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Autore Messaggio
Indy
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MessaggioInviato: Dom 20 Gen 2013-4:09 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Il mio A1 l'ho trattato veramente male, ci ho fatto anche delle prove di lancio mal riuscite ed è rovinato a terra più di una volta....però non mi sembra abbia avuto danni!!....

speriamo sia stato perché c'era qualcosa incastrato nel legno...
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Indy
Fuciniere
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Messaggi: 974

MessaggioInviato: Dom 20 Gen 2013-4:12 am    Oggetto: Re: Inox si scheggia? Rispondi con citazione

Montana ha scritto:
Ragazzi, ragazzi......vi complicate troppo la vita, se il vostro problema è il chopping e il filo che si scheggia sul legno, se siete stanchi dei soliti vecchi coltelli, che aspettate a chiamare collini e farvi mandare un fox trakker? Sorriso ci picchierete sui nodi per divertimento! Figo!...affrettatevi a telefonare! Fate i furbi! Una chiamata vi cambierà la vita!! Sorrisone Sorrisone Sorriso
(offerta valida fino ad esaurimento scorte)


...ho fatto micro cipping anche sul trakker!! Cinesino
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blade112
Addetto ai Forni
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MessaggioInviato: Dom 20 Gen 2013-5:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Comunque una cosa è rovinare un coltello da 30 euro, un altra uno da 100-200 euro......oltre che per la bellezza non si spendono tutti quei soldi anche come forma di garanzia di un coltello super, e poi anche l'acciaio, visto che costa 5 volte di piu non dovrebbe essere migliore!!!! sennò che lo compro a fare un coltello da 150e , ne compro 5 da 30e!!!!!!!!!!!! Mah..
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Border Man
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MessaggioInviato: Dom 20 Gen 2013-9:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

e' un idea Sorrisone
mi hanno spiegato che molto dipende dal fatto che in origine l'A1 e altri fallkniven simili vengono venduti affilati a rasoio,cosa che non li aiuta sul fronte cipping nei lavori gravosi.
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Capitanomec
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MessaggioInviato: Lun 21 Gen 2013-19:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Premesso che tutti e sottolineo tutti i coltelli si possono rompere, a me non pare proprio normale o quantomeno all'altezza del "blasone" il fatto che il filo si rovini così. Un conto è una rottura netta magari esagerando, vuol dire che ho superato i limiti della lama oppure che la stessa ha qualche difetto ma a mio pare una cosa del genere la rende praticamente inservibile.

Ripeto, si rompe qualunque coltello ma se lo spezzo è un conto, se non lo posso usare un altro.
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martineden
Forgiatore di Lame
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MessaggioInviato: Lun 21 Gen 2013-22:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il mito dei super-acciai è duro a morire.

Forse avete notato che nelle mie recensioni non cito mai l'acciaio di cui è composto il coltello, semplicemente perchè è un dato che ha un valore molto relativo. Un 440C o un 420HC ben temprato hanno prestazioni simili ad un S30V ben temprato, alla prova pratica. Un 1095 o un 1075 hannp prestazioni simili ad un 154CM, alla prova pratica. E così via.

Non esistono coltelli indistruttibili, che non si chippano o non si rompono, nè industriali nè custom, non cascateci.

Pretendere che un coltello da 200 euro sia 10 volte "superiore" ad un coltello da 20 euro è pura utopia, il costo è determinato da tanti fattori diversi.
Con questo ovviamente non sostengo che un Mora da 20 euro sia "uguale" a un Woodlore da 400 euro, anzi sono molto diversi: nel primo caso si tratta di un prodotto onesto, economico, prodotto a macchina in migliaia di esemplari con materiali economici, nel secondo di un prodotto artigianale prodotto in numero ridotto con materiali meno economici e con un nome (Ray Mears) che comunque va pagato.
All'atto pratico preferisco il Woodlore al Mora, su questo non ho dubbi.
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Se vi piace il bushcraft e le attività outdoor in generale, vi invito a visitare il mio blog http://adoricchi.blogspot.it/
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Sile86
Esperto Forgiatore
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MessaggioInviato: Lun 21 Gen 2013-23:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Dura a morire la convinzione che certi acciai, certe marche, certe lame si comprino per "necessità" quando alla fine lo si fa solo per giocare, per passione, per soddisfare il proprio ego.
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Sono un viandante, un valicatore di monti...
Non amo le pianure e sembra che
non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,
sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Capitanomec
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2013-0:08 am    Oggetto: Rispondi con citazione

martineden ha scritto:
Il mito dei super-acciai è duro a morire.

