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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - Ontario RATs, 3 e 7
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Ontario RATs, 3 e 7
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Autore Messaggio
Nomakk
Forgiatore di Lame
Forgiatore di Lame


Registrato: May 29, 2006
Messaggi: 1557

MessaggioInviato: Gio 23 Ott 2008-14:06 pm    Oggetto: Ontario RATs, 3 e 7 Rispondi con citazione

Per un qualche motivo, avevo dimenticato di postare qui questa recensione, che in realtà ho scritto qualche mese fa. Provvedo subito a rimediare:

Ok signori, dopo aver tanto rimandato, avendo ora un po' di tempo proprio libero, mi cimento con la recensione (che spero di fare breve) dei miei due compagni d'escursione "principali", i due fissi che nel mio schema d'equipaggiamento sono sempre sulla mia persona. Mi riferisco ai mei due Ontario RAT, ormai fuori produzione (all'epoca presenti sia in D2 che in 1095) e sostituiti dai loro "corrispettivi" della serie RC (disponibili ora solo in 1095 ma con trattamenti termici particolari), prodotti dalla RAT Cutlery stessa. I modelli in questione sono gli Ontario RAT-3 e RAT-7. Nascono dalle stesse menti e dallo stesso progetto di base, quindi le differenze sono principalmente di impiego e di dettagli, oltre ai diversi materiali (ma questa è stata una scelta mia, non solo di progetto, in quanto c'erano due versioni di entrambi).







RAT-3

Costruzione ed ergonomia
Il piccolino è in D2, con costruzione full-tang e credo senza alleggerimenti nel codolo, o comunque pochi, dato il bilanciamento a circa 2cm dalla guardia, per massimizzare il controllo, l'unica cosa desiderabile in un coltello del genere. Dico "non credo" perchè attualmente non ho le torx per smontare le guancette, dannate misure americane, e non posso verificare. Le guancette sono in micarta verde di lino, molto belle esteticamente, e con un grip medio-basso, non sono lucidate ma sono poco ruvide di loro. Data la presenza della guardia anteriore e la forma ergonomica, va bene così. E' inoltre presente un eccellente incavo sul tallone della lama, dove poter comodissimamente alloggiare il proprio dito indice per avanzare l'impugnatura. Anche la leggera godronatura sul dorso della lama è avanzata, in modo da poterla sfruttare appieno appunto quando si tiene il coltello in "sub-hilt". Il risultato è una comodissima e praticissima impugnatura avanzata. Come potete immaginare, il controllo che si esercita su una lama così corta, impugnando il coltello in questo modo, è pressappoco totale. Anche con l'impugnatura normale la maneggevolezza è ottima, salvo dover impugnare il coltello a 3 dita se si hanno le mani molto grandi.
Alla fine del manico sporge il codolo, che presenta un foro per un eventuale laccettetto, e si presta anche ad essere usato per battere, qualora lo si voglia.
L'impugnatura è, forse, un po' troppo sottile ma è compensibile dato che il RAT-3 nasce come coltello di back-up e/o occultabile. Beninteso, l'ergonomia resta ottima. Un giorno proverò a mettere degli spaziatori (li ho già, in micarta rossa, solo da sagomare e inserire)
Il manico è lungo 10cm, con uno spessore di circa 1,4cm; lo spazio per l'impugnatura normale (sotto la guardia) è di circa 8,5cm, mentre per l'impugnatura avanzata si hanno a disposizione circa 11,7cm.
Il livello delle finiture è molto buono, ottimo direi, soprattutto in relazione al bassisimo costo del coltello.








