Inviato: Ven 22 Ago 2008-23:12 pm Oggetto: Tests fibra di carbonio moto-coltelli
OK su questa discussione sul Native 4 ( http://www.coltelleriacollini.it/community4/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=7363&postdays=0&postorder=asc&start=0 ) è nata una interessante discussione sulla robustezza della fibra di carbonio, tra me, Strydog e Vomitron.
Ora il discorso è molto interessante soprattutto perche' il suddetto materiale è usato in diverse applicazioni sia nel mondo dei coltelli sia nel mondo motociclistico.
Ho preso le osservazioni negative di Strydog sulla fibra di carbonio con molto interesse, visto che lui è un centauro con molta piu' esperienza di me e ho cominciato a dubitare della robustezza della fibra di carbonio, anche se mi sembrava strano, che fosse un materiale fragile, viste le numerose applicazioni in cui viene usato (protezioni sugli abiti x moto, parti dei motori, telai...).
Comunque visto che avevo un paio di guanti x moto danneggiati (mi hanno egregiamente protetto durante l' incidente in cui mi sono fratturato il piede, tempo fa), ho deciso di dargli il colpo di grazia e togliermi ogni dubbio (tanto comunque non si sarei fidato ad usarli dopo che hanno subito un incidente e poi ora sono autizzato, ci vorra' del tempo prima che riesco a pigliare un' altra moto).
Pero' prima di mostrarvi il test in-door, vi faro' capire cosa ha subito il guanto testato (che è il sinistro, quello che si è danneggiato di piu' durante l' incidente), prima del test.
Non mi ricordo esattamente come la mia mano ha colpito l' asfalto, pero' piu' o meno devo aver subito un colpo sul dorso della mano, cadendo verso sinistra e dopo ho grattato per diversi metri l' asfalto con il palmo (anche se il maggiore atrito lo ha assorbito il giubotto della Dainese).
Non ho avuto nessun danno alla mano sinistra (in compenso 3,5 fratture sul piede sinistro), mentre i guanti hanno riportato in 2 punti un abrasione sulla pelle (che ha restito molto bene):
(ho fotografato l' abrasione piu' grande, dopo c'è ne una piu' piccola vicino al polso)
Dopo ci sono stati dei graffi superficiali sull' inserto in fibra di carbonio:
Infine l' inserto (in un materiale strano ruvido) sul palmo si è un po' sfilacciato sul bordo e consumato (anche se si vede poco nella foto):
Comunque bando alle ciance, vediamo se il suddetto materiale serve solo a farsi fighi o se è veramente protettivo (nel mio incidente mi ha protetto bene ma era un incidente a bassa velocita' 30-40km) e robusto, ecco il test tramite video:
Come si puo' vedere dal video, la fibra di carbonio ha subito:
-molte martellate, con colpi forti e in una zona ristretta
-per tagliare e aprire l' inserto ho dovuto usare la sega da legno del mio Victorinox e un paio di cesoie
Poi quando finalmente (c'è ne voluto) sono riuscito a raggiungere le fibre di carbonio, ho testato se i filamenti erano appuntiti o taglienti (come diceva Strydog, a causa di una sua brutta esperienza relativa alla calotta di un casco), ho sfregato prima solo leggermente, con molta cautela la punta del mio indice, poi energicamente tutto il polpastrello; risultato: niente pericolo, le fibre non erano assolutamente taglienti o appuntite.
Successivamente ho testato la flessibilita' della fibra di carbonio, gli inserti (quello principale e quello secondario sul dito) si sono piegati ma nessuno dei due si è spezzato o si è danneggiato in qualche modo.
Dai tests ho potuto verificare che la fibra di carbonio è un materiale robusto, che resiste abbastanza bene agli impatti, si taglia con difficolta', non lascia filamenti taglienti o pericolosi e mantiene una buona flessibilita'.
Comunque tengo a precisare che ci sono tante variabili di mezzo, quindi altri prodotti con fibra di carbonio potrebbero avere performance completamente diverse a seconda:
-del processo di fabbricazione
-della direzione delle fibre
-delle resine usate
-dello spessore
-della qualita' generale del prodotto (se l' industria che lo produce non è seria c'è poco da fare il prodotto fara' sempre schifo)
-...
Inoltre c'è il problema che la composizione di alcuni prodotti contenti fibra di carbonio (come ad es. i caschi) in realta' la possono avere abbinata ad altri materiali, che ne possono cambiare le performance in meglio o in peggio, quindi non prendete il mio piccolo test come una verita' assoluta, era solo un test fatto con i mezzi che ho per togliermi dei dubbi a riguardo.
Considerazioni generali sui guanti:
I guanti testati sono della motòpolis, sono fatti con una pelle comoda e abbastanza spessa e consistente, presentano un secondo strato di pelle in zona pollice-indice e sul palmo, hanno un inserto primario in fibra di carbonio sul dorso della mano e altri secondari sulle dita, piu' un inserto in un materiale ruvido che non conosco sul palmo.
Inoltre sotto l' inserto primario in fibra di carbonio, c'è una sorta di gomma arancione, che penso abbia lo scopo di assorbire un eventuale shock derivato da un impatto sul dorso.
L' assemblaggio è ottimo, con zone con doppia cucitura, che dove è anche singola è comunque impeccabile.
Prima dell' incidente i guanti sono stati usati per circa 3-4 anni (non mi ricordo esattamente quando li ho comprati, forse anche di piu'), spesso anche sotto la pioggia, sia d' estate sia in inverno.
Si sono comportati bene sia nell' incidente sia nel test.
COMUNQUE NON BASATEVI SU QUESTO TEST PER SCEGLIERE DEI GUANTI DA MOTO, DOVETE FARVI CONSIGLIARE DA ESPERTI IN BASE ALLE VOSTRE ESIGENZE.
P.S.
L' incidente in questione mi è capitato diversi mesi fa, ora mi sono ripreso completamente, c'è voluto un po' per riprendere la completa spinta elastica del piede (una vera seccatura negli spostamenti del JKD e del Kali), ma ora zompetto tranquillamente :happy:
Forse non mi sono spiegato... io non ho mai detto che la fibra di carbonio sia fragile o non sia resistente, anzi. Ho solo precisato che la resistenza del carbonio è DIREZIONALE, è una cosa sostanzialmente diversa, per chiarire faccio un esempio con un altro materiale molto più comune: il cemento, volgarissio cemento da edilizia senza armature o altro.
Il cemento è un materiale estremamente resistente a compressione, ma con una resistenza ridicola a trazione, questo vuol dire che quando lo si utilizza bisogna prestare particolare attenzione alla direzione deli sforzi a cui è sottoposto, tant'è che quando venga sottoposto a flessione (condizione in cui una parte del materiale è sottoposta a compressione ed un'altra a trazione) ci vengno inseriti i famosi ferri d'armatura che appunto sono destinati ad assorbire gli sforzi di trazione.
Il carbonio si comporta allo stesso modo, per capire cosa intendo provate a guardare un telaio di bici da corsa in fibra, l'andamento della trama dei fogli di carbonio non è casuale, ma è orientata a seconda di come lavorano i singoli tubi.
Il test che hai fatto sui guanti ha semplicemente dimostrato che le protezioni in carbonio erano progettate e dimensionate per riparare dagli urti (le martellate) e dallo strappo (i tentativi di tagliarlo). Se lo stesso esperimento l'avessi fatto piantandoci un chiodo avresti bucato la protezione senza eccessivi problemi, se fai lo stesso test con un casco avrai molte più difficoltà, in parte per lo spessore (ed è normale) ma soprattutto per via della stratificazione delle fibre che sono progettate per evitare che un urto contro un corpo appuntito possa penetrare la calotta.
Il casco che hai visto in foto non ha resistito male all'urto, anzi. Ha fatto esattamente il suo dovere distruggendosi in modo da assorbire e disperdere la forza d'impatto su una superficie più ampia possibile, probabilmente se il casco fosse stato completamente smontato dopo l'urto avremmo potuto vedere anche una parziale distruzione dell'imbottitura in polistirolo.
Il fatto che tu non ti sia punto o tagliato con le fibre è stata una pura coincidenza, visto che il problema è presente con TUTTI i materiali compositi indipendentemente dalla stratificazione o dalla composizione, che si tratti di kevlar, carbonio, o di semplice vetroresina, basta che abbiano fibre sufficientemente rigide. La micarta lo farebbe anche lei se i fogli usati non fossero di normale tessuto, che di per se non punge.
La motivazione alternativa potrebbe essere trovata nel fatto che forse sono stati usati fogli di tessuto di carbonio particolarmente sottili e morbidi.
Come ultima postilla... i segni che c'erano nelle protezioni dei tuoi guanti erano gli stessi che si potrebbero fare se il guanto cadesse di mano sul cemento... hai distrutto un paio di guanti seminuovi _________________ Io ho sempre ragione, e i fatti mi cosano.
Registrato: May 08, 2006 Messaggi: 2332 Località: Lombardia
Inviato: Sab 23 Ago 2008-15:24 pm Oggetto:
Il discorso del cemento armato rende perfettamente l'idea La fibra di carbonio altro non è che un'armatura, il grosso del lavoro lo fa la resina; e anche in questo caso, bisogna tener conto che alcuni tipi di sforzo, in poche parole, rovinano la resina al punto tale che la fibra in carbonio si sbriciola come pastafrolla. _________________ Il fu Moderatore Permaloso
Se lo stesso esperimento l'avessi fatto piantandoci un chiodo avresti bucato la protezione senza eccessivi problemi , se fai lo stesso test con un casco avrai molte più difficoltà, in parte per lo spessore (ed è normale) ma soprattutto per via della stratificazione delle fibre che sono progettate per evitare che un urto contro un corpo appuntito possa penetrare la calotta.
Come ultima postilla... i segni che c'erano nelle protezioni dei tuoi guanti erano gli stessi che si potrebbero fare se il guanto cadesse di mano sul cemento... hai distrutto un paio di guanti seminuovi
Comandi :happy:
Ho usato un chiodo con una punta molto accuminata (se lo si passa leggermente sul polpastrello graffia), non è uno di quei chiodi con la punta un po' arrotondata.
Ho aumentato leggermente la forza dei colpi nelle tre perforazioni: nella prima i colpi erano i piu' leggeri, nell' ultima piu' forti.
X me la fibra si è comportata bene, nel peggiore dei casi ci sono voluti 3 colpi nello stesso punto per perforarla, considerato che gli inserti non sono molto spessi e sono flessibili, mi sembra una buona performance, soprattutto per dei guanti.
Fai conto che anni fa un pilota nel motomondiale (con una 125 o una 250) cadendo ha colpito con il casco (e penso che useranno il top) una delle 2 pedaliere arrotondate della sua moto (che erano fisse, non pieghevoli come sule moto normali), il casco ha assorbito l' impatto ma la calotta è stata perforata, fortunatamente il pilota aveva riportato una ferita moderata.
Per i guanti, come ho detto sono stati usati molto per 3-4 anni (un meccanico che conoscevo mi aveva detto ancora anni fa che la vita media di un paio di guanti è 2-3 anni), infatti il paio di guanti che avevo prima sono durati 2 anni (ma erano inferiori qualitativamente), comunque capire se ci si puo' fidare di un materiale, che deve proteggere la mia persona è senza prezzo, i guanti si possono ricomprare (e te lo dice uno che ha il braccino corto ) le mani no.
Registrato: Aug 08, 2007 Messaggi: 316 Località: Barone C.se (TO)
Inviato: Sab 23 Ago 2008-17:17 pm Oggetto:
felix7 ha scritto:
strydog ha scritto:
Se lo stesso esperimento l'avessi fatto piantandoci un chiodo avresti bucato la protezione senza eccessivi problemi , se fai lo stesso test con un casco avrai molte più difficoltà, in parte per lo spessore (ed è normale) ma soprattutto per via della stratificazione delle fibre che sono progettate per evitare che un urto contro un corpo appuntito possa penetrare la calotta.
Come ultima postilla... i segni che c'erano nelle protezioni dei tuoi guanti erano gli stessi che si potrebbero fare se il guanto cadesse di mano sul cemento... hai distrutto un paio di guanti seminuovi
Comandi :happy:
Ho usato un chiodo con una punta molto accuminata (se lo si passa leggermente sul polpastrello graffia), non è uno di quei chiodi con la punta un po' arrotondata.
Ho aumentato leggermente la forza dei colpi nelle tre perforazioni: nella prima i colpi erano i piu' leggeri, nell' ultima piu' forti.
X me la fibra si è comportata bene, nel peggiore dei casi ci sono voluti 3 colpi nello stesso punto per perforarla, considerato che gli inserti non sono molto spessi e sono flessibili, mi sembra una buona performance, soprattutto per dei guanti.
