Registrato: May 18, 2004 Messaggi: 103 Località: roma
Inviato: Mer 10 Giu 2009-19:37 pm Oggetto: spade da combattimento
salve ragazzi saranno qualche centinaio di anni che non entro qui purtroppo,
volevo avere dei consigli su quale acciaio o modello di katana specifica è più indicato per combattere appieno. siccome devo iniziare degli studi specifici volevo avere qualche indicazione su quale sia la più resistente mantenedoci su prezzi non eccessivi non più di 200 euro circa.
avevo visto il set di katana + wakizashi e 220 euro che sarebbe conveniente , che ne dite?
grazie infinite
ciao^^ _________________ il migliore dei fiori è il ciliegio, il migliore degli uomini il bushi
che sull'economico.. ci sono solo delle yarinohanzo in acciaio al carbonio (che vanno benissimo) oppure spendendo un po' di più ci son le hanwei a tempra selettiva, il modello base "practical special katana" costa 185.- euro. _________________
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Inviato: Mer 10 Giu 2009-21:34 pm Oggetto:
grazie per la celere risposta davide,
ma l'articolo 8209 ha la stessa qualità di acciaio delle altre yori no hanzo della stessa fascia di prezzo perchè non è specificato sul sito.
perchè il vantaggio di quel set sta nell'avere anche il wakizashi che altrimenti si trova non sotto i 250 euro.
oltretutto l'uso sarebbe in combattimenti reali a pieno carico perciò mi interessa un prodotto in grado di resistere bene ma non troppo costoso dato il tipo di attività.
grazie di nuovo _________________ il migliore dei fiori è il ciliegio, il migliore degli uomini il bushi
Non per essere solito rompi balle ma sei conscio del fatto che nel combattimento con la spada giapponese le due lame non si devono mai toccare? Solo in casi eccezionali si può deviare la lama avversaria con il dorso della propria...
lascio perdere qualunque altra considerazione sul combattimento a pieno carico...
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Inviato: Gio 11 Giu 2009-0:25 am Oggetto:
si si lo so, infatti sono degli "studi" che voglio fare parallelamente
a quelli tradizionali,
sono stato indeciso sul formulare questa domanda perchè sapevo che avrebbe suscitato l'ilarità o lo scetticismo di parecchi e anche a buon diritto.
però per ora se avete dei consigli tralasciando la mia blasfema domanda ve n sarei grato, e magari completato il mio percorso ne riparleremo, e sarò felice di discutere dei risultati _________________ il migliore dei fiori è il ciliegio, il migliore degli uomini il bushi
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Inviato: Gio 11 Giu 2009-11:08 am Oggetto:
La tua domanda non è blasfema ma va trattata in un determinato modo.
Diciamo che dopo l'utilizzo del bokken ed aver appreso le tecniche di kenjutsu si dovrebbe aggiungere un ulteriore step alla pratica e cioè proprio l'uso di una lama in metallo.
Una lama in metallo ti obbligherebbe ad una pratica più economica in termini di movimento (poco e bene riducendo i movimenti allo stretto necessario per eseguire quella determinata tecnica) , ad avere una maggiore coscienza della parte della lama che vai ad utilizzare e le tacche sulla lama saranno i giudici della della tua tecnica
Il problema, pero', sta nelle lame attualmente in commercio visto che hanno una tempra fin troppo dura a differenza di quella per la scherma medievale.
Detto cio' tengo a sottolineare determinati punti ai "non addetti ai lavori":
- se volete praticare con lame in metallo fatelo DOPO aver imparato con un bokken in legno e DOPO aver praticato per un bel po.
- se volete praticare con lame in metallo evitate l'utilizzo di lame troppo economiche.
- ricordate che la scherma giapponese è diversa dalla scherma medievale europea e che essendo diversa l'arma è diverso anche il suo utilizzo dunque niente lama contro lama tipo highlander. _________________ Il miglior spadaccino del mondo non deve aver paura di uno spadaccino esperto perchè sa cosa deve aspettarsi. E' lo spadaccino inesperto che puo' fare qualcosa di inaspettato ed ucciderlo.
ma dopo un "combattimento" appieno con lama in metallo la katana gia dalla prima volta potrai buttarla (giusto ?) ... solo con il bokken puoi farle queste cose .. (almeno alle prime armi)
oltretutto l'uso sarebbe in combattimenti reali a pieno carico perciò mi interessa un prodotto in grado di resistere bene
Uuuhhhhhh chi si rivede ciao
Per il contatto io eviterei le lame a tempra differenziata per via del tagliente troppo duro
ma.....
ho capito bene? contatto pieno con una katana? :-D :-D
Vedo che sei passato a passatempi pacati e rilassati. Bè, sempre meglio che giocare a calcetto :-D _________________ No live organism can continue for long to exsist under conditions of
absolute reality - Shirley Jackson
Faccio un intervento da admin/mod che non mi capitava da un po' di fare:
Un utente ha chiesto un consiglio su un suo eventuale acquisto? Ottimo..
