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Autore Messaggio
zatoichi
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-13:28 pm    Oggetto: table club Rispondi con citazione

ovvero..mettete qui i vostri test sui chiudibili.
Come si fa?Prendete un chiudibile che volete testare.Proteggetevi la mano.Tenete il manico con pollice ed indice,lasciando libero l'arco in cui si muove la lama.Picchiate il coltello col dorso della lama sul tavolo.
Se il coltello non fa una piega-->test superato
Se il coltello si rovina-->test non superato ma comunque provata sicurezza
Se il coltello si chiude(anche parzialmente o momentaneamente)-->test fallito

ATTENZIONE:se non siete certi di non farvi male lasciate stare che nessuno vi vuole sulla coscienza

Le prove non sono indicative della qualità del modello,ma solo del singolo pezzo che può essere più o meno sicuro rispetto alla normale produzione di serie
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Ultima modifica di zatoichi il Mar 11 Set 2007-13:33 pm, modificato 1 volta in totale
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zatoichi
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-13:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Inizio io..
Fox Predator II:il liner tende ad incatrarsi ed essere duro da sbloccare dopo il colpo.Inoltre il piano di contatto col tallone della lama tende a rovinarsi.
Tuttavia la chiusura tiene e le dita son salve quindi..test non proprio passato ma comunque risultato onorevole

ER BF con sicura:In tutti i tentatvi il liner flette,lasciando chiudere parzialmente la lama che poi riscatta in apertura.
La hiusura non ha ceduto..ma le dita non son del tutto sicure..test insufficiente

Endura wave:Ho fatto saltar via il legno dal tavolo,ma l'Endura non si è minimamente scomposto.Prova superata
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felix7
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-13:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ottima idea (simpatico il titolo)

Solo una cosa: prima di fare qualsiasi test comprate dei guanti che garantiscano la massima protezione al taglio (magari anche alla penetrazione) non fidatevi dei guanti militari che hanno certificazioni sibilline o non le hanno proprio.
E magari coprite il filo e la punta del coltello con materiale difficile da tagliare
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felix7
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-13:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Be visto che ci sono riposto la recensione con il table test del FOX Karambit 479
http://www.coltelleriacollini.it/community4/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=5647

Test fallito nel peggiore dei modi, si stava per prendere il mio pollice, che comunque è riuscito a ferire.
Mi raccomando comprate guanti seri, non avete idea della strizza che fa' vedere un coltello piantato in un dito, soprattutto se il dito è vostro
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katsumoto
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-14:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

felix7 ha scritto:
Ottima idea (simpatico il titolo)

Solo una cosa: prima di fare qualsiasi test comprate dei guanti che garantiscano la massima protezione al taglio (magari anche alla penetrazione) non fidatevi dei guanti militari che hanno certificazioni sibilline o non le hanno proprio.
E magari coprite il filo e la punta del coltello con materiale difficile da tagliare


O più semplicemente evitate di tenerci in mezzo le dita... (mo basta con sti guanti abbiamo capito...)
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strydog
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-16:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Gli unici due liner che possiedo

CRKT Lightfoot M1 il coltello non fa una piega, con la sicura aggiuntiva nemmeno sto a provare

Maserin Dolphin (che non è certo un heavy utility) il coltello non fa una piega

Entrambi dopo la prova si sono chiusi e riaperti esattamente come prima, a questo punto mi chiedo COME sia stata fatta la prova di chi è riuscito a far chiudere la lama

Diciamo che i colpi sono stati tirati con sufficiente forza per ammaccare un tavolo, sicuramente non con TUTTA la forza che si può applicare in una situazione del genere, altrimenti diventa una cretinata come spaccare i mattoni con la lama. Il test deve essere fatto in condizioni ragionevoli, non tentando a tutti i costi di vincere la resistenza del liner. Altrimenti si spacca anche un backlock volendo
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zatoichi
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-16:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

strydog ha scritto:
Gli unici due liner che possiedo

CRKT Lightfoot M1 il coltello non fa una piega, con la sicura aggiuntiva nemmeno sto a provare

Maserin Dolphin (che non è certo un heavy utility) il coltello non fa una piega

Entrambi dopo la prova si sono chiusi e riaperti esattamente come prima, a questo punto mi chiedo COME sia stata fatta la prova di chi è riuscito a far chiudere la lama

Diciamo che i colpi sono stati tirati con sufficiente forza per ammaccare un tavolo, sicuramente non con TUTTA la forza che si può applicare in una situazione del genere, altrimenti diventa una cretinata come spaccare i mattoni con la lama. Il test deve essere fatto in condizioni ragionevoli, non tentando a tutti i costi di vincere la resistenza del liner. Altrimenti si spacca anche un backlock volendo

Il test è ok come lo hai fatto tu
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martineden
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-17:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ho già postato il test che ho fatto con il mio ER BF1Cd su un altro topic, ma repetita iuvant: ripeto che il blocco del mio non fa una piega, cioè supera il test alla grande. Nessun gioco anche dopo il test.
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Collins
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-17:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Visto che mi avete messo la pulce nell'orecchio...

CRKT - Carson M16-13Z in Zytel , acciaio Aus 4, liner lock, made in Taiwan (!)

Test eseguito più volte, con e senza sicura; superato senza il minimo problema. Ho dovuto fermarmi per non demolire la scrivania; a fine test, nessun giuoco o danno visibile, l'apertura funge come prima.

