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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - arte nell'uso della katana
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arte nell'uso della katana Vai alla pagina 1, 2  Successivo
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cavaliere
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MessaggioInviato: Mer 28 Dic 2005-20:51 pm    Oggetto: arte nell'uso della katana Rispondi con citazione

Ciao a tutti e ben ritrovati, probabilmente molti di voi che praticano arti marziali con la Iaito o la Katana potranno facilmente rispondere ad una domanda che da un po mi frulla per la testa.
Mi sono sempre chiesto come venissero effettuate le parate con questo tipo di spade (Katane) dato che non mi è mai capitato di osservare rilevanti scheggiature sulla lama delle originali.
Praticando scherma medievale occidentale ho potuto constatare che le parate col tagliente della spada rovinano e segnano la lama, e nel mio caso naturalmente si tratta di armi prive di filo, mi sembra quindi inverosimile che le parate venissero effettuate col tagliente, sopratutto con lame affilate come rasoi, ma posso anche sbagliarmi, quindi la parola a chiunque voglia rispondere.
Ciao a tutti
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The Cat
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MessaggioInviato: Mer 28 Dic 2005-21:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Con le spade giapponesi, ad un solo filo, le parate vengono effettuate con il dorso della lama (come ad esempio nel 3 kata Seitei di Iai-do, "Ukenagashi")
Su un testo giapponese, non ricordo se il libro dei 5 anelli di Musashi o dove altro, viene detto che le spade giapponesi sono superiori a quelle cinesi, ritenuite primitive, in quanto in una spada giapponese, dotata di un lato affilato ed uno non affilato, convive una spada ed uno scudo.
_________________

"Ki Ken Tay Ichi"
(Armonia tra mente, corpo e spada)
http://blog.libero.it/thecat/
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Hitan*
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MessaggioInviato: Gio 29 Dic 2005-11:31 am    Oggetto: Rispondi con citazione

In una versione del Katori ora in vigore anche in europa esistono parate filo a filo venendo sotto all'avversario invece che prendendo le distanze.
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freddy75
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MessaggioInviato: Gio 29 Dic 2005-12:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

la spada giapponese non para mai in nessun caso, tantomeno con il filo, oddio magari proprio mai è esagerato, magari ci sono scuole che lo fanno, che io sappia no.

nella maggior parte dei casi devia il colpo e controbatte con la forza che il colpo avversario le ha inferto.

la parata con il dorso è possibile, anzi è "morbido" apposta, anche se difficile in un combattimento reale.

nel katori shinto riu ci sono moltissime parate filo contro filo, ma guarda un pò, sono tutte finte ;-)

hanno tutte la tecnica segreta corrispondente, la parata "finta", veniva insegnata per far fronte al problema delle spie, poi con gli alievi fidati veniva messa in pratica quella vera, e poi è facile immaginare filo contro filo cosa succederebbe alle due spade ...

ciao
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Isamaru
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MessaggioInviato: Gio 29 Dic 2005-12:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Diciamo anche che il samurai piu che parare, scansa il fendente e colpisce in rapida risposta... senza tanti effetti speciali come nei film... durante le battaglie non potevi fare il supereroe, dovevi uccidere per sopravvivere
_________________
Samurai vincolato : "perdonami Saburo. Non ho potuto salvarti. Ma la tua spada nn troverà riposo nelle mie mani."

"Vi decidete a fare sto corno di Boromir?"
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Nemesis
Fuciniere
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MessaggioInviato: Gio 29 Dic 2005-13:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

le parete se e si eseguono vengono fatte con il dorso...
contatti ravvicinati filo contro filo se volete provateli..................
la spada viene scansata sempre di guancia, nelle tecnice piu antiche, ovvero quelle che derivano dall'uso di ken diritti, vi sono parate abbastanza drastiche... vedi kurama ryu o kashima ryu
in alcuni kata si vedono parete che se fatte con una lama d'accaio sarebbero disastrose
Nello stile che io pratico vi sono pochissime parete, diciamo che sono tecniche di sacrificio....
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cavaliere
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MessaggioInviato: Ven 30 Dic 2005-0:22 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie mille a tutti per le risposte chiarificatrici, immaginavo che fosse così ma volevo una conferma (ma non si rovinava il dorso ?), probabilmente in battaglia come anche in occidente la tecnica non era proprio per così dire perfetta, e uno se la cavava come poteva pur di non lasciarci le penne, magari parando anche all'occorrenza col filo della lama.
Rimanendo in tema mi sembra di aver capito girando su interenet che l'arte marziale odierna che più si avvicina alle antiche tecniche di uso della Katana sia il Kenjitsu, vi risulta?
Mi pare di aver capito però che si tratta di tecniche ricostruite per deduzione, e che poco o nulla ci sia pervenuto dagli antichi maestri d'armi Giapponesi sarà vero?
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berretto
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MessaggioInviato: Ven 30 Dic 2005-0:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

il dorso non si rovinava in ogni caso in quanto temprato morbido.
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cavaliere
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MessaggioInviato: Ven 30 Dic 2005-0:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Berretto, tu ne sai qualcosa di Kenjitsu?
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berretto
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MessaggioInviato: Ven 30 Dic 2005-0:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

io non so' niente di arti marziali.
mi piacerebbe colmare questa lacuna ma ho paura di beccarmi un ciarlatano.
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Templar
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MessaggioInviato: Ven 30 Dic 2005-1:36 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Il dorso proprio perchè temprato morbido si rovinava eccome ma comunque non si spezzava come avrebbe fatto la lama a contatto con un'altra lama. Ciao.
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berretto
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MessaggioInviato: Ven 30 Dic 2005-1:54 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ecco, intendevo questo, che non si riempie di tacche come il filo
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Templar
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MessaggioInviato: Ven 30 Dic 2005-12:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

In pratica si poteva rienpire di tacche (poco profonde comunque) il dorso, per via delle parate, ma era molto meglio che parare col filo. Infatti un filo contro filo avrebbe rischiato di spezzare il fio, rendendo la katana inutilizzabile o comunque avrebbe riportato gravi danni alla spada.
Ciao.
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cavaliere
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MessaggioInviato: Mar 03 Gen 2006-20:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scusate per il tempismo ma ho avuto problemi con la linea in questi giorni, grazie a tutti per l'attenzione, e visto che non ho potuto farveli prima AUGURI DI BUONA FORTUNA PER QUESTO NUOVO ANNO.
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Kherydan
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MessaggioInviato: Mer 04 Gen 2006-10:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Rispondo a cavaliere per quanto riguarda il kenjutsu. Probabilmente ti hanno informato male. Le scuole oggi praticate sono precisamente codificate e non frutto di deduzione come ti hanno informato. Katori Shinto Ryu, una delle scuole di kenjutsu considerate tesoro nazionale giapponese, è codificata in tre livelli di apprendimento. Purtroppo è rimasto codificato intero solo tutto quello che riguarda il combattimento spada contro spada. Del combattimento di Bo sono rimasti due dei tre livelli e di naginata solo uno, come di ryoto, kodachi, e Yari. La parte di Iai della scuola rimane in due livelli ed invece sono completamente andate perse nozioni di quello che era l'arte delle fortificazioni e lancio di shuriken (che per il Katori non erano le classiche "rotelle" ma assomigliavano più a dei dardi da lancio). Le parate previste in kenjutsu a prima vista e nella parte omote sembrano di filo, ma ai livelli superiori si applica molto di più osaeru ovvero l'intercettazione e l'accompagnamento della lama col piatto.
In scontro non si para mai. La parata è l'ultima risorsa usata e si esegue di norma di piatto o col mune (alla disperata di filo, ma proprio se non ci sono altre alternative). Tra l'altro non è nemmeno sicura perché se la parata è eseguita male spada e quello che ci sta sotto può venire tagliato se chi esegue il colpo è bravo ed ha una lama di qualità superiore (vedi scuola Itto-Ryu che eseguiva colpi singoli che per insegnamento dovevano avere la capacità di aprire una persona in verticale dalla testa al bacino).
Una spada che resiste ad una parata è una spada davvero buona. La prova è il fatto che le lame con le intaccature sul piatto della lama invece di venire deprezzate aumentano di valore avendo dimostrato sul campo di essere state forgiate anche per resistere a colpi del genere.
Di scuole di kenjustu katori ne esistono due di "famose":
La scuola di sugino insegnata sia da Sugino (il figlio) che da Hatakeyama (l'allievo migliore)
La scuola di Otake
E' sempre katori ma cambiano distanze e determinati movimenti (sugino ha distanze maggiori e "salta" meno).
Le altre scuole di iai hanno il kumidachi che sono appicazioni in coppia col bokken dei kata di iai. Questo vale per Hoki Ryu e Muso Shinden.
Per le altre scuole non mi pronuncio perché non le pratico :P
Saluti!
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Hitan*
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MessaggioInviato: Mer 04 Gen 2006-16:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Infatti io mi riferivo all'Otake. Quindi nel katori esistevano anche livelli di shuriken e kodachi?? Cosa intendi per fortificazione?
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Kherydan
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MessaggioInviato: Mer 04 Gen 2006-16:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Kodachi esiste anche adesso. La serie è di tre kata. Da Otake non si fanno? Shuriken si sa che esisteva ma non esistono codifiche per lo studio. Il maestro hatakeyama è in possesso di alcuni testi ti tecniche non ancora decodificate ma non si sa a che punto sia.
L'arte delle fortificazioni comprende tutto ciò che è necessario sapere per costruire fortificazioni da campo valide in base alla conformazione del territorio e degli elementi che lo circondano, oltre che dall'eventuale conoscenza di come è costituito l'esercito nemico.
Ha molto senso pensare che di tutte le armi studiate nel katori esistessero livelli superiori di pratica, oggi perduti.
Daltronde il metodo di insegnamento che prevede che tecniche avanzate siano insegnate solo ad allievi degni di fiducia porta al problema che, quando questi allievi mancano o quando il maestro che deve tramandare crepa prima di esserci riuscito, l'insegnamento va perso Arrabbiato
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Hitan*
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MessaggioInviato: Mer 04 Gen 2006-18:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