Forse avete notato che nelle mie recensioni non cito mai l'acciaio di cui è composto il coltello, semplicemente perchè è un dato che ha un valore molto relativo. Un 440C o un 420HC ben temprato hanno prestazioni simili ad un S30V ben temprato, alla prova pratica. Un 1095 o un 1075 hannp prestazioni simili ad un 154CM, alla prova pratica. E così via.

Non esistono coltelli indistruttibili, che non si chippano o non si rompono, nè industriali nè custom, non cascateci.

Pretendere che un coltello da 200 euro sia 10 volte "superiore" ad un coltello da 20 euro è pura utopia, il costo è determinato da tanti fattori diversi.
Con questo ovviamente non sostengo che un Mora da 20 euro sia "uguale" a un Woodlore da 400 euro, anzi sono molto diversi: nel primo caso si tratta di un prodotto onesto, economico, prodotto a macchina in migliaia di esemplari con materiali economici, nel secondo di un prodotto artigianale prodotto in numero ridotto con materiali meno economici e con un nome (Ray Mears) che comunque va pagato.
All'atto pratico preferisco il Woodlore al Mora, su questo non ho dubbi.

Discussione vecchia come il Forum però io credo che le differenze ci siano.
Concordo, tutti si rompono ma il "quando" si rompono è differente.

E' sicuramente questione di acciaio, di tempra, di geometrie, a volte anche di c**o ma.... se uno si riaffila più o meno facile, l'altro tiene più o meno il filo, l'altro tiene più o meno determinate durezze....
Bhe delle differenze ci saranno...

Sicuramente il super acciai non esiste, sicuramente conta come si usa un coltello ma a parità di mano e di situazione, le differenze ci sono.

Su una cosa sono d'accordo, non è una questione di prezzo! Il prezzo non centra nulla. O meglio, il prezzo spesso non è proporzionale solo alla qualità ma anche al marketing e ad altri fattori.

Però secondo me, tornando in tema, non è sbagliato chiedere al coltello in questione di poterlo usare con tranquillità sulla legna. Magari non come un'accetta ma nemmeno come un victorinox...
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Sile86
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2013-0:11 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Si ma quelle "differenze" nel mero ambito pratico sono ininfluenti.
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Indy
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2013-0:21 am    Oggetto: Rispondi con citazione

...diciamo che le differenze ci sono ma che nell'utilizzo pratico non sono facili da percepire!

forse l'utilizzatore più esperto le può percepire ma ci deve fare molta attenzione.

direi che le differenze si percepiscono bene durante la lavorazione delle lame, questo si!
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simet7610
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2013-0:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Nel mio caso specifico i miti di super acciaio e super coltello non sono proprio di casa.
State certi che anch'io come molti frequentatori del forum i coltelli li acquisto per passione e per giocarci nei boschi, non certo per chissà quale necessità. Inoltre non penso che esista un super-acciaio, tutto al contrario, sono molto scettico nei confronti di chi propende a pensare che esistano acciai super ed acciai degni solo di insulti.
Tant'è vero che non mi sono stupito di aver cippato la lama per aver abbattuto una sequoia!!! Non mi sarei certo aspettato di poterlo fare solo perchè ho un coltello in VG10 tanto decantato ed oggetto di decine di prove postate in rete.
Sono rimasto perplesso per aver scheggiato la lama su un legnetto semi-fresco. Cosa che non mi è capitata nemmeno con altri coltelli, che si ho rovinato, ma facendo ben altro.
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martineden
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2013-0:37 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Capitanomec ha scritto:
martineden ha scritto:
Il mito dei super-acciai è duro a morire.

Forse avete notato che nelle mie recensioni non cito mai l'acciaio di cui è composto il coltello, semplicemente perchè è un dato che ha un valore molto relativo. Un 440C o un 420HC ben temprato hanno prestazioni simili ad un S30V ben temprato, alla prova pratica. Un 1095 o un 1075 hannp prestazioni simili ad un 154CM, alla prova pratica. E così via.

Non esistono coltelli indistruttibili, che non si chippano o non si rompono, nè industriali nè custom, non cascateci.

Pretendere che un coltello da 200 euro sia 10 volte "superiore" ad un coltello da 20 euro è pura utopia, il costo è determinato da tanti fattori diversi.
Con questo ovviamente non sostengo che un Mora da 20 euro sia "uguale" a un Woodlore da 400 euro, anzi sono molto diversi: nel primo caso si tratta di un prodotto onesto, economico, prodotto a macchina in migliaia di esemplari con materiali economici, nel secondo di un prodotto artigianale prodotto in numero ridotto con materiali meno economici e con un nome (Ray Mears) che comunque va pagato.
All'atto pratico preferisco il Woodlore al Mora, su questo non ho dubbi.