Ovviamente per il test indossavo i miei stupefacenti, invulnerabili, praticissimi e dannatamente fashion guanti di maglia in ferro.
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strydog
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-18:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A sto punto c'è qualcosa che non mi torna...

Sono disposto a credere che un liner possa deformarsi o incastrarsi come successo a zato (picchiando con TANTA forza, comunque), ma non che in condizioni normali, un coltello normale si chiuda, anche perchè non vedo nessun motivo meccanico per cui un liner debba spostarsi DI LATO prendendo dei colpi assiali.
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zatoichi
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-19:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

strydog ha scritto:
A sto punto c'è qualcosa che non mi torna...

Sono disposto a credere che un liner possa deformarsi o incastrarsi come successo a zato (picchiando con TANTA forza, comunque), ma non che in condizioni normali, un coltello normale si chiuda, anche perchè non vedo nessun motivo meccanico per cui un liner debba spostarsi DI LATO prendendo dei colpi assiali.

Sull'ER che ho provato credo che più che spostarsi si flettesse per poi tornare in posizione..non sono stato con l'occhio vicino al manico comunque.Ci sono rimasto in ogni caso molto male perchè volevo prenderlo.comunque sarà stato il pezzo sfigato
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strydog
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007-23:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Che un liner possa flettersi trovo sia abbastanza normale, sotto una sollecitazione "pesante" come quella della prova in questione, ricordiamo che stiamo parlando di chiudibili, quindi di coltelli intrinsecamente destinati a lavori relativamente leggeri, l'importante, come da te sottolineato, è che si resti nel campo di unq flessione elastica e non plastica (deformazione permanente) e che quindi il liner torni in posizione non permetta alla lama di chiudersi, stiamo pur sempre parlando di coltelli "da tasca" e sicuramente non della fascia di prezzo dell'emerson postato da Alessioscala; l'ER in questione poi fa parte della linea "leggera" dei coltelli ER.

Trovo però che ci sia un grosso problema di fondo nell'approccio a tutti i coltelli chiudibili con blocco, il chiudibile dovrebbe SEMPRE essere usato in modo da non provocare la chiusura della lama, personalmente considero la sicura un "plus" che potrebbe benissimo non esserci e che di conseguenza, usando il coltello in maniera corretta, non dovrebbe praticamente lavorare.

Un tizio piuttosto anziano tempo fa mi ha detto "se hai bisogno della sicura allora è meglio che non giochi coi coltelli" e trovo che la frase racchiuda una verità sacrosanta, per secoli la gente ha usato chiudibili per tagliare, lavorare, accopparsi e quant'altro senza bisogno di sicure aggiuntive, oggi sembra che una sicura sia diventata necessaria ed insostituibile... non sarà che forse bisogna rivedere il modo di usare il coltello? Occhiolino Soddisfatto
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Nomakk
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-2:25 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Io sempre con il karambit in questione, ma in versione satinata e con guancette in alluminio (quindi dettagli irrilevanti ai fini della resistenza del liner lock) ho provato a dare un discreto colpo (legno del tavolo ammaccato) e la lama s'è parzialmente chiusa (non tanto da arrivare alle dita, ma non ne sono del tutto sicuro, è stato molto rapido come movimento, e fortunatamente le mie dita non erano lì per confermarlo Sorriso (e se penso che non avevo nemmeno un guanto di lana a proteggere la mano... dite che la pelle è antitaglio? Sorrisone brr non ci voglio pensare..) con impugnatura estesa ) e poi è stata ri-sparata in posizione. Nessun gioco nè danno visibile al liner.
Per completezza di cronaca, però, ci terrei sottolineare che in combattimento avrei potuto (e magari anche dovuto) dare un colpo ben più forte (molto, molto di più) di quello dato al tavolo, anche considerando tutte le variabili (movimento dell'avversario colpito in direzione opposta a quella del colpo, leve apposite magari per disarmare, adrenalina che scorre come un fiume, ecc. ecc.)
Inoltre, il fatto che la lama si chiuda credo sia dovuto al fatto che se il liner si piega più di tanto, può perdere del tutto la presa sulla parte "obliqua" del termine della lama su cui si va normalmente ad incastrare, e quindi semplicemente o il liner torna a posto, oppure si infila nello spazio fra la lama e il liner opposto. Non so se sono riuscito a spiegarmi bene, comunque è solo una teoria, prendetela con le pinze (e guanti in maglia di ferro, per restare in tema Sorrisone)
Gli altri folder in mio possesso attualmente sono un balisong di dubbia qualità, ma non è nemmeno propriamente un folder, ed è inutile il test; un predator II della Fox, ma per questo mi fiderò dei risultati di Zato, in quanto a detta sua tale test rovina leggermente il liner (ovviamente quando il coltello sarà già rovinato di suo, potrò togliermi lo sfizio di metterlo alla prova anch'io) ; un Boker Subcom Folder, che domani non sfuggirà al test, anche se non so quanto abbia senso, diciamo più per curiosità, tanto con una lama così piccola non credo farò mai colpi di dorso, nè credo che ne prenderà di colpi lì.
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katsumoto
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-10:18 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Io rimango dell'idea che un corpo umano non restituirà mai il colpo che restituisce una tavola di legno...
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Nomakk
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-11:41 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Beh le ossa son durette, e in zone come gli zigomi, la mandibola e il polso c'è ben poca carne ad attutire l'impatto. Ma ciò che fa davvero la differenza, è che un corpo umano in combattimento non è fermo come una tavola di legno (o meglio, lo spero per l'umano in questione, sennò è carne da macello Sorriso ) , e quindi può cercare di parare/deviare la lama (sbagliando anche, le lame non si parano, ma l'istinto può fare brutti scherzi) , oppure il colpo sferrato è un contrattacco e quindi c'è tutto l'impeto del colpo in corso da parte dell'avversario, o che comunque si muove verso la lama. La stessa differenza che c'è fra lo schiantarsi in auto contro un muro, e schiantarsi frontalmente contro un tir che ci viene incontro, diciamo Sorrisone
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-11:41 am    Oggetto: Rispondi con citazione

