OK batto vieni giu' che se voli un altro po entri in spazi aerei proibiti :lol: (scherzo ovviamente).
signori anche io pratico arti marziali(wado ryu karate,anche se con il karate ha poco in comune)forse nessuno lo sa ma esistono molti modi di colpire nel karate perchè nella realtà esistono molte situazioni estremamente differenti tra loro(inoltre bisogna considerare il danno che si vuole provocare all'avversario/aggressore/nemico).
bisogna esercitarsi a colpire anche nei modi più assurdi possibili anche se bisogna imitare i film,poi andare ad analizzare quale è efficace e quale è stato dettato dalla follia più pura perchè non servirà mai a niente.
i colpi più efficaci sono sempre quelli fatti con movimenti semplici,naturali e istintivi.
X BATTO dove pratichi?e di che zona di napoli sei?
forse avrai sentito parlare del mio maestro ANTONIO DE ROSA.
uffa,mi hai smontato come i lego dis carsa qualità che si comprnao ad un euro ;_;
io sono di marano,pratico al entro sport italia col maestro antonio cicarelli,stile goju ryu.
antonio de rosa era il mio professore di latino,ma dubito ampiamente che siano la stessa persona :-D
Registrato: Oct 05, 2004 Messaggi: 3835 Località: napoli
Inviato: Lun 04 Lug 2005-16:29 pm Oggetto:
no antonio non sa niente di latino
per quanto riguarda i due stili devi vedere se le due discipline sono compatibili es nel mio caso io non posso praticare sia wado ryu e sia shotokan(2 stili di karate troppo opposti)
oltre al kempo tu cosa vorresti praticare?
ti avviso però che prima o poi ti troverai ad1bivio e dovrai scegliere.
no antonio non sa niente di latino
per quanto riguarda i due stili devi vedere se le due discipline sono compatibili es nel mio caso io non posso praticare sia wado ryu e sia shotokan(2 stili di karate troppo opposti)
oltre al kempo tu cosa vorresti praticare?
ti avviso però che prima o poi ti troverai ad1bivio e dovrai scegliere.
ma io mica pratico kempo(forse però volevi dire kendo data la sezione)
io praticolo solo goju ryu e tai chi che ben si sposano tra loro :-D
maestro, sul mio libro sai vol.1 di augusto basile sono illustrate POSIZIONI DI GUARDIA su una gamba ne sono sicuro, ho il libro qui davanti
Ehm... Non è che voglia denigrare nessuno, ma... La posizione su una gamba sola è una posizione (come pressoché tutte le altre) didattica e soprattutto DI PASSAGGIO... Il suo significato va colto nell' atto di colpire MENTRE si effettua il passo (invece di colpire all' unisono con esso) nonché in quello di togliere il piede dal possibile attacco dell' avversario...
Occhio... A Okinawa, in Cina e in Giappone, nonché in Corea, Vietnam ecc. NON ERANO DEMENTI... Nessuno si metterebbe in guardia su una gamba sola (anche se fa molto effetto "cartonanimatoso")...
Diciamo che... Su... Il Maestro Basile ha preso... Ehm... Una cantonata...
Registrato: Oct 05, 2004 Messaggi: 3835 Località: napoli
Inviato: Mar 05 Lug 2005-1:49 am Oggetto:
no batto non mi riferivo a te ma a ogami ittò.
la posizione in questione se ho capito quale è si chiama neko ashi dachi ed è una posizione intermedia che durante un arretramento per evitare un attacco si prepara per sferrare un attacco di rimessa.
COMUNQUE DO CONFERMA I SAI DEVONO SPORGERE DI UN PAIO DI cm DAL GOMITO.
non credo si rifersca a neko ashi dachi (che ad esempio ne goju viene usata come posizione di guardia in attesa dell'attacco dell'avversario) ma ad un'altra posizione che non ricordo come si chiami
spesso nei kata i movimenti vengono leggermente stilizzati.per verificarne la corretta utilità bisogna sempre far riferimento alle applicazioni. La posizione ad una gamba va vista nell'ambito dell'aplicazione del kata. Molto probabilmente non è una posizione statica, potrà essere uno spostamento intermedio od un evitare un colpo basso ad esempio.
Dovresti vedere l'aplicazione specifica di quel katà.
Per quanto riguarda la lunghezza dei sai, intendiamoci, devono sporgere non più di qualche cm dal gomito considerando le 2 estremità del sai sull'avambraccio a indice disteso. Di modo che impugnandoli i 2/3 cm in più della punta del sai vadano a coprire per intero il gomito ma non oltre.
Ovviamente poi a seconda delle preferenze ci può essere anche chi li preferisce più lunghi.
la posizione si chiama tsurudachi o sagi-ashi-dachi. il libro dice che questa posizione ha un largo uso nel combattimento e ne parla come la più caratteristica del kobudo e non l'ho vista solo nei kata ma anche nell'elenco delle posizioni di guardia. non so perchè ma mi fido più di mastro bertone.
per le arti marziali pensavo di cimentarmi in uno stile di spada giapponese come kendo kenjutsu o iaido o in uno stile di combattimento a mani nude (sia giapponese che non) che sia complementare al nippon kempo cioè che includa calci bassi e percussioni a breve distanza come nella box e derivati o come nel kung fu wing tsun. comunque spero di non trovarmi mai a scegliere in un bivio _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
non c'è nessun problema a praticare più stili contemporaneamente
anzi è meglio, diventi più completo e vedi le cose da diversi punti di vista.