Discussione vecchia come il Forum però io credo che le differenze ci siano.
Concordo, tutti si rompono ma il "quando" si rompono è differente.

E' sicuramente questione di acciaio, di tempra, di geometrie, a volte anche di c**o ma.... se uno si riaffila più o meno facile, l'altro tiene più o meno il filo, l'altro tiene più o meno determinate durezze....
Bhe delle differenze ci saranno...

Sicuramente il super acciai non esiste, sicuramente conta come si usa un coltello ma a parità di mano e di situazione, le differenze ci sono.

Su una cosa sono d'accordo, non è una questione di prezzo! Il prezzo non centra nulla. O meglio, il prezzo spesso non è proporzionale solo alla qualità ma anche al marketing e ad altri fattori.

Però secondo me, tornando in tema, non è sbagliato chiedere al coltello in questione di poterlo usare con tranquillità sulla legna. Magari non come un'accetta ma nemmeno come un victorinox...


Se leggi bene il mio intervento vedrai che scrivo che quegli acciai hanno prestazioni simili all'atto pratico. Ho provato tantissimi coltelli negli acciai più diversi, visto e letto centinaia di recensioni e prove, ma non ho mai trovato grandi differenze tra un acciaio e l'altro nelle prove pratiche.
Gli acciai comunemente usati in coltelleria sono diversi dal punto di vista metallurgico, sicuramente hanno un costo diverso, ma provando un Buck 110 in 420HC e l'analogo in S30V (li ho entrambi), le prestazioni sono assolutamente simili sul piano pratico.
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Capitanomec
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2013-0:48 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Concordo, diciamo che alcune differenze come la tenuta del filo o la facilità di riaffilatura le vedono secondo me un po tutti, la robustezza e altre caratteristiche spesso sono più sulla carta o nei test distruttivi.

Qui entriamo più nel campo filosofico, ovvero nella soddisfazione personale, nel gusto di avere quel determinato oggetto.

Poi c'è chi prova più soddisfazione a fare tutto col victorinox e tanto tanto mestiere e chi invece vuole avere una trave teoricamente indistruttibile, altri invece amano l'arnese giusto per ogni lavoro.

Però credo che se uno prende uno strumento come quello in questione ci deve poter lavorare serenamente sulla legna se no prendi un mora... che risparmi anche peso.
Anzi te ne porti due di mora che almeno uno lo sfasci e ne hai uno di scorta...

Detto questo può anche capitare l'esemplare sfortunato...o il colpo sfortunato... e ripeto non esitono coltelli indistruttibili, però più o meno robusti si.....
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roby71
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2013-2:33 am    Oggetto: Rispondi con citazione

martineden ha scritto:
Il mito dei super-acciai è duro a morire.

Forse avete notato che nelle mie recensioni non cito mai l'acciaio di cui è composto il coltello, semplicemente perchè è un dato che ha un valore molto relativo. Un 440C o un 420HC ben temprato hanno prestazioni simili ad un S30V ben temprato, alla prova pratica. Un 1095 o un 1075 hannp prestazioni simili ad un 154CM, alla prova pratica. E così via.

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Mega quotone.......... Cinesino
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simet7610
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2013-9:59 am    Oggetto: Rispondi con citazione

martineden ha scritto:
Capitanomec ha scritto:
martineden ha scritto:
Il mito dei super-acciai è duro a morire.

Forse avete notato che nelle mie recensioni non cito mai l'acciaio di cui è composto il coltello, semplicemente perchè è un dato che ha un valore molto relativo. Un 440C o un 420HC ben temprato hanno prestazioni simili ad un S30V ben temprato, alla prova pratica. Un 1095 o un 1075 hannp prestazioni simili ad un 154CM, alla prova pratica. E così via.

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Con questo ovviamente non sostengo che un Mora da 20 euro sia "uguale" a un Woodlore da 400 euro, anzi sono molto diversi: nel primo caso si tratta di un prodotto onesto, economico, prodotto a macchina in migliaia di esemplari con materiali economici, nel secondo di un prodotto artigianale prodotto in numero ridotto con materiali meno economici e con un nome (Ray Mears) che comunque va pagato.
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Bhe delle differenze ci saranno...

Sicuramente il super acciai non esiste, sicuramente conta come si usa un coltello ma a parità di mano e di situazione, le differenze ci sono.

Su una cosa sono d'accordo, non è una questione di prezzo! Il prezzo non centra nulla. O meglio, il prezzo spesso non è proporzionale solo alla qualità ma anche al marketing e ad altri fattori.

Però secondo me, tornando in tema, non è sbagliato chiedere al coltello in questione di poterlo usare con tranquillità sulla legna. Magari non come un'accetta ma nemmeno come un victorinox...


Se leggi bene il mio intervento vedrai che scrivo che quegli acciai hanno prestazioni simili all'atto pratico. Ho provato tantissimi coltelli negli acciai più diversi, visto e letto centinaia di recensioni e prove, ma non ho mai trovato grandi differenze tra un acciaio e l'altro nelle prove pratiche.
Gli acciai comunemente usati in coltelleria sono diversi dal punto di vista metallurgico, sicuramente hanno un costo diverso, ma provando un Buck 110 in 420HC e l'analogo in S30V (li ho entrambi), le prestazioni sono assolutamente simili sul piano pratico.


Ci sarei arrivato solo che ieri sera ero in una zona poco coperta dalla rete ed ho perso la connessione...
Comunque, il discorso l'ho letto bene , sono pienamente in accordo, ed infatti ho espresso il mio scetticismo verso le teorie che tendono a dire che un acciaio è ottimo ed uno fa schifo, cosa che è difficilmente verificabile al lato pratico anche perchè il coltello è un insieme di caratteristiche che non si possono ridurre alla qualità dell'acciaio.....
Dalla mia poca esperienza anch'io ho potuto appurare che sul campo è difficile rinvenire anche solo le differenze sui vari tipi di acciaio, a parte quelle macroscopiche legate alla resistenza all'ossidazione. E' più facile tastare le differenze causate da altri fattori quali la forma della lama, il tipo di affilatura e la comodità dell'impugnatura.
Detto tutto ciò ribadisco che il mio problema esula dal discorso del super acciaio. Semmai il contrario. Non mi aspettavo di abbattere muri con l' A1 solo perchè è fatto con un acciaio tanto decantato. Volevo solo capire cosa potrebbe causare una così estrema fragilità del filo, che non necessariamente è dovuta alla qualità dell'acciaio. Cinesino
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Orcodeiboschi
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MessaggioInviato: Mar 22 Gen 2013-23:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per come la vedo io, giudicare un coltello per una particolare caratteristica (robustezza, capcità di taglio, penetrazione, ecc...) è un po', in senso metaforico, come risolvere un'equazione del tipo: geometria (la più fine possibile) che dato acciaio, sottoposto ad opportuno trattamento termico, può sopportare senza rotture o piegamenti.

L'acciaio è solo una delle variabili dell'intera equazione, per questo motivo ritengo corretto dare giudizi sul coltello nella sua interezza, meno il focalizzarsi sull'acciaio.

Per evitare che una lama si rompa si tende a tenere l'acciaio più morbido, ma questo vuol dire (spesso) dover rinunciare alla tenuta del filo.
Per temprare duro senza perder nulla in tenuta, si tende a fare geometrie molto ottuse per avere lame meno fragili.

Con tutti questi fattori che possono variare anche con lo stesso acciaio, è sbagliato puntare i riflettori solo sulla sigletta posta sul ricasso.

Detto questo, visto che l'uso che hai fatto dell'A1 è appropriato i casi sono due: o il danno non è stato fatto sul rametto o rimandalo a mamma Fallkniven.
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Brother
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-0:14 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Però nella parte centrale l' A1 ha un acciaio molto duro per mantenere meglio il filo, quindi "fragile". La parte esterna del san mai le conferisce elasticità. Per me ci possono stare quelle rotture specie col filo di fabbrica dannatamente tagliente.
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Loki
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Orcodeiboschi
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-0:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Però se progetti un coltello per choppare, lo fai più morbido (visto che più ottuso direi che avrebbero esagerato), se lo fai da taglio puro, sconsigli il chop.
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Brother
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-0:33 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Si, sono scelte delle case costruttrici, per choppate ( vista la durezza del VG10 ) modificherei il filo rendendolo proprio più ottuso. Con' F1 che ora non uso per tagliare legna, ma solo da taglio, tengo il filo come mamma l' ha fatto e lucidato a specchio. ( magari più avanti cambiano le esigenze e modifico.) Sorriso
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-1:43 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Brother ha scritto:
Si, sono scelte delle case costruttrici, per choppate ( vista la durezza del VG10 ) modificherei il filo rendendolo proprio più ottuso. Con' F1 che ora non uso per tagliare legna, ma solo da taglio, tengo il filo come mamma l' ha fatto e lucidato a specchio. ( magari più avanti cambiano le esigenze e modifico.) Sorriso


La durezza del VG10 è data dalla tempra, non deve per forza essere così, però se poi rende poco troppo quando morbido ed è troppo duro per reggere i colpi allora o lo fai ottuso (e taglia poco) o cambi acciaio
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Riddick
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-8:58 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Orcodeiboschi ha scritto:
Però se progetti un coltello per choppare, lo fai più morbido (visto che più ottuso direi che avrebbero esagerato), se lo fai da taglio puro, sconsigli il chop.