La mia opinione ? Mah..
penso sia un test distruttivo, inutile e fatto male (non lo faro mai).
Una prova fatta "cosi" con un tizio di 120kg e un altro di 60kg, e il tavolo in legno!! una cosa è il banco di lavoro che ho io spesso 7cm in legno massiccio e un altro discorso è un tavolo in trucciolato che si sbricciola quando ti avicini.
dove si vuole arrivare ? a vedere se il coltello salta in 1000 pezzi ?
tutto questo per sapere cosa? se il liner si rompe o meno.... ?
vorrei sapere chi, avendo un coltello in mano, colpisce col controfilo? ( ho sentito delle techniche di arti marziali che colpiscono cosi, ma prima di utilizzare il coltello in quel modo imparate le techniche di base )

Direi che è un test buono per i venditori di coltelli gia che chi rompe il proprio coltello, prima o poi comprera un altro.
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Nomakk
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-11:53 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Vabbè sono dei test del tutto indicativi, e nessuno qui credo stia dando mazzate devastanti sui tavoli, magari tenendo il coltello con entrambe le mani Sorrisone diciamo che si simula un possibile urto, o magari l'impigliarsi della lama durante l'uso, e in generale si verifica la bontà della costruzione dei propri coltelli. Sorriso se non si esagera con la forza, le lame non ne risentiranno minimamente (io almeno ci tengo Sorrisone )
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felix7
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-11:54 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Il problema è che colpire con il dorso è una tecnica di base (specialmente sul Karambit), non è nulla di raffinato o fru fru, se purtroppo le aziende nostrane producono coltelli da combattimento senza conoscerne il maneggio, questo è un altro discorso...

Se un chiudibile è fatto bene deve superare questo test se no è una porcheria, specialmente se è un coltello da combattimento o un chiudibile pensato x un utilizzo abbastanza pesante (passi se è un portachiavi).
C'è poco da fare un chiudubile serio non deve avere problemi al blocco, cavolo anche alla NASA lo hanno capito infatti hanno preso gli Emerson.
In generale tra i marzialisti i chiudibili + apprezzati sono gli Spyderco (io ne ho 3 + 2 in arrivo) e gli Spyderco sono stati testati da una marea di gente che ne ha dimostrato la qualita' e la robustezza del blocco
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Nomakk
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-12:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ah tornando a bomba, ho fatto nuovi test, sia sul Karambit che sul Subcom Folder. Prima le notizie cattive, ovvero il test sul Karambit, anche se l'ho fatto dopo: al primo colpo, con una forza medio-bassa (ammaccato poco il tavolo), la lama s'è chiusa del tutto. Con la stessa forza, la sicura del Subcom Folder non ha ceduto. Ora so in che direzione NON usarlo Sorriso
Ora le buone notizie: il piccolo cornutello Subcom Folder ha preso molti colpi (a potenza variabile) senza fare una piega (letteralmente Sorrisone ) , molti dei colpi erano più forti di quelli che hanno fatto chiudere il Karambit, ed un colpo è stato decisamente forte. Nessun danno nè al coltello nè al liner (al tavolo... beh... Sorrisone ), nessun gioco, nessun segno sul dorso, nulla. Un buon frame lock

Test Subcom Folder: successo 100%
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-12:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

O la' bravo Nomakk, visto che se un chiudibile è fatto bene non succede nulla purtroppo è un grosso se
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-12:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

felix7 ha scritto:

Se un chiudibile è fatto bene deve superare questo test se no è una porcheria,



e questo dove sta scritto?


Citazione:
C'è poco da fare un chiudubile serio non deve avere problemi al blocco, cavolo anche alla NASA lo hanno capito infatti hanno preso gli Emerson.


