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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - affilatura di emergenza in outdoor ??
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affilatura di emergenza in outdoor ??
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Autore Messaggio
Montana
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Registrato: Jun 02, 2012
Messaggi: 1639

MessaggioInviato: Dom 18 Ago 2013-18:21 pm    Oggetto: affilatura di emergenza in outdoor ?? Rispondi con citazione

ragazzi, ma se si trova in una situazione di emergenza, si ha necessitá di ripristinare il filo sul campo, e non si dispone ti attrezzatura per riaffilare... Cosa si puó fare? Martinenden, esiste qualche tecnica per ripristinare il filo con ció che offre la natura?. Mi capita di trovare lungo i corsi di acqua delle pietre con una "grana" molto sottole, se magari ne sfrego due tra di loro potrei ottenere una superfice piatta su qui affilare il coltello... Voi che ne pensate? Conoscete qualche tecnica?
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Geronimo Apache
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Registrato: Jul 06, 2013
Messaggi: 520

MessaggioInviato: Dom 18 Ago 2013-18:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Prepara il tuo kit con molta cura. In una situazione di emergenza aumenta le probabilità di sopravvivere.
Se ti accingi in un viaggio in natura selvaggia porta sempre con te il tuo kit che puoi benissimo costruirlo da solo o comprarlo. Assicurati che soddisfa le tue esigenze e per l’ambiente in cui ti stai avventurando. Anche se non sei un avventuriero devi preoccuparti di come si sopravvivere, se guidi in zone remote sopratutto in condizioni climatiche avverse. Tutti i veicoli devono trasportare un semplice kit. Perché chiunque guidi in luoghi sperduti, sopratutto durante i mesi invernali è a rischio di trovarsi in una situazione di emergenza. Selezione gli oggetti che puoi usare per più di uno scopo, se hai due oggetti che svolgono la stessa funzione scegli quello che puoi usare per altri usi. Non duplicare gli oggetti incrementando il volume e il peso. Devi avere dimestichezza di ogni singolo attrezzo. Il tuo kit non sostituisce le tue conoscenze, ma può essere uno strumento importante in una situazione difficile. Separa il tuo kit in due parti ben distinte, una dovrebbe essere costituita da pochi oggetti che porti sempre con te nelle tue tasche. L’altra parte in uno zaino per gli oggetti più ingombranti.


Ultima modifica di Geronimo Apache il Lun 19 Ago 2013-2:14 am, modificato 1 volta in totale
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olorìn
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Registrato: Oct 20, 2012
Messaggi: 2142

MessaggioInviato: Dom 18 Ago 2013-20:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Certo che si può fare, la natura offre molte cose, se conosci le pietre e i minerali te la cavi, io sì per cui me la caverei alla grande, allora due nozioni di base la scala mohs è la scala di durezza dei minerali, mohs era un tedesco, un mineralogista, che usò dei minerali come riferimento, cioè tutti quelli con durezza 1, hanno la stessa durezza del talco, poi ogni minerale scalfisce quello sotto a lui, ma è scalfito da quello sopra, per scalfito si intende rigato-inciso.

Minerali di riferimento della scala di Mohs

Teneri (si scalfiscono con l'unghia)
1. Talco
2. Gesso
Semi duri (si rigano con una punta di acciaio)
3. Calcite
4. Fluorite
5. Apatite
Duri (non si rigano con una punta di acciaio)
6. Ortoc
7. Quarzo
8. Topazio
9. Corindone
10. Diamante

Quelli con durezza 6,7,8,9 e 10, non solo non sono scalfiti dall'acciaio, almeno non facilmente, ma lo scalfiscono; quindi è ovvio che servirà uno di questi, o in alternativa una roccia (una roccia è formata da più minerali, esattamente come una molecola è formata da più atomi anche diversi), che abbia il giusto contenuto di una di queste.

allora io escuderei l'ortoclasio, perchè è difficile da riconoscere, per un non esperto, anche da trovare, nel senso non si trova ovunque, poi è un 6, il minimo per rigare l'acciaio, ergo non è il massimo. Escludo anche il topazio, troppo raro e difficile da riconoscere, e ovviamente via anche il corindone, rarissimo in Italia (tra le variatà di corindone le più conosciute sono tre: rosso chiamato rubino, verde chiamato smeraldo e celeste, chiamato zaffiro; anche l'acquamarina è un corindone) e via anche il diamante per ovvie ragioni.... chi resta???? il quarzo ovvio, e quindi alcune roccie che contengono quarzo.