Ora mi spiegate gentilmente perchè dovete per forza di cose sconfinare in consigli non richiesti (si deve.. non si deve mai.. ci si allena in questo modo.. non in quello..) e non siete invece in grado di limitarvi all'argomento trattato nella discussione? Queste cose capitano sempre e capitavano sempre anche prima nella sezione coltelli ma.. a furia di intervenire, li il "vizio" è andato perso.
Dite che riusciamo a perdere al volo il "vizio" anche in questa sezione o devo anche qui cominciare ad intervenire a raffica?
Confido nella vostra collaborazione _________________
Qualunque spada andremo a consigliare andrà comunque a rovinarsi se usata lama contro lama... per il resto continuerò sempre e comunque a sconsigliare pratiche pericolose
Si ma capisci.. sono affari suoi di come usa le sue cose e sono affari suoi di cosa fa o non fa nel suo tempo libero, noi non siamo nessuno per esprimere giudizi (a meno che non ci vengano espressamente richiesti)
Era così anche in "coltelli" dove appena uno parlava di daga o pugnale subito scattavano le filippiche legali, e il porto d'armi, e la legge e una marea di noiosissime menate che fanno letteralmente scappare la gente dal forum. _________________
Registrato: May 18, 2004 Messaggi: 103 Località: roma
Inviato: Gio 11 Giu 2009-20:38 pm Oggetto:
mi scuso io per primo
per il fastidio che ho creato, capisco perfettamente tutte le vostre motivazioni al di fuori della mia richiesta, perchè so benissimo di quello che sto chiedendo. so benissimo cosa comporta e so benissimo che è costernante usare una katana cosi.
però è necessario per una esperienza che devo compiere.
con questo non voglio che sia creino altre fastidiose risse forumitiche che poi il povero davide deve sedare quindi rinnovo le mie scuse e katsumoto perdonami se ti ho scandalizzato con le mie barbarie.
con questo chiudiamo l'argomento e se avrete per quanto possibile altri consigli sono bene accetti ovviamente. _________________ il migliore dei fiori è il ciliegio, il migliore degli uomini il bushi
Registrato: Feb 09, 2004 Messaggi: 15874 Località: Treviso
Inviato: Gio 11 Giu 2009-20:56 pm Oggetto:
saremmo lieti se ci tenessi al corrente degli esiti delle tue prove una volta che inizierai a farle.
Tieni però conto che le repliche di spada giapponese che puoi comprare sono, come peraltro si è sempre detto in questo forum, repliche e quindi ricalcano le forme e i pesi degli originali ma NON i materiali. Di questo dovrai probabilmente tener conto quando valuterai i risultati. _________________ Visitate la pagina facebook di Zatodesign!
http://www.facebook.com/pages/Zatodesign-knives/343892485696764
Registrato: Dec 21, 2006 Messaggi: 277 Località: milano
Inviato: Gio 25 Giu 2009-15:42 pm Oggetto:
Ottimo Davide !!
Mi sono rapidamente allontanato dal forum, mantenendo solo contatti in privato con alcuni, proprio per la pretesa di sciorinare lunica verità assoluta e di emanare giudizi da parte di un paio di utenti assidui del forum. Senza per altro che questi abbiano alcun jutsu ( il sapere tradotto in azione, secondo una brillante intuizione del M° Giovanni Granone), ovvero alcuna esperienza in merito a quanto giudicano.
Spero che il tuo palese invito sia raccolto, così che:
- I detentori della verità assoluta esplichino il loro teorico sapere su arogmenti sui quali hanno, come mi è facile riconoscere loro, cognizioni davvero solide. Infatti, nel campo della teoria, li leggo sempre con interesse ed imparo da loro.
- Per me risulterà più agevole leggere queste spesso interessanti pagine ;
- Come tu scrivi, si fermi lemorragia di utenti.
Veramente io sono l'unico a non poter praticare... gli altri frequentatori assidui a cui ti riferisci praticano da anni... (kherydan e nemesis sono infatti gli unici a giudicare le varie forme di pratica)
Registrato: Oct 05, 2004 Messaggi: 3835 Località: napoli
Inviato: Gio 25 Giu 2009-16:18 pm Oggetto:
Ragazzi non ci siamo!!!
Qui tutti devono poter esprimere le loro opinioni liberamente e se qualcuno non è d'accordo puo' tranquillamente rispondere nel rispetto delle altre persone!!!
Sui sei se credi che katsumoto si sia sbagliato sul destinatari/o del tuo intervento ti conviene chiarirgli le idee anzichè dire che te ne vai di nuovo.