Certo... immagino li abbiano scelti proprio dopo aver fatto questo test...
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-12:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Soprattutto posso immaginare l'utilità di un coltello chiudibile per un astronauta :joy:
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-12:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Visto che avevo altri 5 minuti liberi, ho postato le foto dei due liner testati

Liner Karambit



Frame-lock del Subcom
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katsumoto
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-13:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie nomakk, mi sbaglio o la molla del Fox già di suo non è molto centrata (mi sembra un po' spostata verso sinistra)? se si, era già così prima di effettuare il test o è una conseguenza di quest'ultimo?
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-16:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

strydog ha scritto:
Soprattutto posso immaginare l'utilità di un coltello chiudibile per un astronauta :joy:

Hai visto mai che incontra un marziano e gli chiede se può tagliargli il salame per far merenda? :-D
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-17:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vomitron ha scritto:
strydog ha scritto:
Soprattutto posso immaginare l'utilità di un coltello chiudibile per un astronauta :joy:

Hai visto mai che incontra un marziano e gli chiede se può tagliargli il salame per far merenda? :-D

sarebbe bello fare questa prova nello spazio ma sul tavolo della nave Sorrisone Sorrisone
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-18:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Si, a gravità zero... così l'astronauta parte indietro, gli si rompe il liner e si piega in due Amore
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-18:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

katsumoto ha scritto:
Grazie nomakk, mi sbaglio o la molla del Fox già di suo non è molto centrata (mi sembra un po' spostata verso sinistra)? se si, era già così prima di effettuare il test o è una conseguenza di quest'ultimo?

Sempre stata così, inoltre è molto leggera da sbloccare, e non fa un gran "tlak" quando arriva in posizione. La chiusura dovuta al colpo non ha cambiato nulla, in nessuna parte del coltello, e non si sono creati giochi o simili.
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-20:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Aspide, il liner del mio subcom e' piu' duro di terminator e commando messi assieme. Temo di spezzare in due il tavolo prima di farlo cedere Occhiolino Soddisfatto
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syzygy
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-20:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

strydog ha scritto:
Che un liner possa flettersi trovo sia abbastanza normale, sotto una sollecitazione "pesante" come quella della prova in questione, ricordiamo che stiamo parlando di chiudibili, quindi di coltelli intrinsecamente destinati a lavori relativamente leggeri, l'importante, come da te sottolineato, è che si resti nel campo di unq flessione elastica e non plastica (deformazione permanente) e che quindi il liner torni in posizione non permetta alla lama di chiudersi, stiamo pur sempre parlando di coltelli "da tasca" e sicuramente non della fascia di prezzo dell'emerson postato da Alessioscala; l'ER in questione poi fa parte della linea "leggera" dei coltelli ER.

Trovo però che ci sia un grosso problema di fondo nell'approccio a tutti i coltelli chiudibili con blocco, il chiudibile dovrebbe SEMPRE essere usato in modo da non provocare la chiusura della lama, personalmente considero la sicura un "plus" che potrebbe benissimo non esserci e che di conseguenza, usando il coltello in maniera corretta, non dovrebbe praticamente lavorare.

Un tizio piuttosto anziano tempo fa mi ha detto "se hai bisogno della sicura allora è meglio che non giochi coi coltelli" e trovo che la frase racchiuda una verità sacrosanta, per secoli la gente ha usato chiudibili per tagliare, lavorare, accopparsi e quant'altro senza bisogno di sicure aggiuntive, oggi sembra che una sicura sia diventata necessaria ed insostituibile... non sarà che forse bisogna rivedere il modo di usare il coltello? Occhiolino Soddisfatto

Quoto in pieno
Hai ragione se è un chiudibile perche bisogna fare di tutto per farlo sambrare un lama fissa?
il chiudibile per me si usa di taglio e non ha senso dare colpi alla parte opposta solo per fracassare il meccanismo.
Questa è una mania americana con il loro pionierismo invadono anche l'Italia Sorriso
Comunque ognuno è libero di fare quello che vuole,però, forse ,non è che state andando nella direzione sbagliata?
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L'odore dell'acciaio.....
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MiFo
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-21:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

strydog ha scritto:
Che un liner possa flettersi trovo sia abbastanza normale, sotto una sollecitazione "pesante" come quella della prova in questione, ricordiamo che stiamo parlando di chiudibili, quindi di coltelli intrinsecamente destinati a lavori relativamente leggeri, l'importante, come da te sottolineato, è che si resti nel campo di unq flessione elastica e non plastica (deformazione permanente) e che quindi il liner torni in posizione non permetta alla lama di chiudersi, stiamo pur sempre parlando di coltelli "da tasca" e sicuramente non della fascia di prezzo dell'emerson postato da Alessioscala; l'ER in questione poi fa parte della linea "leggera" dei coltelli ER.

Trovo però che ci sia un grosso problema di fondo nell'approccio a tutti i coltelli chiudibili con blocco, il chiudibile dovrebbe SEMPRE essere usato in modo da non provocare la chiusura della lama, personalmente considero la sicura un "plus" che potrebbe benissimo non esserci e che di conseguenza, usando il coltello in maniera corretta, non dovrebbe praticamente lavorare.

Un tizio piuttosto anziano tempo fa mi ha detto "se hai bisogno della sicura allora è meglio che non giochi coi coltelli" e trovo che la frase racchiuda una verità sacrosanta, per secoli la gente ha usato chiudibili per tagliare, lavorare, accopparsi e quant'altro senza bisogno di sicure aggiuntive, oggi sembra che una sicura sia diventata necessaria ed insostituibile... non sarà che forse bisogna rivedere il modo di usare il coltello? Occhiolino Soddisfatto

Sei un idolo Sorriso
Scherzi a parte, sono pienamente d'accordo - il blocco se c'è non è da disprezzare, ma non si può pretendere che blocchi come un pezzo di ferro saldato alla lama Occhiolino Soddisfatto
A dirla tutta, l'unico coltello con cui non mi sono mai tagliato è la simil-pattada da ventimilalire che ho nel comodino :joy: Pensa un po'...
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Nomakk
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-21:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