Io ho praticato shotokan agonistico e vo dao contemporaneamente per diverso tempo.Adesso sono passato allo shito ryu.
Se hai la possibilità di praticare altri stili, perchè non farlo? è tutta conoscenza in più. Poi ti verrà automatico selezionare le tecniche che più ti si adattano.
Registrato: Jun 06, 2005 Messaggi: 107 Località: Lombardia
Inviato: Mer 06 Lug 2005-17:53 pm Oggetto:
ogami ittò ha scritto:
per le arti marziali pensavo di cimentarmi in uno stile di spada giapponese come kendo kenjutsu o iaido o in uno stile di combattimento a mani nude (sia giapponese che non) che sia complementare al nippon kempo cioè che includa calci bassi e percussioni a breve distanza come nella box e derivati o come nel kung fu wing tsun. comunque spero di non trovarmi mai a scegliere in un bivio
Per ora io pratico wing tsun e (sigh) katori.
E' interessante perche', essendo molto diversi, puoi capire se uno dei due ha evidenti limiti.
Registrato: Oct 05, 2004 Messaggi: 3835 Località: napoli
Inviato: Gio 07 Lug 2005-1:26 am Oggetto:
ciao
per quanto riguarda un arte marziale con la spada io credo che sia maglio il kenjitsu(preserva tutte le tecniche di taglio e di combattimento,ma puoi chiedere maglio ad elendil)il kendo alla fine è una sportivizzazione del kenjitsu ed ha solo tecniche di parata e gli attacchi sono solo dei colpi ma non si studia il movimento per il taglio(il suffisso -do è stato aggiunto quando si sono sportivizzate alcune arti marziali--------------ADESSO FORSE ATTIRERO' LE IRE DI ALCUNI DI VOI MA SECONDO ME IL KARATE NON DOVREBBE AVERE IL SUFFISSO -DO MA RESTARE UNA DISCIPLINA MARZIALE MIRATA AL COMBATTIMENTO NON SPORTIVO-ovvio che il kumite sportivo è la cosa piu' vicina ad una aggressione-)ora non so se nel kenjitsu ci si allena anche nello sfoderare la spada e qui si dovrebbe studiare anche lo iaido,che poi dovrebbe essere portato ad un livello piu' alto usando anche katane affilate e di un peso maggiore(le katane per iaido sono piu' leggere ma meno resistenti di una normale)
per wuanto riguarda un le arti a mani nude io ti consiglio il mio stile(wado ryu karate-anche se con il karate si ha poco a che fare)studia e ALLENA colpi anche a corta distanza e termina ogni tecnica con una proiezione.
MA TUTTO CIO' CHE HO DETTO SOPRA PUO' ESSERE ANNULLATO DA UN PESSIMO MAESTRO CHE PUO' ROVINARE ANCHE LA MIGLIORE ARTE AL MONDO.
certo mi piacerebbe praticare il kenjutsu ma non sono mai venuto a conoscenza di una palestra qui in provincia...
per quanto riguarda il karate, tu dici che non dovrebbe avere il suffisso do perche insegna solo a combattere senza darti una formazione morale e spirituale? _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
UN PESSIMO MAESTRO CHE PUO' ROVINARE ANCHE LA MIGLIORE ARTE AL MONDO.
Sono d' accordo solo in parte... Anche la migliore arte marziale del mondo può essere rovinata non da UN maestro, ma dalle varie EQUIPES di maestri che si sono radunate (e continuano a radunarsi) con l' unico obiettivo di "vendere" le arti marziali, commercializzandole... E' successo molte volte, ma si parla di "sportivizzazione" e "resa moderna dell' arte", termini che lasciano il tempo che trovano...
Purtroppo quando ci sono i soldi di mezzo tutto inevitabilmente si rovina, e per cercare le arti tradizionali occorrono anni di studio, non solo marziale, ma anche linguistico, storico, politico e sociologico...
Anche a questo punto però sorgono i cosiddetti "esperti"... Sulla rete ce ne sono un mare, basta guardare una parte preoccupantemente grande dei siti sull' argomento, con descrizioni superficiali ed addirittura errate di alcune arti "tradizionali" solo tra virgolette... Ci sono trattati sulle arti cinesi scritti da gente che ha imparato queste ultime da autentici "guru" in sperduti villaggi della Cina, che spiegano le tecniche usando i nomi giapponesi, e usano il termine "SENSEI" quando si riferiscono al maestro CINESE...
Registrato: Jun 06, 2005 Messaggi: 107 Località: Lombardia
Inviato: Gio 07 Lug 2005-13:52 pm Oggetto:
Mastro Bertone ha scritto:
E' successo molte volte, ma si parla di "sportivizzazione" e "resa moderna dell' arte", termini che lasciano il tempo che trovano...
:?
La modernizzazione non e' per forza negativa, anzi.
Se cerchi l'efficacia un adeguamento ai tempi e' d'obbligo; non puoi pensare di combattere come se avessi un'armatura, quando in realta' non ce l'hai !
