Il Foglio che Accompagna il Coltello:
Caro amico,
sono Paolo Bozzo e molte volte ml sono ritrovato in situazioni spiacevoli, pericolase e difficili. Ho patito la fame, il freddo, la paura, mi sono ferito, son rimasto bagnato per giorni e giorni ed ho provato il sole del deserto come il vento gelido del nord. Ogni volta ponendo me stesso e le mie attrezzature (quando le avevo) in situazioni davvero estreme scoprendo e spesso maledicendo l'assoluta inutilità ed inefficacia di alcune di esse.
E’ dal 1989 che pratico, o meglio, che vivo questa passione. Testo me stesso e la mia attrezzatura nelle difficolta della natura selvaggia e com'e noto, poche cose sono importanti quanto un buon coltello da sopravvivenza. Ho progettato il wp4 Rough Wolf per risolvere la maggior parte degli errori e delle inutilità cne moltissimi coltelli di oggi hanno.
Progettare un coltello e testarlo solo qualche pomeriggio nei boschi è ben diverso che disegnarne uno cercando di risolvere tutti quei problemi di sopravvivenza da me incontrati negli ultimi 25 anni, sia In ltalia che all'estero. Fango, acqua, sporco, grasso, sangue, stanchezza, uso notturno, mano debole, spazio limitato, traiettorie, deficit fisico, caldo, freddo, trasporto, velocità e molto, molto altro... queste sono solo alcune delle prove che deve superare un buon progetto.
Tutto questo deve essere supportato dalla scelta intelligente dei materiali per la sua costruzione: moltissimi coltelli da sopravvivenza, anche molto costosi, continuano a non venire progettati per essere efficaci, ma bensì per apparire piacevoli e accattivanti, tali da attrarre un numero maggiore di acquirenti. Un coltello dalla forma piacevole, ma che risulta non essere efficace in una vera situazione d'emergenza, fa la differenza tra la vita e la morte.
Ecco alcune delle principali motivazioni del disegno WF4 Rough Wolf.
1. Bilanciamento: è fondamenlale che il baricentro sia spostato in avanti. oltre il tallone, tale da diminuire, ovvero risparmiare energia quando si sferra il colpo. si deve avere sempre la sensazione che il coltello cada in avanti.
2. Massa battente: il 65% del peso di tutto il coltello si trova fra il primo ed il secondo 3° della lama, dando la massima capacità battente nel penetrare.
3. Tagliente: grazie all'anima principale a forma di esse. il tagliente risulta più basso delle dita dell'impugnatura, col risultato che nella dinamica del fendenle e della biomeccanica del braccio, la forza espressa non risulta mai attenuata; soprattutto mai prima dell'impatto dello stesso sull‘oggetto da tagliare.
4. Altezza lama: paragonato ad altre lame ha una possibilità di scavare buche notevolmente superiore.
s. Maneggevolezza: eccellente la capacità di utilizzare il Wp4 sia per lavori grossolani sia di precisione, questo grazie alla possibilità di anteporre la mano oltre la guardia, dando una padronanza assoluta della lama nonostante le dimensioni. Questo grazie al grande tallone dove inserire l'indice ed al comodo alloggio per il pollice. E' possibile farlo anche indossando i guanti tattici.
6. Dorso: l'inclinazione è invertita per 2 motivi; 1° per dare massa battente in avanti, 2° per non stressare il polso durante l'utilizzo come chopping, un coltello normale arriva inclinato sull'oggetto, devastando il punto d'impatto essendo lieve lo spessore. Questo è evitabile solamente sforzando il polso lato pollice ad inclinarsi affinché il dorso del coltello cada perpendicolare sull'oggetto. Il wp4 non ha questo problema; non stressa il polso perché il dorso della lama cade già perpendicolare sull'oggetto da battere.
7. Bisello: è molta alto, ha capacità di penetrazione impressionante.
8. Fresatore: 5 fresatura poste sul piano lama per impugnare il coltello a due mani nel trattamento delle pelli animali o per particolari usi durante il Bushcrafting.
9. Impugnatura: è studiata per diminuire la possibilità di perdere la lama ed evitare l‘apertura delle falangi durante l'uso pmlungato o in situazioni di prorondo deficit fisico. Grip migliorato e antlscivolo con Guancette concave internamente per alloggiare un Micro SurvivalKit.
Per quanto concerne il fodero, ritengo sia importante al pari della lama. Ho provveduto a disegnarlo e consigliarne le qualità; la principale caratteristica che ho voluto mettere nel progettarlo è stata il multiposizionamento dello stesso: in particolare il posizionarlo a piacimento sul proprio corpo o sull‘equipaggiamento facilita la possibilità di utilizzo.