Ma chi dice che è progettato x il chopping ?Schede informative della casa costruttrice? Mah..
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Border Man
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-11:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

martineden ha scritto:
Il mito dei super-acciai è duro a morire.

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All'atto pratico preferisco il Woodlore al Mora, su questo non ho dubbi.


ci ho messo 3 anni di vari forum per capirlo.Meglio tardi che mai
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Brother
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-15:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Riddick ha scritto:
Orcodeiboschi ha scritto:
Però se progetti un coltello per choppare, lo fai più morbido (visto che più ottuso direi che avrebbero esagerato), se lo fai da taglio puro, sconsigli il chop.

Ma chi dice che è progettato x il chopping ?Schede informative della casa costruttrice? Mah..

Ma... la casa lo da come Army Survival Knife. Praticamente un robusto e polivalente coltello da campo.
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-21:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Riddick ha scritto:

Ma chi dice che è progettato x il chopping ?Schede informative della casa costruttrice? Mah..


Sì, dice "superb to chop with"

http://www.fallkniven.com/en/shop/details/20/10/military-knives/a1z
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Capitanomec
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-21:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Orcodeiboschi ha scritto:
Riddick ha scritto:

Ma chi dice che è progettato x il chopping ?Schede informative della casa costruttrice? Mah..


Sì, dice "superb to chop with"

http://www.fallkniven.com/en/shop/details/20/10/military-knives/a1z


C'è anche scritto che è adatto ad usi gravosi.
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martineden
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-22:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Perchè, secondo voi un coltello di cui il produttore scrive "superb to chop with" non si può chippare?

Allora un'automobile di cui il produttore decanta le doti di, poniamo, tenuta di strada, non può sbandare?

Di un coltello come l'A1 con lama lunga 16 cm e spessa 6 mm cosa volete che scrivano? Mica dicono che è perfetto, dicono in sostanza che è un coltello progettato e realizzato come all-purpose; ovvio che nel linguaggio pubblicitario si ponga l'accento sull'enfasi, poi sta all'utente dotato di raziocinio leggere tra le righe, insomma lo sappiamo tutti che non bisogna prendere alle lettera la pubblicità, se no dovrei credere che il Tavernello nel brick di cartone è un vino da tavola eccezionale e che nel bagno ci sono degli esserini verdi che come vedono il prodotto Nonricordopiùcomesichiama si suicidano in massa.
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martineden
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-22:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

scusate post doppio :-)
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simet7610
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-22:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Capitanomec ha scritto:
Orcodeiboschi ha scritto:
Riddick ha scritto:

Ma chi dice che è progettato x il chopping ?Schede informative della casa costruttrice? Mah..


Sì, dice "superb to chop with"

http://www.fallkniven.com/en/shop/details/20/10/military-knives/a1z


C'è anche scritto che è adatto ad usi gravosi.


Infatti al di là dei discorsi sul tipo di acciaio, sulle geometrie ecc ecc la mia perplessità sul danno è nata dopo aver letto tutte queste belle cose dal sito della Fallkniven.
Se è "superb to chop" come è possibile avere cipping per aver giochicchiato su un rametto di faggio quasi fresco usando le cautele del caso per non picchiare a terra la lama.... Amore
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Orcodeiboschi
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-22:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io non sono in grado di stabilire se quell'A1 in particolare si sia comportato o no in maniera decente perchè non so come è stato usato, solo Simet lo può sapere.

Se avessi fra le mani un coltello che chippa facile, avviserei la Fallk con magari un video che dimostra la facilità di chip, e mi accorderei per eventualmente rispedirlo, questo prima ancora di scrivere su un forum.

Se, invece, l'ho chippato perchè volevo far vedere che demoliva anche i sassi allora sto zitto e non dico niente.

Ripeto, solo Simet sa e solo Simet deve muoversi nella maniera che ritiene più opportuna.