Anche perchè l'intervento di Kat è stato dei suoi interventi più calmi (e ne sono pochi in questa sezione ).
Detto questo voglio aggiungere che l'intervento di Sui sei riguarda un problema reale e cioè la fuga di utenti da questa sezione. _________________ Il miglior spadaccino del mondo non deve aver paura di uno spadaccino esperto perchè sa cosa deve aspettarsi. E' lo spadaccino inesperto che puo' fare qualcosa di inaspettato ed ucciderlo.
Registrato: Dec 21, 2006 Messaggi: 277 Località: milano
Inviato: Gio 25 Giu 2009-17:40 pm Oggetto:
Non ho alcuna interesse a rivolgermi nuovamente a K.
direi che i giudizi personali da utente a utente ve li potete scambiare via MP, via mail o come meglio preferite, questo non è il posto giusto per insultarsi più o meno velatamente
Strydog
Pratico AM dal Febbraio del 1976 e spada dalla metà degli anni 80, OK che lanzianità non è per certo sinonimo di qualità, però .
In anni adolescenziali ed eccessivamente entusiasti ho avuto a che fare, per strada, più volte con il coltello, impugnato o subìto e solo un angelo custode mi ha fatto superare quel periodo senza combinare / subire disastri irreparabili. Poi lho rincontrato con le AM.
Non detengo alcuna verità assoluta, ma solo le mie verità, sempre traballanti e fluide davanti al correre del tempo e degli eventi, ma, come scrissi a suo tempo su queste pagine, qui trattiamo di armi, armi che possono ferire, mutilare o uccidere. Prudenza !!
Un po meno di presunzione da parte dei due signori succitati lasciando spazio invece alla loro desunzione (passatemi il termine) , inteso come esprimersi, nei contenuti e rispettando i limiti, su argomenti sui quali, lo ripeto, li leggo sempre con interesse da loro apprendendo.
idem come sopra
Buona vita
e davvero ritorno nellombra che di polemiche non ho interesse. Mi spiace solo che questo bel forum stia appassendo.
Uff ma perchè non si riesce mai ad esser sereni e felici?
Io sono più che convinto che se tutti facessero un piccolo "sforzo" per conoscere gli altri utenti, tutto sarebbe più facile e saremmo tutti più tolleranti ma.. ahimè.. il mio compito è semplicemente quello di "mettere ordine" nel caso ve ne fosse necessità, purtroppo non posso fare molto per alimentare nuove amicizie e me ne dispiaccio anche perchè conosco di persona sia Katsumoto che Sui Sei e.. credo sia proprio il forum che distorce le loro personalità e tira fuori le parti più aggressive di loro peccato. _________________
con risposte del genere non so veramente che dire, personalmente negli ultimi tempi partecipo davvero molto poco a questo forum, di motivi ce ne sono molti
sono moderatore su un altro forum e so che non è un compito facile, credo pero che certi comportamenti da bambini poco si addicano a maestri o praticanti di am e appassionati di lame in generale
Registrato: Feb 09, 2004 Messaggi: 15874 Località: Treviso
Inviato: Gio 25 Giu 2009-18:49 pm Oggetto:
I forum servono per scambiarsi opinioni, e questo implica che, se una persona esprime un'opinione, le altre possono criticarla avendo la cortesia di spiegare PERCHE' la pensano diversamente.
Chi non sia disposto a perdere tempo per spiegare a chi non la pensa come lui i motivi percui ha torto e dovrebbe cambiare idea non dovrebbe perdere tempo sui forum.
Inoltre sarebbe carino evitare di sputare giudizi sugli altri utenti senza sapere di chi o di cosa si parla. Non mi sono permesso di giudicare le competenze di Sui sei, che non conosco, e mi chiedo come faccia lui a sapere se e cosa so/ho praticato di arti marziali, spada e difesa personale in genere..
Sul forum sostengo le mie idee e sono ben lieto di essere contraddetto da chi si abbassa a spiegarmi anche dove secondo lui sbaglio. E cambio anche volentieri idea se è convincente. Ma ahimè, quelli che hanno ragione "perchè loro sanno" mi hanno sempre interessato molto poco. Siamo qui per discutere e chi non ha la pazienza di spiegarsi e di insegnare a chi ne sa meno farebbe meglio ad aprirsi un blog per scrivere i propri dogmi _________________ Visitate la pagina facebook di Zatodesign!
