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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - Prove di tempra differenziata....
Indice del forum » L'acciaio e i suoi segreti

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Prove di tempra differenziata....
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Autore Messaggio
Mostho
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Registrato: Feb 29, 2008
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MessaggioInviato: Lun 25 Mag 2009-11:13 am    Oggetto: Prove di tempra differenziata.... Rispondi con citazione

Beh che dire, na gioia vedere la linea dell'hamon gia solo scartavetrando con la 100.

Ecco come ho fatto io:
portato a 400 la lama
sgrassata per bene con alcol
maneggiando con i guanti di lattice ho preparato un composto semiliquido di malta refrattaria.
Accendo il cannello al minimo
Stendo uno strato di malta con un cucchiaino pulito e lo asciugo con il cannello. Se si stacca lo vedo subito, se non si stacca vado avanti.
Faccio strati cosi di malta, asciugando istantaneamente con il cannello AL MINIMO, in modo che non si stacchino successivamente, fino ad un totale di circa 1cm.
Sono circa 5 strati per lato. Ogni volta che li stendo li premo leggermente in modo da far aderire uno all'altro. Poi asciugo. E cosi via.
Dovrei pulire per bene la lama, dove ci sono striature leggerissime di malta, che potrebbero dare un effetto damascato se lasciate. Me ne frego i piace un effetto un po piu rozzo e non pulisco. Ri asciugo leggermente.

Scaldo e porto a temperatura.
Puccio nell'olio la lama di O2.
Un po di malta cade nell'olio, bene mi evita rogne dopo quando lo puliro.
Tolgo l'eccesso di malta senza fatica, due colpetti di mano e un colpetto di carta.

Ecco i risultati con la carta 120-240. A 120 si vedeva ancora di piu.







Notare le particelle di malta, che era in realtà un o strato sottilissimo, che non ho pulito a dovere.
Me ne sono fregato semplicemente e l'effetto finale non mi dispiace...

La prossima volta provo anche con argilla o creta per modellare. Mia sorella faceva l'artistico e ne ha ancora un pochetto...

Ora sono indeciso se acidare con l'aceto, o lucidare ancora di piu e lasciare intravedere l'hamon solo controluce.
L'ultima ipotesi mi garba perchè da un effetto vedo non vedo molto elegante.
Su questo frangente i consigli sono bene accetti.

Ciao!
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grattila
Fabbro
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MessaggioInviato: Mer 27 Mag 2009-17:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

fammi indovinare,l'hammon l''hai lasciato tutto scoperto?o sul dorso di piu e sul filo di meno?a me quelle macchiette sul filo mi sembrano causate dall'ossidazione...in cosa tempri di preciso?
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riccardo-89
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MessaggioInviato: Mar 08 Set 2009-2:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

caspita
oggi proprio ho fatto la mia prima tempra differenziata a una spada
la tempra è andata bene perchè la lima si rovina, il rinvenimento lo ho fatto proprio a capocchia tenendola un'ora a distanza dai carboni, ma il fatto è che mi si è storta NEL SENSO OPPOSTO ALLA CURVATURA CHE UNA SPADA DOVREBBE AVERE

ora, io voglio raddrizzarla, per farlo devo scaldarla, ma se la scaldo la stempro
chi mi dice fino a quanto posso scaldarla senza stemprarla?
grazie a tutti

se esce l'hamon ve lo fo vedere
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Templar
Maestro di spade e coltelli
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MessaggioInviato: Mar 08 Set 2009-18:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sopra i 750°C circa (all'incirca Ac1 per acciai bassolegati ipereutettoidi) perdi la tempra.

Ma già riscaldando la lama oltre la temperatura di rinvenimento utilizzata ottieni un cambiamento di durezza (se si parla, come imaggino, di un acciaio bassolegato, la durezza diminuisce), a meno che il tempo di permanenza non sia molto ridotto.


La cosa migliore da fare, secondo me, è raddrizare la lamaa caldo, perdendo la tempra, e rifare il trattamento termico.

Che acciao e che mezzo di spegnimento hai usato?