Questa qualità è particolarmente apprezzata dal personale militare, che notoriamente ha necessità tecniche e logistiche particolari. A tale scopo abbiamo utilizzato oltre al Kydex anche la chiusura Keyblock, nonché i molti fori lungo il perimetro; sicuro anche per l'aviolancio ha la possibilità di utilizzo e posizionamento da parte di operatori sia Destrorsi che Sinistrorsi. _________________
I vostri commenti ed i vostri interventi sono i benvenuti, soprattutto le impressioni - anche se soggettive - di chi ha già avuto la fortuna di poterlo maneggiare o testare.
Come sempre, vi chiedo la gentilezza di motivare ogni vostro commento (positivo o negativo che sia) in modo da intavolare una discussione il più approfondita e coinvolgente possibile. _________________
stando a loro, 58/60 hrc ed out of the box è un rasoio, con geometrie sorprendentemente poco ottuse nonostante le bisellature non altissime.
sono infatti un po' confuso.. acciaio, durezze, geometrie, spessori e lunghezze (molto più corto del precedente STF3) mi sembrano poco coerenti con lo scopo principale di questo coltello.
avrei visto bene un carbonioso o un tool steel, da 4 o 4.5mm di spessore, con bisellature più ottuse adatte a spaccare legna e con una lama più lunga per sfruttare meglio l'inerzia del colpo.
sicuramente questo strumento soddisfa le esigenze del sig. bozzo, ma per un escursionista della domenica il rischio è di doversi portar dietro un coltello da oltre 500g che non serve per tagliare il panino ed il salame e che non serve nemmeno per spaccare legna in modo efficace.. a parità di pesi e ingombri trovo più convincente la coppia Victorinox multiuso + piccola accetta da campo _________________
L’utensile (no, coltello non lo chiamero’ nemmeno se mi fate il waterboarding ) per geometrie e forme e’ veramente il gemello del FOX STF-3. Da un punto di vista dell’offerta al Cliente/vendite l’operazione mi sembra poco intelligente, i due prodotti rischiano di cannibalizzarsi.
Assodato che Paolo Bozzo e’ un esperto nel suo campo, la lettera di Paolo fa finalmente comprendere anche ad un ignorante come me quali siano le considerazioni ed i ragionamenti fatti a monte nella progettazione dell’utensile. Non mi erano chiari per nulla all’uscita del FOX.
Anche io vedo questi attrezzi come pensati e sviluppati da esperti professionisti che hanno messo a punto negli anni le loro personali tecniche e trovato le loro personali soluzioni a problemi e situazioni molto specifiche ed a volte estreme. L’utilizzatore comune, l’escursionista diportista, il bushcrafter medio, di un attrezzo cosi’ non se ne fa nulla. Anzi, se non conosce le tecniche giuste, verosimilmente oggetto di insegnamento nei vari corsi di Wolfpack Survival, rischia seriamente, nell’utilizzo, di farsi del male. Io almeno sicuramente, se cercassi di riprodurre con questo le cose che faccio e.g. con il Temagami.
Una considerazione personale ma oggettiva e’ che, in qualunque caso, un peso di 800 g per un utensile da campo, sprattutto nelle situazioni estreme di cui parla Paolo, mi sembra eccessivo. Ma qui la differenza sottile, ma non troppo, tra bushcraft e survival. Nel survival c’e’ sempre una “lotta” con la Natura, percepita se non come ostile, comunque come avversa. Questo perche’ la situazione di emergenza (o forte disagio) venutasi a creare non e’ voluta o cercata ma imposta da cause di forza maggiore. Nel bushcraft invece, consciamente e volentieri ci si “integra” con la Natura, non la si combatte piu’, la si accetta e ci si adatta. Qualcuno avra’ senz’altro visto su Discovery Channel la trasmissione “Dual Survival”. Ecco, Cody e’ un “bushcrafter”, Joe un “survivalist”. E il survalist un bel “coltellaccio” con c@zzi e mazzi – di solito - non se lo fa mancare mentre il bushcrafter magari si accontenta di una lama semplice ed essenziale e meno "intrusiva". Visti i background di Paolo e dei suoi colleghi, il “coltellaccio” non mi stupisce.
