Inviato: Mer 16 Mar 2011-11:51 am Oggetto: info su lavorazione acciaio giapponese
ciao ragazzi. nessuno di voi ha mai provato a tirar fuori una lama, da un blocco di acciaio realizzato con la tradizionale lavorazione giapponese? intendo la lavorazione che si fa partendo dal tamahagane, e quindi girarlo e batterlo le giuste volte etc etc. io avrei intenzione di cimentarmi....è qualche anno che lo dico e tra qualche mese dovrei riuscire ad avere un posticino dove lavorare in santa pace il tamahagane volendo saprei dove acquistarlo....volendo si può realizzare in casa.....ma io volevo chiedere a chi di voi è abbastanza esperto in metalli.....per fare delle prove senza spendere un capitale....ha senso provare a realizzare questo pacchetto e di conseguenza una lama, partendo da l'acciaio di una balestra? se l'ho detta grossa non linciatemi conosco bene le lame giapponesi, ma per quanto riguarda le proprietà dell'acciaio sono poco più che neofita. grazie a tutti quelli che vogliano anche solo commentare o consigliare
non ho la presunzione di fare una nihonto....ma voglio speriementare quel tipo di lavorazione. anche quando iniziai a fare politura mi dicevano che ci volevano anni, ma dopo un breve tirocigno su una waki mal ridotta, la seconda che feci già venne abbastanza bene.....comunque in giappone un giovane imparava dopo molti anni, anche perchè per i primi, al massimo poteva pulire gli attrezzi....
Registrato: Jul 23, 2010 Messaggi: 3153 Località: Treviso - drio el Sil
Inviato: Mer 16 Mar 2011-14:24 pm Oggetto:
Considera che però ti serve una bella attrezzatura.
Una forgia che arrivi e mantenga i 1200 gradi, incudine, martello, tenaglie ecc..
Inoltre, se fossi in te io partirei per gradi. Prima mi allenerei a forgiare magari cercando di ricavare una lama da un grosso tondino. (fidati, non è per niente facile!)
Poi una volta raggiunta una certa abilità puoi cominciare a fare del damasco partendo da un pacchetto di varie lamine.
E già per fare questo ti ci vuole una grande abilità e una montagna di carbone e di ore passate a martellare...
le piegature, erano una necessità perchè si lavorava su un materiale di partenza non omogeneo.
è vero che pure i moderni acciai da colata, non sono perfettamente omogenei. qualche piegatura, probabilmente gli fa bene, magari non le 12-15 che facevano al tamahagane, ma provare con 3, 4...
discorso che vale dal punto di vista dello sfizio della prova, perchè dal punto di vista costo/benefici... :jason2:
magari provare con un acciaio più dotato di C di quello da balestra (es. il 1095, le lime...), perchè durante le fucinature, parte del carbonio si perde
mi trovi pienamente daccordo. quello che avevo in mente è realizzare una forgia più tradizionale possibile. 5 anni fa andai ad una dimostrazione di yaki-ire del maestro yoshindo yoshihara....e ti lascio immaginare le foto che ho fatto ...anche se poi la forgia è fondamentalmente composta da mattoni refrattari. per il flusso d'aria, in quell'occasione usava il box di legno tipico dei forgiatori giapponesi.....e l'idea di farmelo mi frulla troppo in testa...anche se un motore sarebbe più comodo.
cmq dopo aver sistemato l'attrezzatura, avevo proprio l'intenzione di forgiare partendo da un ferraccio...come dici tu un tondino od una barra.....e speriamo di tirar fuori qualcosa.
la mia richiesta all'inizio del post è per documentarmi il più possibile e per sentire le vostre opinioni e/o esperienze....e soprattutto consigli. grazie sile86
le piegature, erano una necessità perchè si lavorava su un materiale di partenza non omogeneo.
è vero che pure i moderni acciai da colata, non sono perfettamente omogenei. qualche piegatura, probabilmente gli fa bene, magari non le 12-15 che facevano al tamahagane, ma provare con 3, 4...
discorso che vale dal punto di vista dello sfizio della prova, perchè dal punto di vista costo/benefici... :jason2:
magari provare con un acciaio più dotato di C di quello da balestra (es. il 1095, le lime...), perchè durante le fucinature, parte del carbonio si perde
andrea lo so che se mai riuscirò a farlo sarà uno sbattimento ma è che le lavorazioni tradizionali giapponesi mi piacciono veramente tanto...ed alla fine la soddisfazione deve essere esagerata.....pensa che il legno delle shirasaya lo tagliavo tenedolo con i piedi e segandolo con sega giapponese a mano....si usa al contrario delle nostre...avrei fatto prima con una sega circolare, ma quanto mi piaceva
il bello dell'acciaio così trattato è che una volta effettuata la politura, esce fuori la trama..la texture tipica delle nihonto.
durante le varie ribattiture, il pacchetto veniva avvolto con paglia, che consentiva di diminuire la perdita di carbonio. il tamahagane ha una % di carbonio che va da 1 a 1.5.....le balestre, il 1095, le lime...che % hanno? thks
...pensa che il legno delle shirasaya lo tagliavo tenedolo con i piedi e segandolo con sega giapponese a mano....si usa al contrario delle nostre...avrei fatto prima con una sega circolare, ma quanto mi piaceva
anche a me piacerebbe acquisire queste manualità
Citazione:
il bello dell'acciaio così trattato è che una volta effettuata la politura, esce fuori la trama..la texture tipica delle nihonto.
si, l'hada. sarei curioso di vedere se salta fuori anche coi moderni acciai
Citazione:
durante le varie ribattiture, il pacchetto veniva avvolto con paglia, che consentiva di diminuire la perdita di carbonio. il tamahagane ha una % di carbonio che va da 1 a 1.5.....le balestre, il 1095, le lime...che % hanno? thks
le baleste 0,5-0,6% (troppo basso, se si considerano le perdite di C che comportano le piegature), il 1095 almeno uno 0,9, le lime è un pò un mistero, pare siano fatte in W1 o W2 sempre bassolegati, e le tabelle gli riportano valori di C piuttosto variabili, da 0,8 a 1,4% (ma dobbiamo fare meno piegature, quindi meno perdita di C e questa % dovrebbe essere suff)
.....si, l'hada. sarei curioso di vedere se salta fuori anche coi moderni acciai.....
infatti il problema è proprio quello....con l'acciaio moderno, piu raffinato ed omogeneo, la hada non esce fuori.....per quello ci vorrebbe il tamahagane.
per quanto riguarda il carbone da usare, i giapponesi usano pino o quercia. che sappiate è una regola che usano tutti i forgiatori o è una prerogativa di quel tipo di forgiatura?
se si attiva, ti risponde Katsumoto..è la treccani umana
delle nihonto o come si chiamano..ti dice pure cosa mangiano a
natale i maestri giapponesi e cosa vorrebbero come regalo..
prova a mandargli un pm se non risponde subito, magari non ha visto il
topic..
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