Ciao.
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riccardo-89
Apprendista Fabbro
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Messaggi: 42

MessaggioInviato: Mer 09 Set 2009-1:47 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar, l'acciaio e il liquido di spegnimento me li hai consigliati tu!
sono riccardo che sto a fa la katana hon-san-mae!!
ti ho rotto le palle per mesi e ti sei scordato di me!
vabbuo tranquillo: C45 e K720, olio di semi 45°
secondo me il motivo per cui nello spegnimento si è storta in quel senso è che avevo una vaschetta piccola che conteneva poco olio (5 litri) che magari non la ha finita di spegnere bene. in un video ho visto che la katana nello spegnimento si curva prima in avanti e poi ritorna verso dietro (questo in 5 secondi durante lo spegnimento in una vasca trasparente). a me è rimasta solo avanti. bo.


oggi praticamente la ho scaldata un pochetto (200 o 300°) e l'ho raddrizzata del tutto
il prezzo per averlo fatto è un taglietto di mezzo cm ma davvero finissimo che si è fatto solo sulla parte di tagliente temprata
poi ho chiuso questa crepetta (che però non ha forma di crepa, è dritta, tipo un taglietto, e sta SOLO sulla parte temprata) con la saldatrice, ma non ti preoccupare ho fatto in modo che la saldatrice scaldasse solo nel punto da chiudere, senza stemprare tutto.

vedi, non ho voluto rifare la tempra perchè è un miracolo che è uscita bene per me: nessuna crepa e... la lima proprio non la gratta.

giusto per farti qualche osservazione che magari per te è interessante:
prima della tempra, allo stato forgiata e poi normalizzata, la spada quando la battevo su un ceppo vibrava molto e a lungo. adesso, dopo la tempra, vibra di meno
ho l'impressione che il punto di plasticità si sia fatto più vicino, cioè che adesso è più facile che quando la si piega rimane piegata, rispetto a prima. sicuro non si piega come questo video. http://www.youtube.com/watch?v=3b_0XmI6qn0. tu sai dirmi come fanno a fare le spade così? io calcola che ho fatto un solo rinvenimento di un'ora a 200 o 300 gradi circa in forgia. che dici ne faccio un'altro?
mi sembra quindi meno elastica, ma la durezza del tagliente è tangibile: lo ho preso anche a martellate per raddrizzarla e non si faceva niente.

mo stiamo a vede se salta fuori l'hamon
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zatoichi
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MessaggioInviato: Mer 09 Set 2009-1:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

sulle spade giapponesi, quando una crepa interessa tutto l'hamon, si butta la lama..
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Templar
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MessaggioInviato: Mer 09 Set 2009-18:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Noo, fe una saldatura sul tagliente. Anzi, NOOO, fare una saldatura su una lama.

Per me non è una buona cosa da fare.

Comunque, se si è storta in senso contrario, ovvero ha sori negativo, mi viene da pensare che si siano formate grosse tensioni di compressione nella zona temprata, ma potrei sbagliarmi alla grande.

Se tu tempri una lama, anche con tempra differenziata (per cui il dorso rimane perlitic e quindi decisamente duttile), dovrebbe aumentare il limite di snervamento e quello a rottura, ma diminuire la flessibilità.

Quindi la deformazione plastica dovrebbe avvenire sotto uno sforzo maggiore ma con una deformazione minore. Non so se mi sono spiegato.

Poi se la parte rimasta perlitica è molto ampia allora la lama in generale manterrà un comportamento abbastanza plastico ed avrà un basso limite di snervamento (un po' come alcuni kukry nepalesi).

Comunque quella lama andebbe rifatta. Una crepa, o un taglio, nel tagliente non è una bella cosa, sopratutto su una spada, e la saldatura non è una buona soluzione a mio parere.

Non vedo il video.

