Inviato: Mer 10 Nov 2010-14:15 pm Oggetto: Forma del Delica, dimensioni dell'Endura
Ho sempre apprezzato di più la forma del Delica rispetto all'Endura, ma purtoppo lo spessore e le dimensioni del manico sono troppo piccoli.
Sono spesso alla ricerca di un prodotto che risponda a queste mie esigenze...quando ho capito che il coltello in questione era già a casa mia, un Endura, ma necessitava di una piccola modifica: ridurre la lunghezza della lama.
E' fattibile? Conviene economicamente oppure tanto vale cercare un coltello nuovo...cioè modificare la forma della lama costa qualche decina d'euro oppure molto di più?
Dici? Quanto può costare far tagliare un pezzo di Vg-10 secondo una linea disegnata sulla lama?
Che poi il pezzo da tagliare è mezzo centimentro di punta, che elimina quella "gobbetta finale" e rende la lama più spear point.
Suggerite chiudibili (con buon manico e decentementi spessi) con lama piuttosto corta
La gobbetta la puoi eliminare con tanta pazienza e tanta cartavetro, far "tagliare" un pezzo di lama lo vedo impossibile.
Potresti trovare un coltellinaio MOLTO molto bravo che piano piano ti gratta via la punta e rifà completamente il bisello, ma penso che sarebbe una spesa folle.
AAdesso non ricordo se endura e delica abbiano il medesimo spessore, ma se così fosse potresti vedere se le due lame sono compatibili e costruirti un ibrido. La vedo difficile, ma tante volte le economie di scala e di progetto riservano sorprese piacevoli _________________ Io ho sempre ragione, e i fatti mi cosano.
La gobbetta la puoi eliminare con tanta pazienza e tanta cartavetro, far "tagliare" un pezzo di lama lo vedo impossibile.
Potresti trovare un coltellinaio MOLTO molto bravo che piano piano ti gratta via la punta e rifà completamente il bisello, ma penso che sarebbe una spesa folle.
AAdesso non ricordo se endura e delica abbiano il medesimo spessore, ma se così fosse potresti vedere se le due lame sono compatibili e costruirti un ibrido. La vedo difficile, ma tante volte le economie di scala e di progetto riservano sorprese piacevoli
ogni tanto , per divertirmi , taglio l'acciaio . O meglio lo smeriglio con mola e smerigliatrice angolare
per fare quello che ha chiesto credo siano necessarie 2 ore facendo un buon lavoro
ho lavorato la lama di una sega per ghisa , 70 hrc
non ricordo le altre misure
ma era montata su un braccio oscilante che tagliava la ghisa . Ed 'è un acciaio troppo duro ( e inaffilabile e fragile ) per un coltello
allego una foto del "coltello" che ci ho fatto , ^_^ ripeto lo faccio per gioco , i coltelli preferisco comprarli ( soprattuto perchè non ho tempo per ingegnarmi a creare un serramanico , e uso solo serramanici ... )
e non prendetemi in giro per le finiture , forse un giorno lo luciderò ( e gli farò un manico )
lo scopo di tutto questo è
se trovi qualcuno che abbia pazienza , mano ferma , e sappia usare una mola , potrebbe costarti quanto ... un coltello nuovo in effetti
e la lama resterebbe comunque storpiata
ma se hai un minimo di manualità segui il consiglio "carta vetra" ...
Dici? Quanto può costare far tagliare un pezzo di Vg-10 secondo una linea disegnata sulla lama?
Che poi il pezzo da tagliare è mezzo centimentro di punta, che elimina quella "gobbetta finale" e rende la lama più spear point.
