Inviato: Ven 20 Gen 2012-13:15 pm Oggetto: manici & materiali
Ciao.
Volevo chiedere qualche parere in merito alle manicature. Vedo su lame definite (e più che adatte) per un uso reale (e di costo anche non indifferente), un proliferare di paracord, seta+ damasco, cuoio più o meno pregiato, pelle di razza (nel senso di pesce!), pietre dure, etc.
Io, da utilizzatore di qualche folder e pochi lama fissa, sono un po perplesso. Voglio dire: benissimo questi materiali in contesto collezionistico, ma fuori nei boschi o in escursione? I coltelli fanno chopping, batoning, cadono nel fango, nellacqua, nella neve, etc. Poi cè il problema dellergonomia: anche solo intagliare un featherstick per il fuoco, fare due punte ai legnetti, etc. comporta un impugnatura comoda (che non ti faccia venire le vesciche, per intenderci).
Io in assoluto preferisco il forprene (più tipo ER che FOX, con quel feeling "gomma") o il thermorum (tipo Fallkniven) se devi lavorare a mani nude. Anche con il freddo hai un buon grip. Il micarta/G10, etc. o scheletrato (tipo lima 1 bellissimo! o professional soldier), etc. per me va meglio con la mano guantata. Altri materiali li trovo a volte veramente belli ma poco adatti alluso reale del coltello (a volte troppo fragili, freddi, scivolosi, sporchevoli, di difficile manutenzione, etc.). Il paracord soprattutto, capisco che faccia tanto Rambo o Robinson Crusoe, ma allatto pratico?
Che ne pensate voi? Avete qualche esperienza vissuta di uso reale di coltelli con questi manici... là fuori??
Si, vedo che tra noi siamo abbastanza concordi su questo.
Forse ho posto male la domanda: ero interessato a sapere se qualcuno ha fatto utilizzo di manicature particolari (cuoio, seta e damasco, paracord, scheletrato, etc.) in situazioni outdoor reali e come queste si sono comportate in termini di performance, ergonomia e successiva manutenzione.
Ad esempio, se mi acquistassi uno strider con manico in paracord o un lima one scheletrato oppure un giapponese con manico in pelle di razza e ciliegio e ci volessi fare le solite attività outdoor (moderato chopping, batoning, intaglio, fuoco, etc.) quale sarebbe il risultato? Perché, mentre a livello di lame non ho grandi dubbi sulle loro performance, ho invece parecchi dubbi sui manici.
Un mio amico cacciatore ed escursionista usa sempre un fisso manicato col paracord e si trova benissimo...
Lo stesso ha provato ad usare una volta sola uno col manico in legno e poi non se lo è mai più portato dietro.
Personalmente io ho un po' paura di rovinarli quelli in legno, almeno se di coltelli costosi, opinel o mora no.
Credo che però la prova del nove sia considerare di fare un lavoro di media intensità per un bel po' di tempo con un coltello, senza usare i guanti.
Non deve farci venire le bolle alle mani, non ci deve scivolare, ecc.
I manici in legno in particolari situazioni, sudore, acqua, mani sporche, sangue (di selvaggina), perdono quasi del tutto grip, non garentendo una presa solida in mano.
Il cuoio personalmente non mi piace come sensazione tattile
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