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Beh lui aveva spiegato le sue motivazioni ma.. strydog ha piallato via tutto per non alimentare flames vari ad ogni modo, vi invito a contattarvi via PM per risolvere il tutto e per (spero) fare amicizia! _________________
Registrato: Feb 08, 2007 Messaggi: 2677 Località: novate milanese (milano)
Inviato: Gio 25 Giu 2009-18:57 pm Oggetto:
davide ha scritto:
Beh lui aveva spiegato le sue motivazioni ma.. strydog ha piallato via tutto per non alimentare flames vari ad ogni modo, vi invito a contattarvi via PM per risolvere il tutto e per (spero) fare amicizia!
ma uffa stavo per scriverlo io... _________________
IMPORTANTE "non discutete con katsumoto è un rompi balle e alla fine vince
Registrato: Dec 21, 2006 Messaggi: 277 Località: milano
Inviato: Ven 26 Giu 2009-9:28 am Oggetto:
A me il compito di lavorare duro sulla mia incapacità di comunicare in questo forum.
Incapacità di comunicare il mio disagio davanti a quanto io leggo reputandolo leggerezze in un campo pericoloso come le armi e pretese di verità assolute su temi sui quali, chi scrive tali "certezze", ha poca o nulla esperienza.
A chi mi ha risposto ( o piallato ) in un modo che io leggo arrogante ( io leggo, non ho scritto che tu o tu siete arroganti, e questa è, per me la sostanziale differenza tra lo scrivente che si assume la responsabilità del proprio sentire e chi, invece scarica sugli altri. Esempio: tu mi guardi da incazzato invece di come mai io leggo il tuo sguardo come se tu fossi incazzatp? Lo sei ? Lo sei con me?) linvito a chiedersi il perché:
- Se Nemesis si riferisse a me ed il termine bambini fosse usato in tono dispregiativo, potrebbe chiedersi cosa lo spinge ad emettere un giudizio dai toni che io leggo paternalisti invece di entrare nel merito del mio argomentare e portare le sue esperienze ed idee.
- Magari Z potrebbe rileggere quanto da lui esplicitamente scritto in vari post in questi anni, da cui io leggo ( come hanno fatto altri) che il coltello è per lui materia di studio solo teorico, altrettanto dicasi per la pratica del katana.
Ma, temo, ai suddetti e al piallatore non interessi chiedersi questo e con questo chiedersi quanto ogni loro scelta di vita, piccola o grande, sia davvero la loro autonoma scelta. Tanto è sempre laltro che litiga con me, laltro che non capisce, ecc. ecc.
Discorso lungo e, non so quanto interessante per i suddetti.
Grazie per avermi spinto a rileggermi e ad avviare una riflessione sul mio modo di comunicare. Nodo non da poco visto che io
- campo di questo, aiutando le persone a risolvere i loro problemi, siano essi lavorativi quanto di un lutto non elaborato, di una relazione sentimentale interrotta fino agli attacchi di panico, allanoressia e simili. Dunque, anche in un forum, in questo forum,sento la necessità di saper comunicare al meglio quanto provo e voglio esprimere. Chiedendomi, però, quanto laltro abbia davvero intenzione di fare altrettanto su di sé, lavorando per mettersi a nudo, per esporsi;
- pratico AM e guido una Scuola di AM considerandole metafora e metonimia dei conflitti quotidiani. Dunque dalla lotta, dal gioco vita / morte impugnando una spada o un coltello, traggo spunto per stare nei / gestire i conflitti.
Grazie ancora.
A voi le vostre certezze, a me i miei dubbi, e. davvero, per me stop che, tra censure e giudizi trancianti, non ho altro da chiedere.
Registrato: Jan 02, 2006 Messaggi: 321 Località: Padova
Inviato: Ven 26 Giu 2009-14:41 pm Oggetto:
Scusate se mi intrometto e magari alimento un pò di flame a caso...
Scusate se forse mi esprimerò terra terra...
Ma...
Essere studiosi dei conflitti significa in primo luogo saperli evitare e non alimentarli o provocarli.
Purtroppo sui sei il tuo primo intervento e tipicamente tutte le ultime frasi dei tuoi post in questo thread sono affondi. A peggiorare la situazione è che alcuni di questi sono affondi senza un chiaro bersaglio e, trattandosi di uno scontro verbale, sono quindi lasciati alla libera interpretazione dei lettori.
La reazione più comprensibile per chi si può sentire colpito da tali attacchi (a ragione o a torto che sia e nel modo giusto o sbagliato che sia) è la difesa ed il contrattacco con i risultati che abbiamo visto.
Alla fine tutto il thread risulta trasformato in un campo di battaglia in cui nessuno, a ben guardare, ha guadagnato nulla se non ferite (fortunatamente solo nell'orgoglio).
Tutti noi dobbiamo lavorare sul nostro modo di esprimerci (io per primo sia beninteso). In primo luogo per cercare di non crearli i conflitti, e poi per cercare di far finire quelli che malauguratamente creiamo.
Ad eddyx7, che cercava un consiglio sulla strada che vuole percorrere, si può solo dire di stare attento perché non serve avere alcuna verità assoluta per asserire che un'arma è sempre uno strumento pericoloso per gli altri e per se stessi. E la pericolosità è inversamente proporzionale al saperla usare. Alla fine ognuno a modo suo (giusto o sbagliato che sia) penso abbia voluto comunicargli questo.