Suggerite chiudibili (con buon manico e decentementi spessi) con lama piuttosto corta
io se devo modificarmi una punta ad un coltello(rotta, spuntata,
troppo a punta che non mi serve a niente ecc.) uso una mola ad acqua
presa da brico..la mia costa sui 70 ma ce ne sono anche da 35 ecc..
il problema è sempre la "gran manualità" che ci vuole per non sgraffiare
il bisello del coltello in questione..
dai retta a Stry, o al masimo cerca un bravo arrotino.. ma prima
cerca di vedere se lavora bene in base a qualcosa di già pronto affilato
da lui..ce ne sono in giro nemmeno in grado di dar lo smalto alle unghie delle papere...
Esatto, il mod qui sopra mi ha anticipato, il vero problema del tagliare una lama è il fatto che la tempra nel 90% dei casi se ne va a donnacce a causa dell'elevatissima temperatura localizzata. Fosse possibile tagliarlo con un seghetto a mano il problema non si porrebbe, ma con un flex o un disco il rischio di rovinare tutto è altissimo.
Personalmente non uso la levigatrice nemmeno per affilarli i coltelli (a meno che non siano schifezze), figurati per modificarne la forma, la cosa sarebbe fattibile con una levigatrice dotata di inverter e in grado di girare a velocità molto bassa (come penso faccia la mola del brico di gurzo, che oltretutto è ad acqua), ma assolutamente non con un flex o un disco da taglio comune. _________________ Io ho sempre ragione, e i fatti mi cosano.
è difficile evitare che la lama si surriscaldi
un trucco è tenere la lama con le dita ( se non ti scotti è sotto i 70 gradi ) e usare una pressione leggerissima ...
e si occorre una manualità notevole ( e tanta pazienza)
Non proprio, perchè in ogni caso a livello estremamente localizzato puoi raggiungere temperature che cuociono letteralmente la lama, anche se il resto del corpo della lama stessa non si scalda al punto di scottarti.
Fai un esperimento, prendi una piastrina d'acciaio (non una lama, o la rovini), piantala su un nastro da levigatrice e premi una volta (una sola) con una certa energia e vedrai che non è difficile vedere qualche punto che diventa rosso anche se tu non ti scotti le dita. Ripeto, il nastro deve girare a una velocità quasi da cartavetratura a mano, se no ti trovi con un filo rovinato _________________ Io ho sempre ragione, e i fatti mi cosano.
Non proprio, perchè in ogni caso a livello estremamente localizzato puoi raggiungere temperature che cuociono letteralmente la lama, anche se il resto del corpo della lama stessa non si scalda al punto di scottarti.
Fai un esperimento, prendi una piastrina d'acciaio (non una lama, o la rovini), piantala su un nastro da levigatrice e premi una volta (una sola) con una certa energia e vedrai che non è difficile vedere qualche punto che diventa rosso anche se tu non ti scotti le dita. Ripeto, il nastro deve girare a una velocità quasi da cartavetratura a mano, se no ti trovi con un filo rovinato
già fatto tante volte
col tocco leggerissimo non si scalda , ma gratta più lentamente
oppure
puoi ridurre i giri
o usare una mola ad acqua
ovvio che come premi forte la parte più sottile del affilatura diventa rossa , poi nera , e ti tocca "scenderla" e ritentare ( le mole da 35 euro non hanno ne la regolazione ne resistono al acqua quindi resta il tocco leggerissimo ... ma sostanzialmente è meglio evitare senza aver fatto tanta pratica ... lo stesso dicasi per una qualsiasi affilatura, anche manuale ... )
affilo i miei strumenti da quando avevo 12 anni ... certo al inizio scassavo le lame anche con le mole più piccole e sottili ^_*
correggetemi se sbaglio
ma scendere una lama ha anche un altro problema
il tagliente potrebbe aver subito trattamenti diversi dal corpo della lama e quindi "scendendo" il tagliente si ottiene una ciofeca ...
la mia idea di "ingrandire" il manico non è piaciuta molto vero ? eppure non è un operazione complessa !
e si può fare qualcosa di esteticamente gradevole anche con l'aiuto di un falegname ( in questo caso consiglio di far realizzare delle guance aggiuntive in frassino da un ebanista)
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