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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - Coltelli United rambo e acciai, considerazioni.
Indice del forum » L'acciaio e i suoi segreti

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Coltelli United rambo e acciai, considerazioni.
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Autore Messaggio
Adam
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MessaggioInviato: Lun 15 Ago 2005-23:53 pm    Oggetto: Coltelli United rambo e acciai, considerazioni. Rispondi con citazione

Io, come immagino molti, sono un patito dei coltelli usati nella serie, purtroppo il costo degli originali è per le mie tasche proibitivo.
Ecco quindi che uno acquisterebbe la copia united se non fosse che l'acciaio con cui sono fatti (420 j2) non è molto ben visto (opinione molto diffusa).
Mi chiedevo però se davvero è un acciaio poco indicato come molti ritengono o se l'utilizzo da parte di molte aziende non vada oltre ad un mero fattore economico.
A quanto mi risulta il 420c non è molto diverso dal 440a, anzi correggetemi se sbaglio, come prestazioni e durezza sono piuttosto sovrapponibili.
Visto che il 440a viene usato su coltelli di pregio quali i sog e i nuovi ka-bar, mi chiedevo come mai non si considera altrettanto positivamente il 420c.

PS. Ho letto una discussione su armimagazine ma purtroppo non riesco più a loggarmi per chiedere info sull'argomento.
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coru76
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MessaggioInviato: Lun 15 Ago 2005-23:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Personalmente non amo ne il 420 ne il 440 saro' fuori coro ma adoro gli acciai che fanno ruggine :-D
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...le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
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Adam
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MessaggioInviato: Mar 16 Ago 2005-0:12 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Anche a me piacciono gli acciai al carbonio, soprattutto il d2, però forse nell'utilizzo pratico di un coltello l'acciaio inox può far comodo, niente olio e macchie arancioni che rimangono su cibo e mani.
Questo per un coltello survival/tattico, per uno da combattimento le cose potrebbero essere diverse.
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borsari
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MessaggioInviato: Mar 16 Ago 2005-13:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io li ho tutti e tre quelli della serie Rambo della United, e se posso permettermi di dare un parere/consiglio ti dico che se compri questi coltelli non li compri certamente per usarli ma per collezionarli, se poi ti serve un utility-survival in commercio ce ne sono tanti altri che nascono con acciai migliori propio per essere usati sul campo(vedi fox o aitor per fare due esempi!!) senza dover andare attorno ai "rambo" che nascono più che altro per essere guardati più che usati!! :wink:
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Adam
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MessaggioInviato: Mar 16 Ago 2005-14:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

borsari ha scritto:
Io li ho tutti e tre quelli della serie Rambo della United, e se posso permettermi di dare un parere/consiglio ti dico che se compri questi coltelli non li compri certamente per usarli ma per collezionarli, se poi ti serve un utility-survival in commercio ce ne sono tanti altri che nascono con acciai migliori propio per essere usati sul campo(vedi fox o aitor per fare due esempi!!) senza dover andare attorno ai "rambo" che nascono più che altro per essere guardati più che usati!! :wink:

Seguirò il tuo consiglio, sicuramente avendoli potuti maneggiare puoi valutarli meglio di me che li ho solo visti in foto.
La mia idea partiva dal fatto che la linea del LILE è stata copiata da tanti produttori di coltelli (anche per fare la Buckmaster se non erro) proprio per la notevole efficienza e bellezza. Se poi si aggiunge che molti coltelli da combattimento moderni sono fatti in 440A non molti diverso dal 420C allora l'impiego pratico degli united poteva essere fattibile e dare soddisfazioni.
Sono solo però speculazioni teoriche, il primo inpatto che si ha tenendo in mano un coltello in genere è quello giusto. Sorriso
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borsari
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MessaggioInviato: Mar 16 Ago 2005-18:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

