Inviato: Lun 23 Set 2013-1:08 am Oggetto: ribisellare
allora, volevo porre all´ attenzione dei piú ferrati un argomento interessante; ribisellare un coltello, quindi lavorare un acciaio che ha giá subito un trattamento termico... Per farvi comprendere meglio cosa intendo, mettiamo il caso che un facoltoso appassionato acquisti un coltello come un fulcrum o un ontos, se di un utilizzatore si tratta sará scontata la conclusione del fatto che ne rimarrá deluso non appena avrá la possibilitá di testarne le geometrie. Quindi mi domandavo, e se si volesse modificare il bisello rendendolo piú alto e leggermente piú sottile al filo, sarebbe fattibbile? (con il presupposto che tutto é fattibbile immaggino di sí) suppongo che il principale problema sia il calore dovuto all´ uso dei macchinari per eseguire il lavoro, in che misura si rischia di ledere alla tempra? É sufficente immergere con cadenza il pezzo in acqua fredda ogni qual volta cominci a riscaldare? O ci sono delle specifiche direttive da tenere? I macker di questo forum utilizzano avvolte acciaio giá temprato? Grazie in anticipo!
Se si lavora a step, come hai detto tu, cioè senza far surriscaldare troppo la lama, non ci sono problemi, se devi fare solo una modifica del filo e quindi di solo una parte del bisello si potrebbe fare anche a mano, se si ha la pazienza necessaria Comunque credo che a parte modifiche, regrind o collaborazioni ecc. nessun maker usi acciaio già temprato
Io ho modificato i biselli sia di un Bk2 che di un S1, tutto a mano con lime diamantate e carta vetrata, ti fai un c**o, ma certamente non scaldi l'acciaio
Io ho modificato i biselli sia di un Bk2 che di un S1, tutto a mano con lime diamantate e carta vetrata, ti fai un c**o, ma certamente non scaldi l'acciaio
Mi ricordo del tuo s1, gli avevi fatto un falso controfilo sulla punta, è bellissimo così, bravo, complimenti per la pazienza!!!!
@olorín, hai usato il termine esatto! Regrind.. Comunque mi é capitato di vedere macker che lavoravano seduti davanti alla levigatrice, un secchio tra le gambe, una pezza sulle ginocchia e ogni due passate immergevano e ascugavano... @Zhurk, io solo al pensiero di ribisellare un coltello temprato a mano, con lime e carte abrasive mi metterei a ridere! Devi aver avuto una pazienza mostruosa!!! E immaggino che fatica, complimentoni! Ricordo il post del fall. Devi essere caparbio..... comunque, secondo voi, sarebbe meglio utilizzare aqua con ghiaccio per tenere la temperatura il piú bassa possibbile? O puó essere dannoso?
hei!!!!! @bigbossbunnabigbossbunna visto che ho menzionato l´ ontos.. Sai che sarei davvero curioso di vedere l´ ontos che hai modificato? Ti dispiacerebbe mettere una foto? (sempre se non é troppo disturbo)
Butto qui un mio pensiero: in realtà anche durante la realizzazione di un coltello, il filo, per evitare che si storti durante il trattamento termico, viene lasciato di un certo spessore (ipotizziamo 0,5mm) e viene portato a zero con lama già temprata.
Se parliamo del classico filo a V chiamato microbisello è chiaro che il materiale asportato sarà poco, ma quando andiamo a geometrie a zero (es. full convex) il materiale asportato sarà maggiore e quindi la possibilità di un surriscaldamento è presente anche durante la realizzazione di un coltello e non solo durante il regrind
Registrato: Mar 10, 2007 Messaggi: 6120 Località: Lido di Venezia
Inviato: Mar 24 Set 2013-8:03 am Oggetto:
Sì, è fattibile; basta usare l' inverter che fa andare il nastro molto più lentamente evitando così di scaldare troppo (anche raffreddando con acqua) la lama.
Mai usato acciai già temprati (se non ai miei inizi per esperimenti, ma stemprandoli e poi ritemprandoli)
Per Orcodeiboschi: prima della tempra, affilo lasciando la bavetta o falso filo che, dopo la tempra, tolgo a mano; se si preriscalda, il filo non si storge (e nemmeno la lama) Lama e il filo si possono storgere facendo una tempra non particolarmente attenta. _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
Per Orcodeiboschi: prima della tempra, affilo lasciando la bavetta o falso filo che, dopo la tempra, tolgo a mano; se si preriscalda, il filo non si storge (e nemmeno la lama) Lama e il filo si possono storgere facendo una tempra non particolarmente attenta.