Purtroppo non esiste un valore numerico calcolabile entro il quale si può chiaramente collocare un coltello fallato o un coltello abusato e la cosa resta pesantemente nell'opinione soggettiva.
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martineden
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MessaggioInviato: Mer 23 Gen 2013-23:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

simet7610 ha scritto:
Capitanomec ha scritto:
Orcodeiboschi ha scritto:
Riddick ha scritto:

Ma chi dice che è progettato x il chopping ?Schede informative della casa costruttrice? Mah..


Sì, dice "superb to chop with"

http://www.fallkniven.com/en/shop/details/20/10/military-knives/a1z


C'è anche scritto che è adatto ad usi gravosi.


Infatti al di là dei discorsi sul tipo di acciaio, sulle geometrie ecc ecc la mia perplessità sul danno è nata dopo aver letto tutte queste belle cose dal sito della Fallkniven.
Se è "superb to chop" come è possibile avere cipping per aver giochicchiato su un rametto di faggio quasi fresco usando le cautele del caso per non picchiare a terra la lama.... Amore


Se ti si è chippato facendo quello che dici a mio parere l'unica spiegazione è che sia un esemplare difettato, contatta Fallkniven e vedi cosa ti rispondono. Io sul mio F1 ho dovuto sostituire il fodero in Zytel che si era rotto semplicemente cadendo a terra, me ne hanno mandato un altro gratis senza problemi.
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simet7610
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MessaggioInviato: Gio 24 Gen 2013-0:13 am    Oggetto: Rispondi con citazione

martineden ha scritto:
simet7610 ha scritto:
Capitanomec ha scritto:
Orcodeiboschi ha scritto:
Riddick ha scritto:

Ma chi dice che è progettato x il chopping ?Schede informative della casa costruttrice? Mah..


Sì, dice "superb to chop with"

http://www.fallkniven.com/en/shop/details/20/10/military-knives/a1z


C'è anche scritto che è adatto ad usi gravosi.


Infatti al di là dei discorsi sul tipo di acciaio, sulle geometrie ecc ecc la mia perplessità sul danno è nata dopo aver letto tutte queste belle cose dal sito della Fallkniven.
Se è "superb to chop" come è possibile avere cipping per aver giochicchiato su un rametto di faggio quasi fresco usando le cautele del caso per non picchiare a terra la lama.... Amore


Se ti si è chippato facendo quello che dici a mio parere l'unica spiegazione è che sia un esemplare difettato, contatta Fallkniven e vedi cosa ti rispondono. Io sul mio F1 ho dovuto sostituire il fodero in Zytel che si era rotto semplicemente cadendo a terra, me ne hanno mandato un altro gratis senza problemi.


Infatti senza esagerare la situazione , trattandosi comunque di microchipping e non di un danno irreparabile, ho scritto alla Fallkniven.
Vedremo cosa mi rispondono. Dopo aver sentito il loro parere magari farò un altro test con qualche foto, tanto per curiosità. Intanto quando vorrò divertirmi un pò continuerò con il mio Parang....
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Maxfull
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MessaggioInviato: Gio 24 Gen 2013-2:00 am    Oggetto: Rispondi con citazione

martineden ha scritto:
Il mito dei super-acciai è duro a morire.

Forse avete notato che nelle mie recensioni non cito mai l'acciaio di cui è composto il coltello, semplicemente perchè è un dato che ha un valore molto relativo. Un 440C o un 420HC ben temprato hanno prestazioni simili ad un S30V ben temprato, alla prova pratica. Un 1095 o un 1075 hannp prestazioni simili ad un 154CM, alla prova pratica. E così via.

Non esistono coltelli indistruttibili, che non si chippano o non si rompono, nè industriali nè custom, non cascateci.

Pretendere che un coltello da 200 euro sia 10 volte "superiore" ad un coltello da 20 euro è pura utopia, il costo è determinato da tanti fattori diversi.
Con questo ovviamente non sostengo che un Mora da 20 euro sia "uguale" a un Woodlore da 400 euro, anzi sono molto diversi: nel primo caso si tratta di un prodotto onesto, economico, prodotto a macchina in migliaia di esemplari con materiali economici, nel secondo di un prodotto artigianale prodotto in numero ridotto con materiali meno economici e con un nome (Ray Mears) che comunque va pagato.
All'atto pratico preferisco il Woodlore al Mora, su questo non ho dubbi.