Ciao.
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syzygy
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MessaggioInviato: Mer 09 Set 2009-19:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ciao
se vuoi andare avanti con la lucidatura ti consiglio di usare sempre carta abrasiva nuova,gli americani definiscono questa cosa come"lavorare a poro aperto" non devi ottenere una lucidatura meccanica(brunitura meccanica) ma una lucidatura abrasiva,con carte sempre nuove e sempre più fini,se usi le ruote di stracci per esempio l'amon sparisce.
una volta che hai ottenuto quello che vuoi, passi il limone quante volte dipende dal risultato che ti interessa,io di solito lo passo due volte.
Poi prendi la pasta abrasiva fine quella azzurra va bene e con le dita(occhio) passi la lama.
In questo modo ottieni una buona lucidatura e un amon bellissimo.
Mi raccomendo cambia la carta spesso,diciamo quando perde il suo potere abrasivo (circa 5/6 passate,dipende dalla carta) è ora di cambiare ,quando le righe sono uniformi,passi ad una carta più fine e così via.
Dimenticavo,il risultato può essere molto diverso da quello che è presente ora,le righe che vedi non sono di tempra,il vero amon lo vedi se pulisci,forse è un po basso
ciao
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riccardo-89
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MessaggioInviato: Gio 10 Set 2009-1:40 am    Oggetto: Rispondi con citazione

vi ringrazio molto per i consigli
il video comunque basta che metti su youtube "test katana 6" e compare
ora io mi sono fatto un'idea di com'è un acciaio al carbonio temprato e posso scommetterci che non si flette in quel modo!!

ma io non capisco però
le katane sono famose per essere elastiche
eppure vegono temprate... e se le tempri diventano molto poco elastiche...bo!

questo acciaio tutto sommato ha subito questi trattamenti: ho preso gli acciai, li ho saldati in bollitura come hon san mae (ferro dolce, C45 e K720), li ho forgiati un poco, ho fatto una normalizzazione, ho fatto asportazione, poi ho cominciato a fare una tempra ma essendo che la malta si era staccata in forgia non ho spento e quindi ho fatto un'altra normalizzazione, poi ho fatto un'altra normalizzazione ancora per sicurezza, e poi la tempra differenziata, e un rinvenimento in forgia a mezzo metro di altezza per un'ora.
dovrebbe essere una spada eccezionale, ma sinceramente credo che se ci colpissi un palo della luce per dieci volte con tutta la forza ne uscirebbe piegata se non spezzata. Cosa ho sbagliato secondo voi? dite che è normale che sia così? alla fine la katana è molto sottile e storicamente si sa che si spezzavano...
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syzygy
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MessaggioInviato: Gio 10 Set 2009-10:40 am    Oggetto: Rispondi con citazione

riccardo-89 ha scritto:
vi ringrazio molto per i consigli
il video comunque basta che metti su youtube "test katana 6" e compare
ora io mi sono fatto un'idea di com'è un acciaio al carbonio temprato e posso scommetterci che non si flette in quel modo!!

ma io non capisco però
le katane sono famose per essere elastiche
eppure vegono temprate... e se le tempri diventano molto poco elastiche...bo!

questo acciaio tutto sommato ha subito questi trattamenti: ho preso gli acciai, li ho saldati in bollitura come hon san mae (ferro dolce, C45 e K720), li ho forgiati un poco, ho fatto una normalizzazione, ho fatto asportazione, poi ho cominciato a fare una tempra ma essendo che la malta si era staccata in forgia non ho spento e quindi ho fatto un'altra normalizzazione, poi ho fatto un'altra normalizzazione ancora per sicurezza, e poi la tempra differenziata, e un rinvenimento in forgia a mezzo metro di altezza per un'ora.
dovrebbe essere una spada eccezionale, ma sinceramente credo che se ci colpissi un palo della luce per dieci volte con tutta la forza ne uscirebbe piegata se non spezzata. Cosa ho sbagliato secondo voi? dite che è normale che sia così? alla fine la katana è molto sottile e storicamente si sa che si spezzavano...

dico che potresti accontentarti,ci vuole molta esperienza per costruire una katana,anzi una spada,una katana direi che è pressoche impossibile Linguaccia
ci sono molti fattori che determinano un comportamento,bisogna ragionare ed eliminare i problemi uno ad uno
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andreat63
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MessaggioInviato: Gio 10 Set 2009-10:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

riccardo-89 ha scritto:
vi ringrazio molto per i consigli
il video comunque basta che metti su youtube "test katana 6" e compare
ora io mi sono fatto un'idea di com'è un acciaio al carbonio temprato e posso scommetterci che non si flette in quel modo!!

