Inviato: Mer 23 Mag 2007-23:32 pm Oggetto: so benissimo cos'è e spero che inquieti voi...
a quanto pare ho scritto un post [url](http://www.coltelleriacollini.it/community4/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=5171)[/url]
che ha suscitato un grande ilarità...
un magnifico esempio di arguzia affilata.
per la cronaca ,da quel che capito , il coltellinaio ha fatto una lama con punta ottusa e forma curva per ottenere un maggiore effetto lesivo sia in entrata che in uscita...
Spero che quello che ho disegnato faccia meno ridere:
quest'arma non è un coltello, cioè non è studiata per colpire prevalentemente di punta, anche se ha il vertice affilato. E' pensata per colpire in fendente, ottenendo l'effetto penetrativo di un coltello, con la forza di una mazza, grazie alla sua forma.
dalla parte opposta è un'ascia , con un spaccacrani alla sommità.
Può agire come roncola (arbusti, fogliame) come ascia (legna) per scavare (sommità affilata) come rompighiaccio (spaccacrani) come martello (parte finale del manico) come tagliacavi, e come toglichiodi/spezza fili metallici (fenditura sulla sommità).
questo design nasce da tre considerazioni:
prima considerazione: nel combattimento odierno ravvicinato tra soldati, è molto probabile che entrambi indossino giubbotti paraschegge. I giubbotti in questione riescono a fermare le lame di baionetta (confermato già nella guerra del Viet-Nam). di conseguenza in questo scenario un'arma bianca deve essere in grado di tranciare gli arti (cosa che una baionetta non riesce a fare a meno che l'operatore abbia una forza sovrannaturale).
per questi motivi, lame tipo kukri o machete o addirittura spade, sono molto adatte. Ma ovviamente sia le spade che i machete, per motivi di dimensione e peso, devono essere scartati.
seconda considerazione: un'arma tipo mannaia o ascia corta (ovvero vanghetta e tomahank) sono più facili da maneggiare di un coltello classico...
terza considerazione: Mi sono reso conto che le lame di attrezzi comuni come le roncole sono oggetti collaudati da secoli o addirittura millenni di uso....
inizialmente sono partito da una specie di tomahank, ma mi accorto conto che una lama tomahank è piuttosto specializzata , mentre una roncola ha + usi...(e mi sono ricordato della storia di un nostro alpino che nella prima guerra mondiale prendeva i nemici a roncolate...)
quindi ho pensato a una lama a becco come parte principale. la lama ad ascia è stata aggiunta successivamente per equilibrare.
la lama è full tang ed il suo spessore massimo è sui 5 mm.
il nome di questo disegno è "Charu".
Dato che sono un mattacchione lancio un concorso a premi.
Vince chi scopre cosa significa il nome ed l'attrezzo tradizionale del quale il progetto è la versione "combat"..
Non chiedo un giudizio estetico ma un giudizio funzionale (eppoi ogni scarrafone è bbello amamma sue! il mio latino fa schifo...)
e poi devo ammetterlo! lo spalmaburro mi piace! (lo so, sono perverso...)
(cosa si vince? una menzione come più veloce googlatore!)
Registrato: Aug 24, 2005 Messaggi: 4237 Località: Lanciano
Inviato: Gio 24 Mag 2007-0:46 am Oggetto:
l'idea e il disegno mi piacciono molto entrambi. evidentemente hai fatto uno studio ababstanza approfondito sull'oggetto. non resta che qualche volontario che crei una bozza di quest'oggetto per testarne le effettive potenzialità.
un'osservazione: le due fresature presumo siano dei corrisangue..mi sbaglio? se così fosse mi chiederei quale sia la loro utilità, dato che si tratta di un'arma destinata a colpire di solo fendente. _________________ -non ti fidar di me se il cuor ti manca-
ma allora ditelo!
non si può neanche scherzare un po'!
le due fresature servono ad alleggerire, ma non sono indispensabili.
devo cominciare a fare un modello in legno per controllarne la maneggiabilità...
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