Poi se ti interessa rimanere legato alla tradizione puoi farlo, ma allora piu' che arte marziale e' meglio chiamarlo corso di storia.
Come le scuole di scherma medievale o di tiro con l'arco medievale.
Sanno che non e' la maniera piu' efficace di combattere, ma e' quella piu' fedele alla tradizione.
Ovviamente l'efficacia ne fa le spese.
E' successo molte volte, ma si parla di "sportivizzazione" e "resa moderna dell' arte", termini che lasciano il tempo che trovano...
:?
La modernizzazione non e' per forza negativa, anzi.
Se cerchi l'efficacia un adeguamento ai tempi e' d'obbligo; non puoi pensare di combattere come se avessi un'armatura, quando in realta' non ce l'hai !
Poi se ti interessa rimanere legato alla tradizione puoi farlo, ma allora piu' che arte marziale e' meglio chiamarlo corso di storia.
Come le scuole di scherma medievale o di tiro con l'arco medievale.
Sanno che non e' la maniera piu' efficace di combattere, ma e' quella piu' fedele alla tradizione.
Ovviamente l'efficacia ne fa le spese.
ciao
G.
Non nego che la modernizzazione di alcune discipline abbia tolto l'efficacia e in certi casi la possa anche aver migliorata, ma non mi trovo d'accordo nel dire che le discipline tradizionali non sono efficaci. Credo che la prova migliore ce la dia la storia. Se la tradizione non avesse tramandato sistemi efficaci, non sarebbe arrivata fino a noi.
Registrato: Feb 09, 2004 Messaggi: 15874 Località: Treviso
Inviato: Gio 07 Lug 2005-15:18 pm Oggetto:
Ma dipende a che esigenze viene adattata l'arte.
Purtroppo in molte palestre viene insegnata un' arte marziale agonistica,che mira solo a fare il punto o peggio a fare il "kata"nel modo codificato.Perdendo totalmente l'efficacia in uno scontro reale _________________ Visitate la pagina facebook di Zatodesign!
http://www.facebook.com/pages/Zatodesign-knives/343892485696764
Registrato: Jun 06, 2005 Messaggi: 107 Località: Lombardia
Inviato: Gio 07 Lug 2005-16:04 pm Oggetto:
benkei ha scritto:
Non nego che la modernizzazione di alcune discipline abbia tolto l'efficacia e in certi casi la possa anche aver migliorata, ma non mi trovo d'accordo nel dire che le discipline tradizionali non sono efficaci. Credo che la prova migliore ce la dia la storia. Se la tradizione non avesse tramandato sistemi efficaci, non sarebbe arrivata fino a noi.
Storicamente c'erano condizioni differenti da quelle che ci sono adesso, per questo quel tipo di arte e' arrivata fino a noi.
Ma ora mantenere tradizioni che non hanno ragion d'essere e' sciocco.
Esempio: e' sopravvissuta l'arte marziale che insegnava ad infilare la spada tra le maglie dell'armatura.
Ora pero' continuare ad imparare quel tipo di tecnica e' inutile, perche' nessuno ha un'armatura !
E i duelli si fanno senza armatura (supponendo che si facciano duelli).
Quindi se cerchi l'efficacia devi mutare la tua arte, in base ai tempi, senno' la mantieni "tradizionale" per fedelta' alle origini e perdi tutta l'efficiacia.
Diventa un balletto antico ma non e' una vera arte marziale.
Anticamente l'arte si adattava alle varie esigenze, ora per preservare movimenti antichi abbiamo smesso di adattarla alle nuove esigenze.
E' fedele all'antichita' ma non e' efficace.
Altro esempio: si continua ad imparare il kata' del cavaliere, ma tu pensi di combattere a cavallo ?
Non c'e' niente di male a mantere antichi gesti, ma dev'esser chiaro che lo si fa solo per motivi storici e non per efficacia.
Quel moviemento non e' piu' efficace usato adesso.
Una vera arte marziale sa adattarsi alle esigenze ed ai tempi, ora sarebbe piu' sensato studiare un kata' della metropolitana (ad esempio).
Storicamente c'erano condizioni differenti da quelle che ci sono adesso, per questo quel tipo di arte e' arrivata fino a noi.
Ma ora mantenere tradizioni che non hanno ragion d'essere e' sciocco.
Esempio: e' sopravvissuta l'arte marziale che insegnava ad infilare la spada tra le maglie dell'armatura.
Ora pero' continuare ad imparare quel tipo di tecnica e' inutile, perche' nessuno ha un'armatura !
E i duelli si fanno senza armatura (supponendo che si facciano duelli).
Quindi se cerchi l'efficacia devi mutare la tua arte, in base ai tempi, senno' la mantieni "tradizionale" per fedelta' alle origini e perdi tutta l'efficiacia.
Diventa un balletto antico ma non e' una vera arte marziale.
Anticamente l'arte si adattava alle varie esigenze, ora per preservare movimenti antichi abbiamo smesso di adattarla alle nuove esigenze.
E' fedele all'antichita' ma non e' efficace.
Altro esempio: si continua ad imparare il kata' del cavaliere, ma tu pensi di combattere a cavallo ?
Non c'e' niente di male a mantere antichi gesti, ma dev'esser chiaro che lo si fa solo per motivi storici e non per efficacia.
Quel moviemento non e' piu' efficace usato adesso.
Una vera arte marziale sa adattarsi alle esigenze ed ai tempi, ora sarebbe piu' sensato studiare un kata' della metropolitana (ad esempio).
saluti
G.
Personalmente comprendo ciò che vuoi dire, ma non sono d'accordo. Credo che la corretta conservazione di un'arte non faccia solo parte della tradizione, ma tramandi anche conoscenze che hanno permesso di rendere quell'arte agevolmente adattabile a diverse situazioni e quindi ha fornito essa stessa soluzioni che si sono evolute con il tempo. In Giappone, ad esempio, si sono mantenute tecniche di combattimento contro avversari in armatura anche quando queste non erano più indossate e quindi teoricamente non avevano più ragione di esistere. Ciò nonostante si sono rivelate ugualmente valide per circa altri 350 anni. Proprio perchè l'arte che c'era alla base aveva contemplato tecniche che andavano oltre la situazione particolare (vedi combattimento in armatura), ma erano in grado di adattarsi a qualunque esigenza, anche la peggiore (cioè quella di combattere anche contro la massima protezioen offerta, cioè l'armatura)
Registrato: Jun 06, 2005 Messaggi: 107 Località: Lombardia
Inviato: Gio 07 Lug 2005-16:59 pm Oggetto:
benkei ha scritto:
... tramandi anche conoscenze che hanno permesso di rendere quell'arte agevolmente adattabile a diverse situazioni e quindi ha fornito essa stessa soluzioni che si sono evolute con il tempo.
Ok ma .... quante arti marziali conosci che hanno questa caratteristica ?
Io ho praticato il katori e karate shotokan, ma solo nel Wing Tsun o nello Shaolin Mon di Tokitsu ho trovato l'adattabilita' ai tempi.
Sopratutto nel katori guai ad introdurre un'evoluzione!
Se hai trovato un'arte marziale che contempla l'evoluzione tienitela stretta; per la mia esperienza personale ho notato che quelle "tradizionali" mantengono, con una certa dose di fanatismo, gli antichi gesti che sono palesemente inefficaci in una situazione diversa da quella fittizia ricostruita.
saluti
G.
P.S. nessuna offesa per chi pratica le discipline che ho, tra le righe, criticato.
Non nego che la modernizzazione di alcune discipline abbia tolto l'efficacia e in certi casi la possa anche aver migliorata, ma non mi trovo d'accordo nel dire che le discipline tradizionali non sono efficaci. Credo che la prova migliore ce la dia la storia. Se la tradizione non avesse tramandato sistemi efficaci, non sarebbe arrivata fino a noi.
Storicamente c'erano condizioni differenti da quelle che ci sono adesso, per questo quel tipo di arte e' arrivata fino a noi.
Ma ora mantenere tradizioni che non hanno ragion d'essere e' sciocco.
Esempio: e' sopravvissuta l'arte marziale che insegnava ad infilare la spada tra le maglie dell'armatura.
Ora pero' continuare ad imparare quel tipo di tecnica e' inutile, perche' nessuno ha un'armatura !
E i duelli si fanno senza armatura (supponendo che si facciano duelli).
Quindi se cerchi l'efficacia devi mutare la tua arte, in base ai tempi, senno' la mantieni "tradizionale" per fedelta' alle origini e perdi tutta l'efficiacia.
Diventa un balletto antico ma non e' una vera arte marziale.
Anticamente l'arte si adattava alle varie esigenze, ora per preservare movimenti antichi abbiamo smesso di adattarla alle nuove esigenze.
E' fedele all'antichita' ma non e' efficace.
Altro esempio: si continua ad imparare il kata' del cavaliere, ma tu pensi di combattere a cavallo ?
Non c'e' niente di male a mantere antichi gesti, ma dev'esser chiaro che lo si fa solo per motivi storici e non per efficacia.
Quel moviemento non e' piu' efficace usato adesso.
Una vera arte marziale sa adattarsi alle esigenze ed ai tempi, ora sarebbe piu' sensato studiare un kata' della metropolitana (ad esempio).
saluti
G.
Scusa se ti faccio questa domanda... Ma che senso ha allora secondo te imparare le tecniche di lancia e spada se ci sono pistole e fucili? Il tuo ragionamento fa un po' acqua...
Il motivo naturalmente c'è, ma ho i miei dubbi sul fatto che tu l' abbia capito, senza offesa...
imparare a usare la katana, i sai, i tonfa,l'arte dei cavalieri e chi più ne è più ne metta è SOLO questione di tradizione, credo che nei nostri tempi, dove non si combatte più con le armi in questione se non per sport è quasi impossibile che si riesca a migliorare l'arte, mentre per le arti marziali sportive come il kendo e la scherma medioevale è possibile.
dipende se sono sportive o non _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
Registrato: Oct 05, 2004 Messaggi: 3835 Località: napoli
Inviato: Ven 08 Lug 2005-3:59 am Oggetto:
PER QUANTO RIGUARDA IL SUFFISSO -DO CREDO CHE SI DEBBA TOGLIERE SOLO PERCHE' IL-DO STA PER UNA DISCIPLINA SPORTIVA E NON PER UN ARTE CHE PUR MANTENENDO I VALORI ETICI E SPIRITUALI MIRA ALL'ABBATTIMENTO REALE(COSTOLE FRATTURATE,GINOCCHI ROTTI...)DELLA MINACCIA.