A occhio il manico del FOX sembrerebbe piu’ comodo, ma andrebbe provato. Comunque, anche qui, al di la’ di tutte le possibili battute, frizzi e lazzi e prese per il c**o certe (che, viste le forme, quasi certamente pioveranno a grappoli), ma perche’ no? Sai cosa vedo io? Un ragazzino che vede il coltello e qualcosa lo colpisce. Comincia magari a leggere, ricercare, appassionarsi al Survival, fantasticare. Magari si iscrive ad un corso Wolfpack e rimane affascinato. Magari diventa un istruttore o resta un semplice appassionato. Spendera’ magari i suoi week-ends in mezzo ai boschi, su torrenti o cime innevate e con altri amici e fidanzata condividera’ o trasmettera’ queste sane passioni. E allora, ma perche’ no? Ben venga pure ‘sto affare.
Pesa veramente troppo,con quel peso personalmente preferisco portare un accetta,o un fisso tipo parang,bk9,esee 6, più un piccolo coltello. Continuo a non capire le scelte commerciali di fox che si ostina a portare nuovi modelli quando gli basterebbe cominciare a produrre il trittico combat jungle,trapper,parang in carbonio per avere un discreto successo...
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Dom 13 Lug 2014-7:25 am Oggetto:
davide ha scritto:
stando a loro, 58/60 hrc ed out of the box è un rasoio, con geometrie sorprendentemente poco ottuse nonostante le bisellature non altissime.
sono infatti un po' confuso.. acciaio, durezze, geometrie, spessori e lunghezze (molto più corto del precedente STF3) mi sembrano poco coerenti con lo scopo principale di questo coltello.
avrei visto bene un carbonioso o un tool steel, da 4 o 4.5mm di spessore, con bisellature più ottuse adatte a spaccare legna e con una lama più lunga per sfruttare meglio l'inerzia del colpo.
sicuramente questo strumento soddisfa le esigenze del sig. bozzo, ma per un escursionista della domenica il rischio è di doversi portar dietro un coltello da oltre 500g che non serve per tagliare il panino ed il salame e che non serve nemmeno per spaccare legna in modo efficace.. a parità di pesi e ingombri trovo più convincente la coppia Victorinox multiuso + piccola accetta da campo
Mi sembra duretto visto l'acciaio e la destinazione d'uso ,comunque credo che una lama fina penetri meglio nel legno durante il chopping rispetto ad una piu' ottusa,bisogna solo trovare il giusto compromesso tra durezza ,scelta dell'acciaio e geometria .Quando si vuole un solo attrezzo resta il problema che non sarà performante al top in nessun campo .Se vuoi uno spacca legna non sarà adatto a piccoli lavori di precisione ,se vuoi poter preparare una preda sarà troppo grande ,se lo perdi resti con nessuna lama ,...Meglio piu' attrezzi con destinazioni d'uso specifiche ,d'altronde lo aveva già capito Ötzi 10.000 anni fa ,che "sopravviveva" con un coltello e un'accetta.
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Dom 13 Lug 2014-9:12 am Oggetto:
Leggendo la scheda tecnica mi chiedevo ,come mai il voto sull'estetica è 5,5 visto che è l'unico soggettivo?E quindi con troppe variabili.
Voto - Materiali e Finiture 7,5
Voto - Qualità acciaio 7,5
Voto - Robustezza 8,5
Voto - Praticità 6
Voto - Estetica 5,5
Voto - Qualità/Prezzo 7
Mentre 8,5 sulla robustezza come viene determinato?In base a cosa ,visto che l'acciaio si è buono ,ma a quelle durezze e magari in condizioni atmosferiche proibitive tipo -10° o meno,potrebbe risultare fragile durante il chopping su legna secca e ghiacciata?
i nostri voti sono tutti soggettivi, non solo quello estetico (che fosse stato per me avrei abbassato ulteriormente) e nascono dai nostri pareri interni, dai nostri confronti, dalle nostre esperienze e tengono conto di voti precedenti dati a prodotti simili in modo da avere coerenza e permettere confronti.
tutti i nostri voti sono quindi opinabili o condivisibili e servono unicamente per dare un'indicazione di massima al neofita poco addentro nei tecnicismi.. le persone smaliziate hanno sicuramente i "loro" voti e troveranno divertente confrontarli con i nostri ed avranno anche già maturato esperienze che li porteranno a preferire determinate caratteristiche.
il voto sulla robustezza, non potendolo testare, viene dato tenendo conto dell'acciaio usato, dei pesi, masse, spessori e della valutazione di eventuali punti di possibile rottura nell'uso.
penso che rompere questo sia arduo e romperlo non significa scheggiargli il filo, intendo proprio danneggiarlo gravemente rendendolo inservibile, ma potrei sicuramente essere smentito ed in quel caso i voti possono essere modificati senza problemi visto che teniamo conto dei feedback dei clienti. _________________
Pesa veramente troppo,con quel peso personalmente preferisco portare un accetta,o un fisso tipo parang,bk9,esee 6, più un piccolo coltello. Continuo a non capire le scelte commerciali di fox che si ostina a portare nuovi modelli quando gli basterebbe cominciare a produrre il trittico combat jungle,trapper,parang in carbonio per avere un discreto successo...
ehm.. non è un Fox.. è il designer del Fox STF3 che, forse non totalmente soddisfatto del modello realizzato con Fox, ha voluto perfezionarlo e commercializzarne un altro facendolo produrre da Maserin _________________
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Dom 13 Lug 2014-13:18 pm Oggetto:
Grazie della risposta!
