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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - perchè l'acciaio mi si è "bruciato" nella forgia?
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perchè l'acciaio mi si è "bruciato" nella forgia?
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Lun 12 Ott 2009-22:05 pm    Oggetto: perchè l'acciaio mi si è "bruciato" nella forgia? Rispondi con citazione

ciao a tutti!
visto che sono nuovo colgo l'occasione per presentarmi, ma soprattutto per fare a tutti quanti voi i complimenti per i vostri lavori, per la disponibilità che date e l'esperieze che condividete con tutti noi novellini.
Ritornando a me, sono un aspirante forgiatore di lame, che dopo aver scoperto questo forum (anche altri, ma questo è il migliore) ha deciso di praticare quest'arte mettendo finalmente a frutto le nozioni acquisite durante le ore di lezione sul diagramma ferro-carbonio...

ovviamente come tutti i principianti ho incontrato parecchi problemi: dopo i primi tentativi per prendere la mano con gli attrezzi del mestiere, ho deciso di passare dal ferraccio di recupero che avevo in garage (che non sono riuscito a portare a durezze sufficenti) ad acciai più adatti per fare lame, quindi ho recuperato un po' di cuscinetti a sfera, una balestra e qualche lima...

dopo ore di mazzate e sudore sono riuscito a far diventare un cuscinetto una specie di lama, ma mentre davo gli ultimi colpi, mentre la stavo riscaldando questa si spezza, e fa scintille e tutto va a finire a p------- !
il problema è che mi era già capitto altre volte con il ferraccio, ma sempre a temperature apparentemente più elevate, cioè mi spiego meglio: si è bruciato quando era arancione chiaro, io credevo che ciò capitasse a temperature più elevate, tipo al colore giallo chiaro/bianco...

coma mai quindi l'acciaio è bruciato?
è possibile che qualche impurità abbia fatto da catalizzatore e accelerato il processo?

uso una vecchia forgia a manovella, il carbone che ho è fossile ma non so di preciso che tipo è, lo comprò mio padre anni fa...
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andreat63
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MessaggioInviato: Mar 13 Ott 2009-10:05 am    Oggetto: Re: perchè l'acciaio mi si è "bruciato" nella forg Rispondi con citazione

scannachiappolo ha scritto:
ciao a tutti!
visto che sono nuovo colgo l'occasione per presentarmi, ma soprattutto per fare a tutti quanti voi i complimenti per i vostri lavori, per la disponibilità che date e l'esperieze che condividete con tutti noi novellini.
Ritornando a me, sono un aspirante forgiatore di lame, che dopo aver scoperto questo forum (anche altri, ma questo è il migliore) ha deciso di praticare quest'arte mettendo finalmente a frutto le nozioni acquisite durante le ore di lezione sul diagramma ferro-carbonio...

ovviamente come tutti i principianti ho incontrato parecchi problemi: dopo i primi tentativi per prendere la mano con gli attrezzi del mestiere, ho deciso di passare dal ferraccio di recupero che avevo in garage (che non sono riuscito a portare a durezze sufficenti) ad acciai più adatti per fare lame, quindi ho recuperato un po' di cuscinetti a sfera, una balestra e qualche lima...

dopo ore di mazzate e sudore sono riuscito a far diventare un cuscinetto una specie di lama, ma mentre davo gli ultimi colpi, mentre la stavo riscaldando questa si spezza, e fa scintille e tutto va a finire a p------- !
il problema è che mi era già capitto altre volte con il ferraccio, ma sempre a temperature apparentemente più elevate, cioè mi spiego meglio: si è bruciato quando era arancione chiaro, io credevo che ciò capitasse a temperature più elevate, tipo al colore giallo chiaro/bianco...

coma mai quindi l'acciaio è bruciato?
è possibile che qualche impurità abbia fatto da catalizzatore e accelerato il processo?

uso una vecchia forgia a manovella, il carbone che ho è fossile ma non so di preciso che tipo è, lo comprò mio padre anni fa...

si spezza o... si squaglia? forse poni il pezzo sopra la corrente d'aria?
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Mar 13 Ott 2009-16:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

si squaglia e fa scintille , vicino a dove si squaglia si ingrossa il grano, si crepa e non si può lavorare, infatti ho dovuto tagliare via e ricominciare...

effettivamente l'ho messa sopra il getto d'aria è sconsigliabile?

conta che ho una forgia e tutto il necessario, ma sono un ignorante completo sulla giusta tecnica per forgiare, perchè sto imparando da solo... quindi anche cose che per voi sono banali per me non lo sono affatto, quindi tutti i consigli , anche i più semplici sono oro!!!
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andreat63
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MessaggioInviato: Mar 13 Ott 2009-16:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
[quote="scannachiappolo"]si squaglia e fa scintille , vicino a dove si squaglia si ingrossa il grano, si crepa e non si può lavorare, infatti ho dovuto tagliare via e ricominciare...