Per il resto... L'esito di uno scontro è sempre indeterminabile. Evitare un conflitto invece è sempre una vittoria. SAYA NO UCHI NO KACHI
Registrato: Dec 21, 2006 Messaggi: 277 Località: milano
Inviato: Sab 27 Giu 2009-22:40 pm Oggetto:
Fedele allimpegno preso di non espormi più su quanto da me scritto e piallato (e su cui rinnovo le mie scuse perché non avevo alcuna intenzione offensiva) mi limito a rispondere al pacato intervento di Kherydan sul conflitto. Su cui mi permetto di dissentire.
Inizio con l'accludere un mio breve articolo pubblicato, mesi addietro, sulla rivista della mia Scuola.
Se di interesse, confido possa essere l'avvio per un sincero scambio di "esperienze" in merito.
A qualcuno è mai capitato di sentire la frase se vis pacem, para bellum ( se vuoi la pace, prepara la guerra) ?
Ogni volta che la sento, penso al Chi Sao (mani appiccicose).
Premetto la mia adesione allEraclito del Bisogna sapere che la guerra è presente in tutte le cose,
che la giustizia è conflitto e che tutto accade necessariamente come frutto di una lotta e al mottoMorire è facile, vivere è difficile, di J. Korczaki, autore dellintenso Il diritto del bambino al rispetto ( libro che mi permetto di consigliare a tutti i padri e le mamme che mi leggono), assassinato, con tutti i bambini da lui accuditi, per mano dei nazisti.
Io credo sia evidente che il percorso di superamento spontaneo di avversità e conflitti sia quello in grado di farci crescere come individui sani, equilibrati, ri-conoscenti anche verso le proprie zone dOmbra, verso i mille piccoli e grandi mostruosi demoni che dimorano in noi.
La pratica del conflitto non è certo cosa immediatamente comprensibile: a prima vista pare solo un cozzare violento tra chi prevarichi laltro.
Per questo il Chi sao (almeno come io lintendo) ( ma anche tutte le pratiche in coppia, antiche e moderne, che ne assumono più o meno le stesse caratteristiche, penso al Randori dEntrade creato dal M° Hiroo Mochizuki dello Yoseikan Budo) richiede uno sviluppo educativo delle competenze creative ed inventive, dellascolto di sé e dellaltro, dellazione come prevenzione ed anticipazione di ciò che sta per accadere; fino alla capacità, come in una danza, di guidare la coppia in movimenti condivisi secondo un ritmo comune che, con un gioco di illusione, starà a me rovesciare nellesatto opposto.(Lho già fatto, lo rifaccio: The Prestige, guardatelo. E un grande film sulle Arti Marziali !!)
Ecco il conflitto inteso come area di formazione ben distante dalla violenza, anzi, ad essa opposto nel momento in cui, nel Chi Sao, confluiscano le nostre reciproche ( mie e dellaltro) risorse e scarsità., dove il mio pugno sul naso altrui sia una domanda alla sua capacità di difesa, dove il fare di uno sia una critica costruttiva al fare dellaltro. Che la pace, anche in senso lato, anche in termini di pace tra popoli e pace tra stati, è ben più ardua da ottenere e mantenere della guerra stessa, e che la stessa pace non si possa porre in termini pacificatori ( citazione attribuita a G. Pagliarani da Dario Arkel, in Lestetica del conflitto , FOR n° 74 a. 2008) quanto come continua mediazione tra micro e macro conflitti.
In questo senso, il Chi Sao che per me è contemporaneamente:
ascolto consapevole di ciò che io faccio, ascolto consapevole di ciò che laltro fa
e tentativo di intuire ciò che laltro ha capito di me,
opera sul terreno del diritto allascolto e di espressione, che sono fondamentali per la crescita del singolo e del suo stare con gli altri, per la convivenza pacifica ( e non pacifista) tra gli uomini.
Per questo, le braccia meccanicamente tese di chi con ciò intenda rifiutare il rapporto, imponendo un confine rigido ed impermeabile ; le braccia molli e seminerti di chi si lascia invadere passivamente; la postura iperlordotica, come il fiato spezzato o lansia di prestazione / prevaricazione., altro non sono che resistenze al rapporto, resistenze ad un equilibrato stare nelle relazioni e, come tali, vanno utilizzate in uno scambio generoso al fine di aprire a costoro la strada (Neijia Kung Fu) verso il proprio sé, verso il ri-conoscersi per quello che si è dentro. Il conflitto come levatrice di un individuo rinnovato, perché Non ci si afferma che opponendosi (Henri Wallon).