X "praticità"cosa intendete ?
Chiedo perchè ,nel qual caso dovessi fare una recensione ,vorrei farla con dei vostri standard,anche se non capisco molto il discorso della soggettività di certi aspetti della scheda tecnica,trovo che solo l'estetica è soggettiva e forse le finiture(a meno che non si preda un coltello particolarmente ben rifinito come campio da cui partire),mentre gli altri "campi" sono oggettivi .Per esempio se un coltello da sopravvivenza ,come in questo caso ,700 gr per me non è pratico ,difficilmente lo porterò sempre con me per usarlo in caso di effettiva necessità.Mentre un coltello da campo/campeggio posso anche decidere di portarlo con me anche se dello stesso peso,perchè prevedo di utilizzarlo.
Pesa veramente troppo,con quel peso personalmente preferisco portare un accetta,o un fisso tipo parang,bk9,esee 6, più un piccolo coltello. Continuo a non capire le scelte commerciali di fox che si ostina a portare nuovi modelli quando gli basterebbe cominciare a produrre il trittico combat jungle,trapper,parang in carbonio per avere un discreto successo...
ehm.. non è un Fox.. è il designer del Fox STF3 che, forse non totalmente soddisfatto del modello realizzato con Fox, ha voluto perfezionarlo e commercializzarne un altro facendolo produrre da Maserin
Ciao Davide avendolo visto e tenuto in mano in negozio devo dire che è ben fatto , volevo sapere se viene utilizzato attualmente in qualche esercito.
Si,quello delle banane...
Scherzi a parte,mi sarebbe anche piaciuto,ma è giustamente un utensile per choppare,spaccare,urtare ecc..ecc..Che caxxo lo fai in inox??Carbonio cazzarola si usa per atrezzi del genere..:
D _________________
@Maigret: è un attrezzo sviluppato ed utilizzato dalla scuola di survival Wolfpack della quale Paolo Bozzo è istruttore. Non nasce quindi per scopi militari. _________________
Grazie della risposta!
X "praticità"cosa intendete ?
Chiedo perchè ,nel qual caso dovessi fare una recensione ,vorrei farla con dei vostri standard,anche se non capisco molto il discorso della soggettività di certi aspetti della scheda tecnica,trovo che solo l'estetica è soggettiva e forse le finiture(a meno che non si preda un coltello particolarmente ben rifinito come campio da cui partire),mentre gli altri "campi" sono oggettivi .Per esempio se un coltello da sopravvivenza ,come in questo caso ,700 gr per me non è pratico ,difficilmente lo porterò sempre con me per usarlo in caso di effettiva necessità.Mentre un coltello da campo/campeggio posso anche decidere di portarlo con me anche se dello stesso peso,perchè prevedo di utilizzarlo.
Ripeto: tutti i voti sono soggettivi.
Nel momento in cui setti una scala da 1 a 10 lo fai in base a parametri soggettivi; noi abbiamo utilizzato i nostri, con il nostro metro di giudizio e con il nostro modo di dare i voti. Non ci arroghiamo il diritto di saperla lunga, di saperne più di altri o di essere nel giusto. È quindi tutto opinabile.
I voti sono stati introdotti moltissimi anni fa come piccola guida numerica per chi avesse necessità di un aiuto rapido senza scadere in tecnicismi. A moltissime persone neofite o estranee a questo mondo sono stati d'aiuto più di una volta e spesso hanno consentito di fare acquisti o regali adeguati anche a chi non aveva dimestichezza.
Fatta questa premessa - che avevo già fatto qualche post qui sopra, ma che evidentemente non aveva convinto qualche lettore - questo coltello è pratico? A modo suo lo è: se cerchi uno strumento da oltre 500g da portare con te in escursione questo funziona, fa il suo dovere e quindi per noi raggiunge la sufficienza.
Si impugna bene, non ha angoli vivi nell'impugnatura, la presa è ergonomicamente valida e la mano è protetta in fase di uso. Si estrae e rimette facilmente nel fodero e, quest'ultimo, permette molteplici possibilità di porto, non tutti comodi o pratici a dire il vero. Il peso è importante ed anche gli ingombri lo sono.