per Otake non lo so, io seguo Hatakeyama anche se l'Otake si accosterebbe meglio al mio stile ma a Roma che io sappia nessuno lo pratica.

Cmq scusa tanto per curiosità, sai quante sono le persone al giorno d'oggi che hanno accesso agli insegnamenti avanzati di katori? questi insegnamenti sono gli stessi per i due stili?

cmq complimenti per la tua vasta conoscenza nel campo... :wink:
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Kherydan
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MessaggioInviato: Mer 04 Gen 2006-19:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La passione non guasta mai... Spero solo di ricordarmi sempre tutto giusto :-D

Beh che io sappia il kodachi fa parte dell'insegnamento che va dal 1° al 2° dan assieme a Ryoto. E sempre che io sappia ci sono parecchie persone anche a roma che lo fanno perché sopra il primo dan. Di roma conosco Fabio Bardanzellu che insegna Katori al Kobukan. E' molto bravo ^_^
C'è da dire che Hatakeyama non fa + esami quindi non c'è un vero e proprio "chi fa cosa".
Diciamo che la suddivisione grezza dell'insegnamento è:

Da nulla a 1° dan:
kenjutsu (1a serie 4 kata)
bojutsu (1a serie 6 kata)
naginatajutsu (1a serie 4 kata)
IaiJutsu (1a serie 11 kata)

Dal 1° al 2° dan
Ryoto (1a ed unica serie 4 kata)
Kodachi (1a ed unica serie 3 kata)
Yari (ma forse questo va anche nella prima serie :?: mah... cmq 6kata)

Dopo il 2° dan
Gokyo no Tachi (kenjutsu 2a serie 4 kata)
Gokyo no Bo (bojutsu 2a serie 6 kata)

(Penso)
Dopo il 3° dan
3 serie di kenjutsu (cacchio non mi ricordo il nome ne quanti kata)

(penso)
Dopo il 4° dan
2 serie di Iai (3 kata)

Purtroppo essendo solo primo dan non ricordo a memoria tutto... Faccio fatica anche a ricordami i nomi dei singoli kata così al momento devo studiare di + :tard:
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cavaliere
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MessaggioInviato: Sab 07 Gen 2006-0:48 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie molte Kheydan e Hitan per le spiegazioni, anche se non sapendone quasi nulla sono un po confuso dai nomi delle varie discipline.
Che voi sappiate c'è qualche scuola di una di queste discipline in provincia di Torino?
Altra domanda, a parte il fatto che nel Kendo non si utilizza la spada vera ma le altre due armi da allenamento in legno ed in bamboo delle quali ora non ricordo i nomi in cosa differisce dal Kenjitsu?
Ho visto in tv e su internet filmati sul Kendo, l'ho trovato una disciplina appassionante, ero convinto che il Kendo potesse anche servire per impratichirsi in preparazione dell'uso della spada vera, presupponevo che quindi le tecniche fossero le stesse, ma mi sembra di aver capito dalle vostre risposte che non'è così, o mi sbaglio?
Grazie
Ciao a tutti
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Hitan*
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MessaggioInviato: Sab 07 Gen 2006-14:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

che io sappia il Kendo è nato nel 1800 per volere dell'imperatore meiji allo scopo di mantenere la tradizione di spada, ma in un ambito sportivo.

Infatti il kendo credo sia più uno sport dove si predilige il genio nel combattimento (quindi simulazione di combattimento) mentre il kenjutsu un'affinamento di antiche teniche di guerra (quindi affinamento della tenica).

Forse sbaglio ma io la vedo come il karate tradizionale (kata) formato di forme e tecnica (e ricerca) contrapposto al karate moderno (kumite moderno) dove si predilige il senso sportivo del combattimento.
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felxilsanto
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MessaggioInviato: Sab 07 Gen 2006-15:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Hitan* ha scritto:
che io sappia il Kendo è nato nel 1800 per volere dell'imperatore meiji allo scopo di mantenere la tradizione di spada, ma in un ambito sportivo.