Il che comporta, praticando Chi Sao, labbandono della ragione, quella ragione che ha dimenticato limmagine preverbale, che nega la potenza creatrice dellistintuale, per abbracciare invece il campo dellistinto, delle emozioni, dellincertezza come dimensione della ricerca.
Un fare che è immaginazione, pensiero fantasmagorico politeista, alternativo alla logica aristotelica del sì o no, quanto al pensiero cristiano del bene o male, inferno o paradiso.
Un fare Chi Sao la cui bellezza, la cui estetica, richiama il mito di Afrodite, ovvero la natura dellanima sempre marziale, combattiva. Come a dire che più delletica sarà lestetica a moderare, a governare il conflitto.
E la violenza ? Certamente cè posto, legittimo, anche per la violenza.
Considerata non come un mostro da abolire né come una buia cantina da illuminare, ripulire e trasformare nel salotto buono. Ma come un elemento da ri-conoscere, a cui attribuire un peso nel nostro agire, che ogni conflitto è anche violenza, energia violenta.
Perché la violenza, tratto costitutivo della natura umana ( Dizionario di Psicologia a cura di U. Galimberti) è figura della pulsione di morte, indissolubilmente legata alla pulsione di vita. Dunque componente essenziale del nostro stare al mondo e nelle relazioni, componente essenziale di ogni pratica marziale.
Personalmente, alla violenza trovo uno spazio più consono nel combattimento libero e nella pratica della spada, acciaio affilato ed affamato. Ma questo è un altro discorso.
Registrato: Jan 02, 2006 Messaggi: 321 Località: Padova
Inviato: Lun 29 Giu 2009-12:02 pm Oggetto:
Dopo essermi dimenato tra le varie citazioni posso solo che trovare dei punti di contatto molto interessanti.
La mia visione, anche se può non sembrare, è la stessa, solo che più che a cercare lo scontro come parte sempre presente nella vita, tendo all'evitarlo quando questo è umanamente possibile.
Ogni scontro porta ulteriore dolore in un mondo che ne è già saturo (proprio perché la guerra è presente in tutte le cose), e che quindi non ne ha bisogno in aggiunta.
E' chiaro che se alla fine scontro ci deve essere bisogna essere preparati a superarlo ed a vincerlo. Un guerrierio, nel senso più ampio che tale termine può significare, passa la vita intera a prepararsi allo scontro ma, alla fine, l'insegnamento maggiore che può trarre è che lo scontro non dovrebbe mai verificarsi.
Scontrarsi quando è strettamente necessario ma non cercare lo scontro in ogni momento solo per soddisfare il proprio ego.
Poi ad ognuno la sua visione. Questa è la mia. Magari è semplicistica in un mondo di continue complicazioni; ma è ache vero che le cose semplici non mi hanno mai deluso.
Saluti!
Registrato: Dec 21, 2006 Messaggi: 277 Località: milano
Inviato: Mar 30 Giu 2009-10:20 am Oggetto:
Scusami se il mio articolo ti ha costretto a qualche dimenamento. Per altro è,appunto, un articolo scritto per una rivista letta dai miei allievi e dagli amici / conoscenti a cui la spediamo ( generalmente anche loro docenti e praticanti di AM), dunque ha un taglio ben diverso da uno scritto per un forum.
Non voglio tediare gli altri utenti, forse non interessati, e mi limito a poche cose.
Convengo ( se ho ben capito) con te sul fatto: Tizio insulta pesantemente Caio; Caio lascia perdere e se ne va. Conflitto evitato. Forse, io mi permetto di dire.
Perché Caio, nel suo scegliere, è entrato in conflitto, anzi in più conflitti: con la paura di prenderle, con lorgoglio di darle, con limmagine di sé come un grande saggio o con quella di un super eroe che non si abbassa a tanto. E dopo lessersene andato, aprirà altri conflitti a seconda di come la racconterà a sé ( come ammetterà la paura, lorgoglio ed altro, come sinceramente ammetterà quale è stata la motivazione reale per cui ha evitato - è scappato?- lo scontro, ecc) ed agli altri ( avrei potuto ma ho avuto paura potevo farlo a pezzi, ecc.).
Quel lavoro su di sé, dentro di sé, che, per me, è hon (fondamentale) nella pratica marziale.
Questo, poi, è un breve estratto da un opuscolo che ho scritto intorno al nostro modo di fare spada ed in cui entra il conflitto:
Il rapporto tra ritmo e conflitto il ritmo è la risposta a qualcosa di vivo: può essere unattesa, ma anche unazione. Entrare nel ritmo è entrare esattamente nel grande motore della vita. Il ritmo è in fondo alle cose, come un mistero.( J. Lecoq, Il corpo poetico)
1. ritmo respiratorio, latto primario della vita biologica, che genera un conflitto tutto interno allindividuo;
2. ritmo emozionale, ogni relazione, come ogni individuo, ha il suo ritmo. Ciascuno di noi ha il suo ritmo emozionale e nellentrare in contatto con altra persona / in altro ambiente crea ( o subisce) un ritmo di relazione. Il conflitto qui è sì interno allindividuo ma in rapporto con laltro;
3. ritmo motore, generatosi tra corpo e spazio, in cui il movimento primario nasce nel rapporto con la legge di gravità. Il conflitto è fra individuo ed ambiente ( spazio).