È quindi un utensile globalmente pratico? No, affatto, quindi si prende una sufficienza perché non ha errori gravi che ne compromettano l'uso, ma non setta nuovi standard e non svetta in nulla di particolare.. i coltelli pratici sono altri e non prendono sicuramente un 6
Concludo dicendo: se vogliamo parlare del coltello, lo faccio volentieri. Se vogliamo discutere dei nostri voti, di come li attribuiamo e di come possiate o non possiate essere concordi, apriamo per cortesia una nuova discussione perché continuare qui è solo di disturbo e palesemente off topic. _________________
A me l'unica cosa che obiettivamente piace di questo coso è la finitura della lama.
Per il resto sembra un'ascia nata male... poi ok, si potrà usare per scavare ma io credo che per farlo posso costruirmi un attrezzo preservando il filo del coltello, quello si davvero fondamentale... _________________ Non mi fu mai dato di vedere un animale in cordoglio di se...
Ciao a tutti,
Io in effetti sono colpito abbastanza favorevolmente dal disegno di questo attrezzo.
Mi ricorda molto un "marasso", in italiano credo manaresso, o coltello da bosco, strumento di lavoro principale per i contadini del Genovesato e del basso Piemonte, dove sono cresciuto e vivo, di gran lunga preferito alle scuri piccole e grandi, di cui è alla lunga problematico l'accoppiamento lama manico di legno nei climi umidi, per raccogliere la verdura nell'orto, pulire intorno un albero da tagliare, aprirsi la strada, pulire il sottobosco, fare carasse, macellare animali di allevamento o selvaggina ecc.
Mi rimane però il dubbio che un manico fulltang non ammortizzi e stanchi con l'uso prolungato, a differenza del tradizionale codolo con dischi di cuoio...
Poi è un po' caro, per le mie esigenze, un buon Rinaldi che dura generazioni costa 35€...
La mia roncola Fiskars/Gerber 70€...
Ultima modifica di Genovese il Mer 16 Lug 2014-19:04 pm, modificato 1 volta in totale
Vorrei solo fare notare alcuni dettagli ai non praticanti di escursionismo survival o attività inerenti
Pienamente d'accordo con chi non vuole definirlo coltello forse la definizione di strumento da campo è più azzeccata.
Un'accetta arriva e supera abbondantemente quel peso.
Un'accetta non ti consente di aprire un varco
Un'accetta non ti consente di fare cose come: picchetti piccoli, spiedi, ingaggi, intagli, scavare (che che sene dica capita di doverlo fare. A me in più occasioni)
Un'accetta non consente alcuna manovrabilitá della lama
Un'accetta non consente di sfrondare vegetazione verde, arbusti, O sramare la legna per il fuoco. ( si può anche fare ma è certamente logorante e poco efficace)
Notare che la accoppiata accetta piccoli fisso o folder è tipica dei paesi con tutt'altro tipo di vegetazione Rispetto alla nostra.
Lo strumento sopra citato è stato ideato da una persona di non poca esperienza, e che ha anche una discreta conoscenza delle lame se non buona.
Concordo con chi lamenta il fatto che non sia in carbonio, ma non pregiudica certo l'utilizzo o comunque sul campo dubito che i più notino la differenza all'atto pratico.
Lo strumento sopracitato ha una versatilitá che lo rende polivalente
Come.ha detto Davide è di sicuro il genere di attrezzo che gli escursionisti della domenica (come giustamente lui stesso ha definito) non guarderebbero nemmeno. In quanto non hanno alcuna delle necessitá per qui questo genere di strumento è stato pensato.
Le perplessità sulla possibile comoditá del manico andrebbero valutate in virtù xel fatto che chiunque pratica attivitá del genere i guanti li porta SEMPRE, anche ad agosto. e su questo potete stare tranquilli.
Se mi piace? NO
lo considero valido? Si
Lo consiglierei? Si, solo ai miei compagni e a chi pratica nel settore
Rimango dell'idea che qualche difetto c'è...
La lunghezza aiuta nel chopping ma tutta quella distanza tra manico e filo, per intagliare è un male secondo me...così come l'assenza della punta.
Si usano i guanti? Sì, io i miei mechanix non li mollo mai ma questo non vuol dire che il manico deve scorticare le mai se lo impugni senza... Il suo predecessore era così, questo non saprei, andrebbe provato ovviamente quindi non giudico, dalla foto il manico non sembra male. _________________ Non mi fu mai dato di vedere un animale in cordoglio di se...
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