Inviato: Mer 05 Ott 2011-12:53 pm Oggetto: Coltelli Navy. I migliori made in China
Girando in rete ho trovato ottimi responsi sui forum stranieri per questi prodotti cinesi in 440c, sembrerebbe che sono i migliori made in China presenti sul mercato.
Sono delle copie spudorate e, mi duole dirlo, migliorate esteticamente di alcuni Spyderco molto famosi, come l'Endura e il Native, realizzati con manicatura in g10 invece dell'frn.
C'è un loro modello linear lock, vagamente simile nell'idea generale al Paramilitary, che mi fa impazzire esteticamente:
http://imageshack.us/photo/my-images/148/dscf9044.jpg/
Non ci siamo capiti...io intendevo dire che questi prodotti sono estremamente apprezzati nei forum stranieri, quindi la qualita' dovrebbe esserci, anche Spyderco produce in Cina e Taiwan e quei modelli sono molto apprezzati...pare che questi Navy, assieme ad una marca che si chiama Sanremnu, siano considerati i migliori coltelli prodotti in Cina, quindi superiori anche al Tenacious e a prodotti simili. Volevo sapere cosa ne pensate dei materiali usati e della forma. La qualita' sembra confermata nei forum stranieri.
Non ci siamo capiti...io intendevo dire che questi prodotti sono estremamente apprezzati nei forum stranieri, quindi la qualita' dovrebbe esserci, anche Spyderco produce in Cina e Taiwan e quei modelli sono molto apprezzati...pare che questi Navy, assieme ad una marca che si chiama Sanremnu, siano considerati i migliori coltelli prodotti in Cina, quindi superiori anche al Tenacious e a prodotti simili. Volevo sapere cosa ne pensate dei materiali usati e della forma. La qualita' sembra confermata nei forum stranieri.
Io ho un sanrenmu comprato da una bancarella. Non mi ricordo quanto l'ho pagato, sicuramente meno di 10 euri, probabilmente 5 o 6.
E' un ottimo coltello, secondo me meglio rifinito, per esempio, di un byrd rescue che ho.
Non ci siamo capiti...io intendevo dire che questi prodotti sono estremamente apprezzati nei forum stranieri, quindi la qualita' dovrebbe esserci, anche Spyderco produce in Cina e Taiwan e quei modelli sono molto apprezzati...pare che questi Navy, assieme ad una marca che si chiama Sanremnu, siano considerati i migliori coltelli prodotti in Cina, quindi superiori anche al Tenacious e a prodotti simili. Volevo sapere cosa ne pensate dei materiali usati e della forma. La qualita' sembra confermata nei forum stranieri.
Io ho un sanrenmu comprato da una bancarella. Non mi ricordo quanto l'ho pagato, sicuramente meno di 10 euri, probabilmente 5 o 6.
E' un ottimo coltello, secondo me meglio rifinito, per esempio, di un byrd rescue che ho.
E taglia, eh. hai voglia a dire che è robaccia.
Si, si ho letto in giro per la rete che Navy e Sanremnu sono ottimi, solo che mi è sembrato strano il fatto che da noi fossero completamente sconosciuti ecco perchè ho aperto il topic.
L'acciaio 440c dovrebbe essere molto meglio dell'8cr13mov delle produzioni cinesi dei vari Spyderco, Benchmade,ecc..ed in effetti nei video quelle lame tagliano come rasoi, il problema è che non riesco a capire come un coltello più grosso del Paramilitay, ben rifinito, con i liners spessi e con una lama in 440c che taglia a rasoio possa costare 6 euro e 95 centesimi.
Modifico il post perchè ho letto ora in rete che Sal Glesser il proprietario di Spyderco ha dichiarato che Sanremnu produce coltelli per Spyderco, quindi avere un Sanremnu di 8 euro è più o meno come avere uno Spyderco di 50, lo dico in virtù del fatto che i Sanremnu sono rifiniti meglio delle linee economiche dei marchi americani e l'acciaio che usano è più performante. Mentre ha dichiarato che Navy non produce per loro, ma copia soltanto i modelli.