La lama
La lama, come detto, è in D2, ed è lunga circa 10cm (3 7/8'' ), includendo però anche lo spazio per l'impugnatura avanzata. Il filo è invece di circa 8,3cm ( 3 1/4'').
Lo spessore è di 3,5mm, e i biselli sono full-flat, ovvero piani e a tutta altezza, e come potete immaginare ha un'ottima capacità di taglio in tutti i frangenti, sia che lo si usi per del leggero batoning, sia nel taglio convenzionale. C'è però da dire che out of the box non era taglientissimo, poichè l'angolo era un tantino troppo ottuso (per una lama così corta, almeno), quindi mi è toccato rifargli il filo a mano, ma il risultato finale è stato decisamente buono (modestamente :mrgreen: ), anche se forse ho rifinito troppo il filo (alla pasta abrasiva) e quindi non era aggressivissimo sulla legna, ma ha continuato a tagliare per tutte le lunghe ore di lavoro che gli sono toccate, e taglia ancora molto bene anche la carta (non fa più benissimo i peli, ma glielo posso concedere, diciamo).
La forma è perfettamente funzionale, ed è una cosa che ritengo molto importante.
La punta non sembra essere molto robusta, ma nell'uso ha smentito tale apparenza.
La lama e il codolo sono rivestiti in non ricordo cosa, ma dall'apparenza e dalla ruvidezza sembra un rivestimento epossidico alle polveri. Fatto sta che tale rivestimento è resistente ed efficace.









Il fodero
In kydex con buone finiture e con tek-lock "di serie", pienamente soddisfacente. Non pare lesivo per il rivestimento della lama, tranne forse per uno dei due spigoli del suo dorso, dove la riga in maniera quasi impercettibile. Il fodero ha una sorta di "ritenzione selettiva", più si infila dentro la lama, maggiore sarà la forza di ritenzione del coltello. Se lo si infila completamente fino al "clac", risulta abbastanza duro da estrarre, ma forse è una buona soluzione per quando si devono attraversare tratti molto accidentati e si vuole assolutamente evitare che il coltello scivoli dal fodero senza rinunciare a tenerselo addosso. E' facile capire quanto la lama sarà dura da estrarre perchè anche la resistenza nell'infilarla aumenta progressivamente. Comunque, basta infilarlo giusto un po' per portarlo senza rischiare che scivoli via, pur potendolo estrarre comodamente ad una mano aiutandosi con il pollice, col cui si può tranquillamente spingere grazie alla forma del fodero stesso.
Il tek-lock è auto-esplicativo e lo conosciamo tutti, credo, quindi non mi dilungherò oltre. Aggiungo solo che dato il manico non cortissimo e le proporzioni generali del coltello, il mio porto preferito è frontalmente sul lato sinistro, in orizzontale. Anche portato di dietro è comodo da estrarre, ma rinfoderarlo è già più complicato, e soprattutto è improponibile in escursione.
Oltre al tek-lock, viene fornita anche una semplice clip di plastica spessa e robusta, attaccata ad un pannello dello stesso colore e materiale del fodero e da avvitare su un lato del fodero




qui il coltello è infilato "il giusto"



qui invece è infilato tutto




RAT-7


Costruzione ed ergonomia
Anche questo è costruito full-tang, e questo potrei smontarlo, ma ora sono troppo pigro e non ho assolutamente voglia, una volta le smontai e se non ricordo male, era alleggerito, come suggerirebbe anche il bilanciamento, a circa 1cm dalla guardia. Le guancette sono in micarta di tela, e hanno un grip un po' superiore rispetto a quelle del RAT-3, essendo un po' più ruvide, ma non sono mai fastidiose nè aggressive sulla pelle, assolutamente. Il grip è ancora quello giusto, considerando anche che la mano potrebbe leggermente sudare nei lavori più pesanti. L'ergonomia è molto buona, ma forse le guancette dovevano essere un po' più svasate dove si vanno a chiudere le dita, soprattutto per chi ha le mani piccole. Nessun problema comunque, perchè sia vicino alla guardia che in fondo al manico si impugna perfettamente, e forse la cosa potrebbe anche essere voluta. E' presente un generoso incavo per l'indice, ben rifinito e senza spigoli vivi, che permette una confortevole presa avanzata, rendendo più controllabile la lama per i lavori di fino (anche se, naturalmente, non si arriva al controllo che si ha con il RAT-3, con il Tito o che si avrebbe con una lama di 5''), garantendo ancora una buona ergonomia e raggiungendo un livello di controllo adeguato. Anche qui c'è una godronatura avanzata, più "netta" di quella del RAT-3, dove poter appoggiare il pollice durante la presa avanzata, ma anche durante l'impugnatura normale (allungando il dito) qualora dovesse servire; in definitiva, una godronatura ottimamente posizionata, e ben pronunciata e rifinita, mai fastidiosa.
Anche qui il codolo sporge dalle guancette alla fine del manico, col solito buco per il laccetto e offrendo la possibilità di batterci (anche se, con una lama così lunga, si potrebbe anche usare il dorso della lama se non si deve martellare troppo duramente).
Il manico è lungo circa 13,5cm, lo spazio per la mano sulle guancette è di 11,3 cm (non svolgendo le due curve), mentre in presa avanzata si hanno ben 14,5cm a disposizione. Lo spessore è di circa 2cm.
Anche su questo coltello le finiture sono ottime, sempre in relazione al prezzo bassissimo e alla destinazione d'uso. Materiali semplici ma ben trattati e curati, insieme ad un buon design, per tanta resa con poca spesa











