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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - problema per palestra aido
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problema per palestra aido
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Autore Messaggio
pharadin
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Registrato: Feb 08, 2007
Messaggi: 2677
Località: novate milanese (milano)

MessaggioInviato: Mer 14 Feb 2007-14:56 pm    Oggetto: problema per palestra aido Rispondi con citazione

ciao a tutti, ho un problema Arrabbiato Indifferentea cosa che desidero di più è praticare l'Iaido solo che non conosco palestre ove praticarlo Arrabbiato Arrabbiato Arrabbiato Arrabbiato ,io abito a milano più precisamente novate milanese,se qualcuno di voi mi aiutasse a trovare una palestra vicino a dove abito mi renderebbe il ragazzo più felice di questo mondo Sorriso Sorriso Sorriso Sorriso Sorriso
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Nemesis
Fuciniere
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Registrato: Nov 22, 2003
Messaggi: 614

MessaggioInviato: Mer 14 Feb 2007-15:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

conosco un bravo istruttore di milano, poi in quella zona ci sono molte palestra, cerca iaido milano su google di sicuro qualcosa trovi
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sui sei
Fabbro
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Registrato: Dec 21, 2006
Messaggi: 277
Località: milano

MessaggioInviato: Mer 14 Feb 2007-15:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

… e se proprio niente di quel che trovi “ti acchiappa” … vieni a trovarci a Milano, Sabato 24 Febbraio: teniamo il solito (mensile) Seminario di Armi – spada.
Se ti va, fami avere una tua mail che ti spedisco un paio di cose.
…. se non trovi niente che “ti acchiappi”.
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pharadin
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Registrato: Feb 08, 2007
Messaggi: 2677
Località: novate milanese (milano)

MessaggioInviato: Mer 14 Feb 2007-16:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

[per sui sei] grazie mille ora sto navigando e ho trovato una palestra vicino a dove abito Sorriso Sorriso Sorriso Sorriso Sorriso Sorriso Sorriso Sorriso Sorriso comunque sono molto interessato al seminario il mio indirizzo è ilmemi@hotmail.it
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benkei
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Messaggi: 387

MessaggioInviato: Mer 14 Feb 2007-18:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sui sei ha scritto:
… e se proprio niente di quel che trovi “ti acchiappa” … vieni a trovarci a Milano, Sabato 24 Febbraio: teniamo il solito (mensile) Seminario di Armi – spada.
Se ti va, fami avere una tua mail che ti spedisco un paio di cose.
…. se non trovi niente che “ti acchiappi”.


Di che scuola?
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sui sei
Fabbro
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Registrato: Dec 21, 2006
Messaggi: 277
Località: milano

MessaggioInviato: Mer 14 Feb 2007-19:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Gasp !!
Non amo le briglie al collo, i recinti e gli steccati.
Che stile suonava Miles Davis ?
Preferisco imparare dalla spada e con la spada piuttosto che copiare un modello.
Preferisco avere con me non cloni, non fedeli imitatori, ma guerrieri (colui che sa stare nel conflitto) che esprimono sé stessi nel duello, nel sottile confine vita morte.
“Che stile fai” Muovo il corpo, un corpo fisicoemozionale.
Il Maestro Hiroo Mochizuki ebbe a scrivere e mi ribadì una sera a cena a casa mia, che ogni individuo, tutti gli individui, flettono l’avambraccio sul braccio e nessuno compie il movimento opposto. Io, strada facendo, ho aggiunto che ogni flessione dell’avambraccio sul braccio è diversa da individuo ad individuo perché, nel farla, tornano a galla (la memoria del corpo) esperienze, vissuti, traumi diversi per ognuno di noi.
Come si può insegnare un’Arte uguale per tutti, per tutti allo stesso modo con le stesse, identiche, manifestazioni fisicoemozionali ?
Non esiste una meccanica del movimento arida, fredda, uguale per tutti: non siamo automobili fatte in serie. Esiste un’anatomia fatta di esperienze, di parti che, nel sommarsi, formano un insieme diverso dalla loro somma.
Io ho studiato per anni od ho praticato per pochi giorni, diversi stili, diverse “Scuole”: Yoseikan Budo, Katori Shinto, Moro Budo Araki Ryu Kenpo … spesso recinti, anche belli, ma recinti.
Non trasmetto brani musicali, aiuto i miei allievi a capire, a suonare la musica, altrimenti vivranno sempre in steccati: il mio stile ed il tuo stile. Sapranno suonare un brano di Roberto Vecchioni ma saranno “ignoranti”, incapaci, davanti ad un brano di Sonny Rollins…
Oggi, nel 2007, dopo il taoismo, la cibernetica, la scuola di Palo Alto, la Gestalt, gli studi di Feldenkrais, Trager, Rolf, non me la sento di propinare tecniche e gesti di una Scuola o di un’altra.
Meglio fare spada “essere” spada: Kenshin Do.
Questa è la mia esperienza che per me ha grande valore. Con il massimo rispetto, però, per chi preferisca cercare di imitare al meglio uno stile, una Scuola.
La mia esperienza mi dice che l’estrazione, perché sia al massimo della rapidità, si affida certo ad ambedue le braccia, ma soprattutto al braccio sinistro. Chi veda da “esterno” ammirerà la rapidità del braccio destro, chi pratica sa dell’uso del sinistro (okuden). Quel braccio che è legato all’emisfero cerebrale destro, quello deputato alle emozioni ed al linguaggio analogico (intelligenza emotiva, saper essere per poter saper fare), quello che odora ancora d istinto predatorio, Qualunque stile uno faccia.
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federico87
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Registrato: Aug 27, 2004
Messaggi: 272
Località: campobasso