Non so se per regolamento posso citare altri forum stranieri, comunque inserisco la citazione di un utente americano che ha ordinato il prodotto
"As with Sanrenmu, this Chinese brand are raising the bar in terms of their quality to a level which is indistinguishable from their Western competitors.
Registrato: Nov 17, 2010 Messaggi: 744 Località: visin treviso
Inviato: Ven 07 Ott 2011-12:27 pm Oggetto:
se comperiamo roba cinese, non lamentiamoci poi quando chiuderanno i fabricanti di maniago o di premana _________________ www.lamecustom.altervista.org
Ciao Zorlac, premetto che la mia risposta non vuole per nulla essere aggressiva nei tuoi riguardi, tu stai solo riportando che un produttore cinese di coltelli inizia ad avere consensi internazionali sulla qualità dei prodotti.
Beh, queste per me sono pessime notizie, perchè:
1) Questi signori tengono costi molto bassi perchè non investono NULLA sulla sicurezza nei posti di lavoro, non garantiscono la tracciabilità dei materiali, pagano la loro manovalanza una miseria e le impongono orari di lavoro disumani. Il fatto che inzino a produrre prodotti qualitativamente validi vuol dire solo che entro qualche anno butteranno fuori dal mercato realtà occidentali ( molte di queste italiane) che non possono (per fortuna)tagliare su certe voci di costo e girano con costi di manodopera molto più alti.
2) Se il mercato li premierà (come credo) questo significa che in realtà non ce ne sbatte un bel niente delle condizioni di lavoro disumane di cui sopra, se questo ci fa risparmiare 30-40 euro su un coltello (e questo capita già da diversi anni, con ben altre scale, nell'industria pesante). Quindi forse non siamo tanto meglio degli industriali cinesi padroni e sfruttatori.
3) Qualità a parte, hanno successo perchè copiano gli Spyderco? Le contraffazioni, anche di qualità, vanno trattate come contraffazioni: generano un danno enorme alle aziende serie che in ingegnerizzazione del prodotto e design investono tanti ma tanti soldi. Ah beh, ma se posso risparmiare 40 euro...
Scusate lo sfogo, la spregiudicatezza economica della Cina (o almeno, di certa parte della Cina) mi sta veramente sulle balle...
Ciao Zorlac, premetto che la mia risposta non vuole per nulla essere aggressiva nei tuoi riguardi, tu stai solo riportando che un produttore cinese di coltelli inizia ad avere consensi internazionali sulla qualità dei prodotti.
Beh, queste per me sono pessime notizie, perchè:
1) Questi signori tengono costi molto bassi perchè non investono NULLA sulla sicurezza nei posti di lavoro, non garantiscono la tracciabilità dei materiali, pagano la loro manovalanza una miseria e le impongono orari di lavoro disumani. Il fatto che inzino a produrre prodotti qualitativamente validi vuol dire solo che entro qualche anno butteranno fuori dal mercato realtà occidentali ( molte di queste italiane) che non possono (per fortuna)tagliare su certe voci di costo e girano con costi di manodopera molto più alti.
2) Se il mercato li premierà (come credo) questo significa che in realtà non ce ne sbatte un bel niente delle condizioni di lavoro disumane di cui sopra, se questo ci fa risparmiare 30-40 euro su un coltello (e questo capita già da diversi anni, con ben altre scale, nell'industria pesante). Quindi forse non siamo tanto meglio degli industriali cinesi padroni e sfruttatori.
3) Qualità a parte, hanno successo perchè copiano gli Spyderco? Le contraffazioni, anche di qualità, vanno trattate come contraffazioni: generano un danno enorme alle aziende serie che in ingegnerizzazione del prodotto e design investono tanti ma tanti soldi. Ah beh, ma se posso risparmiare 40 euro...
Scusate lo sfogo, la spregiudicatezza economica della Cina (o almeno, di certa parte della Cina) mi sta veramente sulle balle...