SPORTIVIZZAZIONE:dicesi di un insieme di imbecilli che sostengono e illudono i propri allievi di fare arti marziali quando non gli inculcano neanche il rispetto per i gradi superiori(mi è capitato di presenziare ad un saluto diretto da un 20enne cintura nera che ha fatto mettere il mio maestro5°DAN insieme ai ragazzi e non al posto d'onore)
TRADIZIONE:dicesi di usanze e costumi che vanno intesi e spiegati come tali e non come cose sempre efficaci(se si è scoperto che quella cosa non va bene è inutile insistere nel portarla avnti,cioè se è superata andiamo oltre)
MODERNIZZAZIONE:vuol dire adattare le tecniche all'attuale condizione sociale e alle scoperte scientifiche nell'ambito del corpo umano.BISOGNA MODERNIZZARE L'ALLENAMENTO E L'APPLICAZIONE DELLE TECNICHE MA NON LA FORMA e se la cosa proprio non è possibile allora bisogna prenderne atto.colpire tra le pieghe di un armatura è come colpire tra le costole.
MA POI,RAGAZZI,DICIMOCI LA VERITA' LE ARTI MARZIALI AL DI LA' DELL'EFFICACIA CI FANNO SOGNARE E QUALCOSINA(sempre avendo coscenza di quello che è la realta')POSSIAMO ANCHE FARLA PASSARE COSI' CI SEMBRERA' DI VIVERE VERAMENTE ALL'EPOCA DEI SAMURI.
Ragazzi... Mai sentito parlare di PRINCIPI DI COMBATTIMENTO? Stiamo veramente sostenendo che il colpo col taglio della mano dall' alto in basso è INUTILE solo perché nessuno per strada ci attaccherà mai in quella maniera?
1)come sarebbe il do (via) sta per una disciplina sportiva?
2)come si può parlare di adattamento ai tempi moderni se nei tempi moderni queste armi sono inutilizzate? se le pratichiamo lo facciamo solo per vivere nel passato (naturalmente eccetto le discipline sportive) _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
Registrato: Jun 06, 2005 Messaggi: 107 Località: Lombardia
Inviato: Ven 08 Lug 2005-10:02 am Oggetto:
ogami ittò ha scritto:
1)come sarebbe il do (via) sta per una disciplina sportiva?
2)come si può parlare di adattamento ai tempi moderni se nei tempi moderni queste armi sono inutilizzate? se le pratichiamo lo facciamo solo per vivere nel passato (naturalmente eccetto le discipline sportive)
1) anche io sono rimasto scioccato leggendo che per felxilsanto do equivale a disciplina sportiva
2) concordo sul fatto che se " le pratichiamo lo facciamo solo per vivere nel passato".
Non penso pero' che la modernizzazione sia inutile, visto che il combattimento a mani nude e' tutt'altro che improbabile.
Registrato: Jun 06, 2005 Messaggi: 107 Località: Lombardia
Inviato: Ven 08 Lug 2005-10:11 am Oggetto:
Mastro Bertone ha scritto:
Scusa se ti faccio questa domanda... Ma che senso ha allora secondo te imparare le tecniche di lancia e spada se ci sono pistole e fucili? Il tuo ragionamento fa un po' acqua...
Il motivo naturalmente c'è, ma ho i miei dubbi sul fatto che tu l' abbia capito, senza offesa...
:roll:
Ma dove vivi, nel far west ?
Dove vivo io (Italia - Milano) e' molto piu' probabile che subisca un'aggressione da un balordo che non ha armi, o che ha un coltello o un bastone, piuttosto che essere assalito da persone armate di pistole e fucili.
Nel far west e' piu' utile imparare a sparare, ma dove vivo io no.
Mi sa che sei tu quello a cui sfugge qualcosa ....
Comunque, visto che ritieni di essere un illuminato, se volessi essere cosi' accondiscendente da erudire anche un ignorante come me, che non ho capito il vero senso della arti marziali (concetto che a te evidentemente e' molto piu' chiaro), ti sarei personalmente molto grato.
Ah gia', le arti marziali (quelle vere) sono appannaggio di pochi, insegnate solo nei monasteri, e immagino di non essere degno di tale conoscenza.
Va be', rimarro' nella mia ignoranza.
Posso almeno continuare a leggere il forum ?
giube, rifletti, perchè a scuola si studiano la storia e le diverse culture? perchè vale la pena di ricordarle
penso sia questo che mastro bertone voleva dire.
comunque modernizzare il combattimento a mani nude è giustissimo visto che anche nel 2005 capita spessissimo di dover utilizzare le mani ma non penso che tu esci da casa tua armato di sai o tonfa perche non ti servirebbero a NIENTE, dal punto di vista reale, saper usare armi simili è INUTILE in una situazione di combattimento per strada _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
Registrato: Jun 06, 2005 Messaggi: 107 Località: Lombardia
Inviato: Ven 08 Lug 2005-13:42 pm Oggetto:
ogami ittò ha scritto:
giube, rifletti, perchè a scuola si studiano la storia e le diverse culture? perchè vale la pena di ricordarle
penso sia questo che mastro bertone voleva dire.
comunque modernizzare il combattimento a mani nude è giustissimo visto che anche nel 2005 capita spessissimo di dover utilizzare le mani ma non penso che tu esci da casa tua armato di sai o tonfa perche non ti servirebbero a NIENTE, dal punto di vista reale, saper usare armi simili è INUTILE in una situazione di combattimento per strada
Yep, ma infatti non intendo assolutamente denigrare lo stile storico, concordo sul fatto che valga la pena ricordarle.