No un attimo, io in generale sono d'accordo con voi, infatti nessuno dei miei altri chiudibili sarà mai usato con colpi sul dorso (e farò in modo di non fargliene prendere), per carità, MA in questo caso il discorso non vale: il Karambit è un'arma particolare (lama particolare, impugnatura particolare, tecniche d'uso particolari) con un uso particolare, e in quest'uso particolare rientra il colpo "di dorso" (tenendo il coltello in reverse grip o in presa estesa, una presa particolare che esiste solo per i Karambit -questo tra l'altro sottolinea la particolarità d'uso del coltello-) , quindi si suppone che un Karambit debba poter essere usato anche di dorso. Se qui poi si dice "allora meglio un Karambit fisso" tanto di cappello, certo è meno pratico, portabile, ecc. ecc., ma di certo non si chiude Sorriso però è legittimo pensare di usare un karambit chiudibile come un karambit, starebbe alla ditta progettarlo in modo che sia usabile come tale (così come lo sono quello della m-tech su cui non ricordo chi -non me ne voglia, vado di fretta Sorrisone- ha fatto il "table-test", e quello della spyderco), e assicurarsi che sia effettivamente così.

Purtroppo, data la natura stessa del Karambit, va fatto un discorso a parte.
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ERLIGE
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-21:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se interessa :

ER 185° RAO - senza perno - prova superata a pieni voti e tavola (non il tavolo Sorriso ) moolto ammaccata.
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MiFo
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-22:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ERLIGE ha scritto:
Se interessa :

ER 185° RAO - senza perno - prova superata a pieni voti e tavola (non il tavolo Sorriso ) moolto ammaccata.

Questo si chiama barare :-D (Un blocco come quello del RAO è letteralmente a prova di bomba...)
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felix7
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-22:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Be potremmo usare ancora la pietra nuda e cruda, chissa perche' è nato il coltello, l' evoluzione lasciamola dormire.
Che strani tipi questi americani inventano acciai ad alte prestazioni come l' S30 (qui in Italia il + usato è l' N690, che alcune aziende italiane vendono come se fosse il re di tutti gli acciai), quando fanno un chiudibile fanno attenzione a far bene il sistema di chiusura (vedi Emerson, Spyderco, Chriss Reeve), hanno una ricerca e sviluppo che qui in Italia ci sonniamo.
Fanno dei chiudibili seguendo i consigli dei marzialisti, alcune volte sono dei marzialisti (es. M. Janich x Blackhawk, Mr. Emerson X Emerson, diversi x Spyderco)

Sono dei pazzi
Molto meglio noi,
Attacchiamoci x bene all' N690, a quelle guardie simmetriche schifose x i fighter, ai chiudibili che si serrano sulle mani al primo colpetto, all' effetto saponetta di alcuni manici, a prezzi (che ogni scusa è buona x alzare, senza minimamente alzare la qualita').

Ricordiamoci che senza gli Americani qui non ci sarebbe:
-il Manix
-il Nimravus
-il Delica 4 in ZDP-189 a 129€!!! altro che N690 a oltre 200€
-tutti gli Spyderco (e questo sarebbe un lutto insopportabile x la coltelleria)
-l' appplegate della Boker (sbaglio sempre il nome)
-i Karambit chiudibili di qualita', quelli che non muoiono dalla voglia di affettarvi un dito alla prima occassione/colpetto
-i Balisong di qualita'
-innovazioni ampiamente scoppiazzate qui in Italia come:
1 Spyderhole
2 Carson flipper
3 Lama tanto americana (a me non piace, pero' c'è gente a cui piace)
4 Wave
la lista è interminabile

USA (la lista dei folli)
-Benchmade
-Spyderco
-MOD
-Blackhawk
-Emerson
-Chriss Reeve

Sono fuori di testa la qualità prima del marketing, che follia...
Si' si' questo pionierismo yankee è proprio follia

Nota: ovviamente il post gronda sarcasmo inacidito da uno che dai coltelli italiani non ha avuto grosse soddisfazioni, non pretendo di sapere tutte le risposte ne di essere un esperto del mondo dei coltelli (apprendo ogni giorno qualcosa di nuovo) ma questa è la mia esperienza fino adesso

Fortunatamente ogni tanto saltano fuori gemme italiane:
-lo Zato-knife (alias Fearless)
-alcuni splendidi gentleman, alcuni veramente spettacolari, il livello qualitativo dei gentleman secondo me è molto + alto dei fighter (ci sono delle eccezioni---> Fearless, che guarda caso è fatto da un iper appassionato, pure marzialista, che cerca di vendere le sue creature a buoni prezzi---> una mosca bianca o uno Zato bianco)

Ovviamente le opere d' arte di alcuni knife maker italiani, presenti su questo forum, il settore custom resiste alla stragrande, fortunatamente.
Anche i Collini boys sono made in Italy... be diciamo born in Italy, pero' purtroppo si limitano a venderli i coltelli se cominciate a produrli avvertitemi :happy: (hi hi la Collini Knife company, lo so lo so sono un sognatore, mea culpa)