Credo di non aver capito bene: per bavetta intendi proprio il "burr" o altro?
Che vantaggi dà lasciarlo?
Ammetto che sul processo di tempra ho molte lacune anche teoriche perchè non so gli intervalli di tempo utili che passano tra un buon processo termico rispetto ad uno scadente (se si parla di secondi, minuti o cosa).
Infatti non riesco a spiegarmi come possa avere lo stesso tempo la zona del filo spessa pochi decimi e il dorso spesso 4mm.
Per come la ragiono io, concentrandomi sulla zona filo, dovrei ottenere una durezza del dorso pieno (almeno nella zona centrale della sezione) inferiore, a meno che si possa tenere la temperatura abbastanza a lungo da non rovinare la zona filo e far arrivare il calore al cuore anche dietro.
Sono arrivato alla conclusione assurda che il lavoro perfetto è temprare tutto il blocchetto ottenendo una tempra ideale visto lo spessore costante e poi lavorarlo, ma visto che non lo fa nessuno è sicuro che è sbagliato ed allora rimango con la mia ignoranza a non capire.
Se la lama è lunga il processo che hai detto tu è molto sfavorevole, perchè avresti la stessa tempra su un blocco grande, poi andandolo a lavorare otterresti una tempra minore sul filo, risultato scadente e non solo hai anche faticato per lavorare un acciaio temprato, quindi più duro stando attendo a non rovinare la tempra, quindi andando pure piano, capisci perchè nessuno lo fa??? Non conviene e sbagli. Se invece tempri una lama già bisellata, ma non affilata ottieni una tempra uniforme, in base allo spessore, quindi sarà un pò più alta sul filo, che è anche la prima parte che si immerge nell'olio, ad esempio, perchè lì voglio una durezza buona ed omogenea. Il dorso sarà un pò più morbido, di poco è, metti 1 forse 2 hrc di meno, ma così risulta leggermente più morbido e resistente alle trazioni, parlo sempre di lame grandi, più sono piccole più queste differenze scemano.....
Se la lama è lunga il processo che hai detto tu è molto sfavorevole, perchè avresti la stessa tempra su un blocco grande, poi andandolo a lavorare otterresti una tempra minore sul filo, risultato scadente e non solo hai anche faticato per lavorare un acciaio temprato, quindi più duro stando attendo a non rovinare la tempra, quindi andando pure piano, capisci perchè nessuno lo fa??? Non conviene e sbagli. Se invece tempri una lama già bisellata, ma non affilata ottieni una tempra uniforme, in base allo spessore, quindi sarà un pò più alta sul filo, che è anche la prima parte che si immerge nell'olio, ad esempio, perchè lì voglio una durezza buona ed omogenea. Il dorso sarà un pò più morbido, di poco è, metti 1 forse 2 hrc di meno, ma così risulta leggermente più morbido e resistente alle trazioni, parlo sempre di lame grandi, più sono piccole più queste differenze scemano.....
Infatti il mio era un parlare per assurdo.
La cosa ancora poco chiara è: una volta si temprava osservando il colore della lama e si capiva la temperatura raggiunta dall'oggetto.
Oggi con i forni e termometri penso che l'indicazione della temperatura sia quella indicata nella zona del sensore e quindi per capire la temperatura raggiunta dall'oggetto interno e soprattutto da una parte di esso i conti che bisogna fare possono portare a fare errori, magari fatali? Oppure i valori in gioco sono così elevati da rendere questa particolarità ininfluente per il risultato finale?
Quando la temperatura si è stabilizzata su un certo valore voluto è difficile che la lama non sia a quella temperatura, l'acciaio come tutti i metalli è un buon conduttore termico, deve essersi rotto il termometro!!!! Per il colore è difficile capirlo ad occhio, serve una grande esperienza, e comunque parliamo di carboniosi...
Sì, è fattibile; basta usare l' inverter che fa andare il nastro molto più lentamente evitando così di scaldare troppo (anche raffreddando con acqua) la lama.
(...)
Ma con il riscaldamento del nastro si possono raggiungere temperature tali da poter influire sulla tempra???
Per le tempre non si parla di temperature anche vicine ai 1000°C?