MessaggioInviato: Gio 15 Feb 2007-20:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

è vero che ogniuno di noi è diverso, infatti sarebbe sbagliato imporre uno schema fisico o mentale a due persone, le quali sararnno ovviamente diverse, quiundi potrebbe essere giusto per una e non proponibile per un'altra.
Per questo motivo per me scuole fondate da grandi combattenti non possono avere grande futuro, poichè loro tramanderebbero come loro hanno combattuto, in base al loro fisico e ai loro trascorsi.
Invece grandi scuole sono derivate dagli insegnamenti di migliaia di maestri ed hanno il compito di insegnarti uno schema motorio, che ha l'unico scopo di darti ua base per poi, dopo molti anni di studio romperlo, per liberare il nostro modo di combattere, di sentire un arte.
Per questo nel karate(parlo del karate perchè è l'arte che conosco meglio e in questo caso mi riferisco principalmente allo shitoryu) non ti insegnano una sola tecnica di attacco, ne una sola possibbilità di difesa, ma più tipi, perchè potresti anche insegnare a me(186cm per 100kg Sorriso ) ad usare solo attacchi e difese basate sulla prestanza fisica, ma non ad una ragazza e comunque sarei limitato e presto sconfitto se conoscessi un solo modo di combattere.
I famosi 5 principi di difesa servono per offrirti una panoramica su le possibbilità che potresti trovare in combattimento: devi saperli tutti, ma poi in base ai tuoi trascorse e alle tue esperienze ti specializzerai in uno o più; ma il vero risultato a cui ti dovrebbe portare un'arte marziale è quello di rompere tutti gli schemi che ti sono stati insegnati per aiutarti nell'apprendimento, poichè oramai hai imparato la vera assenza dell'attaccare e del difenderti... HAI FINALMENTE RAGGIUNTO LA NON FORMA.
_________________
"Sotto la spada che si alza
trovi la paura dell'inferno;
ma va oltre, al di la
e troverai la Pura Terra"

Miyamoto Musashi
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benkei
Fabbro
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Registrato: Jun 20, 2005
Messaggi: 387

MessaggioInviato: Ven 16 Feb 2007-11:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