è evidente che vai oltre la temperatura alla quale si forgia

Citazione:
effettivamente l'ho messa sopra il getto d'aria è sconsigliabile?

è sconsigliabile, perchè, è si il punto più caldo della forgia, ma è anche quello più "reattivo", che ti fa skappare facilmente la temperatura oltre i limiti, nonchè il più ossidativo. il pezzo lo devi tenere nelle brace ma a lato, della bocca dell'aria

se il carbon fossile non ti tinge le mani, deve essere il coke, il quale per forgiare piccole cose come le lame di coltelli deve essere rotto alla pezzatura di una nocciola, più o meno. in questo modo ti avvolge meglio il pezzo, limitando la presenza di aria.

a me a scaldare al calor giallo non da nessun problema di colature, ma tieni presente che la percezione del colore dipende dalla luce, la forgia dovrebbe stare in un ambiente in penombra, non al sole o con illuminazione molto potente. quello che tu vedi arancio-giallo, con forte illuminazione, in penombra potrebbe già essere bianco
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Mar 13 Ott 2009-21:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:

a me a scaldare al calor giallo non da nessun problema di colature, ma tieni presente che la percezione del colore dipende dalla luce, la forgia dovrebbe stare in un ambiente in penombra, non al sole o con illuminazione molto potente. quello che tu vedi arancio-giallo, con forte illuminazione, in penombra potrebbe già essere bianco


capito, a questo non avevo pensato, io ero all'aperto al sole... mi sai che hai azzeccato!

Citazione:
è sconsigliabile, perchè, è si il punto più caldo della forgia, ma è anche quello più "reattivo", che ti fa skappare facilmente la temperatura oltre i limiti, nonchè il più ossidativo. il pezzo lo devi tenere nelle brace ma a lato, della bocca dell'aria


ok afferrato

Citazione:
se il carbon fossile non ti tinge le mani, deve essere il coke, il quale per forgiare piccole cose come le lame di coltelli deve essere rotto alla pezzatura di una nocciola, più o meno. in questo modo ti avvolge meglio il pezzo, limitando la presenza di aria.


tinge un po' perchè e polveroso, è come questo: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Coal.jpg
oltretutto non è che brucia benissimo... fatica a prendere e si spegne abbastanza in fretta, a meno che non lo si tenga vivo... anche se calore ne sprigiona visto che mi ha squagliato la lama!
se questo non è coke vado a comprarlo, mi sa che è meglio...

grazie per le risposte![/img]
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andreat63
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MessaggioInviato: Mar 13 Ott 2009-21:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

scannachiappolo ha scritto:


Citazione:
se il carbon fossile non ti tinge le mani, deve essere il coke, il quale per forgiare piccole cose come le lame di coltelli deve essere rotto alla pezzatura di una nocciola, più o meno. in questo modo ti avvolge meglio il pezzo, limitando la presenza di aria.


tinge un po' perchè e polveroso, è come questo: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Coal.jpg
oltretutto non è che brucia benissimo... fatica a prendere e si spegne abbastanza in fretta, a meno che non lo si tenga vivo... anche se calore ne sprigiona visto che mi ha squagliato la lama!
se questo non è coke vado a comprarlo, mi sa che è meglio...

grazie per le risposte![/img]

non è coke, quello della foto. il coke ha un aspetto più poroso, ma pure lui tende a spegnersi, se non si da aria. comunque, visto che è calorico, usalo. e comincia a metterci il ferro quando il fuoco ben avviato, quando non fa più fumo e quando la fiamma fa il normale colore giallo-blu, altrimenti inquini il pezzo di zolfo
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Mar 13 Ott 2009-21:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
non è coke, quello della foto. il coke ha un aspetto più poroso, ma pure lui tende a spegnersi, se non si da aria. comunque, visto che è calorico, usalo. e comincia a metterci il ferro quando il fuoco ben avviato, quando non fa più fumo e quando la fiamma fa il normale colore giallo-blu, altrimenti inquini il pezzo di zolfo


interessante, non lo sapevo propio sta cosa dello zolfo...
avevo sentito dire che per farlo bruciare meglio occorre inumidirlo un pochino, è una cavolata o è utile?
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andreat63
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MessaggioInviato: Mer 14 Ott 2009-12:08 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

scannachiappolo ha scritto:
Citazione:
non è coke, quello della foto. il coke ha un aspetto più poroso, ma pure lui tende a spegnersi, se non si da aria. comunque, visto che è calorico, usalo. e comincia a metterci il ferro quando il fuoco ben avviato, quando non fa più fumo e quando la fiamma fa il normale colore giallo-blu, altrimenti inquini il pezzo di zolfo


interessante, non lo sapevo propio sta cosa dello zolfo...
avevo sentito dire che per farlo bruciare meglio occorre inumidirlo un pochino, è una cavolata o è utile?

inumidirlo prima di accendere non saprei, certo che aumenterebbe il fumo. piuttosto ho sentito di irrorare parte del bracere che non interessa per limitare il consumo di carbone.
inoltre, ho sentito di irrorare anche il fuoco, per limitare la fiamma e forse il vapore adsorbe delle impurità.
io irroro quando uso carbone di legna, per limitarne il consumo e la fiamma, che con questa è molto alta, rispetto al coke.

ps: per temprare ti conviene usare il carbone di legna, è meno facile che con questo il pezzo ti scappi oltre il calor rosso
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syzygy
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MessaggioInviato: Mer 14 Ott 2009-14:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ciao e benvenuto
scommetto che non hai ricotto il cuscinetto prima di forgiarlo!?!?
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L'odore dell'acciaio.....
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Mer 14 Ott 2009-17:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:

inumidirlo prima di accendere non saprei, certo che aumenterebbe il fumo. piuttosto ho sentito di irrorare parte del bracere che non interessa per limitare il consumo di carbone.
inoltre, ho sentito di irrorare anche il fuoco, per limitare la fiamma e forse il vapore adsorbe delle impurità.
io irroro quando uso carbone di legna, per limitarne il consumo e la fiamma, che con questa è molto alta, rispetto al coke.


ok ecco spiegato il motivo... probabilmente chi mi ha detto di bagnarlo si riferiva al consumo eccessivo...

Citazione:
ps: per temprare ti conviene usare il carbone di legna, è meno facile che con questo il pezzo ti scappi oltre il calor rosso


ok grazie! mi stai dando consigli preziosissimi!

Citazione:

scommetto che non hai ricotto il cuscinetto prima di forgiarlo!?!?


diciamo che l'ho ricotto involontariamente... nel senso, l'ho scaldato, tagliato, disteso e appiattito il primo giorno (era piuttosto largo e ci è voluto un po') poi l'ho lasciato raffreddare lentamente perchè non avevo più tempo per completarlo,
poi il secondo giorno quando ho dato la forma alla lama si è bruciato...

adesso ho preso altri 4 cuscinetti, 2 li ho ricotti e 2 li ho aperti e distesi...
anche per forgiarli è necessario ricuocerli? io li ho trovati abbastanza lavorabili, dopo un po' di martellate...
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Mer 14 Ott 2009-17:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

cioè per stemprarli li devo portare oltre la t di tempra e raffreddare lentamente o per forgiarli, basta portarli in temperatura?
effettivamente ho notato che le prime martellate non sono molto efficaci, ma dopo qualche minuto poi si lavora meglio...
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syzygy
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-1:43 am    Oggetto: Rispondi con citazione

scannachiappolo ha scritto:
cioè per stemprarli li devo portare oltre la t di tempra e raffreddare lentamente o per forgiarli, basta portarli in temperatura?
effettivamente ho notato che le prime martellate non sono molto efficaci, ma dopo qualche minuto poi si lavora meglio...

si ma si spacca....
allora porti ad Ac1,poi raffreddi in aria calma,quando il pezzo è freddo inizi la forgiatura che per andare tranquillo deve essere fatta indicativamente tra gli 800 e i 900 gradi più è bassa più il grano si affina ma c'è il rischio di rotture meccaniche più è alta non si crepa però si ingrossa il grano.
ciao
vorrei ricordare che per fondere l'acciaio ci vuole il cannello,se si fonde con la forgia o hai una forgia che è un cannello oppure non è acciaio.
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-13:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

syzygy ha scritto:

vorrei ricordare che per fondere l'acciaio ci vuole il cannello,se si fonde con la forgia o hai una forgia che è un cannello oppure non è acciaio.


bhe per essere acciaio direi che è acciaio, 100cr6 presumo...
cosa intendi per cannello?
la mia è una vecchia forgia con una ventola a manovella e un foro centrale del diametro di circa 50-60 mmm... il carbone è quello di cui parlo sopra...

il resto è chiaro, allora dalla prossima volta li inizio a ricuocere e a lavorarli ricotti, grazie!
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syzygy
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-14:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

scannachiappolo ha scritto:
syzygy ha scritto:

vorrei ricordare che per fondere l'acciaio ci vuole il cannello,se si fonde con la forgia o hai una forgia che è un cannello oppure non è acciaio.


bhe per essere acciaio direi che è acciaio, 100cr6 presumo...
cosa intendi per cannello?
la mia è una vecchia forgia con una ventola a manovella e un foro centrale del diametro di circa 50-60 mmm... il carbone è quello di cui parlo sopra...