In effetti con tutto il rispetto per il modo di lavorare della united l'impressione tenendo in mano i primi 2 coltelli della serie (rambo 1 e rambo 2) non è sicuramente di solidità, sono piuttosto leggeri rispetto alle loro dimensioni ed il filo non è sicuramente catalogable tra i migliori della storia.
Si aggiunga poi che il rambo2 ha quello strato di verniciatura nera che al primo utilizzo viene via che è un piacere.
L'impressione di qualcosa di più robusto invece la da il terzo coltello della serie anche per le dimensioni mastodontiche, però al momento dell'acquisto non è per niente affilato, e dubito che ad un'utilizzo gravoso si riveli estremamente robusto.
Insomma per concludere ti confermo quello detto prima, i 3 rambo della united fanno una gran bella figura chiusi in bacheca a far bella mostra delle loro dimensioni e finiture, ma per l'uso da campo e sopravvivenza in commercio ce ne sono decine di migliori sotto tutti gli aspetti.
Probabilmente il discorso cambia per i rambo della serie LILE, ma per acquistarne uno bisogna essere veramente in forma visto i prezzi che ho sentito sparare ( roba tipo 1500/2000 euro e passa l'uno!!! 8O ).
Se poi hai la possibilità di acquistare un LILE originale secondo me usarlo sul campo rischiando di romperlo e buttare tutti quei soldi non ne vale la pena quindi torno e sottoscrivo le mie precedenti conclusioni!! :-D :wink:
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Adam
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MessaggioInviato: Mar 16 Ago 2005-18:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

borsari ha scritto:
In effetti con tutto il rispetto per il modo di lavorare della united l'impressione tenendo in mano i primi 2 coltelli della serie (rambo 1 e rambo 2) non è sicuramente di solidità, sono piuttosto leggeri rispetto alle loro dimensioni ed il filo non è sicuramente catalogable tra i migliori della storia.
Si aggiunga poi che il rambo2 ha quello strato di verniciatura nera che al primo utilizzo viene via che è un piacere.
L'impressione di qualcosa di più robusto invece la da il terzo coltello della serie anche per le dimensioni mastodontiche, però al momento dell'acquisto non è per niente affilato, e dubito che ad un'utilizzo gravoso si riveli estremamente robusto.
Insomma per concludere ti confermo quello detto prima, i 3 rambo della united fanno una gran bella figura chiusi in bacheca a far bella mostra delle loro dimensioni e finiture, ma per l'uso da campo e sopravvivenza in commercio ce ne sono decine di migliori sotto tutti gli aspetti.
Probabilmente il discorso cambia per i rambo della serie LILE, ma per acquistarne uno bisogna essere veramente in forma visto i prezzi che ho sentito sparare ( roba tipo 1500/2000 euro e passa l'uno!!! 8O ).
Se poi hai la possibilità di acquistare un LILE originale secondo me usarlo sul campo rischiando di romperlo e buttare tutti quei soldi non ne vale la pena quindi torno e sottoscrivo le mie precedenti conclusioni!! :-D :wink:


Peccato che la united non abbia approfittato della licenza facendo oggetti usabili. Arrabbiato Arrabbiato Arrabbiato
Sull'acciao se ne poteva parlare ma se sono fatti male la cura è difficile.
Ritorno quindi a pensare al Ka-bar in d2
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berretto
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MessaggioInviato: Mar 16 Ago 2005-20:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

se vuoi spendere un poco di piu' prendi il mission mpk s10 che c'è qui su collini
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borsari
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MessaggioInviato: Mar 16 Ago 2005-21:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se posso darti il mio modestissimo parere un'ottimo survival bello e robusto da usare a 360° è l'Aitor Jungle King 1 che tra l'altro vedo Collini avere in catalogo e disponibile in magazzino :wink:


Coltello survivol realizzato dalla nota casa spagnola Aitor. Lama in acciaio inox sabbiata 440c di 20,5 durezza 55/58 Rockwell – Lunghezza totale cm 35,5 – Peso 620 grammi. Fodero e inserti multi uso compresi (bussola – laccio emostatico – cerotti, spille, ami ecc – possibilità di realizzare una fionda utilizzando il fodero – apribottiglie e altro ancora).
Prezzo Euro 201 che a mio parere è accettabile visto tutto quello che ti permette di fare e paragonato ad altri che ti offrono moooolto meno e costano anche di più!! :wink:
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coru76
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MessaggioInviato: Mar 16 Ago 2005-22:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Graaande il King 1,io lo avevo e' una bestia di coltello,davvero enorme! e in acciaio inox se vuoi stare un po' piu' tranquillo ma un Mission in A2 come gia' proposto da berretto?
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Adam
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MessaggioInviato: Mer 17 Ago 2005-0:41 am    Oggetto: Rispondi con citazione

borsari ha scritto:
Se posso darti il mio modestissimo parere un'ottimo survival bello e robusto da usare a 360° è l'Aitor Jungle King 1 che tra l'altro vedo Collini avere in catalogo e disponibile in magazzino :wink:


Coltello survivol realizzato dalla nota casa spagnola Aitor. Lama in acciaio inox sabbiata 440c di 20,5 durezza 55/58 Rockwell – Lunghezza totale cm 35,5 – Peso 620 grammi. Fodero e inserti multi uso compresi (bussola – laccio emostatico – cerotti, spille, ami ecc – possibilità di realizzare una fionda utilizzando il fodero – apribottiglie e altro ancora).
Prezzo Euro 201 che a mio parere è accettabile visto tutto quello che ti permette di fare e paragonato ad altri che ti offrono moooolto meno e costano anche di più!! :wink:


Un Aitor l'ho avuto, una quindicina di anni fa, il mio aveva l'impugnatura come nella foto ma la lama con punta simmetrica, anche il mio aveva il kit con la fionda. Purtroppo ai tempi non seppi apprezzarlo, le riviste non ne parlavano ed io lo trovai ad un prezzo abbastanza basso tanto da non farmi rendere conto della qualità del coltello.
In breve tempo finì in cantina e l'ho usato anni per stapparci i barattoli di vernice e per mescolarci stucchi e robacce varie.
Tempo fa ho visto il prezzo attuale e ci sono rimasto un po' male... se solo l'avessi conservato come si deve!
:cry: :cry:
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berretto
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MessaggioInviato: Mer 17 Ago 2005-0:43 am    Oggetto: Rispondi con citazione

cose che capitano. (a proposito come ne è uscito?)
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Adam
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MessaggioInviato: Mer 17 Ago 2005-1:26 am    Oggetto: Rispondi con citazione

berretto ha scritto:
cose che capitano. (a proposito come ne è uscito?)


La lama si spuntò per una caduta sul pavimento (piastrellato in ceramica) ma roba di un millimetro circa, facilmente sistemabile. L'acciaio quindi è parecchio duro. La lama poi nonostante sia stata in condizioni pessime non si è arrugginita e il kit alloggiato nel fodero in una struttura metallica rimasto come l'ho acquistato, niente ruggine. Stessa cosa il fodero in polimeri, rimasto praticamente nuovo nonostante l'abbandono.
Con il tempo poi si era indurito dello stucco sulla lama e l'ho tirato via a suon di raschietto, carta vetrata e roba 'delicata' di questo tipo. La bussola l'ho persa, il manico non mi ricordo quando lo riverniciai, credo con la bomboletta (ero un ragazzino quando lo comprai...).
Per il resto credo abbia subito un bel test pesante e dopo tutti questi anni credo sia sufficiente dargli una spazzolata col dremel o qualcosa di simile per rimetterlo in sesto.
Per me questa è stata una lezione, cioè: non valuterò più i coltelli dalla pubblicità o dal prezzo di acquisto ma dalla reale qualità, il problema è riuscire a capirla... :oops: :roll: Bisognerebbe fare come Zato prendere due coltelli uguali, uno usarlo all'eccesso e l'altro tenerlo da parte. :wink: :wink:
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borsari
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MessaggioInviato: Mer 17 Ago 2005-8:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Adam ha scritto:
berretto ha scritto:
cose che capitano. (a proposito come ne è uscito?)


La lama si spuntò per una caduta sul pavimento (piastrellato in ceramica) ma roba di un millimetro circa, facilmente sistemabile. L'acciaio quindi è parecchio duro. La lama poi nonostante sia stata in condizioni pessime non si è arrugginita e il kit alloggiato nel fodero in una struttura metallica rimasto come l'ho acquistato, niente ruggine. Stessa cosa il fodero in polimeri, rimasto praticamente nuovo nonostante l'abbandono.
Con il tempo poi si era indurito dello stucco sulla lama e l'ho tirato via a suon di raschietto, carta vetrata e roba 'delicata' di questo tipo. La bussola l'ho persa, il manico non mi ricordo quando lo riverniciai, credo con la bomboletta (ero un ragazzino quando lo comprai...).
Per il resto credo abbia subito un bel test pesante e dopo tutti questi anni credo sia sufficiente dargli una spazzolata col dremel o qualcosa di simile per rimetterlo in sesto.
Per me questa è stata una lezione, cioè: non valuterò più i coltelli dalla pubblicità o dal prezzo di acquisto ma dalla reale qualità, il problema è riuscire a capirla... :oops: :roll: Bisognerebbe fare come Zato prendere due coltelli uguali, uno usarlo all'eccesso e l'altro tenerlo da parte. :wink: :wink:


Questa esperienza comunque conferma che il coltello vale i soldi che costa, poi se trattato così per anni è rimasto comunque in uno stato accettabile figuriamoci se dopo averlo usato ogni volta gli si fa un minimo di manutenzione!! :wink:
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Adam
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MessaggioInviato: Mer 17 Ago 2005-13:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

borsari ha scritto:


Questa esperienza comunque conferma che il coltello vale i soldi che costa, poi se trattato così per anni è rimasto comunque in uno stato accettabile figuriamoci se dopo averlo usato ogni volta gli si fa un minimo di manutenzione!! :wink:


Si, sicuramente, ha superato una prova di sicuro distruttiva per tanti altri coltelli. Non mi risulta avere problemi di giunzione lama/impugnatura (anche perchè l'ho usato come leva un mucchio di volte) e anche l'acciaio se affilato a rasoio immagino possa mantenere il filo molto a lungo, la lama è molto dura e tutt'ora lo uso per raschiarci le spatole sporche di resine apossidiche e stucchi (è uno scempio ma ormai lo sbaglio è stato fatto) Peccato per la punta spezzata ma succede con i coltelli molto duri, la ceramica è micidiale. Penso proprio sia un coltello da usare senza pensieri e secondo me se lo adottava qualche esercito non sbagliava affatto. Ha tutto compreso il tagliafili. La aitor se sviluppava un coltello/baionetta con punta simmetrica di 18/20 cm avrebbe potuto insidiare il posto a tanti concorrenti molto più famosi. Non mi piace molto la parte di impugnatura sopra l'elsa che irrobustisce il tutto ma che esteticamente (secondo me) non è il massimo.


Ciao :wink:
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emypat
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MessaggioInviato: Ven 19 Ago 2005-11:27 am    Oggetto: Rispondi con citazione

La mia passione smodata per i LILE è ormai nota, ma a volte anche i miti vanno un pò ridimensionati. Ho conosciuto una persona che colleziona LILE e visto che possedeva ben tre Mission (sarebbe il Rambo II), ha deciso di usarne uno. Il risultato è stato buono ma non eccezionale e la conclusione è stata che non ha affatto senso usare un coltello da 1500€ con la concreta possibilità che possa rompersi o danneggiarsi seriamente. Con questo voglio dire che anche i LILE nascono come coltelli da collezione, anche perchè visti i prezzi, la struttura e le dimensioni è veramente difficile trovare l'occasione giusta per farne un corretto utilizzo.
Ovviamente tra i LILE e le copie United c'è comunque un'abisso in termini di finiture, materiali e qualità generale.
Ma proprio per questo motivo forse è più sensato pensare di usare uno United piuttosto che un LILE. Io posseggo i tre Rambo United ed ho acquistato una seconda copia del Rambo II proprio per "usarlo" (sempre che si riesca a trovare l'occasione di usare una lama da 25 cm.....). Ho dovuto apportare diverse modifiche all'impugnatura per renderla più robusta e sporattutto a tenuta stagna, usando una resina epossidica e sostituendo il cordino nero di rivestimento con uno pù resistente e grippante (quello originale è tanto bello... ma al primo accenno di utilizzo cede senza ritegno.....).
Il risultato è che questo coltello mi accompagna ormai da anni ovunque, quando sono in vacanza lo porto con me anche in barca (più che altro per motivi affettivi......) e neanche l'acqua di mare riesce ad ossidarlo proprio grazie al 420J2. Non posso dire di averlo provato sul "campo" perchè le mie escursioni marittime e montane non richiedo l'utilizzo di un survival o di un fighter..... al massimo uso un folder o un Victorinox.
Cio ho tagliato un pò di tutto e lo maneggio continuamente (quando sono in casa ho sempre un coltello in mano :twisted: ) e tranne per la finitura nera che va via con facilità, ne sono molto soddisfatto e ci sono profondamente affezionato.
Non dimentichiamo poi che il tanto disprezzato 420J2 (io non lo disprezzo affatto.... anzi!) è utilizzato anche per costruire il Fox Rambler usato dai Lagunari! Sicuramente bisogna ravvivare il filo più spesso, ma ci vogliono al massimo cinque minuti e lo si puo fare con qualsiasi pietra; e non dimentichiamo che nessun acciaio è veramente inossidabile come il 420J2.
Non provate mai ad usare il Rambo III, il perno che fissa la lama al manico è estremamente fragile.
_________________
"ho speso un sacco di soldi per alcol, coltelli ed auto veloci....... tutti gli altri li ho sperperati!"
(citazione "modificata" di G. Best)
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Adam
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MessaggioInviato: Ven 19 Ago 2005-13:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