ma io non capisco però
le katane sono famose per essere elastiche
eppure vegono temprate... e se le tempri diventano molto poco elastiche...bo!

questo acciaio tutto sommato ha subito questi trattamenti: ho preso gli acciai, li ho saldati in bollitura come hon san mae (ferro dolce, C45 e K720), li ho forgiati un poco, ho fatto una normalizzazione, ho fatto asportazione, poi ho cominciato a fare una tempra ma essendo che la malta si era staccata in forgia non ho spento e quindi ho fatto un'altra normalizzazione, poi ho fatto un'altra normalizzazione ancora per sicurezza, e poi la tempra differenziata, e un rinvenimento in forgia a mezzo metro di altezza per un'ora.
dovrebbe essere una spada eccezionale, ma sinceramente credo che se ci colpissi un palo della luce per dieci volte con tutta la forza ne uscirebbe piegata se non spezzata. Cosa ho sbagliato secondo voi? dite che è normale che sia così? alla fine la katana è molto sottile e storicamente si sa che si spezzavano...

come hai fatto a saldare un pacchetto da katana? hai il maglio?
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syzygy
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MessaggioInviato: Gio 10 Set 2009-12:08 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[/quote]
come hai fatto a saldare un pacchetto da katana? hai il maglio?[/quote]
in realtà se hai uno o due "battitori" si può fare anche senza maglio
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syzygy
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MessaggioInviato: Gio 10 Set 2009-12:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

riccardo-89 ha scritto:
Templar, l'acciaio e il liquido di spegnimento me li hai consigliati tu!
sono riccardo che sto a fa la katana hon-san-mae!!
ti ho rotto le palle per mesi e ti sei scordato di me!
vabbuo tranquillo: C45 e K720, olio di semi 45°
secondo me il motivo per cui nello spegnimento si è storta in quel senso è che avevo una vaschetta piccola che conteneva poco olio (5 litri) che magari non la ha finita di spegnere bene. in un video ho visto che la katana nello spegnimento si curva prima in avanti e poi ritorna verso dietro (questo in 5 secondi durante lo spegnimento in una vasca trasparente). a me è rimasta solo avanti. bo.


oggi praticamente la ho scaldata un pochetto (200 o 300°) e l'ho raddrizzata del tutto
il prezzo per averlo fatto è un taglietto di mezzo cm ma davvero finissimo che si è fatto solo sulla parte di tagliente temprata
poi ho chiuso questa crepetta (che però non ha forma di crepa, è dritta, tipo un taglietto, e sta SOLO sulla parte temprata) con la saldatrice, ma non ti preoccupare ho fatto in modo che la saldatrice scaldasse solo nel punto da chiudere, senza stemprare tutto.

vedi, non ho voluto rifare la tempra perchè è un miracolo che è uscita bene per me: nessuna crepa e... la lima proprio non la gratta.

giusto per farti qualche osservazione che magari per te è interessante:
prima della tempra, allo stato forgiata e poi normalizzata, la spada quando la battevo su un ceppo vibrava molto e a lungo. adesso, dopo la tempra, vibra di meno
ho l'impressione che il punto di plasticità si sia fatto più vicino, cioè che adesso è più facile che quando la si piega rimane piegata, rispetto a prima. sicuro non si piega come questo video. http://www.youtube.com/watch?v=3b_0XmI6qn0. tu sai dirmi come fanno a fare le spade così? io calcola che ho fatto un solo rinvenimento di un'ora a 200 o 300 gradi circa in forgia. che dici ne faccio un'altro?
mi sembra quindi meno elastica, ma la durezza del tagliente è tangibile: lo ho preso anche a martellate per raddrizzarla e non si faceva niente.

