Registrato: Mar 06, 2007 Messaggi: 1870 Località: Feltre (BL)
Inviato: Mar 03 Giu 2014-17:43 pm Oggetto: C. Reeve Sebenza Carbon Fiber
Ciao a tutti,
da pochi giorni sono entrato in possesso di questo Sebenza (large) Carbon Fiber
Come vedete, si tratta di una serie speciale (tra le tante che Reeve realizza): è caratterizzata in questo caso dal fatto che una delle due guancette è in fibra di carbonio
L’altra guancetta è, invece, in titanio, come per la serie “standard” del Sebenza
Questo Sebenza costa più di un Sebenza “normale”, ovviamente. Io l’ho preso subito perché, oltre che essere molto bello (almeno per me), ha un altra caratteristica che mi piace: la leggerezza. Infatti, la guancia in fibra di carbonio toglie alcuni grammi rispetto al modello standard, già leggero grazie all’uso del titanio. Questo coltello, che non è piccolo, è una vera piuma, solo 105 grammi contro i 133 grammi della versione standard.
Togliamoci il pensiero: diciamo subito che un Sebenza, nonostante molti lo considerino da più di 25 anni il punto di riferimento a livello mondiale dei pieghevoli sportivi, non è Excalibur. Nella vita di tutti i giorni, quello che si fa con un Sebenza da 400 euro, appuntire un bastone, sbucciare un frutto, tagliare del salame, ecc. lo si fa anche con un Opinel da 20 euro. Sembra un concetto scontato, ma per molti, come ho imparato nel tempo, non lo è, quindi meglio ribadirlo. Se volete comperarlo come investimento, o perché vi piace, bene, ma non crediate che sia un super-coltello: è semplicemente un bel coltello.
Passiamo oltre. Ovviamente ho voluto provarlo subito…
sul legno il Sebenza mostra molte buone qualità, i lavori di intaglio si realizzano con facilità, ed ho potuto fare picchetti, trucioli per il fuoco, una fionda, un fischietto, con relativa facilità. L’impugnatura è piuttosto squadrata e piatta, il che la rende perfetta per il porto in tasca ma non eccezionale per i lavori a lungo termine. Comunque i bordi sono sufficientemente arrotondati ed è correttamente dimensionata e disegnata, tutto sommato non mi sono ritrovato con vesciche sul palmo della mano dopo tutti questi lavori, e sono abbastanza contento.
Essendo un tipico coltello EDC, il Sebenza si troverà spesso ad aver a che fare anche con il cibo: in questo caso una mela e una brioche…
La lama (in S35VN) taglia come un rasoio, il profilo concavo dei biselli aiuta. I 3,2 mm di spessore, non pochi in assoluto per un pieghevole di questo tipo, quasi non si sentono, insomma direi che va più che bene.
Come potete vedere, la guancetta in fibra di carbonio cambia colore a seconda della luce, da un grigio profondo e quasi uniforme in caso di cielo nuvoloso…
….ad una sorta di scacchiera grigio chiara/scura con il sole…
Una cosa interessante ed utile è che il Sebenza si smonta completamente con un’unica chiave, una chiavetta a testa esagonale (in dotazione) va bene sia per i pins che per il pivot, il che lo rende facilissimo da pulire completamente e lubrificare quando si vuole
Come dicevo, il Sebenza è un EDC non piccolo: la lunghezza totale è di 207,1 mm
Ben fatta, ed utile per il controllo del coltello in alcuni lavori di precisione, la godronatura dorsale
Qualche foto random del Sebenza CF, negli ultimi giorni sempre con me
Conclusioni: tutto sommato sono soddisfatto del mio acquisto. Il Sebenza è un grande classico che mi ha sempre attratto, ma cercavo qualcosa di particolare, e con questa versione in fibra di carbonio l’ho trovato. I pregi sono diversi: è un evergreen, un Sebenza è un buon investimento, quasi un assegno circolare; più importante ancora, per me, il fatto che sia un coltello molto bello, efficiente e realizzato con intelligenza, un oggetto che tra altri 25 anni sarà sempre valido come oggi. Ho letto da qualche parte che il Sebenza si può paragonare ad un Rolex, e sono d’accordo: è un oggetto sportivo che ha la rara dote di andar bene dappertutto, dalla savana africana al tetto di un grattacielo di New York (anche se in quest’ultimo caso la versione small sarebbe ancora più indicata). Difetti: è noto che le guancette e la clip in titanio si segnano con molta facilità, quindi aspettatevi un aspetto vissuto dal vs. Sebenza già dopo un breve periodo di uso. Un altro problema potrebbe esserci per i mancini, dato che questa particolare versione è esclusivamente per destrimani. Altri difetti, per me, non ci sono.
Alfredo Doricchi _________________ Se vi piace il bushcraft e le attività outdoor in generale, vi invito a visitare il mio blog http://adoricchi.blogspot.it/
Registrato: Gen 03, 2012 Messaggi: 1904 Località: Roma
Inviato: Mer 04 Giu 2014-17:00 pm Oggetto:
a me il sebenza non ha mai detto niente di particolare.. bello, non lo nego…ma non mi fa impazzire… le tue recensioni però mi piacciono come al solito, Alfredo.. tanto per chiedere, tu quale altro folder ti sentiresti di paragonare o accostare al Sebenza, per forme, qualità ecc?
Registrato: Mar 06, 2007 Messaggi: 1870 Località: Feltre (BL)
Inviato: Mer 04 Giu 2014-18:10 pm Oggetto:
Grazie
Di folder belli ce ne sono tanti, che abbiano una storia alle spalle come il Sebenza invece no, quindi bisogna escludere l'aspetto "evergreen" dal confronto, altrimenti non c'è storia, vince sempre il Sebenza.
Io ho avuto l'Hinderer XM-18 che mi è piaciuto molto e rimpiango, lo consiglierei se si vuole qualcosa con altrettanta qualità ma più militareggiante e ancora più robusto del Sebenza. _________________ Se vi piace il bushcraft e le attività outdoor in generale, vi invito a visitare il mio blog http://adoricchi.blogspot.it/
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