Infatti il kendo credo sia più uno sport dove si predilige il genio nel combattimento (quindi simulazione di combattimento) mentre il kenjutsu un'affinamento di antiche teniche di guerra (quindi affinamento della tenica).

Forse sbaglio ma io la vedo come il karate tradizionale (kata) formato di forme e tecnica (e ricerca) contrapposto al karate moderno (kumite moderno) dove si predilige il senso sportivo del combattimento.


do conferma il kendo è la sportivizzazione del kenjitsu!!!!!!!1
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cavaliere
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MessaggioInviato: Sab 07 Gen 2006-15:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Quindi Hitan le due discipline possono anche avere tecniche molto diverse l'una dall'altra?
A me personalmente piacerebbe praticare una disciplina che il più possibile si avvicini alle antiche tecniche di spada dei samurai, mi interessa il lato pratico della cosa, non tanto quello filosofico, per intenderci non mi interessa andare in una famosa palestra di un famoso maestro, il quale magari mi fà "pregare" per un'ora prima di inizziare l'allenamento, o essere un prescelto perche selezionato per apprendere da lui l'arte della spada.
Neppure desidero intraprendere in tutto e per tutto lo stile di vita del Samurai, che pure per molti aspetti ammiro, vorrei sapere se tu o altri potete consigliarmi riguardo la l'indirizzo della scuola più idonea al mio scopo, tenendo conto che abito vicino a Ivrea, in provincia di TORINO.
Grazie per l'attenzione, ciao a tutti
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Nemesis
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MessaggioInviato: Sab 07 Gen 2006-15:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

piu o meno è così hitan, anche se io personalmente do una notevole differenza tra il kendo fatto in giappone e il "kendo esportato". differenza che si vede nel "portare i colpi" tante volte nel kendo fatto "alla buona" si vedeno bastonate non colpi di spada come dovrebbero essere, si trasforma in jodo piuttosto che kendo... io mi trovo molto impacciato con il kendo perche ho iniziato con il ken,(premetto che il mio insegnante è anche maesto di kendo, disciplina che ha poi "accantonato" dedicandosi al ken, la siegazione... sono cresciuto...) cr
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Hitan*
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MessaggioInviato: Sab 07 Gen 2006-16:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

cavaliere ha scritto:
Quindi Hitan le due discipline possono anche avere tecniche molto diverse l'una dall'altra?
A me personalmente piacerebbe praticare una disciplina che il più possibile si avvicini alle antiche tecniche di spada dei samurai, mi interessa il lato pratico della cosa, non tanto quello filosofico, per intenderci non mi interessa andare in una famosa palestra di un famoso maestro, il quale magari mi fà "pregare" per un'ora prima di inizziare l'allenamento, o essere un prescelto perche selezionato per apprendere da lui l'arte della spada.
Neppure desidero intraprendere in tutto e per tutto lo stile di vita del Samurai, che pure per molti aspetti ammiro, vorrei sapere se tu o altri potete consigliarmi riguardo la l'indirizzo della scuola più idonea al mio scopo, tenendo conto che abito vicino a Ivrea, in provincia di TORINO.
Grazie per l'attenzione, ciao a tutti


quello che vuoi è esattamente il kenjutsu.
Noi non preghiamo (però il saluto ai maestri è d'obbligo), ne impariamo lo stile di vita dei samurai (da me fortemente detestato... quindi immagina...),

Tutto quello che impari è soltanto l'esecuzione e la ricerca tenica di quell'arte, senza contorno. Cmq per un dojo prova a cercare su internet, io davvero non saprei cosa dirti.
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MessaggioInviato: Sab 07 Gen 2006-16:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tutto quello che impari è soltanto l'esecuzione e la ricerca tenica di quell'arte, senza contorno

??????????

sinceramente il kenjitsu è qualcosina di piu...... punti di vista comunque

sul fatto di "pregare" spiegami cosa intendi....... se vuoi praticare qualcosa
che sia il più possibile simile alle antiche tecniche di spada dei samurai... questo è il
ken
ma il ken è anche una disciplina anche spirituale, sinceramente
come tutte le "arti tradizionali" l'allenamento del corpo assieme a quello dello spirito,
un "duello" si vince anche solo facendo abbassare gli occhi all'avversario...
se vuoi "botte" e sentire rumore il kendo è piu adatto essendoci contatto....
ma anche nell'iseganmento del kendo si trova l'etica...
vedi tu
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cavaliere
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MessaggioInviato: Dom 08 Gen 2006-0:33 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie mille Hitan e Nemesis per i chiarimenti e le informazioni, credo di aver capito che il kenjitsu si avvicina a quello che cerco, ma scusatemi l'ignoranza, che cos'è il Ken?
Se per caso qualcuno gli ha, puo spedirmi 1 paio di brevi filmati mpg (10-30 secondi) sul Kenjitsu e sul Ken, oppure indicarmi dove reperirli in rete.
ecco il mio indirizzo: alessandroverzeni@libero.it