sui sei ha scritto:
Gasp !!
Non amo le briglie al collo, i recinti e gli steccati.
Che stile suonava Miles Davis ?
Preferisco imparare dalla spada e con la spada piuttosto che copiare un modello.
Preferisco avere con me non cloni, non fedeli imitatori, ma guerrieri (colui che sa stare nel conflitto) che esprimono sé stessi nel duello, nel sottile confine vita morte.
“Che stile fai” Muovo il corpo, un corpo fisicoemozionale.
Il Maestro Hiroo Mochizuki ebbe a scrivere e mi ribadì una sera a cena a casa mia, che ogni individuo, tutti gli individui, flettono l’avambraccio sul braccio e nessuno compie il movimento opposto. Io, strada facendo, ho aggiunto che ogni flessione dell’avambraccio sul braccio è diversa da individuo ad individuo perché, nel farla, tornano a galla (la memoria del corpo) esperienze, vissuti, traumi diversi per ognuno di noi.
Come si può insegnare un’Arte uguale per tutti, per tutti allo stesso modo con le stesse, identiche, manifestazioni fisicoemozionali ?
Non esiste una meccanica del movimento arida, fredda, uguale per tutti: non siamo automobili fatte in serie. Esiste un’anatomia fatta di esperienze, di parti che, nel sommarsi, formano un insieme diverso dalla loro somma.
Io ho studiato per anni od ho praticato per pochi giorni, diversi stili, diverse “Scuole”: Yoseikan Budo, Katori Shinto, Moro Budo Araki Ryu Kenpo … spesso recinti, anche belli, ma recinti.
Non trasmetto brani musicali, aiuto i miei allievi a capire, a suonare la musica, altrimenti vivranno sempre in steccati: il mio stile ed il tuo stile. Sapranno suonare un brano di Roberto Vecchioni ma saranno “ignoranti”, incapaci, davanti ad un brano di Sonny Rollins…
Oggi, nel 2007, dopo il taoismo, la cibernetica, la scuola di Palo Alto, la Gestalt, gli studi di Feldenkrais, Trager, Rolf, non me la sento di propinare tecniche e gesti di una Scuola o di un’altra.
Meglio fare spada “essere” spada: Kenshin Do.
Questa è la mia esperienza che per me ha grande valore. Con il massimo rispetto, però, per chi preferisca cercare di imitare al meglio uno stile, una Scuola.
La mia esperienza mi dice che l’estrazione, perché sia al massimo della rapidità, si affida certo ad ambedue le braccia, ma soprattutto al braccio sinistro. Chi veda da “esterno” ammirerà la rapidità del braccio destro, chi pratica sa dell’uso del sinistro (okuden). Quel braccio che è legato all’emisfero cerebrale destro, quello deputato alle emozioni ed al linguaggio analogico (intelligenza emotiva, saper essere per poter saper fare), quello che odora ancora d istinto predatorio, Qualunque stile uno faccia.


Belle parole, ma forse non ho capito la risposta alla mia domanda. Significa che ti sei creato una scuola tua mescolando quello che sapevi dalle precedenti esperienze?
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dsacchi
Apprendista Fabbro
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Registrato: Jul 10, 2006
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MessaggioInviato: Ven 16 Feb 2007-19:46 pm    Oggetto: Certo, ma...... Rispondi con citazione

Anche io, come Benkei, ritengo "belle" le tue parole, pero' andrebbero forse circostanziate meglio, altrimenti corri il rischio di essere frainteso.
Certo che la musica di Mozart, tanto per fare nome diverso da Miles Davis, fosse e sia unica non v'e' dubbio, non per questo Mozart ha stravolto le regole del pentagramma o modificato il pianoforte.
Nella spada, come in tutti gli altri aspetti della vita, la "storia" (tradizione) ha una grande importanza; se ognuno di noi dovesse sempre ricominciare da zero non saremmo al punto in cui siamo.
Secoli di tentativi, studi, prove empiriche, duelli, spesso strizzando l'occhio all'esoterismo, hanno portato le scuole (ryu penso si dica) di spada a dei livelli altissimi, perche' prescindere da cio'?
Discorso diverso e' se uno dopo anni di studio, non importa di quale scuola, apporta un contributo tecnico/filosofico allo stile; sara' la storia, a sua volta, a sancirne la validita' o meno.
Il tutto senza polemica ovviamente
Ciao
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katsumoto
Maestro di spade e coltelli
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Registrato: Oct 27, 2004
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MessaggioInviato: Sab 17 Feb 2007-21:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Solo se si è maestri dei vari stili allora si può estrapolarne il meglio per creare un nuovo modo di combattere, ma se pratichi per pochi giorni come detto da sui sei l'unica cosa che potrai ottenere è un buon minestrone che resterà sempre inferiore tecnicamente ad uno stile evoluto in millenni... viene da sé che una sola vita non può bastare per diventare maestri di più di uno stile
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IMPORTANTE: "Non ascoltate pharadin tanto e' leso"
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^noel^
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MessaggioInviato: Dom 18 Feb 2007-13:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

katsumoto ha scritto:
viene da sé che una sola vita non può bastare per diventare maestri di più di uno stile


Qualora sia sufficiente una vita per diventare maestri anche solo di una scuola
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katsumoto
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MessaggioInviato: Dom 18 Feb 2007-14:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

^noel^ ha scritto:
katsumoto ha scritto:
viene da sé che una sola vita non può bastare per diventare maestri di più di uno stile