il resto è chiaro, allora dalla prossima volta li inizio a ricuocere e a lavorarli ricotti, grazie!

cannello = ossidoacetilene
il problema per me è solo non averli ricotti,prova e tienimi aggiornato sono curioso..
ho reperito anche io dei cuscinetti e spero siano in 100Cr6.
Ma che dimensione di sfera avevi,i miei sono come un uovo non ci viene una bella lama,ma ho già in mente come fare.
ciao
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-14:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

syzygy ha scritto:

cannello = ossidoacetilene
il problema per me è solo non averli ricotti,prova e tienimi aggiornato sono curioso..
ho reperito anche io dei cuscinetti e spero siano in 100Cr6.
Ma che dimensione di sfera avevi,i miei sono come un uovo non ci viene una bella lama,ma ho già in mente come fare.
ciao


ah ok alllora avevo capito bene su cosa intendevi per cannello!

i cuscinetti che ho reperito, li ho presi da un meccanico, sono di dimensione varia, il più grosso è a rulli, diametro 70, largo 50 e spesso diciamo sui 5mm... bello grosso direi...
poi gli altri sono più piccoli (dovrebbero essere tipo nelle route o nello sterzo, ma non voirrei dire una cavolata) comunque ne aveva un po' di questi, diametro 50, larghi 20-25 e spessi 3... decisamente più adatti perchè hanno dimensioni più consone a quello che vorrei fare io (lame di piccoli chiudibili)...
comunque a detta di un mio amico che lavora in una ditta dove fanno i cuscinetti la maggior parte sono in 100cr6 (i loro sono esclusivamente in quel materiale) al max 100crmo7 ma penso che pure quello non sia male...
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-19:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

syzygy ha scritto:
...
allora porti ad Ac1,poi raffreddi in aria calma,quando il pezzo è freddo inizi la forgiatura che per andare tranquillo deve essere fatta indicativamente tra gli 800 e i 900 gradi più è bassa più il grano si affina ma c'è il rischio di rotture meccaniche più è alta non si crepa però si ingrossa il grano.
...

altro particolare che ignoravo.
se ho capito bene, non bisogna iniziare a martellare alla prima calda un pezzo temprato, ma bisogna prima ricuocere, poi rimettere in forgia e quindi si può iniziare a martellare?
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-19:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[quote="scannachiappolo"]
syzygy ha scritto:

...
i cuscinetti che ho reperito, li ho presi da un meccanico, sono di dimensione varia, il più grosso è a rulli, diametro 70, largo 50 e spesso diciamo sui 5mm... bello grosso direi...
poi gli altri sono più piccoli (dovrebbero essere tipo nelle route o nello sterzo, ma non voirrei dire una cavolata) comunque ne aveva un po' di questi, diametro 50, larghi 20-25 e spessi 3... decisamente più adatti perchè hanno dimensioni più consone a quello che vorrei fare io (lame di piccoli chiudibili)...
comunque a detta di un mio amico che lavora in una ditta dove fanno i cuscinetti la maggior parte sono in 100cr6 (i loro sono esclusivamente in quel materiale) al max 100crmo7 ma penso che pure quello non sia male...
è roba tosta, dovrebbe essere 1% di C e 6% di Cr e l'altro tipo c'ha pure il molibdeno.
non hai fatto caso se tendono ad autotemperarsi?
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-19:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

0,6% di Cr. Il 100Cr6 è l' Aisi 52100.


La ricottura se forgi non è necessaria. Quando lo porti ala temperaura di forgiatura assume struttura austenitica. La ricottura serve se tu li dovessi lavorare per asportazione.

Ciao.
_________________
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-19:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[quote="andreat63"]
scannachiappolo ha scritto:
syzygy ha scritto:

...
i cuscinetti che ho reperito, li ho presi da un meccanico, sono di dimensione varia, il più grosso è a rulli, diametro 70, largo 50 e spesso diciamo sui 5mm... bello grosso direi...
poi gli altri sono più piccoli (dovrebbero essere tipo nelle route o nello sterzo, ma non voirrei dire una cavolata) comunque ne aveva un po' di questi, diametro 50, larghi 20-25 e spessi 3... decisamente più adatti perchè hanno dimensioni più consone a quello che vorrei fare io (lame di piccoli chiudibili)...
comunque a detta di un mio amico che lavora in una ditta dove fanno i cuscinetti la maggior parte sono in 100cr6 (i loro sono esclusivamente in quel materiale) al max 100crmo7 ma penso che pure quello non sia male...
è roba tosta, dovrebbe essere 1% di C e 6% di Cr e l'altro tipo c'ha pure il molibdeno.
non hai fatto caso se tendono ad autotemperarsi?