Io difendo la qualita' e non c'è storia tra le + importanti marche italiane e quelle americane il gap qualitativo è notevole, mi piacerebbe dire il contrario ma la realta' è innegabile
Dopo uno puo' difendere quanto gli pare il made in Italy (che sinceramente a me piace sempre meno, troppi furbi per i miei gusti) ma non insultiamo gli Yankee Stupito

If there is an american reader on this forum, don' t worry you have a supporter---> me, God bless you!
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davide
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-23:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

l'italia (e l'europa in generale) non è mai stata la punta di diamante della coltelleria mondiale e.. questa non è una cosa che si scopre ora, ma è sempre stato così.

in america i volumi di vendita sono decisamente maggiori e ciò giustifica spese maggiori per lo studio, la produzione e la commercializzazione di coltelli. L'italia ha sempre avuto la sua tradizionale nicchia di mercato nei coltelli regionali e da collezione - come del resto la francia con i laguiole, ma mentre la francia non si è mai saputa staccare da quelle consuetudini, le aziende italiane si sono impegnate molto per cercare di cambiare.

noi italiani siamo stati i primi in a studiare coltelli militari moderni (ok, in america c'erano già coltelli dal design militare più intrigante ma.. erano design creati per piacere o stupire e non erano frutti di studi ergonomici ed universitari - ed intanto i soldati continuavano e continuano a portare con loro i camillus ed i ka-bar) e siamo anche stati abili a cercare di svecchiarci: fox con le linee militari, viper con i gentleman e maserin con coltelli sportivi di qualità.

il problema dell'italia è solo un problema di volumi: le aziende hanno ancora a magazzino scorte di materiali di chissà quanti anni prima ed allora è normale che si vedano ancora oggi coltelli in 420, 440, 12C27 e compagnia bella.. le scorte risalgono sicuramente ai tardi anni 80, primi 90 dove la coltelleria era totalmente morta e ferma ed il mercato offriva solo buck, al-mar e puma oltre a qualche raro costruttore giapponese di qualità.

nessuno avrebbe potuto prevedere che da li a pochi anni la coltelleria sarebbe esplosa con nuovi acciai performanti (ats34, 154cm, d2, bg42, la riscoperta dei carboniosi, i laminati, la corsa ad acciai sempre più tecnologicamente avanzati) e nuovi design sempre più aggressivi. fino ad un paio d'anni prima il coltello era uno strumento "povero" del cacciatore e di colpo si stava trasformando in un piccolo gioiello pregiato da collezione, con design sempre più votati al militare che non al caccia/sportivo. e da li si scoprirono nuovi materiali da utilizzare per le impugnature, nuovi sistema di chiusura, nuovi sistemi di apertura.. tutto in pochissimo tempo.

purtroppo le aziende italiane stanno pagando - e forse alcune lo fanno ancora - la loro scarsa dinamicità, unico vero difetto delle nostre produzioni che non sanno assecondare la richiesta del collezionista, sempre attento all'ultimo acciaio iper-performante o al blocco lama particolarmente sofisticato ed è per questo che continuiamo a vedere coltelli in N690Co (squadra che vince non si cambia) o design che strizzano l'occhio ai coltelli militari d'oltre oceano senza però raggiungerne la loro qualità costruttiva e di materiali.

e' però anche vero che molte aziende americane che si sono costruite un nome, offrono prodotti sul mercato a prezzi elevati giustificando le loro scelte con il blasone.. master of defense (azienda al top qualche anno fa) continua comunque a proporre coltelli in 154CM facendoli pagare cifre più elevate se confrontate ad altre marche/lame in CPM o ZDP ma.. nessuno ha mai sollevato il problema ed anche Strider stesso ha sfruttato l'ATS-34 fin quando ha potuto.

come sempre bisogna valutare tutte le cose prima di esprimere un parere categorico: l'italia fa del suo meglio.. ma è difficile anche combattere contro marchi americani che commercializzano (allo stesso prezzo di un made in italy) un coltello fatto in cina o a taiwan.
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felix7
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-23:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Davide sei un poeta, hai centrato il problema
Cosa manca in Italia?

La mia, personale, risposta: la voglia di migliorarsi

Come hai detto giustamente tu: squadra che vince non si cambia
Il problema è che non vince
Spyderco e Benchmade Vs FOX e ER
Possiedo coltelli di tutte queste 4 marche
L' esito x me è scontato= USA Ehhhh..
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davide
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MessaggioInviato: Mer 12 Set 2007-23:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

non è la voglia di migliorarsi che manca (in alcune aziende magari si..), ma quello che manca è il volume di vendita che c'è negli usa e che i prodotti "made in usa" hanno nel resto del mondo grazie anche al loro dollaro basso di questi ultimi anni.

volume di vendita = soldi

soldi = macchinari migliori
soldi = acciai migliori
soldi = trattamenti superficiali migliori
soldi = migliori strutture di produzione
soldi = migliori strutture di stoccaggio
soldi = migliori strutture di vendita
soldi = maggiore potenza pubblicitaria

ad esemprio spyderco fa talmente tante vendite che può permettersi scorte a magazzino di parecchi acciai differenti e differenti linee produttive attive in contemporanea che sfornano un sacco di modelli; in italia è tutta un'altra storia.. in spagna è peggio che da noi.. in francia non parliamone. Anche boker, che era fortissima in europa sul finire degli anni '90, ora ha ceduto al fascino delle produzioni economiche fatte in oriente.. in italia grazie al cielo - per ora - teniamo ancora duro.
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felix7
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-0:28 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Posso capire:
-materiali inferiori
-paura di scelte innovative
-prezzi un po' + alti di quelli in USA, ripeto un po' + alti, alcune aziende si sono veramente montate la testa (senza neanche grossi meriti, fortuna loro che ci sono pochi professionisti--->300€ un simil fighter in N690 uno scherzo? 84€ un taglia dita Karacastra, 100€ un Sherycoso con trattamento al bianchetto)