Non sono molto d'accordo sulla tua premessa.
Avevo la tua stessa convinzione in merito al fatto che un acciaio valesse un altro, ma solo all'atto pratico ho potuto apprezzare quale strumento soddisfa le mie necessità di taglio, e parlo di taglio e intaglio del legno di cui sono appassionato da più di 30 anni e forse anche prima.
Ho iniziato, come penso molti, con un catorcio in 440 da 4.000 lire per poi scoprire che un Opinel carbon tagliava molto meglio e per più tempo, era facile da raffilare e mi soddisfaceva di più.
Sono passato ad un 440 per un discorso di inossidabilità e poi un 420hc su una lama tipo resolza (quindi della stessa dimensione) e ho notato un miglioramento nella tenuta del filoe nel taglio in generale.
Poi ho provato il 154CM trovandolo deludente e sono passato al VG10 che uso da più di 4 anni con soddisfazione, anche più del S30V e del tanto decantato ZDP.
Questo sono io e la mia esperienza che poi in realtà è relegata alle varie marche di cui ho provato i diversi acciai, magari altri modelli sono differenti e con prestazioni migliori o peggiori di quelli da me usati, se poi ci mettiamo in conto che al variare del run possono esserci trattamenti termici differenti il discorso si relativizza ancora di più al dato modello prodotto in quel determinato contesto.

Le differenze che ho notato sono nella capacità di taglio (influenzate anche dalle geometrie, ma per la mia passione posso affermare che sono quasi tutte paragonabili) dovuta all'affilatura, al mantenimento dell'affilatura e alla facilità di ripristino del filo.
Non parlo della delusione della ceramica.
Spesso utilizzo le lame per svariate ore e mi accorgo facilmente di tutto ciò.

Magari tu dai per scontato tutto quello che ho detto o stai facendo un discorso differente che non ho compreso, perdonami se sono uscito dal seminato.

Condivido invece il pensiero sull'indistruttibilità dei coltelli e sul rapporto non lineare tra il prezzo e le "prestazioni".

Il coltello danneggiato, mi pare facilmente ripristinabile e il danno da imputare allo spessore del filo, sempre che l'uso sia stato appropriato e con questo intendo che solo simet76 può valutare questo parametro in funzione di quello che ne ha fatto.

Spero di non essere andato troppo fuori tema, ma parlare e sopratutto leggere della filosofia delle lame mi piace molto; proprio perché ognuno di noi ha da apportare la propria esperienza per completare un quadro che se fatto da una persona sola risulterà senz'altro incompleto e necessariamente parziale..

Buone lame a tutti.
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Capitanomec
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MessaggioInviato: Gio 24 Gen 2013-14:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Maxfull ha scritto:
martineden ha scritto:
Il mito dei super-acciai è duro a morire.

Forse avete notato che nelle mie recensioni non cito mai l'acciaio di cui è composto il coltello, semplicemente perchè è un dato che ha un valore molto relativo. Un 440C o un 420HC ben temprato hanno prestazioni simili ad un S30V ben temprato, alla prova pratica. Un 1095 o un 1075 hannp prestazioni simili ad un 154CM, alla prova pratica. E così via.

Non esistono coltelli indistruttibili, che non si chippano o non si rompono, nè industriali nè custom, non cascateci.

Pretendere che un coltello da 200 euro sia 10 volte "superiore" ad un coltello da 20 euro è pura utopia, il costo è determinato da tanti fattori diversi.
Con questo ovviamente non sostengo che un Mora da 20 euro sia "uguale" a un Woodlore da 400 euro, anzi sono molto diversi: nel primo caso si tratta di un prodotto onesto, economico, prodotto a macchina in migliaia di esemplari con materiali economici, nel secondo di un prodotto artigianale prodotto in numero ridotto con materiali meno economici e con un nome (Ray Mears) che comunque va pagato.
All'atto pratico preferisco il Woodlore al Mora, su questo non ho dubbi.


Non sono molto d'accordo sulla tua premessa.
Avevo la tua stessa convinzione in merito al fatto che un acciaio valesse un altro, ma solo all'atto pratico ho potuto apprezzare quale strumento soddisfa le mie necessità di taglio, e parlo di taglio e intaglio del legno di cui sono appassionato da più di 30 anni e forse anche prima.
Ho iniziato, come penso molti, con un catorcio in 440 da 4.000 lire per poi scoprire che un Opinel carbon tagliava molto meglio e per più tempo, era facile da raffilare e mi soddisfaceva di più.
Sono passato ad un 440 per un discorso di inossidabilità e poi un 420hc su una lama tipo resolza (quindi della stessa dimensione) e ho notato un miglioramento nella tenuta del filoe nel taglio in generale.
Poi ho provato il 154CM trovandolo deludente e sono passato al VG10 che uso da più di 4 anni con soddisfazione, anche più del S30V e del tanto decantato ZDP.
Questo sono io e la mia esperienza che poi in realtà è relegata alle varie marche di cui ho provato i diversi acciai, magari altri modelli sono differenti e con prestazioni migliori o peggiori di quelli da me usati, se poi ci mettiamo in conto che al variare del run possono esserci trattamenti termici differenti il discorso si relativizza ancora di più al dato modello prodotto in quel determinato contesto.