Registrato: Gen 31, 2011 Messaggi: 2307 Località: NordOvest
Inviato: Mar 24 Set 2013-11:23 am Oggetto:
olorìn ha scritto:
zhurk ha scritto:
Io ho modificato i biselli sia di un Bk2 che di un S1, tutto a mano con lime diamantate e carta vetrata, ti fai un c**o, ma certamente non scaldi l'acciaio
Mi ricordo del tuo s1, gli avevi fatto un falso controfilo sulla punta, è bellissimo così, bravo, complimenti per la pazienza!!!!
e dove si può vedere questo s1 pimpato? _________________
Quando la temperatura si è stabilizzata su un certo valore voluto è difficile che la lama non sia a quella temperatura, l'acciaio come tutti i metalli è un buon conduttore termico, deve essersi rotto il termometro!!!! Per il colore è difficile capirlo ad occhio, serve una grande esperienza, e comunque parliamo di carboniosi...
Hmmm... i valori in gioco sono così aleatori?
Quando l'indicatore segna la temperatura giusta, da lì parte il conto alla rovescia? Oppure devo aspettare ancora per permattere all'acciaio di raggiungere quella temperatura? Di quanto posso sbagliare?
Registrato: Mar 10, 2007 Messaggi: 6120 Località: Lido di Venezia
Inviato: Mar 24 Set 2013-14:33 pm Oggetto:
Orcodeiboschi ha scritto:
Citazione:
Per Orcodeiboschi: prima della tempra, affilo lasciando la bavetta o falso filo che, dopo la tempra, tolgo a mano; se si preriscalda, il filo non si storge (e nemmeno la lama) Lama e il filo si possono storgere facendo una tempra non particolarmente attenta.
Credo di non aver capito bene: per bavetta intendi proprio il "burr" o altro?
Che vantaggi dà lasciarlo?
Ammetto che sul processo di tempra ho molte lacune anche teoriche perchè non so gli intervalli di tempo utili che passano tra un buon processo termico rispetto ad uno scadente (se si parla di secondi, minuti o cosa).
Infatti non riesco a spiegarmi come possa avere lo stesso tempo la zona del filo spessa pochi decimi e il dorso spesso 4mm.
Per come la ragiono io, concentrandomi sulla zona filo, dovrei ottenere una durezza del dorso pieno (almeno nella zona centrale della sezione) inferiore, a meno che si possa tenere la temperatura abbastanza a lungo da non rovinare la zona filo e far arrivare il calore al cuore anche dietro.
Sono arrivato alla conclusione assurda che il lavoro perfetto è temprare tutto il blocchetto ottenendo una tempra ideale visto lo spessore costante e poi lavorarlo, ma visto che non lo fa nessuno è sicuro che è sbagliato ed allora rimango con la mia ignoranza a non capire.
Boh !!!!!!!
Non conosco la parola "burr", diciamo che una volta fatta l' affilatura, rimane una bavetta sottile che va tolta; intendo quella e la tolgo solo dopo la tempra, a mano.
Il vantaggio, è che l' affilatura originale dura molto di più in quanto, dopo la tempra, con poche passate di diamantata o altro equivalente, si ha il filo tagliente; invece, affilando proprio un certo spessore, si incorre nel rischio di stempra. Affilandolo prima, tale rischio, sia pur minimo con l' inox, non c' è.
La tua incomprensione, è giustificata dal fatto che io uso prevalentemente acciai inox mentre tu, probabilmente, stai pensando ai carboniosi.
Con l' inox (che richiede trattamenti termici diversi da quelli per i carboniosi), sia filo che dorso assumono durezze uguali (infatti, la tempra differenziata è praticabile solo con i carboniosi) in quanto la struttura martensitica si forma uniformemente su tutta la lama e non è possibile variarla.
Ma ho fatto lame anche con carboniosi, affilandole prima della tempra, e non ho mai ottenuto fili storti o lame a banana (tranne agli inizi quando pensavo di temprare con gas e sistemi poco precisi e sull' inox, una volta soltanto quando, per pigrizia, non rispettai i miei procedimenti standard) _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
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Inviato: Mar 24 Set 2013-14:55 pm Oggetto:
The Tracker ha scritto:
ST ha scritto:
Sì, è fattibile; basta usare l' inverter che fa andare il nastro molto più lentamente evitando così di scaldare troppo (anche raffreddando con acqua) la lama.
(...)
Ma con il riscaldamento del nastro si possono raggiungere temperature tali da poter influire sulla tempra???
Per le tempre non si parla di temperature anche vicine ai 1000°C?