Impugnato in vari modi
















La lama
La lama è in 1095, anche questa con biselli piani a tutta altezza, lunga complessivamente 18cm (circa 7 1/8''), di cui 16.5cm (6.5'') di filo (sempre senza calcolare la curva). Lo spessore è di circa 4.75mm. Benchè alcuni ritengano tale spessore "non ottimale", in azione la lama s'è comportata decisamente bene, penetrando sinuosamente nella legna durante il chopping, e insidiandosi fra le sue fibre nel batoning, pur resistendo alle leve fatte nel frattempo e in altri frangenti. Anche la punta, che pure non pare particolarmente robusta, ha superato sia l'uso operativo, sia l'essere piantata in delle secchissime tavole di legno con successiva torsione laterale.
Il filo di fabbrica era buono, "ruvido" il giusto e con un angolo adeguato. Taglia ancora benissimo dopo l'uso in escursione e dopo averlo usato per far legna per un camino diversi mesi fa. In questa occasione si era schiacciata una piccolissima porzione di filo, sulla "bombatura" del filo, ma penso che fosse per il solito chiodo/nodo adamantino infame. Non mi sono ancora preso la briga di sistemarlo perchè non mi dà alcun fastidio ed è un pezzo piccolissimo, e nell'uso successivo, infatti, non ne ho risentito minimamente.
Anche qui la forma è del tutto funzionale, con un filo in buona parte dritto e con una curva "semplice", e una punta non troppo acuminata.
La lama ha un rivestimento ai fosfati, molto resistente, come potete vedere dalle foto, dato che sta solo ora iniziando appena a schiarirsi in prossimità della parte centrale del filo, e si è appena rigata superficialmente in pochi punti, senza però staccarsi.









Dettagli del rivestimento "consumato", esaltati dal flash







il fodero
Semplice ma "completo", è in nylon abbastanza grezzo con due fori per farci passare eventualmente un laccio (in dotazione è dato un laccio da scarpe, praticamente), un inserto rigido per alloggiarvi la lama, e con un laccetto di chiusura "snodato" e regolabile in larghezza. E' presente anteriormente anche un taschino con bocca elasticizzata e cinghia per la chiusura, anch'essa regolabile in altezza; la mia vecchia pinza Victorinox ci stava a meraviglia, anche se un'altezza minore ai lati del taschino avrebbe facilitato ulteriormente il recupero dell'oggetto ivi riposto (qualora questo non sporga). Oltre al passante da cintura per il porto verticale "classico", sul retro ha anche una serie di passanti "molle-style", che permettono anche il semplice porto orizzontale alla cintura o su altre cinghie.
Unico appunto, il bottone automatico che chiude il laccetto non si apre/chiude sempre agevolmente.