Se ti interessasse, mandami il tuo indirizzo mail che ti invio lopuscolo. Così mi dici, da praticante, come ti risuona.
Registrato: Jan 02, 2006 Messaggi: 321 Località: Padova
Inviato: Mar 30 Giu 2009-13:03 pm Oggetto:
Nessun problema. Mi capita di peggio in quanto a dimenamenti . Ad ogni modo l'esempio che porti è un tantinello arbitrario. Quello che tu descrivi è già uno scontro (iniziato da Tizio nel momento in cui insulta) e non ho mai detto che la mia filosofia è il ritirarsi in buon ordine da uno scontro ^_^
La mia filosofia semmai è non essere mai quello che lo inizia per quanto mi è possibile.
Qui il danno è fatto; quindi a quel punto, purtroppo, per mancanza di una serie di cose da parte di Tizio (prima tra tutte l'educazione), bisogna scontrarsi anche se Tizio parte bello svantaggiato (a meno di non trovarsi in una società dove l'insulto è visto come una connotazine positiva).
Quindi tutto il tuo ragionamento conseguente è superfluo.
Registrato: Dec 21, 2006 Messaggi: 277 Località: milano
Inviato: Mar 30 Giu 2009-13:20 pm Oggetto:
Se ho capito bene le tue righe, io non riesco proprio a spiegarmi.
Scrivevo di altro, qualsiasi esempio io avessi fatto. Scrivevo di conflitto come costante di ogni relazione, anche quelle che si mostrano amicali. Va bé.
Mi spiace non riuscire a spiegarmi.
Grazie per lascolto prestatomi.
Registrato: Jan 02, 2006 Messaggi: 321 Località: Padova
Inviato: Mar 30 Giu 2009-13:41 pm Oggetto:
Ok quindi se interpreto bene quello che hai scritto anche il nostro colloquiare qui è un conflitto. A questo punto sono curioso di sapere, secondo i tuoi canoni, come questo conflitto in particolare è stato gestito.
Registrato: Dec 21, 2006 Messaggi: 277 Località: milano
Inviato: Mar 30 Giu 2009-15:45 pm Oggetto:
1) Mentre ho facile capacità di comunicare de visu e per lettera /mail, infatti è pure il mio mestiere ( addetto allaccoglienza / counselor) e la mia passione ( la formazione mia e di altri attraverso le Arti Marziali ), ho qualche difficoltà via forum. Difficoltà che diviene enorme in questo forum.
2) Ho cercato di gestire il rapporto con te esponendo la mia esperienza e le riflessioni su questa esperienza. Cosa che, abitualmente, non faccio. Chiedo infatti sempre prima lumi al compagno di comunicazione per capire al meglio cosa lui intenda, oppure riassumo brevemente quel che ho capito del suo pensiero. Solo quando lui mi da lOK, gli propongo le mie idee. In forum mi sa che non è possibile. Sarebbe troppo . palloso !!
3) Ho avuto risposte che mi risuonano cortesi e non svalutanti nei miei confronti, pur se lontane dal mio tentativo di comunicare / metacomunicare sul conflitto. Tentativo da te non raccolto, credo per mia incapacità espositiva, ma, magari, anche perché ( per motivi tuoi che io non so) non ti interessa metacomunicare sul conflitto.
4) Mi ritengo soddisfatto del mio comportamento, che nessuno credo potrebbe definire aggressivo in senso svalutante e sono contento di aver trovato un interlocutore che mi ha permesso sia di offrire al forum un terreno di discussione per me importante ( benché credo non sia altrettanto per gli altri frequentatori che, infatti, non sono intervenuti ) sia di provarmi in un dialogo in questo forum che, ripeto, io trovo ostico per le mie caratteristiche e per quelle del forum stesso.
5) Credo che, dora in poi, mi limiterò ad interventi il più possibile asettici e neutri, che sono quelli più numerosi in questo forum. Cosa che trovo, per altro logica, in un forum soprattutto di collezionisti e individui più portati a commentare / comunicare sullestetica di quella lama, sullacciaio di quellaltra, su quando finalmente uscirà quel tal modello, su quale coltello è meglio per fare chopping e quale uno si porta in tasca ogni giorno piuttosto che sul fisicoemozionale del rapporto uomo acciaio. Argomenti, i primi, sui quali, comunque, ho più da imparare che da offrire.