Il nastro scalda molto solo quando corre veloce in quanto, scorrendo sulla superficie piatta che lo sostiene, genera attrito che scalda il supporto metallico che a sua volta lo cede al nastro (poi, si somma il calore generato dal nastro che tocca il filo)
Ma se il nastro va piano, allora non si scalda nulla (e si raffredda facilmente il tutto con l' acqua)
Mentre se si lavora sulla ruota gommata, ma si va piano, il riscaldamento è minimo e azzerabile "tocciando" la lama in acqua; se invece si fa normalmente, allora il calore generato dall' attrito del nastro con il filo (visto che si sta parlando di filo) può essere eccessivo e rovinare la tempra proprio dove serve di più se si preme un filino di troppo o se si sta un filino di troppo fermi con la lama in un punto o se si sommano le due cose...
Sì, con gli inox, si superano i 1000°C; ma è facile arrivare a tali temperature affilando senza inverter. Se sei costruttore e affili, ti sarà capitato di vedere, mentre stai bisellando, che la zona filo può assumere con relativa facilità il colore blu o anche peggio; bè, il blu, indica già una temperatura di/o superiore a 800°C che, riferita ai carboniosi, è già molto simile a quella di tempra... Un conto, è raggiungerla prima della tempra e un' altro dopo, la tempra... Per gli inox, che appunto si temprano dopo i 1000°C, le cose da quel lato, vanno un pò meglio, ma lo stesso è consigliabile non scaldare troppo. _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
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Inviato: Mar 24 Set 2013-15:02 pm Oggetto:
Orcodeiboschi ha scritto:
olorìn ha scritto:
Quando la temperatura si è stabilizzata su un certo valore voluto è difficile che la lama non sia a quella temperatura, l'acciaio come tutti i metalli è un buon conduttore termico, deve essersi rotto il termometro!!!! Per il colore è difficile capirlo ad occhio, serve una grande esperienza, e comunque parliamo di carboniosi...
Hmmm... i valori in gioco sono così aleatori?
Quando l'indicatore segna la temperatura giusta, da lì parte il conto alla rovescia? Oppure devo aspettare ancora per permattere all'acciaio di raggiungere quella temperatura? Di quanto posso sbagliare?
Questi sono i miei crucci.
Esatto, da lì parte (il principale) conto alla rovescia.
Solo che, da lì, cominciano a saltar fuori le differenze tra acciai inox e non inox.
Sì, da lì, devi aspettare ancora con la differenza che per i carboniosi servono molti meno minuti di permanenza in temperatura che per gli inox (poi, dipende anche da spessori e geometrie)
Con i carboniosi, qualche minuto in più o in meno (due o tre) non produce differenze sensibili, mentre con l' inox bisogna essere precisi o si decarbura facilmente la superficie dell' acciaio (e dopo sono cazzi per tirarla via) _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
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Inviato: Mar 24 Set 2013-15:06 pm Oggetto:
Io ho uno scrap yard con uno spessore al filo che lo rendeva inutilizzabile così l'ho dato ad un amico che lo ha sfinato.
Se si sanno fare le cose non si scalda e non si stempra nulla. _________________ Sono un viandante, un valicatore di monti...
Non amo le pianure e sembra che
non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,
sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
Registrato: Jul 23, 2010 Messaggi: 3153 Località: Treviso - drio el Sil
Inviato: Mar 24 Set 2013-15:18 pm Oggetto:
ST ha scritto:
Sile86 ha scritto:
Io ho uno scrap yard con uno spessore al filo che lo rendeva inutilizzabile così l'ho dato ad un amico che lo ha sfinato.
Se si sanno fare le cose non si scalda e non si stempra nulla.
Appunto, con inverter, acqua e pazienza, si fa tutto.
Da quel che so è meglio usare mani nude senza guanti....sbaglio? _________________ Sono un viandante, un valicatore di monti...
Non amo le pianure e sembra che
non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,
sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
Registrato: Mar 10, 2007 Messaggi: 6120 Località: Lido di Venezia
Inviato: Mar 24 Set 2013-15:23 pm Oggetto:
Sile86 ha scritto:
ST ha scritto:
Sile86 ha scritto:
Io ho uno scrap yard con uno spessore al filo che lo rendeva inutilizzabile così l'ho dato ad un amico che lo ha sfinato.
Se si sanno fare le cose non si scalda e non si stempra nulla.
Appunto, con inverter, acqua e pazienza, si fa tutto.
Da quel che so è meglio usare mani nude senza guanti....sbaglio?
E certo, sennò come lo senti il calore!? E poi, con i guanti, non si capisce bene quanto si preme e si rischia anche di non afferrare saldamente la lama.
Tanto più che non si devono generare scintille e così i guanti sono anche inutili... _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
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