il 100cr6 (aisi 52100) dai dati che ho dovrebbe contenere: 0.95-1.10% C, 0.25-0.45% Mn, 0.15-0.35% Si, 1.40-1.60% Cr. (fonte http://www.kaker.com/std/ctt/html/1545.html )
per i diagrammi ho guardato qui, se può tornarvi utile http://www.ims.it/ims/ims_spa/cmscontent.nsf/fe51976743c46b3dc1256ac000517b9d/65ea2763385d0f5ec1256dac005af34d?OpenDocument

ho fatto alcune prove empiriche anche se non tende ad autotemprarsi, ho provato a dargli un colpo di lima, morde ma meno rispetto ad una balestra ricotta (5160?)...
ho provato a temprare il pezzo rotto in acqua, non ho un durometro, ma la lima non morde e ho spaccato la punta ad un bulino. non era eccessivamente fragile perchè lo buttata per terra un paio di volte e non si è rotta (il pezzo era lungo 60-70mm , spesso 3 e largo 25 circa) dopo averla rotta nella morsa ho controllato il grano che era ingrossato solo nella parte più vicina al punto di "squagliamento" per il resto era abbastanza fine, più verso il tagliente (che comunque era solo accennato...) non so se perchè era più sottile, più martellato o meno riscaldato...
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-19:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar ha scritto:
0,6% di Cr. Il 100Cr6 è l' Aisi 52100.


La ricottura se forgi non è necessaria. Quando lo porti ala temperaura di forgiatura assume struttura austenitica. La ricottura serve se tu li dovessi lavorare per asportazione.

Ciao.


ops sono lento a scrivere e non avevo visto il tuo messaggio...
mi pareva che portandolo oltre ac1 ero già a posto...

grazie!
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andreat63
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-20:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar ha scritto:
0,6% di Cr. Il 100Cr6 è l' Aisi 52100.

solo 0,6? allora non è bestiale da lavorare alla forgia
domada? qual'è quell'elemento (o elementi) di lega conferiscono autotemperabilità?
anche l'alto tenore di C può essere fattore di autotemperabilità?

Citazione:
La ricottura se forgi non è necessaria. Quando lo porti ala temperaura di forgiatura assume struttura austenitica. La ricottura serve se tu li dovessi lavorare per asportazione.

Ciao.

grasssie, questo mi conforta Mi si illuminano gli occhi!
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Templar
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-21:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tutti gli elementi di lega aumetano la temprabilità, perchè stabilizzano l'austenite e di conseguenza spostano i campi di trasformazione bainitica e perlitica verso destra (nel diagramma TTT e CCT), ovvero verso tempi più lunghi. I diagrammi CCT e TTT subiscono anche latre variaziani e per certi acciai campo perlitico e bainitico sono molto ristretti e separati tra loro da un campo di alta stabilità dell'austenite (al di sotto di Ar1 ovviamente).

Un acciaio si definisce "autotemprante" quando può essere spento anche in aria calma (aumendo comunque struttura martensitica, senza altre trasformazioni intermedie).

Il carbonio aumenta la temprabilità ms in genere è l'aggiunta di Cr (e anche Mo e V) a rendere un acciaio "autotemprante". Non si riesce a farlo aggiungendo solo C.

Ciao.
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Gio 15 Ott 2009-22:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
solo 0,6? allora non è bestiale da lavorare alla forgia

quindi il cromo aumenta la fucinabilità?
comunque ne ha di più di cromo (intorno al 1.4%-1.6%) dev'esserci un errore di scrittura perchè pur essendo nuovo del forum ho già identificato come dio dell'acciaio templar!
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syzygy
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MessaggioInviato: Ven 16 Ott 2009-1:25 am    Oggetto: Rispondi con citazione

io ricuocio sepre anche prima di forgiare,se è temprato,ho rotto alcune lame senza ricuocere da allora faccio cosi e non mi da problemi
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L'odore dell'acciaio.....
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andreat63
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MessaggioInviato: Ven 16 Ott 2009-10:30 am    Oggetto: Rispondi con citazione

scannachiappolo ha scritto:
Citazione:
solo 0,6? allora non è bestiale da lavorare alla forgia

quindi il cromo aumenta la fucinabilità?

no, lo rende più duro, bisogna portare il pezzo temperature più alte, con alti tenori di Cr, per avere una discreta plasticità

Citazione:
comunque ne ha di più di cromo (intorno al 1.4%-1.6%) dev'esserci un errore di scrittura perchè pur essendo nuovo del forum ho già identificato come dio dell'acciaio templar!

beh, l'ha detto templar che è 0,6...
comunque nel primo topic ci sono le tabelle (a cura dello stesso templar)
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andreat63
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MessaggioInviato: Ven 16 Ott 2009-11:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
[quote="Templar"]Tutti gli elementi di lega aumetano la temprabilità, perchè stabilizzano l'austenite e di conseguenza spostano i campi di trasformazione bainitica e perlitica verso destra (nel diagramma TTT e CCT), ovvero verso tempi più lunghi. I diagrammi CCT e TTT subiscono anche latre variaziani e per certi acciai campo perlitico e bainitico sono molto ristretti e separati tra loro da un campo di alta stabilità dell'austenite (al di sotto di Ar1 ovviamente).