Grazie a tutti, ciao
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cavaliere
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MessaggioInviato: Dom 08 Gen 2006-1:00 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ne dimentico sempre un pezzo :wink:
Nemesis con il termine (pregare) intendo dire che non mi interessa per ora (non so se si fà) stare a meditare un'ora prima di incominciare ad allenarsi o compiere un'azzione, inoltre non amo particolarmente i formalismi inutili che vanno naturalmente oltre ad un semplice inchino.
Come già detto in precedenza, pratico scherma medievale, periodo di riferimento XIII sec., principalmente per ora spada e scudo, trovavo, e trovo tuttora perfettamente inutile il fatto che l'insegnante ci faccia agghindare come se dovessimo fare i ballerini o fioretto (camicia bianca pantaloni neri legati sotto il ginocchio ecc.), non lo trovo di nessuna utilità pratica, secondo me sarebbe più utile allenarsi completamente equipaggiati, con addosso il peso della cotta di maglia e dell'altra robaccia, anche perchè combattere con addosso 40 e più kg di equipaggiamento è cosa ben diversa dal farlo senza, questo lo so per certo, visto che l'ho fatto parecchie volte nelle manifestazioni medievali.


Ciao ancora, a presto
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Nemesis
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MessaggioInviato: Dom 08 Gen 2006-14:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

da questo punto di vista di do ragione a meta... vi fa agghinade per gli allenamenti o per dimostrazioni e simili?, mi è capitato di "giocare" con gente che pratica scherma medioevale.. divertente... ero curioso di saggiare le diversita di approccio e stile... ho "giocato" anche con un fiorettista.... meno divertente se stai il linea retta ma se ti sposti lateramente lo mandi in palla.... :-D :-D che spasso

ken e kenjutsu e la stessa cosa, i jutsu significa "speciallizzazione" piu o meno, il dicorso è lungo e complesso...
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Kherydan
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-10:18 am    Oggetto: Rispondi con citazione

A torino dovrebbero fare Yagyu Shinkage Ryu o anche Katori Shinto. Fai una ricerca su google e mi sa che un paio di palestre dovrebbero venirti fuori cavaliere Occhiolino Soddisfatto
Per quanto riguarda preghiere od altri formalismi è una cosa che dipende dal maestro in questione. Ad ogni modo il saluto di katori è abbastanza semplice anche se prevede un tributo ai kami (spiriti protettori) in quanto disciplina legata cmq allo shintoismo.
In effetti concordo sul fatto del farsetto e della braca.. sarebbe forse più utile una giacca imbottita ed una cotta di maglia con scudo per quel tipo di scherma (mica fate striscia settecentesca Sto impazzendo)
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GiubeKun
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-13:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao,
questi post non dovrebbero stare nella sezione scuole ? Occhiolino Soddisfatto

cavaliere ha scritto:
...
A me personalmente piacerebbe praticare una disciplina che il più possibile si avvicini alle antiche tecniche di spada dei samurai, mi interessa il lato pratico della cosa, non tanto quello filosofico, .... cut


Purtroppo credo che la scuola che cerchi non esista.
Almeno per quanto riguarda il lato pratico, se intendi un combattimento reale. (reale nel senso che decidi tempo, tecniche, movimenti)
Parlo per l'unica scuola che conosco, il katori, ma temo che le altre non siano diverse sotto questo aspetto.
Purtroppo quelle sono solo scuole di codifica di tecniche, non vere e proprie scuole che insegnino a combattere.
Ovvero ti ritrovi a ripetere kata (forme codificate di trasmissione di tecniche) ma non farai mai un duello.
Quando fai l'esercizio non puoi decidere che tecnica fare, ne' quando: dovrai invece rispettare la sequenza prestabilita.

Forse il kendo, per quanto sportivizzato, é piu' pratico sotto quel punto di vista.
Perdi pero' le tecniche antiche, che kendo non contempla.