emypat ha scritto:
La mia passione smodata per i LILE è ormai nota, ma a volte anche i miti vanno un pò ridimensionati. Ho conosciuto una persona che colleziona LILE e visto che possedeva ben tre Mission (sarebbe il Rambo II), ha deciso di usarne uno. Il risultato è stato buono ma non eccezionale e la conclusione è stata che non ha affatto senso usare un coltello da 1500€ con la concreta possibilità che possa rompersi o danneggiarsi seriamente. Con questo voglio dire che anche i LILE nascono come coltelli da collezione, anche perchè visti i prezzi, la struttura e le dimensioni è veramente difficile trovare l'occasione giusta per farne un corretto utilizzo.
Ovviamente tra i LILE e le copie United c'è comunque un'abisso in termini di finiture, materiali e qualità generale.
Ma proprio per questo motivo forse è più sensato pensare di usare uno United piuttosto che un LILE. Io posseggo i tre Rambo United ed ho acquistato una seconda copia del Rambo II proprio per "usarlo" (sempre che si riesca a trovare l'occasione di usare una lama da 25 cm.....). Ho dovuto apportare diverse modifiche all'impugnatura per renderla più robusta e sporattutto a tenuta stagna, usando una resina epossidica e sostituendo il cordino nero di rivestimento con uno pù resistente e grippante (quello originale è tanto bello... ma al primo accenno di utilizzo cede senza ritegno.....).
Il risultato è che questo coltello mi accompagna ormai da anni ovunque, quando sono in vacanza lo porto con me anche in barca (più che altro per motivi affettivi......) e neanche l'acqua di mare riesce ad ossidarlo proprio grazie al 420J2. Non posso dire di averlo provato sul "campo" perchè le mie escursioni marittime e montane non richiedo l'utilizzo di un survival o di un fighter..... al massimo uso un folder o un Victorinox.
Cio ho tagliato un pò di tutto e lo maneggio continuamente (quando sono in casa ho sempre un coltello in mano :twisted: ) e tranne per la finitura nera che va via con facilità, ne sono molto soddisfatto e ci sono profondamente affezionato.
Non dimentichiamo poi che il tanto disprezzato 420J2 (io non lo disprezzo affatto.... anzi!) è utilizzato anche per costruire il Fox Rambler usato dai Lagunari! Sicuramente bisogna ravvivare il filo più spesso, ma ci vogliono al massimo cinque minuti e lo si puo fare con qualsiasi pietra; e non dimentichiamo che nessun acciaio è veramente inossidabile come il 420J2.
Non provate mai ad usare il Rambo III, il perno che fissa la lama al manico è estremamente fragile.


Penso anch'io che sia un problema di forma e dimensioni, ho una riproduzione di un rambo non ufficiale e nonostante l'acciaio sembri piuttosto duro (suona come fosse vetro) il coltello non sembra apprezzare i lavori da campo, non per niente in genere mi portavo un fox copia camillus. Per quanto riguarda l'acciaio 420 credo sia da rivalutare, un mare di coltelli sono fatti in questo acciaio, gli olivetto 'sport' ad esempio, praticamente tutti in 420, sono indistruttibili. Io ho tentato di massacrarne uno ma è ancora lì e avrà vent'anni.
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