Amore qui faccio fatica a seguire. ma se gli elementi di lega stabilizzano l'austenite, la cosa non è negativa?

Citazione:
Un acciaio si definisce "autotemprante" quando può essere spento anche in aria calma (aumendo comunque struttura martensitica, senza altre trasformazioni intermedie).

Il carbonio aumenta la temprabilità ms in genere è l'aggiunta di Cr (e anche Mo e V) a rendere un acciaio "autotemprante". Non si riesce a farlo aggiungendo solo C.

Ciao.

grassie.
quindi è improbabile che un bassolegato sia autotemprante.
perchè mi è capitato di forgiare una lima che si autotemperava da boja, roba da rovinare tagliolo e bulino se non la ricuocevo.
quindi non tutte le lime sono in W1 o W2, (che sono dei bassolegati) ma qualche esemplare deve essere di acciaio piuttosto dotato di elementi di lega
le altre lime, in genere, lasciando spegnere a temperatura ambiente, rimangono si un pò durette, ma non da rovinare taglioli e bulini. però, per lavorare poi a lima, conviene ricuocere e lasciarle freddare in cenere calda
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Ven 16 Ott 2009-13:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

andreat63 ha scritto:
scannachiappolo ha scritto:
Citazione:
solo 0,6? allora non è bestiale da lavorare alla forgia

quindi il cromo aumenta la fucinabilità?

no, lo rende più duro, bisogna portare il pezzo temperature più alte, con alti tenori di Cr, per avere una discreta plasticità

Citazione:
comunque ne ha di più di cromo (intorno al 1.4%-1.6%) dev'esserci un errore di scrittura perchè pur essendo nuovo del forum ho già identificato come dio dell'acciaio templar!

beh, l'ha detto templar che è 0,6...
comunque nel primo topic ci sono le tabelle (a cura dello stesso templar)



mmm nelle tabelle del forum c'è scritto cr 1.05... Mah.. bhe è inutile stare a scervellarsi, tra un po' accendo la forgia e si vedrà come va a finire, tanto più quindi che più cromo c'è meno si lavora facilmente...
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peppola69
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MessaggioInviato: Mar 20 Ott 2009-12:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il 100Cr6 penso sia a livello di tempra uno dei più difficili, si rompe solo a guardarlo ed arriva a durezze di 65/66 HRc....è pieno di carburi da schifo

peppol@
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Mar 20 Ott 2009-16:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

peppola69 ha scritto:
Il 100Cr6 penso sia a livello di tempra uno dei più difficili, si rompe solo a guardarlo ed arriva a durezze di 65/66 HRc....è pieno di carburi da schifo

peppol@


tu lo usi?
se lo hai usato come lo tempri e rinvieni?

ho letto in un altro topic della trilice tempra per affinare il grano... potrebbe essere una buon metodo secondo voi (ovviamente per me che sono neofita e tempro con la forgia, la calamita e il forno a gas per le lasagne...)
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peppola69
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MessaggioInviato: Mar 20 Ott 2009-16:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

scannachiappolo ha scritto:
peppola69 ha scritto:
Il 100Cr6 penso sia a livello di tempra uno dei più difficili, si rompe solo a guardarlo ed arriva a durezze di 65/66 HRc....è pieno di carburi da schifo

peppol@


tu lo usi?
se lo hai usato come lo tempri e rinvieni?

ho letto in un altro topic della trilice tempra per affinare il grano... potrebbe essere una buon metodo secondo voi (ovviamente per me che sono neofita e tempro con la forgia, la calamita e il forno a gas per le lasagne...)


l'ho temprato per anni....non ricordo la temperatura di austenitizzazione ma mi sembra sugli 850....tempra in olio caldo e rinvenimento a 200 C appena il pezzo è a 50 C....altrimenti si rompe...è bastardo quell'acciaio specie se ha spigoli vivi

peppol@
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Mar 20 Ott 2009-19:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

peppola69 ha scritto:
scannachiappolo ha scritto:
peppola69 ha scritto:
Il 100Cr6 penso sia a livello di tempra uno dei più difficili, si rompe solo a guardarlo ed arriva a durezze di 65/66 HRc....è pieno di carburi da schifo

peppol@


tu lo usi?
se lo hai usato come lo tempri e rinvieni?