Spero di esserti stato utile.
ciao
G.
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cavaliere
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-15:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie a Nemesis per il chiarimento sul nome,per il resto certo il fiorettista è abituato ad avanzare ed arretrare in linea retta, quindi se gli giri attorno lo disorienti subito,ma se gli stai davanti è dura, con uno che fa scherma medievale sicuramente ti diverti di più, visto che è abbastanza mobile.
Grazie Kerrydan, per i suggerimenti sulle scuole di Torino appena riesco faccio una ricerchina approfondita in rete, riguardo la scherma agghindati hai centrato il punto in pieno.
Grazie GiubeKun per il chiarimento, certo che se è come dici tu anche per il Kenjitsu, cioè solo kata poca azzione, che smaronamento,forse a sto punto è meglio il Kendo, almeno li c'è un po d'azione e di adrenalina che corre.
A me personalmente non' è che interessasse arrivare a combattere con una lama affilata (troppo pericoloso) ma essere in grado di poterlo fare, tuttal più come faccio nella scherma medievale allenandomi con una lama priva di filo, e quindi un po più in sicurezza
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cavaliere
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-15:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Dimenticavo, buona giornata a tutti, ciao
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Hitan*
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-15:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

io la penso contrariamente a giube,
ripetere un kata fa si che la mente apprenda in maniera istintiva a compiere quel particolare gesto. Essere bravi in combattimento non significa fare chissa quali colpi speciali o essere geni, ma riuscire a rispondere in maniera istintiva ed immediata ad ogni tipo di attacco.

Il kata insegna questo, ovviamente imponendo un certo ritmo.

Se si pensa ai duelli di spada si pensa a combattimenti dove con un sol colpo si risolveva. In quel caso non è che uno comprende o intuisce l'attacco dell'altro, ma è solo una questione di "risposta" del corpo all'attacco e riproduzione del contraccolpo studiato nel kata.
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GiubeKun
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-16:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Hitan* ha scritto:
io la penso contrariamente a giube,
ripetere un kata fa si che la mente apprenda in maniera istintiva a compiere quel particolare gesto. Essere bravi in combattimento non significa fare chissa quali colpi speciali o essere geni, ma riuscire a rispondere in maniera istintiva ed immediata ad ogni tipo di attacco.

Il kata insegna questo, ovviamente imponendo un certo ritmo.

Se si pensa ai duelli di spada si pensa a combattimenti dove con un sol colpo si risolveva. In quel caso non è che uno comprende o intuisce l'attacco dell'altro, ma è solo una questione di "risposta" del corpo all'attacco e riproduzione del contraccolpo studiato nel kata.


Ciao Hitan,
chiaramente io parlavo della mia personale esperienza, non volevo certo generalizzare.
Posso pero' dire che per me non funziona cosi', fare sempre e solo kata, per quanto tenti di renderli reali, mi fa rimanere sempre e solo in una situazione teorica.
Non mi allena l'istinto.
E fare sequenze predeterminate di movimenti é utile ma é solo didattico, in realtà non allena a rispondere ad ogni tipo di attacco.
Se esistesse un momento di pratica "reale" la differenza sarebbe lampante.
Io ho praticato 6 anni di karate, dove esistono kata, sia da soli che a coppie, e combattimento libero.
Il kumite puo' anche non essere sportivo, e ti rendi conto che i kata non ti preparano affatto a fronteggiare una situazione dove tutto puo' accadere.

ciao
G.
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GiubeKun
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-16:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Hitan* ha scritto:

Il kata insegna questo, ovviamente imponendo un certo ritmo.


Ri-ciao,
se non te la prendi mi permetterei di commentare anche questa frase.
Il ritmo.
Fare un kata con un'avanzato é bello, perché lui ha imparato bene il ritmo, e tutto diventa fluido.
Farlo con un principiante invece é quasi scomodo, perché non si ricorda dove deve fare veloce, e dove deve rallentare.
Questo pero' dimostra che in un combattimento "reale" imparare ad interrompere un ritmo o usarne uno che "stona" con quello del tuo avversario, é molto utile, perché ti mette in difficoltà.
E purtroppo questa cosa il kata non te lo insegna.
Tutto questo ovviamente IHMO.

ciao
G.
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benkei
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-16:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Persnalmente mi trovo in linea su quanto dice Hitan. Trovo la sua linea calzante con quello che può essere l'apprendimento nel kenjutsu e posso dire, sulla base di quella che è stata la mia personale esperienza, che anche GiubeKun non sbaglia quanto parla dei kata del karate. Si deve sottolineare che si tratta, nell'ottica di due cose abbastanza differenti.

Per quanto riguarda la domanda di cavaliere, invece, direi che la soluzione migliore probabilmente non è il kenjutsu, che non risponderebbe alle sue necessità, ma il kendo.
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Hitan*
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-16:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

faccio karate da 12 anni ma questo non credo significhi nulla quindi lasciamo stare gli anni.

Lasciamo stare anche il kumitè, che non è un'arte marziale ma uno sport, e con le quali teniche non fai male a nessuno (e come mi difendo? a schiaffetti?). Il fatto che non sappia usare le teniche del kata in kumitè è davvero molto buono! Infatti se ne facessi una faresti male al tuo avversario e verresti squalificato.