mo stiamo a vede se salta fuori l'hamon

tanto per andare ulteriormente off.
rileggendo il tuo post più attentamente mi sono venuti in mente alcuni particolari,la vaschetta è piccola,io tempro coltelli da 20 cm con 11 litri di olio.
ci sono alcune cose che non mi tornano.intanto la crepa è avvenuta perche non hai scaldato la lama abbastanza o non l'hai ricotta bene,è successo anche a me.
io taglierei all'altezza(previa ricottura pendolare) della crepa poi rifarei la punta (ricottura elimina tensioni)e la tempra.
La prima cosa che mi viene in mente riguardo al tagliente duro e il dorso plastico è data dal fatto che temperatura liquido di spegnimento e malta non sono state "dosate" come si deve.
Se il dorso rimane plastico non è stato scaldata bene la malta(questo di solito avviene "quasi inconsciamente" per paura che si stacchi dalla lama) e quindi anche la parte di lama sottostante,che spegnendo in olio ha fatto si che il tagliente venisse temprato ma ,essendo il liquindo troppo poco drastico non ha permesso di temprare anche il dorso che è rimasto molle.
Presumo che questa cosa sia la causa anche della curvatura sbagliata,la curvatura di sori sbagliata è avvenuta perche il liquindo (anche perche è poco) ha perso di potere raffreddante troppo presto per poter riportare la lama alla curvatura corretta complice il fatto di una bassa temperatura sul dorso.
Guarda se è venuto fuori l'hamon e se risulta più basso della malta.
se è così la mia teoria può avere un senso.
tutto questo per dire che i jap temprano in acqua Sorriso e ci sarà un motivo..anche se rischioso...
scusate gli errori sono di fretta
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MessaggioInviato: Gio 10 Set 2009-18:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

riccardo-89 ha scritto:
vi ringrazio molto per i consigli
il video comunque basta che metti su youtube "test katana 6" e compare
ora io mi sono fatto un'idea di com'è un acciaio al carbonio temprato e posso scommetterci che non si flette in quel modo!!

ma io non capisco però
le katane sono famose per essere elastiche
eppure vegono temprate... e se le tempri diventano molto poco elastiche...bo!

questo acciaio tutto sommato ha subito questi trattamenti: ho preso gli acciai, li ho saldati in bollitura come hon san mae (ferro dolce, C45 e K720), li ho forgiati un poco, ho fatto una normalizzazione, ho fatto asportazione, poi ho cominciato a fare una tempra ma essendo che la malta si era staccata in forgia non ho spento e quindi ho fatto un'altra normalizzazione, poi ho fatto un'altra normalizzazione ancora per sicurezza, e poi la tempra differenziata, e un rinvenimento in forgia a mezzo metro di altezza per un'ora.
dovrebbe essere una spada eccezionale, ma sinceramente credo che se ci colpissi un palo della luce per dieci volte con tutta la forza ne uscirebbe piegata se non spezzata. Cosa ho sbagliato secondo voi? dite che è normale che sia così? alla fine la katana è molto sottile e storicamente si sa che si spezzavano...



Un acciaio temponn è poco elastico.

Anzi, la tempra e il rinvnimento servono prprio per dare elsticità all'acciaio.
L'leasticità però dipende anche dal tipo di acciaio.

Pensa agli acciai per molle. Trattati corretamente, con un adeguato ciclo di temppra e rinvenimento hanno un elevata elasticità.

Come ti dicevo però le lame co tempra differenziata possono avere un comportamento decisamente plastico, perchè la zona con bassa durezza e struttura perlitica (o prevalentemente perlitica) e ampia.