Qualora sia sufficiente una vita per diventare maestri anche solo di una scuola

hai perfettamente ragione
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sui sei
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MessaggioInviato: Lun 19 Feb 2007-11:02 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Certo una mail in un forum … mi (ci ?) è difficile comunicare.
Comunque, il più sinteticamente possibile per me:
- NO non ho creato un mio stile. Il mio percorso (su cui ho appena editato un libro: www.lulu.com =ricerca avanzata = cinque passi nel destino) comporta l’utilizzo di un modo di muovere il corpo (onda shock / strizzamento dei fianchi / affondo sul terreno) che utilizzo sempre qualsiasi stile stia praticando. Ovvero piego lo “stile” a quel modo di muoversi che, per me, è il massimo dell’efficacia ed efficienza psicomotoria.
- Lunga vita al gruppo teatrale “I Rabdomanti” che propone in pubblico “letture sceniche” preservando così un vecchio modo di fare teatro. Ma dopo Grotowski e Jodorowsky il teatro può essere altro !!
- Dunque, lunga vita ai cultori di questo o quello stile, che ne preservano (nei limiti delle interrpretazioni personali spesso dissonanti, dello scorrere dei secoli, ecc.) la forma “originale” ( o presunta tale) cercando di imitare il più fedelmente possibile il modello. Io preferisco ripescare (perché nulla ho creato) questo modo di muoversi, tanto ovvio quanto dimenticato (non consapevole) perché più consono:
all’efficacia ed efficienza dei gesti;
al riemergere dell’istinto predatorio, dell’irrazionale, dell’inconscio. Ovvero del terreno di semina e raccolta di ogni artista marziale.
- In pedana (nella vita) io non amo imitare, copiare questo o quello stile. Io, Valerio, Diego, Angelica …. utilizziamo il “tesoro” delle Arti Marziali per crescere nel conflitto, per entrare in “Conoscenza di sé – Salute – Sicurezza”. Noi protagonisti.
- Io non amo le generalizzazioni, perché annullano le differenze e restano in superficie. Non mi riconosco nella frase “non basta una sola vita per divenire maestri di più di uno stile “, come non si sono riconosciuti artisti marziali del calibro di Bruce Lee, Hironori Otsuka, Morihei Ueshiba, Hiroo Mochizuki, Yamaza Ansai, Kenichi Sawai, Kenji Tokitsu e tanti, tanti altri. (non mi sto proponendo al loro livello, sia chiaro; semplicemente non sto con le generalizzazioni )
- Non mi riconosco né in quelli che si arroccano su uno o più stili, su un solo modo di muoversi e di agire (Il M° Mochizuki ebbe a scrivere “Ogni confine è un coagulo in un’arteria”), né in chi (come scrive Katsumoto) assembla un pezzo di questo, un pezzo di quello ed un pezzo di quell’altro ancora e si fa il suo “minesterone” (definizione di Katsumoto, non mia). Cose, queste, per me del tutto legittime, con un loro valore per chi così pratica e per chi lo segua in questa pratica, ma non è il mio caso, non è la mia scelta.
- Io sto dalla parte di chi, consapevole delle sue radici, vive nel presente e ne contesto che ciò comporta (“guerriero metropolitano” secondo la definizione di Castaneda), da protagonista, da guerriero (colui che sa stare nel conflitto). Se preferite da samurai, dove il “servitore” riconosce sé stesso, il suo universo interiore ed il contatto con il mondo, come “padrone” e non altri o altro.
- Io calco un sentiero in cui il cuore della pratica non è l’imitazione di un duello creato da Tizio, codificato da Caio e tramandato da Sempronio, Carlo, Augusto, ecc come immutabile (?! davvero qualcuno crede all’immutabilità del gesto, dello stile “tradizionale” ?) in secoli e secoli che si sono succeduti. Un sentiero in cui il senso, il cuore, sta nella scoperta di sé, dei propri autentici valori, del proprio “daemon”, del proprio stare al mondo, individuo autodiretto e responsabile ( lo so, è dura, ma è una sfida che mi affascina quella di vivere e non sopravvivere come trasmetteva Gourdjief).
- Poi, ad ognuno, la sua pratica liberamente (consapevolmente ?) scelta da cui enucleare la sua teoria. Perché qui, pur usando “belle” o meno belle parole, di pratica (sto comunicando con dei praticanti dell’arte della spada, vero ?), di un’arma che taglia e penetra (toglie la vita !!), di sudore e sorrisi, di fatica e paure, sto (stiamo ?) trattando. Con tutto il mio rispetto, ma anche i mie distinguo, verso chi tratti solo o principalmente di gesto tecnico, di ossequio all’etichetta, di perfezione stilistica.
- Ancora belle parole ( eppure qualcosa spero lascino intravedere) lo so ….ma che posso fare ? Posso solo invitare chi voglia annusare altri odori, cacciare altre prede ai Seminari di spada che tengo ogni mese a Milano. Il prossimo sarà questo Sabato 24 Febbraio. A chi va, mi contatti personalmente. Ogni praticante, ogni individuo, è una risorsa, un mare di energia.
- Certo, non troverete ad accogliervi un Maestro (“Colui che ha la padronanza, la maestria, di un’arte” dunque non ha più nulla da imparare) ma un Sensei (“nato prima”, uno che ha già percorso un tratto di sentiero e che per questo può aiutare altri nel loro cammino, pur avendo ancora lui stesso tanta e tanta strada da fare). Non troverà l’obbedienza ai segni (“i segni non hanno altro compito che denotare ciò a cui si riferiscono” C.G. Jung) ma la comunione con i simboli (“Le immagini, i simboli, i miti - … - rispondono a una necessità ed adempiono una funzione importante: mettere a nudo le modalità più segrete dell’essere” M. Eliade). Insieme a tanta gioia ed allegria nel vivere.