Cmq devi ricercare tutto quello che ti serve nel kata, perchè per imparare a combattere non ti danno altro! Il kumitè fa ridere i polli e le singole teniche sono quelle del kata.

Per il ritmo hai frainteso, il ritmo non è andare più o meno veloce! Quello si chiama conoscenza della tecnica, esperienza, non ritmo! Chi va più veloce ha più esperienza, ma il ritmo di un kata è lo stesso chiunque lo pratichi. E' fatto di distanze, di spinta in avanti del ki, insomma la colla che unisce tutte le teniche di base per formare un certo stile.

Oggi me sembro yoda
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Hitan*
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-16:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

per benkei: quello che dici è vero riguardo le differenze tra karate e kenjutsu. Io infatti imputo questa differenza alla modernizzazione, popolarizzazione e sportivizzazione (la peggiore) del karate che ha tolto al kata il suo vero valore, che è lo stesso del kata di kenjutsu
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benkei
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-17:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

e se posso aggiugnere anche al kumite. Io ho fatto solo (purtroppo o per fortuna) kumite tradizionale (alla Motobu, per capirci). tecniche efficaci, ma personalmente a nessuno va di andarsene due o tre volte a settimana a casa con una tibia incrinata o una commozione cerebrale. Da lì al kumite sportivo credo sia stato breve
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Battosai
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-17:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ip faccio kaarte tradizionale, e per mia fortuna ho un amstro che ci fa fare combattimento reale e sensato, quindi mi chiamo jn attimo in causa.
i katà non sono una cosa estetica, i kata di karate moderni lo sono, perchè? perchè itosu era una grandissime testa di c***o! ecco perchè, perchè ha reso il karate, che non è una cosa per tutti una cosa di massa, così è nata l'aberrazione del kaarte sportivo (odio e disprezzo, e me ne frego ampiamente, risptto solo xkè si fanno il mazzo, ma il karatè sportivo non lo sopporto minimamente).
le tecniche dei kata goju ryu ad esempio sono ancora molto applicabili perchè c'è stato poco da fare, avrebbero dovuto completamente distruggere i kata del goju per la loro cruenza (parlo di goju okinawense, non giapponese).
la pratica del kata serve eccome, però bisogna capire bencosa si sta facendo, un esempio di gente che sa applicare i kata? quelli del wing chun, le loro forme sono "set" di tecniche che sono studiate per funzionare in una serie di situazioni con una dinamica simile, il karate fa la stessa cosa, e ve lo dico per esperienza perchè uan volta abbiamo provato ad applicare i passaggi del kata contro un compagno che attaccava " alla sproposito" come la maggioranza dei tizi di strada, con pugni e calci dati a casaccio, e il kata funzionava.

il difetto dei marzialisti moderni è che prendono il kata come un gioco, ma nelle arti marziali non si gioca mai.

love and peace amici miei
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Nemesis
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-19:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

per fortuna il Ken è ancora "poco pubblicizzato" a confronto del kendo questo a mio avviso ha contribuito a conservarlo..... il karate ha subito una maggiore pubblicità... questo purtroppo ne ha inquinato i principi...
una volta ho visto su discovery una dimostrazione di katana acrobatica... il campione e inventore di questa cosa (non ho il coraggio di chiamarlo stile) era indovinate un po un americano...... vi lascio solo immaginare....
se queste stronazate prenderanno piede poveri noi tradizionalisti.......................
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cavaliere
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-21:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Da quello che ho capito il Kata ha un po la funzione delle Poste nella scherma medievale, in pratica si tratta di posizioni base prestabilite di attacco o difesa di provata efficacia che sono le basi di quella disciplina e vanno ripetute finchè non diventano naturali precise e spontanee ?
Se è così a mio parere è naturalmente indispensabile ma secondo la mia breve esperienza schermistica, teoria (Kata o poste che siano) deve sempre essere accompagnata dalla pratica in modo tale che ad es. per un paio di lezioni si spiega una determinata mossa poi si passa alla pratica, infine si torna alla teoria correggendo gli eventuali errori della pratica, per quanto mi riguarda non riuscirei mai a sopportare settimane di teoria, senza pratica, mi stuferei prima, poi tra l'altro secondo me fare lunghi periodi di teoria va a discapito dell'istintività, che credo abbia grande importanza.
L'unica cosa che mi lascia un po perplesso riguardo al Kendo (perdonate se dico castronerie data la mia ignoranza in materia) è forse che il troppo agonismo che lo pervade va a discapito di tecniche corrette, da quel poco che ho visto conta quasi più la velocità e l'aggressività che la tecnica, nel senso che mi pare venga utilizzata una rosa molto ristretta di movimenti, almeno così mi sembra, ma forse perchè lo paragono alla scherma medievale.
Ciao
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felxilsanto
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-22:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