Ciao.
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riccardo-89
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MessaggioInviato: Dom 13 Set 2009-19:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bene
scusate il ritardo
il pacchetto lo ho fatto senza maglio e con due battitori (non avevano mai preso in mano un martello in vita loro)
ma quello è uscito bene (quasi quasi non ci sono punti di non-saldatura)

comunque vi ringrazio delle risposte
ci penserò sopra
mi convince la teoria di syzygy
vi faccio sapere se esce l'hamon
saluti
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MessaggioInviato: Lun 14 Set 2009-19:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

syzygy ha scritto:

tanto per andare ulteriormente off.
rileggendo il tuo post più attentamente mi sono venuti in mente alcuni particolari,la vaschetta è piccola,io tempro coltelli da 20 cm con 11 litri di olio.
ci sono alcune cose che non mi tornano.intanto la crepa è avvenuta perche non hai scaldato la lama abbastanza o non l'hai ricotta bene,è successo anche a me.
io taglierei all'altezza(previa ricottura pendolare) della crepa poi rifarei la punta (ricottura elimina tensioni)e la tempra.
La prima cosa che mi viene in mente riguardo al tagliente duro e il dorso plastico è data dal fatto che temperatura liquido di spegnimento e malta non sono state "dosate" come si deve.
Se il dorso rimane plastico non è stato scaldata bene la malta(questo di solito avviene "quasi inconsciamente" per paura che si stacchi dalla lama) e quindi anche la parte di lama sottostante,che spegnendo in olio ha fatto si che il tagliente venisse temprato ma ,essendo il liquindo troppo poco drastico non ha permesso di temprare anche il dorso che è rimasto molle.
Presumo che questa cosa sia la causa anche della curvatura sbagliata,la curvatura di sori sbagliata è avvenuta perche il liquindo (anche perche è poco) ha perso di potere raffreddante troppo presto per poter riportare la lama alla curvatura corretta complice il fatto di una bassa temperatura sul dorso.
Guarda se è venuto fuori l'hamon e se risulta più basso della malta.
se è così la mia teoria può avere un senso.
tutto questo per dire che i jap temprano in acqua Sorriso e ci sarà un motivo..anche se rischioso...
scusate gli errori sono di fretta

Uhm, non sono d'accordo su alcune cose.

Che il dorso sia platico è normale. E' un tipico comportamento dei katana e delle lame a tempra differenziata in generale.

Questo avviene perchè il dorso, raffreddandosi lentamente, assume struttura perlitica, che ha appunto bassa durezza e buona plasticità.

Ovviamente a seconda di quanto lentamente si raffredda il doso, la struttura potrà essere perlitica grossolana, perlitica fine o, in caso di velocità di raffredamento intermedia, si potranno ottenere strutture miste, perlite fine (oppure troostite), bainite ed evetualmente martensite.

In genere però il dorso ha struttura perlitica.

Il dorso poi è in C40, che ha una temprabilità decisamente bassa, quindi aumenta ancor di più la probabilità che sia perlitico.

Nulla di strano quindi, almeno secondo me.

Anzi, la lama può essersi curvata in senso contrario a quello voluto anche perchè il dorso si è raffreddato molto più lentamente rispetto al tagliente.

Il dorso, rimanendo più caldo, si mantiene abbastanza plasico, e le tensioni (secondo me di compressione, di questo tipo forse anche a causa di decarburazione superficiale) dovute ai gradienti termici nel tagliente e alla trasformazione martensitica hanno causato la curvatura negativa della lama.

Ma questa è solo una mia ipotesi, potrebbe essere completamente sbagliata.

Ciao.
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MessaggioInviato: Mer 16 Set 2009-13:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bene bene quindi:
per evitare che risuccedano: 1) sori negativo e 2) dorso plastico,
la prossima volta che tempro,
oltre a 1) più olio nella vasca e 2) una curvatura precedente,
che altro mi consigliate di cambiare?

ad esempio riguardo 1) normalizzazione precedente (io la ho fatta portando al rosso ciliegia per 5min tutto omogeneamente e poi lasciando spegnere all'aria), 2) quantità di argilla (forse ne ho messa troppa 4mm circa), 3) umidità dell'argilla (forse l'ho messa troppo bagnata dopo mezz'ora dall'applicazione), 4) disposizione dell'argilla (i giapponesi la mettono in modi molto elaborati), 5) temperatura (a me la spada era rosso-arancione, sicuro era un pò più del necessario) ecc...
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MessaggioInviato: Gio 17 Set 2009-20:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io da qualche settimana ho binato il metodo calorimentrico, delle incandescenze, con quello della calamita, perchè hp due tabelle dele incandescenze completamente diverse.