Buona vita a tutti e un grazie a tutti quelli che qui mettono a nudo il loro cuore, le loro emozioni e, con ciò, mettono in crisi le loro certezze.
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^noel^
Fabbro
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MessaggioInviato: Lun 19 Feb 2007-15:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma una volta lo ZNKR non era un'altra cosa? Linguaccia
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sui sei
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MessaggioInviato: Lun 19 Feb 2007-16:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

per Noel:
Dai un'occhiata a "armi Kung Fu" pg. 2. Trovi la risposta.
Grazie
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dsacchi
Apprendista Fabbro
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Messaggi: 48

MessaggioInviato: Lun 19 Feb 2007-16:42 pm    Oggetto: Mi sembra equo.... Rispondi con citazione

sui sei ha scritto:
- Ancora belle parole ( eppure qualcosa spero lascino intravedere) lo so ….ma che posso fare ? Posso solo invitare chi voglia annusare altri odori, cacciare altre prede ai Seminari di spada che tengo ogni mese a Milano. Il prossimo sarà questo Sabato 24 Febbraio. A chi va, mi contatti personalmente. Ogni praticante, ogni individuo, è una risorsa, un mare di energia.
- Certo, non troverete ad accogliervi un Maestro (“Colui che ha la padronanza, la maestria, di un’arte” dunque non ha più nulla da imparare) ma un Sensei (“nato prima”, uno che ha già percorso un tratto di sentiero e che per questo può aiutare altri nel loro cammino, pur avendo ancora lui stesso tanta e tanta strada da fare).


Ciao,
mi sembra corretto cio' che proponi.
Se ho ben capito esiste la possibilita' di vederti, parlarti, praticare con te e quindi di capire meglio le tue ragioni.
Direi che se non sara' questo Sabato, sicuramente il prossimo verro' a "trovarti".
Cio' non significa nulla, io sono nessuno e per tanto il mio "giudizio" sia esso positivo o meno non fara' certo scuola.
Unico probema: dici di contattarti, ma come?
Grazie
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sui sei
Fabbro
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Messaggi: 277
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MessaggioInviato: Mar 20 Feb 2007-10:45 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Per dsacchi

Grazie per l’interessamento.
A Marzo il Seminario lo terrò Sabato 31.
Puoi contattarmi a tsantambrogio@yahoo.it
Non so se sei “nessuno”. Non credo. Mi pare tu sia uno che parla, si espone e … prova, assaggia sulla sua pelle, scegliendo cosa assaggiare e cosa no.
Nessun essere umano vive senza contatto. Contatto con il suo mondo interiore, contatto col mondo esteriore. Una osmosi, uno scambio continuo la cui fluidità, in ciò che consapevolmente digeriamo ed in ciò che consapevolmente espelliamo, ci permette di crescere, io penso.
Se hai voglia di un “contatto” io ci sono, la mia Scuola c’è. Che nasca un feeling reciproco o meno, questo ce lo dirà la pratica della spada. Insieme.
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