cavaliere ha scritto:
Da quello che ho capito il Kata ha un po la funzione delle Poste nella scherma medievale, in pratica si tratta di posizioni base prestabilite di attacco o difesa di provata efficacia che sono le basi di quella disciplina e vanno ripetute finchè non diventano naturali precise e spontanee ?
Se è così a mio parere è naturalmente indispensabile ma secondo la mia breve esperienza schermistica, teoria (Kata o poste che siano) deve sempre essere accompagnata dalla pratica in modo tale che ad es. per un paio di lezioni si spiega una determinata mossa poi si passa alla pratica, infine si torna alla teoria correggendo gli eventuali errori della pratica,
...fare lunghi periodi di teoria va a discapito dell'istintività, che credo abbia grande importanza.
L'unica cosa che mi lascia un po perplesso riguardo al Kendo (perdonate se dico castronerie data la mia ignoranza in materia) è forse che il troppo agonismo che lo pervade va a discapito di tecniche corrette, da quel poco che ho visto conta quasi più la velocità e l'aggressività che la tecnica, nel senso che mi pare venga utilizzata una rosa molto ristretta di movimenti, almeno così mi sembra, ma forse perchè lo paragono alla scherma medievale.
Ciao



SONO PIENAMENTED'ACCORDO...CHE HAI FATO MI HAI LETTO NEL PENSIERO???????????
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cavaliere
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MessaggioInviato: Lun 09 Gen 2006-23:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Felxilsanto non so se ti ho letto nella mente, ma mi fa piacere che la pensi come me.
Tu cosa pratichi?
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Nemesis
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MessaggioInviato: Mar 10 Gen 2006-10:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

grande cavaliere hai capito la differenza fra ken e kendo :-D :-D :-D :-D :-D :-D
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Kherydan
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MessaggioInviato: Mar 10 Gen 2006-11:21 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi permetto di riportare anche il mio pensiero da praticante di katori shinto. Lo stesso kata è omote per il principiante ed ura per l'avanzato. Un kata eseguito da un principiante ha lo scopo, come dice cavaliere, di fargli comprendere le basi dell'arte marziale in oggetto ed addestrare il proprio corpo a risposte automatiche a determinati tipi di attacchi. D'altra parte un kata eseguito da un avanzato il quale ormai padroneggia i movimenti base e le cui risposte si sono automatizzate svelerà altri concetti impossibili da vedere al principiante: distanza, aperture, errori dell'avversario, tempi di esecuzione dei propri colpi, tempi di reazione agli attacchi. Il kata eseguito dal maestro nemmeno tiene più conto di queste cose: è ad un livello in cui la tecnica è talmente raffinata che non ha più bisogno di attenzione. A quel punto conta solo il ritmo.
Questo non perché il kata sia diverso, ma semplicemente perché il principiante è ancora troppo legato al suo modo di praticare e non ha fisicamente e mentalmente il tempo di rendersi conto di come lo sta facendo rispetto al proprio avversario.
E' questo il motivo per cui praticare con un avanzato o con un maestro sembra più facile: in realtà è perché si sta facendo il kata con una persona che lo fa con voi e non che lo fa per conto suo.
Purtroppo questa è una cosa che si impara solo con parecchi anni di pratica. La teoria è facile. Per applicarla serve tempo e dedizione.

Saluti!
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Nemesis
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MessaggioInviato: Mar 10 Gen 2006-15:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

hai completamente ragione Kherydan, hai parecchia pratica di insegnamento??
io personalmente seguo i bambini e aiuto il sensei con "gli adulti" (che da adulti non sempre si atteggiano :? :? )
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Kherydan
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MessaggioInviato: Mar 10 Gen 2006-16:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mmmm... No Sorriso
Siamo troppo pochi per attuare il principio di gerarchia tipico del katori (maestro insegna ad allievi più anziani e loro insegnano ai principianti). Mi accontento di imparare ed ho la fortuna di avere un buon maestro, tutto qui ^_^
Magari un giorno, quando avrò molti e molti e molti e molti kata alle spalle :P
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cavaliere
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MessaggioInviato: Mar 10 Gen 2006-17:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Rispondendo a Nemesis
Mi fa piacere Nemesis,vuol dire che sto iniziando a capirci qualcosa, a dirti la verità ho visto con i miei occhi solo il Kendo ma mi piacerebbe saperne di più riguardo al Kenjitsu, tu (o qualcun'altro) non hai per caso un filmatino che lo riguarda, roba piccola da massimo 8 MB, o sai indicarmi su internet dove trovarne?
Grazie per l'attenzione, ciao
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