Inviato: Lun 09 Mar 2009-15:55 pm Oggetto: Durezza HRC degli acciai, INOX o al Carbonio?
Salve a tutti, vorrei capire un acciaio al cabonio temprato che durezza HRC riesce a raggiungere in media e al massimo...e quanto è la durezza che può raggiungere un Acciaio Inox temprato..
Cercavo da qualche parte anche quanto sia la durezza HRC dei coltellini inox della Victorinox...e vorrei compararli magari (in durezza) ad un coltello come ad esempio un Opinel al carbonio..
..aspetto vostre informazioni..accorrete numerosi:-)
Inviato: Lun 09 Mar 2009-19:22 pm Oggetto: Re: Durezza HRC degli acciai, INOX o al Carbonio?
Alfarese ha scritto:
Salve a tutti, vorrei capire un acciaio al cabonio temprato che durezza HRC riesce a raggiungere in media e al massimo...e quanto è la durezza che può raggiungere un Acciaio Inox temprato..
Cercavo da qualche parte anche quanto sia la durezza HRC dei coltellini inox della Victorinox...e vorrei compararli magari (in durezza) ad un coltello come ad esempio un Opinel al carbonio..
..aspetto vostre informazioni..accorrete numerosi:-)
La durezza raggiungibile da un acciaio dipende dalla sua composizione chimica e dai parametri di tempra.
Quindi senza riferimenti precisi al tipo di acciaio non è possibile dare una risposta chiara
Non so di preciso la durezza a cui vengono temprati gli Opinel al carbonio ne i Victorinx I Victorinox comunque non sono a durezze molto alte, credo attorno ai 55-57 Hrc.
Certo, so che ovviamente la durezza finale dipende dalla composizione degli acciai, quantità di carbonio, cromo..molibdeno..ecc
Ma io dicevo qual'è la durezza massima che un acciaio inox può raggiungere?quale per acciaio al carbonio..? ad esempio ho sentito che gli inox ATS 34 si riescono a temprare fino a 61-62 hrc...immagino uno al carbonio anche di più...altrimenti che senso avrebbe l'esistenza di un acciaio al carbonio che è ossidabile?
altrimenti che senso avrebbe l'esistenza di un acciaio al carbonio che è ossidabile?
-ottima robustezza, soprattutto per la serie 10 (1055---1095, dal piu' robusto al meno robusto, in termini relativi)
-facilita' d' affilatura (con ottima predisposizione per un filo molto rifinito)
-buona tenuta del filo
-ottimo rapporto qualita'-prezzo
-facile reperibilita' (anche tramite riciclo, es. lime)
-testati dal tempo
-brunibili (a tanti piace, soprattutto la patina naturale)
A meno che non si abbiano esigenze specifiche, la ruggine si puo' evitare con un po' di manutenzione, una finitura a specchio o una vernice tecnica abbinata a un buon olio, migliorano sensibilmente la resistenza alla ruggine.
beh sull'ottima resistenza del taglio non avevo dubbi...sul fatto che la rugine si può combattere con la manutenzione idem...stesso per prezzo basso e riciclabilità (ho fatto più di un coltello partendo da vecchie lime)..
Ma prezzo a parte se avessi un inox con la stessa durezza dell'acciaio al carbonio...preferirei questo a priori..perchè sicuramente durerebbe di più visto l'inossidabilità...
Questo vale se la durezza è la stessa...
Gli acciai al carbonio bassolegati in genere hanno una migliore resilienza, elasticità e flessibilità, a parità di durezza, rispetto agli acciai inossdabili martensitici.
Hanno un alta tenuta del filo e meno problemi di chipping.
Ti sembra poco?
Ed è proprio per questi motivi che gli acciai al carbonio sono più indicati, rispetto agli acciai inossidabili martensitici, per la costruzione di coltelli da campo e lame lunghe.
Ripeto, la durezza massima raggiungibile conta poco, soprattutto se si fa un discorso così generale come "acciai al carbonio" e acciai inossidabili martensitici". Perchè lo ZDP 189 può raggiungere anche i 69 Hrc, ma l'MA5M o il 420A no. Il 1095 o il 52100 o l'O1 possono raggiungere anche i 63-64 Hrc, ma il 1050 no.
E comunque il tipo di acciaio e la durezza va valutato anche in base alla tipologia di coltello.
Registrato: Nov 20, 2007 Messaggi: 2012 Località: Pavia
Inviato: Mar 10 Mar 2009-14:54 pm Oggetto:
Scusate, mi intrometto un attimo nella discussione per farvi una domanda e per verificare se la risposta è quella che penso o menno.
Dunque:
Perchè quando si indica la durezza di un coltello a volte si danno due valori ed a volte uno solo?
Ad esempio: sulla tabella acciai del sito si legge che per un 440C la durezza è 58 come pure per un VG10, mentre per un S30V è 58/60 e per un BG42 è 58/61...
E' solo perchè la durezza, per certi acciai, non è determinabile correttamente perchè, per errori vari, a volte viene 58, a volte 59 ed a volte 60, mentre, per altri acciai la tempra è più semplice e si ha la certezza del risultato?
Che mi dite?
Ciao a tutti. _________________ Non mi aprire senza ragione, non mi riporre senza onore.
In tabella sono indicate le durezze tipiche a cui vengono temprati, in colltelleria, quegli acciai.
Non è che, ad esempio, il 440C si può temprare solo a 58 Hrc, mentre l'S30V si può temprare solo a 58-60 Hrc.
In genere comunque le aziende danno un intervallo di durezza di 1 o 2 Hrc, perchè la durezza può comunque variare un po', a parità di acciaio e parametri di tempra, dato che le colate hanno sempre una composizione un po' diversa tra loro e per compensare, in alcuni casi, la tolleranza dei forni utilizzati.
Registrato: Nov 20, 2007 Messaggi: 2012 Località: Pavia
Inviato: Mar 10 Mar 2009-17:21 pm Oggetto:
Quindi mi par di capire che, lo stesso coltello in S30V, di due partite diverse, potrebbe avere due durezze diverse: uno 58 e l'altro 60.
Non che faccia quella differenza, solo per sapere...
Grazie
Ciao _________________ Non mi aprire senza ragione, non mi riporre senza onore.
Non puoi inserire nuovi argomenti in questo forum Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum