Inviato: Lun 11 Giu 2012-9:33 am Oggetto: In un vecchio baule...il coltello del Nonno.
Buongiorno a tutti,
anni fa trovai in un vecchio baule di mio nonno un coltello che mi ha sempre affascinato (probabilmente per il valore affettivo che gli attribuisco) ha una lama per me insolita, anzi, a dire il vero non l'ho mai vista prima e non riesco a trovarne di simili in rete.
Mio nonno era marinaio e pescatore ha passato la vita in mare e forse questo chiudibile affonda le sue radici nella cultura dei pescatori dei primi del '900.
Vi allego qualche foto.
Sapreste darmi info su questo tipo di coltello?
Ne avete di simili?
Avete idea di che storia abbia?
Grazie mille,
Marco
Ultima modifica di Mali il Dom 17 Giu 2012-11:17 am, modificato 1 volta in totale
Registrato: Jul 27, 2009 Messaggi: 3349 Località: VARESE[colline lago maggiore]
Inviato: Lun 11 Giu 2012-17:52 pm Oggetto: Re: In un vecchio baule...il coltello del Nonno.
Mali ha scritto:
Buongiorno a tutti,
anni fa trovai in un vecchio baule di mio nonno un coltello che mi ha sempre affascinato (probabilmente per il valore affettivo che gli attribuisco) ha una lama per me insolita, anzi, a dire il vero non l'ho mai vista prima e non riesco a trovarne di simili in rete.
Mio nonno era marinaio e pescatorem ha passato la vita in mare e forse questo chiudibile affonda le sue radici nella cultura dei pescatori dei primi del '900.
Vi allego qualche foto.
Sapreste darmi info su questo tipo di coltello?
Ne avete di simili?
Avete idea di che storia abbia?
Grazie mille,
Marco
Per mè è vecchiotto,esclusa la vite a specchio che si vede bene ,è recente.......altro non sò.......
Registrato: Gen 18, 2010 Messaggi: 404 Località: Cagliari
Inviato: Lun 11 Giu 2012-18:14 pm Oggetto:
A me sembra tanto un Gobbo Anconetano, il manico e la molla sono proprio loro, certo la forma della lama non è quella canonica, ma potrebbe essere stata ritoccata o fatta ritoccare da tuo nonno, questo me lo fa supporre la posizione dell'unghiatura non parallela alla lama. _________________ www.davicomphoto.com
Per mè è vecchiotto,esclusa la vite a specchio che si vede bene ,è recente.......altro non sò.......
La vite che dici infatti l'ho temporaneamente messa io visto che l'originale non c'era ed il foro nel legno era spanato. (a proposito sapete mica come posso "riparare" un foro spanato?)
Appena trovo una vite migliore la sostituisco.
Davicom ha scritto:
A me sembra tanto un Gobbo Anconetano, il manico e la molla sono proprio loro, certo la forma della lama non è quella canonica, ma potrebbe essere stata ritoccata o fatta ritoccare da tuo nonno, questo me lo fa supporre la posizione dell'unghiatura non parallela alla lama.
Ricercando in rete ho trovato due coltelli che per vari aspetti sono "parenti" del mio:
il coltello Anconetano
ed il coltello Fontanin
Questo invece è il coltello di mio nonno:
Mentre dall'Anconetano ha ereditato la molla esterna dal Fontanin sembra aver ereditato il manico, che è praticamente identico se non fosse per la molla (considerate che la foto è del modello attuale, quelli vecchi erano, più rozzi, come mio).
La lama invece è del tutto inedita...
Anche io avevo notato che l'unghiatura era in posizione quanto meno strana, ma a dire il vero, anche provando a ricomporre la lama, non la trovo comunque ben posizionata, insomma, non credo che sia stata modificada ad hoc anche perché non mi sembra a vederla che sia stata ritoccata.
Io non sono un esperto quindi le mie son solo illazioni, diciamo, valutazioni a pelle.
Son davvero curioso di capirci qualcosa...
Registrato: Gen 18, 2010 Messaggi: 404 Località: Cagliari
Inviato: Mar 12 Giu 2012-11:29 am Oggetto:
Sempre limitatamente a ciò che posso capirne io, ti dico che o quella lama è stata modificata, o addirittura cambiata, se noti da chiusa non si raccorda affatto col manico, la punta del coltello sparisce quasi a meta del manico stesso, qualunque artigiano anche non eccelso non farebbe mai un errore simile, lama e manico devono essere sempre in armonia. Sul manico invece non ho dubbi è un Anconetano _________________ www.davicomphoto.com
Sempre limitatamente a ciò che posso capirne io, ti dico che o quella lama è stata modificata, o addirittura cambiata, se noti da chiusa non si raccorda affatto col manico, la punta del coltello sparisce quasi a meta del manico stesso, qualunque artigiano anche non eccelso non farebbe mai un errore simile, lama e manico devono essere sempre in armonia. Sul manico invece non ho dubbi è un Anconetano
Bene, mi hai convinto, fino a prova (o indizio) contrario grazie al tuo/vostro aiuto, per me la versione ufficiale di questo giallo è la seguente:
Mio nonno aveva scelto come fedele compagno un coltello Anconetano, al quale, per un motivo ancora ignoto, ha modificato la lama asportandone una parte.