In uno cherry (ciliegia) è dato a 745°C ma è arancione, nell'altra è a 760°C ma è rosso.

Ho fatto qualche prova con del K720 e ad arancione scuro (non ero al buio completo però) l'acciaio era ancora magnetico (quindi eopricamente ero al di sotto di Ac1 ed anche del punto di Curie).

Ciao.
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MessaggioInviato: Ven 18 Set 2009-14:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ciao
Personalmente,mi è capitato di temprare una lama lunga 20cm e piuttosto sottile scaldando solo il filo,spenta in olio ha dato una curvatura verso l'alto con hamon vsibile senza malta.
ovvero dorso morbido e tagliente duro,il dorso è rimasto plastico.
ecco da dove ho dedotto quello che ho scritto su.
se la lama si è piegata in negativo e il dorso è rimasto plastico credo possa dipendere dal fatto che il liquido(o la temperatura di autenitizzazione troppo bassa) non siano riusciti a far ristendere la lama dopo la piegatura negativa(spero si capisca)
Personalmente reputo di secondaria importanza il colore dell'acciaio,o meglio,inizio a tenerne conto dopo Ac1 e anche in questo caso preferisco usare il metodo del "tempo" che rimane al calore piuttosto che sul colore dell'acciaio,è ovvio che lo guardo però con così tanto come si potrebbe dedurre da alcuni documenti che si leggono in giro sui metodi di tempra in forgia
ovviamente bisogna conoscere molto bene la propria forgia e come scalda.
sono del parere che la calamita sia l'unico punto fermo "abbastanza" sicuro per avere un riferimento sulla presunta temperatura del metallo,poi ovviamente il superamento di tale temp. bisogna valutarlo ad occhio.
ciao
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Templar
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MessaggioInviato: Sab 19 Set 2009-11:57 am    Oggetto: Rispondi con citazione

syzygy ha scritto:

se la lama si è piegata in negativo e il dorso è rimasto plastico credo possa dipendere dal fatto che il liquido(o la temperatura di autenitizzazione troppo bassa) non siano riusciti a far ristendere la lama dopo la piegatura negativa(spero si capisca)


Il punto è proprio che è normalissimo che il dorso sia rimasto plastico perchè è iin C40 e ferro.

Il ferro non si tempra e il C40 avrà assunto struttura perlitca, dato lo strato di refrattario e la sua bassa temprabilità.

Insomma usando quegli acciai e facendo la tempra differenziata in olio è normalissimo che il dorso sia plastico.

Anche facendola in acqua, secondo me, sarebbe rimasto decisamente duttile.

Se si vuole una maggiore resistenza, durezza ed elasticità del dorso, a scapito di una minor duttilità e A%, allora, secondo me, bisognava scegliere acciai diversi dal C40 e dal ferro (ad esempio un acciaio da molle come il 5160 o il 55Si7 o altri, con una discreta temprabilità e un L6 o un K600) e utilizzare uno strato refrattario adatto ad ottenere, sul dorso, una struttura mista di bainite e martensite (a parità di velocità di spegnimento).


Ciao.
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andreat63
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MessaggioInviato: Lun 28 Set 2009-17:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

riccardo-89 ha scritto:
bene bene quindi:
... 2) quantità di argilla (forse ne ho messa troppa 4mm circa), 3) umidità dell'argilla (forse l'ho messa troppo bagnata dopo mezz'ora dall'applicazione), 4) disposizione dell'argilla (i giapponesi la mettono in modi molto elaborati), 5) temperatura (a me la spada era rosso-arancione, sicuro era un pò più del necessario) ecc...

la malta deve essere essicata, prima di scaldare x la tempra e aver cura che non si screpoli e che sia perfettamente aderente, ad essicazione avvenuta. eppoi deve essere non argilla pura, ma creta (che è terra con frazioni di argilla e limo) più polvere di carbone + polvere di arenaria (che ha proprietà refrattarie). non chiedermi le proporzioni di questi materiali, perchè non sono mai riuscito a trovarle. secondo me non le dicono neanche sotto tortura :bangin:
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