Contestavo solo il fatto che mastro bertone cosidera deprecabile a priori la modernizzazione.
Cito :
mastro bertone ha scritto:
Anche la migliore arte marziale del mondo può essere rovinata non da UN maestro, ma dalle varie EQUIPES di maestri che si sono radunate (e continuano a radunarsi) con l' unico obiettivo di "vendere" le arti marziali, commercializzandole... E' successo molte volte, ma si parla di "sportivizzazione" e "resa moderna dell' arte", termini che lasciano il tempo che trovano...
Le arti si sono sempre adattate ai tempi, non vedo perche' ora dovrebbero smettere di farlo.
Personalmente preferisco mettere continuamente in discussione quel che faccio piuttosto che ripetere gesti solo perche' "si e' sempre fatto cosi'", senza verificare se ha ancora senso farlo.
a questo punto bisogna vedere di che arti e armi stiamo parlando, zaitochi ha ragione ad esempio l'escrima o il jodo è utile anche in strada, ma non è vero per altre armi, esempio, perchè studiare l'arte del ventaglio da gerra? _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
Registrato: Gen 15, 2005 Messaggi: 2777 Località: prato
Inviato: Ven 08 Lug 2005-14:02 pm Oggetto:
ogami ittò ha scritto:
sai o tonfa perche non ti servirebbero a NIENTE, dal punto di vista reale, saper usare armi simili è INUTILE in una situazione di combattimento per strada
il tonfa non mi sembra inutile dato che lo usa lo polizia
la polizia italiana NON ha a disposizione tonfa cmq credo che nessuno di noi esca di casa con dei tonfa sotto il giubbotto ed è difficile trovare un oggetto simile in strada _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
a questo punto bisogna vedere di che arti e armi stiamo parlando, zaitochi ha ragione ad esempio l'escrima o il jodo è utile anche in strada, ma non è vero per altre armi, esempio, perchè studiare l'arte del ventaglio da gerra?
Il ventaglio ha, più o meno, le stesse dimensioni di una rivista arrotolata, che all'occorenza può essere usata con le stesse tecniche
Citazione:
Ok ma .... quante arti marziali conosci che hanno questa caratteristica ?
Io ho praticato il katori e karate shotokan, ma solo nel Wing Tsun o nello Shaolin Mon di Tokitsu ho trovato l'adattabilita' ai tempi.
Sopratutto nel katori guai ad introdurre un'evoluzione!
Se hai trovato un'arte marziale che contempla l'evoluzione tienitela stretta; per la mia esperienza personale ho notato che quelle "tradizionali" mantengono, con una certa dose di fanatismo, gli antichi gesti che sono palesemente inefficaci in una situazione diversa da quella fittizia ricostruita.
saluti
G.
Io ho trovato proprio questa adattabilità nel katori. Il perchè di certi tagli o di determinate posizioni ha un suo perchè (ovviamente se si maneggia uno strumento affine a quello che si studia) e non ha senso di essere modificato. non è certo un discorso di fanatismo o di regressione,quanto più credo di pazienza. non so quanto possa essere approfondita la tua conoscenza del katori, ma sicuramente è una disciplina che si scopre con gli anni, per non dire con i decenni e ceh racchiude tecniche altamente raffinate ed efficaci, come quelle di molte altre scuole di kenjutsu. Si tratta tutto di vedere come viene insegnata e che cosa si richiede alla disciplina. Non ha un'applicazione nel quotidiano (nessuno gira con una katana nell'impermeabile come Highlander ) :lol: ma questo non significa che ciò che impari non sia utile o applicabile.
dai... questo discorso è un pò strano.
alzi la mano chi pratica un arte marziale armata ai fini di utilizzarla per strada _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
Ragazzi... Mai sentito parlare di PRINCIPI DI COMBATTIMENTO? Stiamo veramente sostenendo che il colpo col taglio della mano dall' alto in basso è INUTILE solo perché nessuno per strada ci attaccherà mai in quella maniera?
Mi autoquoto, altrimenti c'è chi parla di illuminazione e di far west...
Dico questo perché mi è capitato veramente di vedere sedicenti MAESTRI mettersi in posizioni improponibili di combattimento, a gambe larghe, con le braccia aperte ecc....
Queste persone non hanno capito le arti marziali, e sono quelle che hanno fatto la gioia dei sostenitori di Bud Spencer e della "tecnica del carrozziere"... Le arti marziali venivano usate IN GUERRA, ed hanno ancor oggi concetti UNIVERSALI (i Principi) di combattimento, strategia e tattica...
Oggi 9 persone su 10 considerano un certo movimento solo come UN COLPO, e non come UN PRINCIPIO, ed ecco che arrivano, puntuali come un orologio da ferroviere, i commenti sulla non attualità della arti marziali antiche, che sono invece MOLTO più attuali del cosiddetto "close combat moderno".
Tutto questo per dire che prima di capire che l' arte marziale è ben altra cosa rispetto a dare un semplice pugno o un semplice calcio.
Dalle arti marziali antiche sono stati spesso tolti esercizi che molta gente "che ha capito" ha giudicato INUTILI, semplicemente perché non servono per colpire... Tutto questo perché non sono stati fatti studi approfonditi sul senso di tali "inutilità" e si è preso solo il "pugno X", il "calcio Y", la "gomitata W" ecc.
Come dicevano i latini "facite vobis", non lamentiamoci poi della sempre crescente filosofia "BudSpenceriana" a discapito delle arti marziali...
Registrato: Oct 05, 2004 Messaggi: 3835 Località: napoli
Inviato: Ven 08 Lug 2005-16:55 pm Oggetto:
RAGAZZI NON RIMANETE SCONCERTATI
storicamente alla fine delle guerre interne al giappone le scuole di arti marziali hanno iniziato una sportivizzazione(resta il fatto che la loro sportivizzazione è diversa dalla nostra)e le arti da guerra ju-jitsu,ken-jitsu,karate sono mutate in ju-do,ken-do,karate-do mantengono comunque un rigore marziale e degli ideali propri del giappone(tranne in alcuni casi)ma non studiano piu' tecniche letali e non mirano piu' allo sviluppo del corpo come arma da combattere quanti si allenano con il MAKIWARA(colpitore per irrobustire dita,nocche e altri parti del corpo)quanti indossano una leggera imbottitura e combattono in palestra fino ad arrivare alla lotat a terra-io lo faccio.
tutto ciò vuol dire sportivizzazione.
la tonfa SOLO IN ITALIA è PROIBITA ALLE FORZE DELL'ORDINE IN TUTTO IL RESTO DEL MONDO LE FORZE MILITARI E PARAMILITARI LI HANNO IN DOTAZIONE.
UNA PERONA KE STUDIA LA SPADA SE DURANTE UN AGGRESSIONE TROVA UN PEZZO DI LEGNO O UN BASTONE O UNA SPRANGA A TERRA SECONDO VOI COSA è IN GRADO DI COMBINARE?
ecco spiegata l'utilita' di alcune arti se pero' riportate ai giorni nostri.
siamo,infine,coscienti che le aggressioni non sono mai uno contro uno ma una vera e propria rissa.
NOI IN PALESTRA CI ALLENIAMO ANCHE 1 CONTRO PIU' AVVERSARI.
io ho sempre saputo che jutsu è la tecnica di combattimento e do è la via cioè combattimento + filosofia di vita, spiritualità ecc.
riguardo al fatto delle armi io non so più cosa dirvi, se c'è qualcuno che studia il kama jutsu o l'arte del ventaglio da guerra o l'arte del tiro con l'arco giapponese per auto difesa sulle strade faccia pure ma nell'anno 2005 si usano coltelli mazze e pistole _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
RAGAZZI NON RIMANETE SCONCERTATI
storicamente alla fine delle guerre interne al giappone le scuole di arti marziali hanno iniziato una sportivizzazione(resta il fatto che la loro sportivizzazione è diversa dalla nostra)e le arti da guerra ju-jitsu,ken-jitsu,karate sono mutate in ju-do,ken-do,karate-do mantengono comunque un rigore marziale e degli ideali propri del giappone(tranne in alcuni casi)ma non studiano piu' tecniche letali e non mirano piu' allo sviluppo del corpo come arma da combattere quanti si allenano con il MAKIWARA(colpitore per irrobustire dita,nocche e altri parti del corpo)quanti indossano una leggera imbottitura e combattono in palestra fino ad arrivare alla lotat a terra-io lo faccio.
tutto ciò vuol dire sportivizzazione.
la tonfa SOLO IN ITALIA è PROIBITA ALLE FORZE DELL'ORDINE IN TUTTO IL RESTO DEL MONDO LE FORZE MILITARI E PARAMILITARI LI HANNO IN DOTAZIONE.
UNA PERONA KE STUDIA LA SPADA SE DURANTE UN AGGRESSIONE TROVA UN PEZZO DI LEGNO O UN BASTONE O UNA SPRANGA A TERRA SECONDO VOI COSA è IN GRADO DI COMBINARE?
ecco spiegata l'utilita' di alcune arti se pero' riportate ai giorni nostri.
siamo,infine,coscienti che le aggressioni non sono mai uno contro uno ma una vera e propria rissa.
NOI IN PALESTRA CI ALLENIAMO ANCHE 1 CONTRO PIU' AVVERSARI.
Meno male... Qualcuno che si è messo dentro al concetto di arte marziale...
Le arti marziali erano arti di GUERRA, e che lo si voglia o no l' uomo combatte NELLO STESSO MODO da migliaia di anni...
Questo cosa significa? Semplice: i PRINCIPI, i concetti di spostamento, posizione ottimale, linea di fuga e attacco, passo ecc. sono sempre gli stessi.
E' la sportivizzazione che storpia l' arte marziale, togliendo i concetti importanti perché non utili a conseguire il punto o perché troppo pericolosi (= EFFICACI) per essere applicati nella disciplina sportiva, dove si sa, nessuno si deve far male e si deve essere il più spettacolari possibile...