Non posso capire (sara' che sono un testone):
-design vetusti
-scoppiazzamento a manetta
-prezzi esorbitanti, tutti sanno a che marca mi riferisco
-problemi assolutamente risolvibili nei design, ma quai a chi li risolve perchè tanto si vende lo stesso
-il feedback dei clienti non vale una cicca, basterebbe che seguissero un po' di piu' questo splendido forum, ma tanto si vende lo stesso
-se si fa' un fighter si segue la moda, i marzialisti sono dei ferma carte
-ogni volta che si puo' si schiaffa sulla lama un bel distintivo di qualche forza speciale giusto per fighettare il coltello o se no scritte macho a caratteri cubitali, il cliente deve essere ben ipnotizzato
-marketing>qualita'
-la sicurezza? sapete a cosa mi riferisco, se no sembro un disco rotto (mi sto' auto-stufando Kara... FOX, liner... bla bla... bla bla)
-ricerca e sviluppo soporifera, tanto ci sono gli americani da scoppiazzare alla carlona
-potenzialità enormi castrate da limiti mentali altrettanto enormi (soprattutto nei design, specialmente nei fighter)
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Falier
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-8:00 am    Oggetto: Rispondi con citazione

davide ha scritto:
non è la voglia di migliorarsi che manca (in alcune aziende magari si..), ma quello che manca è il volume di vendita che c'è negli usa e che i prodotti "made in usa" hanno nel resto del mondo grazie anche al loro dollaro basso di questi ultimi anni.
volume di vendita = soldi
soldi = macchinari migliori
soldi = acciai migliori
soldi = trattamenti superficiali migliori
soldi = migliori strutture di produzione
soldi = migliori strutture di stoccaggio
soldi = migliori strutture di vendita
soldi = maggiore potenza pubblicitaria


Discorso chiarissimo e pienamente motivato, come non dargli ragione? Unica, peraltro piccola, obiezione che posso muovere è :rispetto al passato l'acciaio costa molto di più e molte aziende ne sono alla ricerca disperata. Se chi ne ha in stock (in questo caso i produttori di coltelli) lo rivendesse, quantomeno non ci perderebbe. A questo punto, rinnovando il magazzino, si potrebbe lavorare con materiali innovativi e forme "nuove"; ergo l'unico impedimento appare una scarsa propensione al rischio.
Certo non conoscendo tutti gli aspetti della situazione come Davide è sicuramente una disamina semplicistica.
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martineden
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-9:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Faccio un unico appunto: rinnovarsi non vuol dire solo "liberarsi" dei vecchi acciai a magazzino e comperarne di nuovi. Questo perchè lavorare nuovi acciai vuol dire spesso anche dover cambiare macchine (in tutto o in parte) e cambiare design.
Insomma si ritorna al discorso di Davide, che per me non fa una piega. Bravo come al solito.
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katsumoto
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-10:59 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Falier ha scritto:
Discorso chiarissimo e pienamente motivato, come non dargli ragione?

a quanto pare c'è chi non capisce comunque...
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-11:04 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ah, faccio anche cortesemente notare che in italia ci sono squisiti coltellinai di ottimo livello (ce n'è qualcuno anche qui sul forum) che al prezzo (in italia) di un industriale americano ti realizzano ottimi prodotti, su tuo disegno, completamente artigianali ed in acciai di ottimo livello.

Da possessore di spyderco... i prossimi 250 euro una fava che li spendo per un americano, me ne faccio fare uno come dico io.
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-11:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

martineden ha scritto:
Faccio un unico appunto: rinnovarsi non vuol dire solo "liberarsi" dei vecchi acciai a magazzino e comperarne di nuovi. Questo perchè lavorare nuovi acciai vuol dire spesso anche dover cambiare macchine (in tutto o in parte) e cambiare design.
Insomma si ritorna al discorso di Davide, che per me non fa una piega. Bravo come al solito.

In effetti questo era un primo problema che non avevo considerato. C'è sempre da imparare... :bowdown:
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-11:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Falier ha scritto:
martineden ha scritto:
Faccio un unico appunto: rinnovarsi non vuol dire solo "liberarsi" dei vecchi acciai a magazzino e comperarne di nuovi. Questo perchè lavorare nuovi acciai vuol dire spesso anche dover cambiare macchine (in tutto o in parte) e cambiare design.
Insomma si ritorna al discorso di Davide, che per me non fa una piega. Bravo come al solito.

In effetti questo era un primo problema che non avevo considerato. C'è sempre da imparare... :bowdown:


Nessun problema , Falier. Anche io imparo un sacco di cose tutti i giorni qui sul forum! Sorriso
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-13:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vediamo se riesco a scrivere qualcosa di intelligente anch'io.. Sorriso

Tornando in topic vorrei dire che sono il primo a considerare il blocco non fondamentale,e che chi non sa usare un coltello senza blocco in sicurezza dovrebbe star lontano dai coltelli(kanekoma docet).