ho letto in un altro topic della trilice tempra per affinare il grano... potrebbe essere una buon metodo secondo voi (ovviamente per me che sono neofita e tempro con la forgia, la calamita e il forno a gas per le lasagne...)


l'ho temprato per anni....non ricordo la temperatura di austenitizzazione ma mi sembra sugli 850....tempra in olio caldo e rinvenimento a 200 C appena il pezzo è a 50 C....altrimenti si rompe...è bastardo quell'acciaio specie se ha spigoli vivi

peppol@
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scannachiappolo
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MessaggioInviato: Mar 20 Ott 2009-19:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

peppola69 ha scritto:
scannachiappolo ha scritto:
peppola69 ha scritto:
Il 100Cr6 penso sia a livello di tempra uno dei più difficili, si rompe solo a guardarlo ed arriva a durezze di 65/66 HRc....è pieno di carburi da schifo

peppol@


tu lo usi?
se lo hai usato come lo tempri e rinvieni?

ho letto in un altro topic della trilice tempra per affinare il grano... potrebbe essere una buon metodo secondo voi (ovviamente per me che sono neofita e tempro con la forgia, la calamita e il forno a gas per le lasagne...)


l'ho temprato per anni....non ricordo la temperatura di austenitizzazione ma mi sembra sugli 850....tempra in olio caldo e rinvenimento a 200 C appena il pezzo è a 50 C....altrimenti si rompe...è bastardo quell'acciaio specie se ha spigoli vivi

peppol@


bene se l'hai usato per anni allora sono a cavallo, posso attingere alla tua esperienza!
visto che l'hai usato parecchio immagino che comunque ne valga la pena, nonostante i rischi con la tempra...
tutto perfettamente chiaro tranne una precisazione: olio caldo tipo 50-60° va bene?

grazie per i consigli ciao!
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Templar
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MessaggioInviato: Mer 21 Ott 2009-12:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[quote="andreat63"]
Citazione:
Templar ha scritto:
Tutti gli elementi di lega aumetano la temprabilità, perchè stabilizzano l'austenite e di conseguenza spostano i campi di trasformazione bainitica e perlitica verso destra (nel diagramma TTT e CCT), ovvero verso tempi più lunghi. I diagrammi CCT e TTT subiscono anche latre variaziani e per certi acciai campo perlitico e bainitico sono molto ristretti e separati tra loro da un campo di alta stabilità dell'austenite (al di sotto di Ar1 ovviamente).

Amore qui faccio fatica a seguire. ma se gli elementi di lega stabilizzano l'austenite, la cosa non è negativa?

Citazione:
Un acciaio si definisce "autotemprante" quando può essere spento anche in aria calma (aumendo comunque struttura martensitica, senza altre trasformazioni intermedie).

Il carbonio aumenta la temprabilità ms in genere è l'aggiunta di Cr (e anche Mo e V) a rendere un acciaio "autotemprante". Non si riesce a farlo aggiungendo solo C.

Ciao.

grassie.
quindi è improbabile che un bassolegato sia autotemprante.
perchè mi è capitato di forgiare una lima che si autotemperava da boja, roba da rovinare tagliolo e bulino se non la ricuocevo.
quindi non tutte le lime sono in W1 o W2, (che sono dei bassolegati) ma qualche esemplare deve essere di acciaio piuttosto dotato di elementi di lega
le altre lime, in genere, lasciando spegnere a temperatura ambiente, rimangono si un pò durette, ma non da rovinare taglioli e bulini. però, per lavorare poi a lima, conviene ricuocere e lasciarle freddare in cenere calda


No, la stailizzazione dell'austenite residua non è un male in assoluto Ha lati positivi e lati negativi. Da una parte gli elementi di lega che aumentano la stabilità dell'austeite residua (ovvero spostano i campi di trasformazione perlitica e bainitica verso destra, ovvero verso tempi più lunghi) perettono di migliorarela temprabilità del'acciaio, e quindi garantiscono l'ottenimento di una struttura martensitica con affreddamenti più lenti (con minor rischio di distorsioni e rotture).

Dall'altro lato abbassano le temprature di inizio e fine trasformazione martensitica (Ms e Mf), aumentando la quantità di austenite residua dopo lo spegnimento. Inoltre possono stabilizzare l'austenite resiua, che diventa più difficile da tasformazre durtante il rinvenimento.

Secondo me la lima non si è temprata. Il fatto è che se tu prendi un acciaio bassolegato da utenili come il W1 o il W2 (ma anche l'O1 o l'O2, perfare qualche altro esempio), lo porti alla tempratura di forgiatura (o anche a quella di tempra) e lo fai raffreddare in aria terrai una struttura formata da perlite lamellare relativamente fine.