Purtroppo, come ho detto in precedenza, troppa gente dà importanza eccessiva al "pugno", al "calcio" ecc., senza pensare che senza i concetti base pugni, calci e gomitate non servono a nulla, e chi dice che le antiche arti marziali non sono attuali dovrebbe quantomeno... Riflettere...
Registrato: Jun 06, 2005 Messaggi: 107 Località: Lombardia
Inviato: Lun 11 Lug 2005-9:28 am Oggetto:
Mastro Bertone ha scritto:
Meno male... Qualcuno che si è messo dentro al concetto di arte marziale...
Le arti marziali erano arti di GUERRA, e che lo si voglia o no l' uomo combatte NELLO STESSO MODO da migliaia di anni...
Questo cosa significa? Semplice: i PRINCIPI, i concetti di spostamento, posizione ottimale, linea di fuga e attacco, passo ecc. sono sempre gli stessi.
E' la sportivizzazione che storpia l' arte marziale, togliendo i concetti importanti perché non utili a conseguire il punto o perché troppo pericolosi (= EFFICACI) per essere applicati nella disciplina sportiva, dove si sa, nessuno si deve far male e si deve essere il più spettacolari possibile...
Purtroppo, come ho detto in precedenza, troppa gente dà importanza eccessiva al "pugno", al "calcio" ecc., senza pensare che senza i concetti base pugni, calci e gomitate non servono a nulla, e chi dice che le antiche arti marziali non sono attuali dovrebbe quantomeno... Riflettere...
:P
A parte che non ho mai detto nulla sulla sportivizzazione, mi limitavo a controbattere la tua aprioristica critica sulla modernizzazione.
Sara' anche che non ho capito nulla di arti marziali, a differenza di te, pero' pensavo .... magari sbaglio eh .... la piu' grande casta guerriera, i samurai, loro si' che avevano solidi PRINCIPI ... pero' .... pero'.... non si sono modernizzati, e contro i fucili occidentali sono MORTI TUTTI .
A cosa sono serviti i loro bei pricipi ?
A nulla !
Avevano il metodo di combattimento piu' avanzato dell'epoca, si sono aperti un po' all'occidentalizzazione e alle armi moderne, e poi han deciso di abbandonarle.
Insomma non si sono modernizzati.
Son rimasti indietro rispetto ai tempi.
E sono morti.
E nessuno di loro e' arrivato fino a noi, non e' sopravvissuto niente !
Ora, giusto per chiarire, io non sono contrario alla tradizione, anzi.
Pero' penso sia giusto anche dire che NON SEMPRE tradizione = efficacia.
Poi ci sta che uno puo' volere che le a.m. siano anche "zen in movimento", riscoperta dell'io ecc. ecc. ma dal punto di vista della pura efficacia BISOGNA considerare anche un adeguamento ai tempi.
affermare che tutte le arti marziali armate siano ancora utilizzabili nei tempi moderni perchè conservano gli stessi principi mi sa un pò di film...
comunque ripeto che arti come l'escrima o simili possono ancora essere utili.
per la sportivizzazione sono d'accordo con mastro bertone _________________ nulla va temuto, ma solo compreso
Ma stiamo parlando degli stessi principi? Perché a mio parere, GiubeKun, tu stai parlando di principi morali, cosa che io non ho nemmeno citato... Io ho semplicemente parlato di PRINCIPI DI COMBATTIMENTO...
Voler considerare i samurai come "la più grande casta guerriera" mi sembra un tantino azzardato... I samurai hanno preso le botte da QUALSIASI altro popolo che non fosse giapponese, e il motivo è da ricercarsi con uno studio che tu, evidentemente, non hai fatto... E non c'è nulla di offensivo in questo, solo spero che sia uno stimolo a farlo...
Tornando ai principi, quelli non cambiano, tant' è che anche l' addestramento dei corpi speciali, la lotta militare, il close combat ecc. prevedono l' utilizzo di quei principi (cosa non vera per la sportivizzazione) ANTICHI (sono esattamente gli stessi di un millennio fa nelle arti orientali) ma allo stesso tempo attuali.
Mi spiego meglio, in modo da non lasciare dubbi: questi famosi principi riguardano la linea di attacco e la sua deviazione, gli angoli ottimali di attacco e difesa, i movimenti di base del corpo, la catena Piede-Anca-Spalla-Testa, i concetti di spostamento in funzione del numero di avversari e della loro posizione, ecc.
Sono, per forza di cose, TANTI, e sono tutti citati nelle cosiddette arti marziali "complete", che in sostanza, se andiamo a ben vedere, differiscono tra loro solo per la prevalenza di taluni principi su altri, sull' utilizzo di armi specifiche tipiche del posto, e sulla facilità o difficoltà della popolazione ad effettuare o meno alcuni movimenti...
Questi concetti sono sempre gli stessi da secoli... Usare bene una spada significa usare bene (all' occorrenza) un ombrello, un bastone, un tubo, una grossa chiave inglese ecc....
La spada stessa è un principio, in quanto rappresenta non la spada in sé, ma TUTTE LE ARMI MANEGGIABILI IN QUEL MODO, e la stessa cosa riguarda bastoni corti e lunghi, catene, pugnali ecc.
Pensare solo alla singola tecnica porta a fare confusione, come è risultato evidente in questo thread...
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