Tuttavia ci sono alcune categorie di coltelli dove il blocco deve esserci e deve resistere.Questi sono i fighter e i militari.
Con questi coltelli non sai mai cosa ci farai,nè puoi stare attento a come solleciti la lama.
I militari poi,essendo fatti per essere dati ai soldati(non solo ai corpi speciali,ma anche all'ultimo dei fanti)devono essere sicuri perchè non tutti sanno usare un coltello in sicurezza e quindi hanno bisogno di un blocco granitico e intuitivo da usare.
In quest'ottica quindi,se ritengo inutile un test sul blocco del Viper Timeless,allo stesso tempo ritengo fondamentale che il PredatorII regga.

Quanto all'utilità del test del tavolo..ho specificato apposta di tenere il coltello con pollice e indice,in modo che la sollecitazione sia di media entità.
fra l'altro questo test,a differenza di molti altri,sollecita la chiusura nella direzione in cui lavora normalmente,quella per cui è studiata,quindi non si può definirlo un abuso.Simula la lama che si blocca nel materiale che state tagliando,simula voi che vi girate col coltello in mano e urtate il dorso della lama su un albero o un muro..non è un abuso ma un modo di valutare se una chiusura è decente.Ed infatti,l'endura wave,che non è certo un Manix,se ne strafrega di essere sbattuto sul tavolo..questo è un chiudibile fighter!

Passando alla coltelleria italiana che dire...
Si tratta di una realtà molto variegata,che andrebbe trattata azienda per azienda dato che le differenze sono abissali.

Il problema fondamentale è l'isolamento.Con questo intendo che le aziende sono abituate a lavorare da sole.I coltelli se li disegnano loro,le tipologie su cui puntare se le scelgono loro,i materiali li decidono loro..nessuno tiene un contatto decente con la clientela in modo da poter orientare le proprie scelte secondo i feedbacks ricevuti.
Spyderco ha addirittura un forum proprio..le coltellerie italiane(solo ER l'ha fatto)non passano nemmeno su questo forum a vedere cosa la gente pensa dei loro prodotti.

Un altro problema è l'indecisione.O le cose si fanno o non si fanno.Non puoi fare prodotti che puntano ad affiancarsi all'eccellenza di certi marchi e poi cercare di risparmiare usando materiali più scarsi o facendo tratamenti termici e\o superficiali di serie B.

Una conseguenza dell'isolamento poi è la scarsa azione collettiva.A Maniago c'è un consorzio..e nonostante questo non esiste un polo di ricerca sul coltello..non esistono corsi di studio relativi messi in piedi con una qualche università nelle vicinanze..non esiste una fiera di dimensioni adeguate.tutte cose che in altri comparti produttivi sono la norma.

E un'altra cosa che manca sono..i giovani.
Quale credete sia stato il segreto di ER?Un azienda giovane,con idee nuove ed il coraggio di portarle avanti.
Se sei un giovane appassionato e vuoi lavorare nella coltelleria l'unica è essere figlio di qualcuno che ha una coltelleria(ovviamente ci sono le eccezioni,come dimostra i Fearless) oppure avere già successo come designer(che se nessuno ti fa iniziare è difficile) o essere un affermato knifemaker...poi parli con i grandi nomi della coltelleria e si lamentano che non ci sono giovani a portare avanti il lavoro e a far crescere la realtà Maniago..

Mi spiace solo di non avere capitali da investire,perchè se potessi mettere sù un'azienda di coltelli penso andrebbe molto bene..e non perchè io sia più bravo di tanti altri,ma perchè conosco il significato di "innovazione" "ricerca sui materiali" "marketing" "attenzione al cliente" e tanti altri concetti simili...
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-13:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

dimenticavo di dire un'altra cosa...uno dei grossi limiti della coltelleria italiana sono le leggi disastrose che regolano la materia e trattengono tanti dall'avere-usare-collezionare coltelli..tranne i delinquenti
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-14:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

zatoichi ha scritto:
dimenticavo di dire un'altra cosa...uno dei grossi limiti della coltelleria italiana sono le leggi disastrose che regolano la materia e trattengono tanti dall'avere-usare-collezionare coltelli..tranne i delinquenti

Nodo centrale del problema, secondo me, non avrei saputo dirlo meglio.
E in generale una mentalità che tende a vedere il coltello primariamente come arma, e soprattutto a vedere nell' "arma" in sè un qualcosa di intrinsecamente pericoloso e malvagio (facile scaricare la responsabilità sugli oggetti Sorrisone) , e in chi le usa qualcuno di pericoloso o in qualche modo deviato, o quantomeno strano.
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-14:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

zatoichi ha scritto:
dimenticavo di dire un'altra cosa...uno dei grossi limiti della coltelleria italiana sono le leggi disastrose che regolano la materia e trattengono tanti dall'avere-usare-collezionare coltelli..tranne i delinquenti

E qui si completa il cerchio tornando al discorso di Davide su mercato/soldi...
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zatoichi
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MessaggioInviato: Gio 13 Set 2007-14:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

gli spazi operativi per fare grandi cose con le attrezzature GIA' presenti a Maniago comunque ci sono..basta sfruttarli.Possibilmente chiamando Zato come designer Sorriso
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