Allora...da dove cominciare...innanzitutto quelle condizioni di lavoro sono le stelle con le quali paghiamo un Tenacious, solo che a quei 5 euro di costo iniziale bisogna aggiungere 40 euro che si intasca Sal Glasser, che fa produrre i suoi coltelli proprio da questi signori.
Le copie di Spyderco ormai sono in catalogo in quasi tutte le ditte di coltelli, chi più, chi meno ha dei prodotti che assomigliano agli Spy.
Questa Navy poi produce dei modelli disegnati totalmente da loro, e sono proprio quei modelli che personalmente mi interessano, li trovo veramente eccellenti come design...se poi ogni lama con il foro di apertura è una contraffazione allora non so dire quale marca sia libera dall'accusa di essere copia di Spyderco.
Il prezzo è "per ora" quello che si trova online...se prodotti del genere fossero importati in occidente costerebbero esattamente come gli Spyderco made in China, quindi si dovrebbe poi scegliere su base concorrenziale legittima quale prodotto comprare.
Sulle copie spudorate, tipo quel mix di Endura/Police oppure il Native con lo spyderhole ovale non mi pronuncio è un evidente violazione del copyright, Spyderco dovrebbe avere gli strumenti per salvaguardare i propri prodotti.
Comunque non credo che in un futuro queste ditte entreranno in occidente, queste sono marche che esistono da molti anni e da noi sono praticamente sconosciute e vanno ordinate direttamente dalla Cina, non sono importate da nessuno, forse per evitare problemi di copyright.
secondo me, il problema sta nella differenza tra risparmiare ed impoverirsi
Allora andrebbe abolita del tutto la globalizzazione, perchè non si può subirne soltanto gli aspetti negativi e non poter usufruire dei minimi vantaggi.
Registrato: Nov 17, 2010 Messaggi: 744 Località: visin treviso
Inviato: Ven 07 Ott 2011-15:00 pm Oggetto:
lungi da me essere noglobal, ma ti assicuro che nella mia zona la produzione esternalizzata ha subito un tracollo (chiaramente anche di posti di lavoro) a causa dei paesi con un costo del lavoro ridotto, a questo punto è da decidere se vogliamo essere concorrenziali o meno, ossia: se riusciamo a far si che nei paesi emergenti i lavoratori abbiano la stessa tutela che da noi (con il conseguente aumenti dei costi), ovvero abbassiamo il nostro di costo del lavoro (e ci riduciamo come loro); l'unica certezza è che acquistando prodotti delle aziende BRIC, riduciamo il denaro circolante (o circolabile ) qui da noi, conseguentemente ci impoveriamo.
Io sostengo da sempre che l'unico modo per pareggiare la situazione è quello di esportare la CGIL in Cina, ma credo che loro preferirebbero un dazio del 500% _________________ www.lamecustom.altervista.org
In realtà bisognerebbe ammettere che la globalizzazione giova solo a poche persone, mentre il 95% degli europei viveva molto meglio prima dell'era globalizzata...c'è stata un'efficace campagna pubblicitaria che portava ad identificare i no-global come estremisti-zecconi dei centri sociali, mentre la gente perbene, con le Tods e le hogan, doveva essere "global", la realtà è che i no-global avevano pienamente ragione e basta fare un po di conti in tasca alle famiglei su come stavano prima e come vivono oggi per confermare la realtà dei fatti.
Ora purtroppo, in era global, siamo tutti più poveri, ragion per cui lo stile di vita si basa sull'aguzzare l'ingegno, perchè viviamo nell'epoca del "si salvi chi può"...mi pare che oggi il parlamento si occupava di intercettazioni se non sbaglio...vorrei sapere quanti italiani temono di essere intercettati...ecco perchè ha un senso pensare al proprio portafoglio oggi come oggi. Io la penso così, perchè i fatti che osservo mi suggeriscono di pensarla in questo modo.