Le differenze che ho notato sono nella capacità di taglio (influenzate anche dalle geometrie, ma per la mia passione posso affermare che sono quasi tutte paragonabili) dovuta all'affilatura, al mantenimento dell'affilatura e alla facilità di ripristino del filo.
Non parlo della delusione della ceramica.
Spesso utilizzo le lame per svariate ore e mi accorgo facilmente di tutto ciò.

Magari tu dai per scontato tutto quello che ho detto o stai facendo un discorso differente che non ho compreso, perdonami se sono uscito dal seminato.

Condivido invece il pensiero sull'indistruttibilità dei coltelli e sul rapporto non lineare tra il prezzo e le "prestazioni".

Il coltello danneggiato, mi pare facilmente ripristinabile e il danno da imputare allo spessore del filo, sempre che l'uso sia stato appropriato e con questo intendo che solo simet76 può valutare questo parametro in funzione di quello che ne ha fatto.

Spero di non essere andato troppo fuori tema, ma parlare e sopratutto leggere della filosofia delle lame mi piace molto; proprio perché ognuno di noi ha da apportare la propria esperienza per completare un quadro che se fatto da una persona sola risulterà senz'altro incompleto e necessariamente parziale..

Buone lame a tutti.


:thumbup1: :thumbup1: :cheers:
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simet7610
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MessaggioInviato: Gio 24 Gen 2013-15:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La Falkniven mi ha risposto e , come già ipotizzato durante la discussione, afferma che al 99% le chippatine sono dovute alla dimensione del filo che di fabbrica esce finissimo. Mi consigliano semplicemente di ri-affilarlo o spedirglielo che lo fanno loro.
Lo sistemerò e poi farò qualche test di prova per vedere se sarò stato capace di sistemare il filo...ma ho qualche dubbio sulle mie capacità di sharpener..
Amore
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MessaggioInviato: Gio 24 Gen 2013-15:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E' meglio se lo spedisci alla Falk visto che è ancora nuovo Occhiolino Soddisfatto
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Sono un viandante, un valicatore di monti...
Non amo le pianure e sembra che
non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,
sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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MessaggioInviato: Gio 24 Gen 2013-16:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sile86 ha scritto:
E' meglio se lo spedisci alla Falk visto che è ancora nuovo Occhiolino Soddisfatto


Beh effettivamente non è una cattiva idea....... Occhiolino Soddisfatto
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MessaggioInviato: Gio 24 Gen 2013-16:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

simet7610 ha scritto:
La Falkniven mi ha risposto e , come già ipotizzato durante la discussione, afferma che al 99% le chippatine sono dovute alla dimensione del filo che di fabbrica esce finissimo. Mi consigliano semplicemente di ri-affilarlo o spedirglielo che lo fanno loro.
Lo sistemerò e poi farò qualche test di prova per vedere se sarò stato capace di sistemare il filo...ma ho qualche dubbio sulle mie capacità di sharpener..
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Che poi è quello che sostenevo solo guardando come escono i fili dalla casa. (rasoi)Sorrisone
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MessaggioInviato: Gio 24 Gen 2013-18:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

hanno da spacca i Fallkniven Sorrisone
qualcuno mi ha detto cosi Sorriso
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MessaggioInviato: Gio 24 Gen 2013-22:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

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MessaggioInviato: Dom 27 Gen 2013-21:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Stamattina, avendo un paio d'ore a disposizione, ho tentato di sistemare il filo del mio A1 cercando di modificarne leggermente il tagliente in modo da renderlo più resistente. Poi nel tempo rimanente sono salito in montagna dietro casa mia per fare una breve prova.


Ho choppato su una povera piantina da 6 0 7 cm di diametro e una volta tagliata ho tagliato anche un ramo da 3 cm con due colpi.
Alla fine, avendo fatto poco, ma comunque molto più di quando l'ho chippato, ho potuto constatare che la lama era ancora come quando sono partito da casa, anche avendo choppato un nodo...


Allora ho iniziato a preparare il materiale per il fuoco....


Vi risparmio il resto del mio penoso tentativo.....Legna ed ambiente umido+poco tempo a disposizione=meglio lasciar perdere.... Sorriso
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