Fai conto che anni fa un pilota nel motomondiale (con una 125 o una 250) cadendo ha colpito con il casco (e penso che useranno il top) una delle 2 pedaliere arrotondate della sua moto (che erano fisse, non pieghevoli come sule moto normali), il casco ha assorbito l' impatto ma la calotta è stata perforata, fortunatamente il pilota aveva riportato una ferita moderata.
Per i guanti, come ho detto sono stati usati molto per 3-4 anni (un meccanico che conoscevo mi aveva detto ancora anni fa che la vita media di un paio di guanti è 2-3 anni), infatti il paio di guanti che avevo prima sono durati 2 anni (ma erano inferiori qualitativamente), comunque capire se ci si puo' fidare di un materiale, che deve proteggere la mia persona è senza prezzo, i guanti si possono ricomprare (e te lo dice uno che ha il braccino corto ) le mani no.
secondo me stai confondendo un attimo le cose...
il materiale "fibra di carbonio" che hai nei tuoi guanti è presente sotto forma di tessuto con sopra una guaina polimerica trasparente.
Nel tuo caso (oltre a far bella figura) la fibra di carbonio ha la funzione di impedire ad oggetti taglienti di raggiungere la mano... ma se provi con degli spillini troverai che forse è ancora più semplice raggiungere l'altra parte... ma questo perchè semplicemente sotto l'azione di una penetrazione localizzata su una piccola area le fibre di carbonio si spostano e lasciano passare il punzone, che a tutti gli effetti deve vincere solo la resistenza della guaina. (prova ne è che se guardi i guanti difficilmente vedrai che le fibre si sono rotte, si sono semplicemente spostate)
Nel caso di un casco le fibre di carbonio non sono impiegate sotto forma di tessuto ma sono annegate in una matrice polimerica, dando così vita ad una materiale composito.
In un materiale composito la matrice serve a dare forma all'oggetto e a trasferire i carichi ai rinforzi (inoltre definisce anche i campi di applicazione: resistenze ad acidi, basi, temperature alte, basse, umidità, ecc...); i rinforzi invece definiscono le proprietà meccaniche.
In particolare la fibra di carbonio (stò parlando del solo rinforzo) ha alte resistenze ed altissima rigidezza... quindi risulta in qualche modo fragile... ossia se sottoposto ai carichi critici si rompe senza dare dei preavvisi.
Tornando alle impugnature dei coltelli, se la matrice non si deteriora, non c'è alcun pericolo che la fibra di carbonio (il rinforzo) venga a contatto con le mani dell'utilizzatore, quindi suppongo che quelle che stiamo facendo adesso sono solo seghe mentali (e in buona parte non hanno neanche senso di essere fatte se guardiamo le guancette dei coltelli)
PS: per chi non lo sapesse è da tempo che esistono gli spyderco con le guancette in FRN... indovina un pò a cosa corrisponde la sigla?
Citazione:
Fiberglass Reinforced Nylon (FRN)
A nylon polymer mixed with glass fiber that is then injected into a mold for making lightweight knife handles.
quindi, se non ci sono stati problemi fino ad adesso non vedo perchè andarseli ad inventare per il motivo che vogliono fare i fighi e mettere la fibra di carbonio nel coltello (cosa che comunque è già stata fatta su alcuni modelli spyderco). _________________ 龍
Chi si accontenta gode...
...chi gode è più contento!!!
Si', lo so che ci sono tante variabili e che il carbonio dei caschi è diverso da quello usato nei guanti (infatti lo ho detto ).
Per il discorso coltello, io lo comprerei un bel Native 4 (che poi è un chiudibile non è un Busse da chopping estremo ), non penso che la fibra di carbonio sia problematica, poi quella usata nelle guancette assomiglia agli inserti dei miei guanti (visivamente, probabilmente la flessibilita' sara' inferiore visto lo spessore maggiore), se ha performance simili, x me è un buon materiale (dal punto di vista pratico il problema maggiore penso che sia uno scarso grip, paragonato a quello di un paio di guancette in G10 zigrinato).
Poi se ci fossero stati dei problemi seri, la Spy probabilmente se ne sarebbe gia' occupata, basta vedere come Sal in persona (o comunque lo staff) interviene sul forum Spyderco e su Bladeforums.
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