Registrato: Nov 17, 2010 Messaggi: 744 Località: visin treviso
Inviato: Ven 07 Ott 2011-15:28 pm Oggetto:
io non temo le intercettazioni, ci convivo!! molti miei clienti lo sono e, di conseguenza, sono intercettato anch'io quando ci parlo al telefono, alla faccia dell'autorizzazione da richiedere al mio ordine professionale.
per quanto riguarda il "si salvi chi può", io sono contrario, preferisco limitare enormemente gli acquisti e limitarmi a quelle poche cose che sono "totally made in Italy" (o Europa o vecchio mondo) _________________ www.lamecustom.altervista.org
io non temo le intercettazioni, ci convivo!! molti miei clienti lo sono e, di conseguenza, sono intercettato anch'io quando ci parlo al telefono, alla faccia dell'autorizzazione da richiedere al mio ordine professionale.
per quanto riguarda il "si salvi chi può", io sono contrario, preferisco limitare enormemente gli acquisti e limitarmi a quelle poche cose che sono "totally made in Italy" (o Europa o vecchio mondo)
.
Di sicuro se qualcuno viene intercettato vuol dire che svolge attivita a rischi di "imbroglio" e le attivita' a rischio di " imbroglio" di solito sono estremamente remunerative...credo che la maggioranza delle persone di cui stai parlando non hanno il problema di cosa dar da mangiare ai propri figli ogni giorno, altrimenti non sarebbero a rischio di essere intercettati, dato che di solito si intercetta per grossi affari o per il sospetto di illeciti. Personalmente non conosco nessuna persona che possa correre il rischio di essere intercettato, tranne un lontano zio, che ha un immenso patrimonio immobiliare ed entra e esce di galera, lui da quel che so parla sempre male delle intercettazioni sul suo veliero di 25 metri a 3 alberi.
Opinioni personali. Tu magari ne resti coinvolto perché forse, da avvocato o commercialista, lavori con persone che destano qualche preoccupazione alla giustizia. Nel resto d' Europa i controlli sono molto piu' severi rispetto all'Italia sulle questioni finanziarie o di dubbia legalità.
io non temo le intercettazioni, ci convivo!! molti miei clienti lo sono e, di conseguenza, sono intercettato anch'io quando ci parlo al telefono, alla faccia dell'autorizzazione da richiedere al mio ordine professionale.
per quanto riguarda il "si salvi chi può", io sono contrario, preferisco limitare enormemente gli acquisti e limitarmi a quelle poche cose che sono "totally made in Italy" (o Europa o vecchio mondo)
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Di sicuro se qualcuno viene intercettato vuol dire che svolge attivita a rischi di "imbroglio" e le attivita' a rischio di " imbroglio" di solito sono estremamente remunerative...credo che la maggioranza delle persone di cui stai parlando non hanno il problema di cosa dar da mangiare ai propri figli ogni giorno, altrimenti non sarebbero a rischio di essere intercettati, dato che di solito si intercetta per grossi affari o per il sospetto di illeciti. Personalmente non conosco nessuna persona che possa correre il rischio di essere intercettato, tranne un lontano zio, che ha un immenso patrimonio immobiliare ed entra e esce di galera, lui da quel che so parla sempre male delle intercettazioni sul suo veliero di 25 metri a 3 alberi.
Opinioni personali. Tu magari ne resti coinvolto perché forse, da avvocato o commercialista, lavori con persone che destano qualche preoccupazione alla giustizia. Nel resto d' Europa i controlli sono molto piu' severi rispetto all'Italia sulle questioni finanziarie o di dubbia legalità.
io non temo le intercettazioni, ci convivo!! molti miei clienti lo sono e, di conseguenza, sono intercettato anch'io quando ci parlo al telefono, alla faccia dell'autorizzazione da richiedere al mio ordine professionale.
per quanto riguarda il "si salvi chi può", io sono contrario, preferisco limitare enormemente gli acquisti e limitarmi a quelle poche cose che sono "totally made in Italy" (o Europa o vecchio mondo)
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Di sicuro se qualcuno viene intercettato vuol dire che svolge attivita a rischi di "imbroglio" e le attivita' a rischio di " imbroglio" di solito sono estremamente remunerative...credo che la maggioranza delle persone di cui stai parlando non hanno il problema di cosa dar da mangiare ai propri figli ogni giorno, altrimenti non sarebbero a rischio di essere intercettati, dato che di solito si intercetta per grossi affari o per il sospetto di illeciti. Personalmente non conosco nessuna persona che possa correre il rischio di essere intercettato, tranne un lontano zio, che ha un immenso patrimonio immobiliare ed entra e esce di galera, lui da quel che so parla sempre male delle intercettazioni sul suo veliero di 25 metri a 3 alberi.
Opinioni personali. Tu magari ne resti coinvolto perché forse, da avvocato o commercialista, lavori con persone che destano qualche preoccupazione alla giustizia. Nel resto d' Europa i controlli sono molto piu' severi rispetto all'Italia sulle questioni finanziarie o di dubbia legalità.
Registrato: Nov 17, 2010 Messaggi: 744 Località: visin treviso
Inviato: Ven 07 Ott 2011-16:14 pm Oggetto:
ti dirò, sinceramente i miei clienti non sono tutti stinchi di santo, ma molti vengono intercettati per motivi assolutamente banali, che non creano danno ne' a patrimoni altrui, ne' alle finanze dello stato.
Ti rammento che 2/3 anni or sono, a Treviso ci fu un mezzo scandalo (messo subito a tacere) perchè la Procura aveva intercettato "random" un notevole numero di utenze telefoniche (intercettazioni che duravano mediamente una settimana), questa si difese dicendo che era un sistema per scoprire nuovi filoni d'indagine (non è una balla!!): secondo te, non era meglio se si applicavano di più sulle indagini in corso, senza cercare nuovi "filoni" inesistenti? con buona pace della privacy e delle casse dello stato! _________________ www.lamecustom.altervista.org
Registrato: Nov 17, 2010 Messaggi: 744 Località: visin treviso
Inviato: Ven 07 Ott 2011-16:20 pm Oggetto:
tra l'altro, concordo sul fatto che sia inutile discutere sulle intercettazioni, perchè c'è una norma italiana che prevede che le risultanze delle indagini siano secretate, che le divulga "dovrebbe" essere condannato penalmente, purtroppo è totalmente disattesa, se non per gli imputati ed i loro difensori, che sono gli unici che non possono sapere nulla, molto spesso leggiamo i quotidiani o interpelliamo i giornalisti per sapere qualcosa prima della chiusura delle indagini.
p.s.: ma se il fascicolo e secretato, chi è che da alla stampa le notizie?
tra l'altro, concordo sul fatto che sia inutile discutere sulle intercettazioni, perchè c'è una norma italiana che prevede che le risultanze delle indagini siano secretate, che le divulga "dovrebbe" essere condannato penalmente, purtroppo è totalmente disattesa, se non per gli imputati ed i loro difensori, che sono gli unici che non possono sapere nulla, molto spesso leggiamo i quotidiani o interpelliamo i giornalisti per sapere qualcosa prima della chiusura delle indagini.
p.s.: ma se il fascicolo e secretato, chi è che da alla stampa le notizie?
p.p.s.: forse sono andato un po' OT
Esatto...in realtà l'intento di nuove leggi sulle intercettazioni è tutt'altro che far rispettare la privacy dei cittadini...lo sappiamo tutti
Comunque la globalizzazione ormai c'è...e 40 euri li preferisco in tasca a me piuttosto che a Sal Glasser, visto che i modelli come il tenacious o il persistence se li fa costruire in Cina....