Questa struttura in effetti può risultare davvero difficile da lavorare, soprattutto per gli acciai ad alto tenore di carbonio.

Ciao.
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syzygy
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MessaggioInviato: Mer 21 Ott 2009-17:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[quote="Templar"]
andreat63 ha scritto:
Citazione:
Templar ha scritto:
Tutti gli elementi di lega aumetano la temprabilità, perchè stabilizzano l'austenite e di conseguenza spostano i campi di trasformazione bainitica e perlitica verso destra (nel diagramma TTT e CCT), ovvero verso tempi più lunghi. I diagrammi CCT e TTT subiscono anche latre variaziani e per certi acciai campo perlitico e bainitico sono molto ristretti e separati tra loro da un campo di alta stabilità dell'austenite (al di sotto di Ar1 ovviamente).

Amore qui faccio fatica a seguire. ma se gli elementi di lega stabilizzano l'austenite, la cosa non è negativa?

Citazione:
Un acciaio si definisce "autotemprante" quando può essere spento anche in aria calma (aumendo comunque struttura martensitica, senza altre trasformazioni intermedie).

Il carbonio aumenta la temprabilità ms in genere è l'aggiunta di Cr (e anche Mo e V) a rendere un acciaio "autotemprante". Non si riesce a farlo aggiungendo solo C.

Ciao.

grassie.
quindi è improbabile che un bassolegato sia autotemprante.
perchè mi è capitato di forgiare una lima che si autotemperava da boja, roba da rovinare tagliolo e bulino se non la ricuocevo.
quindi non tutte le lime sono in W1 o W2, (che sono dei bassolegati) ma qualche esemplare deve essere di acciaio piuttosto dotato di elementi di lega
le altre lime, in genere, lasciando spegnere a temperatura ambiente, rimangono si un pò durette, ma non da rovinare taglioli e bulini. però, per lavorare poi a lima, conviene ricuocere e lasciarle freddare in cenere calda


No, la stailizzazione dell'austenite residua non è un male in assoluto Ha lati positivi e lati negativi. Da una parte gli elementi di lega che aumentano la stabilità dell'austeite residua (ovvero spostano i campi di trasformazione perlitica e bainitica verso destra, ovvero verso tempi più lunghi) perettono di migliorarela temprabilità del'acciaio, e quindi garantiscono l'ottenimento di una struttura martensitica con affreddamenti più lenti (con minor rischio di distorsioni e rotture).

Dall'altro lato abbassano le temprature di inizio e fine trasformazione martensitica (Ms e Mf), aumentando la quantità di austenite residua dopo lo spegnimento. Inoltre possono stabilizzare l'austenite resiua, che diventa più difficile da tasformazre durtante il rinvenimento.

Secondo me la lima non si è temprata. Il fatto è che se tu prendi un acciaio bassolegato da utenili come il W1 o il W2 (ma anche l'O1 o l'O2, perfare qualche altro esempio), lo porti alla tempratura di forgiatura (o anche a quella di tempra) e lo fai raffreddare in aria terrai una struttura formata da perlite lamellare relativamente fine.

Questa struttura in effetti può risultare davvero difficile da lavorare, soprattutto per gli acciai ad alto tenore di carbonio.

Ciao.

dico la mia,in questo caso si utilizza una ricottura di coalescenza.
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andreat63
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MessaggioInviato: Mer 21 Ott 2009-20:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
[quote="Templar"]Inoltre possono stabilizzare l'austenite resiua, che diventa più difficile da tasformazre durtante il rinvenimento.

quindi, se da un lato migliorano la temperabilità, dall'altro mi aumentano l'austenite residua, che è negativo in una lama...

Citazione:
Secondo me la lima non si è temprata. Il fatto è che se tu prendi un acciaio bassolegato da utenili come il W1 o il W2 (ma anche l'O1 o l'O2, perfare qualche altro esempio), lo porti alla tempratura di forgiatura (o anche a quella di tempra) e lo fai raffreddare in aria terrai una struttura formata da perlite lamellare relativamente fine....

anche la perlite è dura?
certo che era d'un duro. insistendo a tagliare col tagliolo, oltre a rovinare il tagliolo, il pezzo si era fratturato, non tagliato...
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Templar
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MessaggioInviato: Gio 22 Ott 2009-11:13 am    Oggetto: Rispondi con citazione

La perlite fine non è durissima, inteso come durezza in Hrc, ma comunque risulta decisamente difficile da lavorare, soprattutto per gli acciai ad alto tenore di C.

La frattura può essere dovuta anche ai lavori di forgiatura.

Ciao.
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