Se così fosse credo che possa averlo fatto per due motivi, il primo è che una lama del genere può esser usata anche per pulire e sfilettare il pescato e la seconda è la possibilità di usarlo facilmente a mo' di forchetta.
Di seguito un elaborazione grafica di un Anconetano al quale, sovrapponendo la lama di mio nonno, ho tolto l'eccedenza...che dire...il profilo del filo è identico, credo che non vi siano più dubbi a riguardo.
Registrato: Gen 18, 2010 Messaggi: 404 Località: Cagliari
Inviato: Mar 12 Giu 2012-15:56 pm Oggetto:
Mali ha scritto:
Davicom ha scritto:
Sempre limitatamente a ciò che posso capirne io, ti dico che o quella lama è stata modificata, o addirittura cambiata, se noti da chiusa non si raccorda affatto col manico, la punta del coltello sparisce quasi a meta del manico stesso, qualunque artigiano anche non eccelso non farebbe mai un errore simile, lama e manico devono essere sempre in armonia. Sul manico invece non ho dubbi è un Anconetano
Bene, mi hai convinto, fino a prova (o indizio) contrario grazie al tuo/vostro aiuto, per me la versione ufficiale di questo giallo è la seguente:
Mio nonno aveva scelto come fedele compagno un coltello Anconetano, al quale, per un motivo ancora ignoto, ha modificato la lama asportandone una parte.
Se così fosse credo che possa averlo fatto per due motivi, il primo è che una lama del genere può esser usata anche per pulire e sfilettare il pescato e la seconda è la possibilità di usarlo facilmente a mo' di forchetta.
Di seguito un elaborazione grafica di un Anconetano al quale, sovrapponendo la lama di mio nonno, ho tolto l'eccedenza...che dire...il profilo del filo è identico, credo che non vi siano più dubbi a riguardo.
E' esattamente ciò che ho pensato io, non sono un esperto, ma conosco abbastanza i regionali italiani da poterti dire che quella lama non l'ho mai vista, poi c'è da dire una cosa ( qui invece te lo dico da esperto ), una punta così trova molteplici usi in ambito
mare o più genericamente in barca , quindi credo proprio che tuo nonno abbia adattato il coltello alle proprie esigenze. _________________ www.davicomphoto.com
Registrato: Nov 20, 2008 Messaggi: 867 Località: Torino
Inviato: Mer 13 Giu 2012-18:43 pm Oggetto:
La forma della lama assomiglia vagamente al frabosan, ma penso anch'io che sia stata accorciata dopo essersi rotta. La forma esageratamente a "scimitarra" potrebbe essere dovuta al fatto che si sia rotto un pezzo importante di punta, tanto da avere difficoltà a raccordare i due lati della lama. Prova a prolungare su una foto le linee ideali di filo e dorso fino ad incrociarli con una forma accettabile e poi verifica se la lama così ottenuta corrisponde alla lunghezza del manico...
Aiuterebbe sapere dove e quando è vissuto il nonno, per inquadrare meglio il coltello dal punto di vista regionale...
Comunque è un interessante sistema di fermo a molla, me lo farebbe immaginare come francese...
Registrato: Gen 06, 2008 Messaggi: 1353 Località: padova
Inviato: Gio 14 Giu 2012-5:05 am Oggetto:
provo a suggerire una teoria diversa, non e che come fa notare davicom lama e manico non siano in "sintonia" per il fatto che la lama era troppo lunga e quindi e stato necessario accorciarla per renderlo conforme alle eventuali leggi sul porto del coltello del epoca?
La forma della lama assomiglia vagamente al frabosan, ma penso anch'io che sia stata accorciata dopo essersi rotta. La forma esageratamente a "scimitarra" potrebbe essere dovuta al fatto che si sia rotto un pezzo importante di punta, tanto da avere difficoltà a raccordare i due lati della lama. Prova a prolungare su una foto le linee ideali di filo e dorso fino ad incrociarli con una forma accettabile e poi verifica se la lama così ottenuta corrisponde alla lunghezza del manico...
Aiuterebbe sapere dove e quando è vissuto il nonno, per inquadrare meglio il coltello dal punto di vista regionale...
Comunque è un interessante sistema di fermo a molla, me lo farebbe immaginare come francese...
d4amon ha scritto:
provo a suggerire una teoria diversa, non e che come fa notare davicom lama e manico non siano in "sintonia" per il fatto che la lama era troppo lunga e quindi e stato necessario accorciarla per renderlo conforme alle eventuali leggi sul porto del coltello del epoca?
La lama non si è rotta sicuramente dato che la sua lunghezza è pari a quella del manico, fosse stata più lunga, non avrebbe potuto esser contenuta al suo interno.
Mio nonno era toscano, ma ha passato la sua vita sulle navi (a vela per lo più) girando il mondo, in italia ha frequentato maggiormente toscana del sud e sardegna.
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