Non ci siamo capiti...io intendevo dire che questi prodotti sono estremamente apprezzati nei forum stranieri, quindi la qualita' dovrebbe esserci, anche Spyderco produce in Cina e Taiwan e quei modelli sono molto apprezzati...pare che questi Navy, assieme ad una marca che si chiama Sanremnu, siano considerati i migliori coltelli prodotti in Cina, quindi superiori anche al Tenacious e a prodotti simili. Volevo sapere cosa ne pensate dei materiali usati e della forma. La qualita' sembra confermata nei forum stranieri.
Non ci siamo capiti...io intendevo dire che questi prodotti sono estremamente apprezzati nei forum stranieri, quindi la qualita' dovrebbe esserci, anche Spyderco produce in Cina e Taiwan e quei modelli sono molto apprezzati...pare che questi Navy, assieme ad una marca che si chiama Sanremnu, siano considerati i migliori coltelli prodotti in Cina, quindi superiori anche al Tenacious e a prodotti simili. Volevo sapere cosa ne pensate dei materiali usati e della forma. La qualita' sembra confermata nei forum stranieri.
avranno tenuto in cantina a pane e acqua qualcuno per 20 ore al giorno per fare quel prezzo.......
Oggettivamente la questione etica si pone...ma voglio essere sicuro che neanche i produttori si rivolgono a queste fabbriche...intanto ho scoperto che Navy produce per Bladetech...quindi le condizioni di lavoro restano le stesse e i proprietari delle ditte si intascano la differenza, a quel punto me li tengo io i quattrini.
Secondo lo stesso ragionamento dovrei buttare le mie Converse da 50 euro fatte in Cina e comprarmi le Hogan...così il mercato continua a girare, oppure sono 200 euro in tasca a Della Valle? La mia famiglia possiede da generazioni un negozio di abbigliamento e vende grandi firme tipo Armani, Cavalli, ecc...tralasciando il fatto che personalmente non condivido la scelta di vendere jeans di 150 euro a ragazzini di 15 anni con i genitori che ne guadagnano 1200 al mese, ma so per certo che quei jeans sono fatti in Cina quindi non si aiuta nessuno se non l'imprenditore, se non si ha la certezza che i prodotti siano fatti rispettando i lavoratori.
Sinceramente non mi faccio problemi di Made di qui o Made di là, compro quello che mi piace e che preferisco, molto semplice.
Il made in Italy nell'abbigliamento? al 90% è una grande truffa, di made in italy spesso ci stà solo l'etichetta.
Ricordatevi che poi spesso il prezzo lo fà il mercato, dipende da noi e da quanto siamo disposti a pagare per l'oggetto in se, il suo valore percepito e per quanto è figo (vi ricordate le Timberland?)
Se seguissimo solo il discorso prezzo allora non ci sarebbe Benchmade, Fantoni, Chris Reeve (per cui avere un coltello bisogna aspettare mesi! anche se costano 400$) mentre invece sono aziende che prosperano.
Alla fine chi propone prodotti di qualità viene (quasi) sempre premiato.
Arrivano i cinesi.....bene! finchè faranno copie di altri modelli non mi interessano, se cominceranno a produrre prodotti originali con in più un prezzo buono....perchè no?
E' un problema?
Ciao Zorlac, premetto che la mia risposta non vuole per nulla essere aggressiva nei tuoi riguardi, tu stai solo riportando che un produttore cinese di coltelli inizia ad avere consensi internazionali sulla qualità dei prodotti.
Beh, queste per me sono pessime notizie, perchè:
1) Questi signori tengono costi molto bassi perchè non investono NULLA sulla sicurezza nei posti di lavoro, non garantiscono la tracciabilità dei materiali, pagano la loro manovalanza una miseria e le impongono orari di lavoro disumani. Il fatto che inzino a produrre prodotti qualitativamente validi vuol dire solo che entro qualche anno butteranno fuori dal mercato realtà occidentali ( molte di queste italiane) che non possono (per fortuna)tagliare su certe voci di costo e girano con costi di manodopera molto più alti.
