che non lo vediate...
a ogni modo preferisco gli industriali perchè
-studio un sacco di tempo quale prendere, perchè, faccio le comparative, cerco anche sui forum in cirillico e thailandese... poi quando mi decido piazzo l'ordine e aspetto il corriere come si aspetta babbonatale!!! con l'artigianale l'enfasi dell'attesa mi farebbe esplodere!!
- tutti sostengono la superiorità dell'artigianale sull'industriale... ma io son di tutt'altro parere...
per i fissi ce la si gioca, ma sui folder trovo che l'industriale sotterra il custom (non hinderer o strider eh!! quelli sono semicustom!!!)...
il custom viene fatto e sistemato (giochi, accoppiature, finiture,...) in fase di costruzione ad occhio. l'industriale viene progettato, testato, corretto, costruito con macchine che non vanno ad occhio ma al decimo di mm, assemblato e verificato...
safety first _________________
con migliaia di industriali sul mercato e' impossibile non trovare cio' che si cerca,anche perché c'e' tutto quel che un terrestre puo' desiderare.Se poi potessi avere l'artiginale che voglio, allora sarebbe diverso,ma il budget ...
Riporto sacra scrittura:Il coltello è sicuramente tra gli oggetti più antichi al mondo… E’ soprattutto nel mondo pastorale e contadino che il coltello artigianale ha sempre assunto quel ruolo fondamentale che ne ha fatto un vero e proprio simbolo della tradizione culturale italiana. Certo, purtroppo a volte simbolo anche di violenza, quella violenza che era legata ad una concezione individualistica di libertà e di giustizia personale, e quindi alla vendetta…
Tra i pastori era un utensile indispensabile in tutte le fasi del lavoro, l’unica posata usata nel pasto quotidiano, una distrazione, uno svago: il pastore, in attesa di riportare le pecore all’ovile, utilizzava il proprio coltello per intagliare pezzetti di legno…il coltello diveniva quindi quell’“amico fidato”, quella garanzia di dignità ed orgoglio personale…
Un buon coltellinaio doveva prima di tutto essere un abile fabbro ma nello stesso tempo saper trattare il legno e il corno, materiali usati per i manici. La sua attività lavorativa si svolgeva nella bottega provvista delle attrezzature minime ma indispensabili quali la forgia, il banco da lavoro, l’incudine e i vari martelli, la mola e le varie lime. La fabbricazione artigianale di un coltello aveva inizio con la forgiatura, che consisteva nel modellare sull'incudine, a colpi di martello, il metallo arroventato su cui si definiva già la forma delle varie parti metalliche del coltello stesso; il profilo definitivo veniva successivamente raggiunto con una lima da ferro e tanto olio di gomito…Seguiva poi la tempra, ottenuta arroventando con grandissima esperienza la lama (…e l’eventuale molla a seconda del modello)…ed immergendola rapidamente in acqua o in olio per poi effettuarne il rinvenimento. Successivamente si passava alla lavorazione del corno e quindi all’assemblaggio del coltello che veniva poi rifinito e quindi affilato alla mola…
sacra scrittura. Purtroppo, come un po’ tutti i mestieri artigianali, anche quello del coltellinaio è andato pian piano a scomparire e purtroppo ormai è molto difficile ritrovarsi tra le mani un coltello che è stato creato dal nulla e secondo l’antica tradizione dalle mani forti ed esperte di un “vero” fabbro-coltellinaio in tutte le sue fasi di lavorazione e quindi poter vivere a pieno tutte le meravigliose sensazioni che si provano nell’aver tra le mani un’oggetto “vivo”, come qualsiasi altra cosa artigianale con i suoi pregi e difetti ma proprio per questo irriproducibile e unico al mondo.
Il procedimento di trasformazione plastica che il metallo subisce quando viene trattato a caldo è definito forgiatura e si realizza attraverso quattro fasi.
L'acciaio inox "martensitico" usato per realizzare i coltelli, contribuisce ad aumentarne le caratteristiche meccaniche, di durezza e di carico rottura.
L'alta percentuale di cromo garantisce la resistenza alla corrosione causata dagli agenti atmosferici e dalle comuni sostanze alimentari.
Possiamo affermare che il "coltello forgiato" presenta delle caratteristiche tecniche, meccaniche e fisiche di notevole entità.
In questa pagina illustriamo i procedimenti
Il procedimento,che si compone sia di parti industriali che artigianali, prevede lo svolgimento delle seguenti fasi:
Prima Forgiatura della lama
Il tondino di acciaio martensitico viene portato a una temperatura di circa 1200° C, poi preso con le pinze dal forgiatore e "magliato" (allungato) per raggiungere la lunghezza giusta.In seguito viene portato nuovamente a una temperatura di circa 800° C e posto sullo stampo per la fase successiva.
Seconda Forgiatura della lama
Un potente maglio colpisce lo stampo per tre volte completando la forgiatura.
Tranciatura della lama
In questa fase si definisce il profilo esterno del coltello e si scarta la parte in eccesso.
Tempera della lama
E' il processo tecnologico per la produzione di lame per coltelli. Consiste nel portare ad alte temperature (circa 1040° C ) la lama e successivamente raffreddarla rapidamente in speciali forni in atmosfera controllata (in assenza di ossigeno O2).
Un'ulteriore fase di rinvenimento avviene alla temperatura di 250° C in alto forno e completa il processo. Il risultato consente di dare alla lama durezza e flessibilità garantendo una lunga durata dell'affilatura e un'ottima resistenza alle corrosioni.
Da questo momento in poi entra subentra la perizia dei mastri artigiani poiché le lavorazioni sono completamente manuali.
Foratura manico del coltello
Il manico viene forato per consentire il passaggio dei rivetti di tenuta della manicatura.
Arrotatura del coltello
Il coltello viene passato su mole speciali fino a ridurre lo spessore della lama dal dorso al filo.
Fresatura e finitura nodo
Sempre con l'ausilio di una mola si sgrossa il nodo del coltello e lo si fresa per far combaciare in maniera perfetta le guancette della manicatura dell'acciaio.
Dopo aver assemblato il manico si procede all'affilatura finale: il coltello viene passato molto dolcemente su una mola a grana finissima affinché la lama risulti affilatissima.
Cutting Martinuzzo, nella sua gamma ha dedicato un’intera linea ai coltelli forgiati di Maniago, nella quale i nostri carrelli da cucina, i nostri ceppi in faggio, le nostre cassettiere sono corredati da coltelli realizzati a Maniago con questa tecnica complessa.
Inviato: Gio 19 Set 2013-21:04 pm Oggetto: DANIEL WINKLER
http://www.winklerknives.com/knifetypes.asp Le linee mi piacciono molto.
Trovo ben fatte anche le rifiniture, ma sono di un genere che non amo. Fronzoli e corno.... _________________
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