6) Confido di aver suscitato in qualche forumita la voglia di riflettere sulla comunicazione, sullassunzione di responsabilità, sulla relatività di ogni verità ed affermazione ,su . ma sto nuovamente, temo, annoiando.
Questo per quanto riguarda me. Che solo di me, ovviamente, posso scrivere.
E tu ?
Registrato: Feb 03, 2004 Messaggi: 5967 Località: Milano(Arese)
Inviato: Mar 30 Giu 2009-16:07 pm Oggetto:
Prego di continuare il confronto, pur in maniera civile, via PM.
Sicuramente imparerete molto l'uno dall'altro _________________ MIO SITO http://sites.google.com/site/lu80ca/
Io pratico Katori Shinto Ryu, usiamo SEMPRE il bokken per gli esercizi in coppia.
Raramente la katana (non affilata), e in quel caso ci si muove praticamente al rallentatore solo per perfezionare certi movimenti.
Non capisco cosa tu intenda con "studi" . _________________ " Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni."
che menate però su discorsi TOTALMENTE OT.
all'iniziatore del post:
prendi una pratical che è una bomba e la puoi maltrattare il giusto.
cmq ragazzi è come andare a chiedere "compro un cane o un gatto?"
ATTEEENTO IL GATTO GRAFFIA E IL CANE MORDE.
Si sa che la spada taglia e uccide se lo vuole fare e chiede uan spada da usare parlate dei materiali e non dell'etica.
Se uno ti chiede qual è il ponte più vicino per andare a buttarsi tu glielo dici o tenti di fargli capire che sta facendo una cavolata? _________________ IMPORTANTE: "Non ascoltate pharadin tanto e' leso"
non gli dico il più vicino gli dico il più alto.
se è incosciente tanto ci va comunque!
che discorso è il tuo non capisco. questo mica ha chiesto "che arma uso per suicidarmi?"
ha detto "che spada uso per fare dei test"
la risposta corretta è : "la spada xxx funziona meglio mentre la xyx insomma e la yyy non è cconsigliata perchè si rompe"
non : "secondo la disciplina dei monaci tibetani e dei guerrieri masai la spada dovresti usarla mettendo la mano sopra la testa e il piede in bocca al tuo vicino di casa" o roba simile
cosa che sostanzialmente è stata fatta co un ottimissimo confronto verbale pieno di nozioni interessanti certo ma totalmente inutili!
lo sono altrettanto come se io mi metto a farvi la descrizione dell'allevamento del pitone reale!
interessante ma qui INUTILE
raz, già una volta ci hanno accusato di consigliare comportamenti violenti e criminali quindi non vorrei mai che arrivasse qualche altro buontempone ad accusarci di favorire comportamenti pericolosi... _________________ IMPORTANTE: "Non ascoltate pharadin tanto e' leso"
Ciao a tutti, in merito alla discussione qui sopra (che ho letto finchè ho potuto) consigliate anche a me una katana per staccare la testa di un essere umano nel miglior modo possibile?
Colgo l'occasione per domandare a qualcuno di voi se è possibile andare a caccia con una katana ed eventualmente dividere in due un cinghiale mentre ti carica a testa bassa... in una situazione del genere che colpo prediligete contro l'orrido bestio per metterlo ko? Avreste il coraggio di farlo veramente? In una ipotetica situazione assurda avreste un po' d paura di fallire il colpo e venire massacrati dal cinghiale in corsa... oppure senza nessuna esitazione e con fredda tecnica battereste l'animale castrandolo, triturandolo, condendolo con spezie varie e insaccandolo creando fantastiche salsicce... e tutto con una solo sapiente colpo di spada??? :joy:
Scusate se sono andato off topic ma tanto leggendo la domanda di origine ed il conseguente dibattito direi che siamo tutti off topic!!
PS sarei curioso comunque di sentire le vostre risposte serie in merito alla mia domanda ironica sulla caccia al cinghiale (ehehehe) con la katana.... e spero di aver stemperato la situazione "accesa" che si è creata qui sopra!!
molto divertente, ma direi che siete già andati abbastanza off topic anche senza incitare ulteriormente. _________________ Io ho sempre ragione, e i fatti mi cosano.
Leggo solo adesso questo topic.
In teoria, sono d'accordo con Kat. Solo che mi viene un pensiero. E' noto a tutti che il voler fare una esperienza di combattimento a pieno carico, può essere foriero di pericoli e danni fisici reali. Considerato che questo è un forum pubblico, può essere legittimo, dopo, ovviamente, aver risposto con precisione alla domanda, dare qualche consiglio per evitare che ci si faccia del male. Credo che tutti vogliano evitare conseguenze spiacevoli.
Va da se e, forse non era neanche il caso di dirlo, che non voglio assolutamente alimentare nessuna polemica.
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