2) Se il mercato li premierà (come credo) questo significa che in realtà non ce ne sbatte un bel niente delle condizioni di lavoro disumane di cui sopra, se questo ci fa risparmiare 30-40 euro su un coltello (e questo capita già da diversi anni, con ben altre scale, nell'industria pesante). Quindi forse non siamo tanto meglio degli industriali cinesi padroni e sfruttatori.
3) Qualità a parte, hanno successo perchè copiano gli Spyderco? Le contraffazioni, anche di qualità, vanno trattate come contraffazioni: generano un danno enorme alle aziende serie che in ingegnerizzazione del prodotto e design investono tanti ma tanti soldi. Ah beh, ma se posso risparmiare 40 euro...
Scusate lo sfogo, la spregiudicatezza economica della Cina (o almeno, di certa parte della Cina) mi sta veramente sulle balle...
Registrato: Nov 20, 2008 Messaggi: 867 Località: Torino
Inviato: Lun 10 Ott 2011-21:17 pm Oggetto:
Lo sapevate che il Victorinox Soldier '09 ha rischiato di non venir prodotto e l'appalto per il nuovo coltello militare cadere in mani cinesi a causa delle regole commerciali internazionali che non permettono protezionismi?
salve a tutti, sono nuovo di questo forum e soprattutto del mondo dei coltelli, quindi spero vogliate perdonare l'insolenza del mio intervento.
io sono dell'idea che certi coltelli cinesi (non tutti ovviamente, anzi...mi riferisco ad una piccola parte di essi) valgano ben più dei 10$ che costano.
mi viene ad esempio in mente questo coltello qui:
credo che vedendo questo video, il mio primo pensiero sia volato all'Ontario RAT 1 di questa recensione http://www.coltelleriacollini.it/community4/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=12154
questi 2 coltelli non hanno subito trattamenti molto diversi, solo che il primo se l'è cavata prendendo un po' di gioco sulla lama (gioco poi eliminato stringendo un po' le torx), mentre il secondo ha avuto una sorte ben peggiore. nulla di strano se non fosse che il primo costa 10 dollari e il secondo 40 euro, quindi circa il 500% in più.
altro video in cui si vede che resiste bene al table test, spesso il punto dolente delle produzioni cinesi:
http://www.youtube.com/watch?v=d9Agy18nm2E
giusto per non dire che quello del primo video è solo stato un caso fortunato.
con questo non intendo insinuare che sia un coltello di pregio o di qualità, ci mancherebbe, ma forse non è neanche così scadente come qualcuno vorrebbe far credere. lo stesso coltello, con gli stessi materiali, con le stesse finiture, se fosse stato prodotto in europa o in america, ci verrebbe proposto a prezzi forse superiori ai 50 euro.
ad esempio uno Spyderco Tenacious viene spesso individuato come un folderone abbastanza massiccio dall'elevato rapporto qualità prezzo, benchè il prezzo sia esageratamente più alto (59 euro sul catalogo collini), la provenienza altrettanto cinese, costruito con lo stesso acciaio 8cr13mov e resistenza inferiore (ne ho visto più di uno sulla rete con il liner piegato).
tutti giusti i ragionamenti etici e filosofici fatti fino ad ora riguardo l'invasione cinese su tutti i fronti, ma in un periodo come questo dove dal punto di vista economico il grido comune è "si salvi chi può!", forse non mi fa poi tanto schifo avere in tasca un prodotto che sul mercato occidentale vale anche 50-60 euro, spendendo appena 10 euro e tenendomi gli altri in tasca.
non fraintendete il mio intervento, io non sono un sostenitore del made in china, ma dico solo che bisogna avere l'onestà intellettuale di valutare un prodotto in base alle sue caratteristiche e non in base al prezzo e alla provenienza...e se un prodotto onesto (non mi sognerei mai di dire buono) mi viene proposto a un prezzo ridicolo me lo prendo senza fare troppi mea culpa.
come già detto prima, essendo un niubbo in materia, scusate l'intrusione e prendete il tutto solo per quel che è, cioè un'opinione personale per qualcuno molto discutibile :bye1:
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