Ecologia (per entrambi)
I coltelli vengono venduti in una semplice scatola di cartone, con su stampato solo il nome del modello, gli stemmi RAT e Ontario (entrambi in bassa risoluzione) e l'indirizzo della Ontario su uno dei lati piccoli della scatola. La lama è coperta da del semplice cartoncino, e dentro ci sono due "biglietti da visita" della Ontario e della RAT, sempre in cartoncino, ma lucido.
Solo per il RAT-3, sono presenti due busta di buona plastica, a chiusura ermetica, che contengono il tek-lock e relative viti.

Conclusioni
Due ottimi lavoratori, nelle rispettive fasce di utilizzo, ad un prezzo più che onesto, con buone finiture, buoni materiali, un design nato non per farsi pubblicità e riempirsi la bocca con le solite parole "tattico, militare, usato dal reparto xyz, blabla", ma progettato da Jeff Randall e, se non erro, Mike Perrin, per poterli poi usare nella Randall Adventure Training school (questo Randall non c'entra niente con l'altro, è un istuttore di survival), semplicemente. Poi i fatti hanno parlato per i coltelli in questione, non il marketing (anche se la direzione della nuova Rat Cutlery sembra un po' più "marketinghizzata" di quanto non fosse la Ontario), e in diversi articoli in giro per la rete si legge che vengono usati anche in scenari militari operativi, ma prima non se ne fregiavano più di tanto (invece la nuova RC sta sfruttando la cosa per il marketing di cui sopra).
Niente fronzoli, poca spesa e tanta resa.
Quindi, in definitiva, due ottimi pezzi che non sfigurerebbero in nessun equipaggiamento, che si parli di un militare, di un cacciatore o di un escursionista. Forse non pezzi da collezione, ma in quel campo ci sono tante altre alternative.
N.B.: tutto ciò che ho scritto si riferisce ai vecchi Ontario-RAT, non ai nuovi RC, lo specifico perchè quelli nuovi non mi ispirano più di tanto, sia per il prezzo sia per le dotazioni "fronzolute" e tendenzialmente inutili, oltre che per l'estetica
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MessaggioInviato: Ven 24 Ott 2008-9:25 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Per chi fosse interessato, su bladeforums c'è la sezione della RC con dettagli abbondanti sulla fine del sodalizio con la Ontario, che potrebbero spiegare anche come mai la nuova linea ha un marketing più spinto della vecchia

http://www.bladeforums.com/forums/forumdisplay.php?f=816
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Resiliente
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MessaggioInviato: Sab 25 Ott 2008-10:55 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Anche se i modelli da te recensiti, non incontrano particolarmente i miei gusti, devo farti i complimenti per l'ottima recensione, in quanto traspare in essa , la grande passione che hai, per questi due modelli. Sorriso

Bravo! Sorrisone
Continua così! Sussurro
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orsetto
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MessaggioInviato: Sab 25 Ott 2008-11:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Complimenti per la recensione molto completa,belle anche le foto! Sorriso
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felix7
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MessaggioInviato: Dom 26 Ott 2008-18:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Magnifica rece e splendidi coltelli :thumbup:
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ERLIGE
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Messaggi: 706

MessaggioInviato: Dom 26 Ott 2008-20:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grande Nomakk , ottima rece Cinesino
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...come se gli angeli fossero lì
a dire che si, è tutto possibile.
Come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole...


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Nomakk
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Registrato: May 29, 2006
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008-4:20 am    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie a tutti Sorriso
scusate per il ritardo, ero fuori città
Comunque, sì, sono molto soddisfatto di entrambi, e in particolare del grande sono abbastanza entusiasta Cinesino
_________________
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FedericoB89
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Registrato: Feb 05, 2008
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MessaggioInviato: Lun 27 Ott 2008-16:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E bravo Nomakk Sorriso Sorriso I pargoli non sono del mio genere, ma la tua rece me li ha fatti piacere un po' di più Cinesino
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"Quando gli Æsir indussero il lupo Fenrir a farsi legare alla catena Gleipnir, questi non credette che in seguito l'avrebbero lasciato andare, finché Týr non mise la sua mano nella sua bocca come pegno".
Edda in prosa
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