Il quarzo, formula SiO2, diossido di silicio, è il minerale più abbondante della crosta terrestre, circa il 12% in volume, della crosta terrestre (la crosta non è tutto il pianeta, ma comunque è super abbondante), si trova su moltissime pietre e composti, ad esempio è uno dei componenti principali della sabbia. Moltissime delle pietre, se non tutte, naturali e non, per le affilature, contengono quarzo, in varie forme, dimensioni e quantità.

Il quarzo è la soluzione da cercare per affilare una lama sul posto, come trovarlo??? con un pò d'occhio si riconosce, il quarzo ha moltissime forme e colori (quarzo rosa, blu, giallo detto citrino, viola detto ametista, verde, morione, quarzo fumè, quarzo rutilato, occhio di tigre, occhio di falco, agata, onice, diaspro, avventurina, corniola, calcedonio ecc., sono tutti tipi di quarzo) , ma basta andare sul semplice e sui tipi più diffusi, il quarzo latteo



e il quarzo ialino (trasparente o quasi)



Per trovarlo io consiglierei, depositi fluviali, o una strada con breccia (spesso contiene quarzo), o ricerca su pendii e frane, o in generale su una zona senza erba e molto sassosa. Una volta trovato lo si deve rompere con un'altra pietra o sasso, e continuare a romperlo, fino a sbriciolarlo per bene, premesso non è facile, e ci vuole pazienza, come supporto consiglierei una pietra grande e piatta su cui battere, le scheggie possono finire facilmente sugli occhi, per cui ATTENZIONE, fate tutto con calma e moderazione, se si hanno occhiali da sole è meglio metterli. Una volta preparata la poltiglia di quarzo sbriciolato ci si deve passare sopra il coltello per affilarlo, da entrambi i lati con pazienza. In una puntata ho visto bear, usare una corteccia, come base su cui attaccare il quarzo sbriciolato, da usare poi sempre come affilatore. Però la corteccia non l'ho mai provata. Ovviamente più l'acciaio è duro più fatica si farà, se il quarzo è piccolo, si lavora meglio e il coltello non si graffia. Resta comunque un metodo di fortuna, per niente semplice, pericoloso; da usare solo se costretti.

Una alternativa migliore è usare una pietra con il giusto contenuto di quarzo, tipo queste:





Le code naturali sono fatte di tali roccie, in genere più pure e lavorate:



Queste rocce sono tutte arerarie, cioè sono rocce sedimentarie (le rocce possono essere di tre grandi tipi: magmatiche, metamorfiche e sedimentarie), formate dalla compattazione nel corso del tempo, di sabbie e altro materiale, che in genere contengono quarzo; quindi le arenarie sedimentarie clastiche contenenti quarzo sono dette anche quarzoarenarie, perchè quasi interamente composte da quarzo, sono quelle delle foto sopra... ecco una tabella presa in rete sulle rocce sedimentarie:

Rocce sedimentarie
-carbonatiche
-evaporitiche
-clastiche
possono essere a:
grani grossi
grani medi
grani fini
le clastiche sono:
-sabbie
-arenarie
le arenarie a loro volta sono divise in:
-QUARZOARENITI (o quarzareniti)
-Arenarie litiche
-Arcose
-Grovacche

le arenarie possono essere altresì classificate così:

Il materiale fine che solitamente si trova fra i granuli si chiama matrice. La quantità di matrice/cemento è molto importante in quanto permette di poter classificare le arenarie:
peliti - se la matrice è presente in percentuali maggiori del 75%
grovacche - se la matrice è presente in percentuali comprese fra il 75% e il 50%
subgrovacche - se la matrice è presente in percentuali comprese fra il 50% e il 15%
areniti - se la matrice è presente in percentuali inferiori al 15% o se è presente cemento.

Le arenarie litiche sono quelle usate per asce, coltelli, lance e punte di freccie; se a qualcuno interessa. Tornando a noi si devono cercare queste arenarie, il problema è solo trovarle e staccarle da una grande parete di roccia per prenderle e portarsele dietro, poi una volta trovate è facile riaffilarci il coltello, è come avere una pietra da affilatura. Dove la si cerca??? su depositi fluviali, grosse scarpate e pareti rocciose.

Ricapitolando con pro e contro, il primo metodo è più facile da provare, perchè il quarzo è molto comune, però è pericoloso per gli occhi, per le schegge ed è più ostico da realizzare e ci vuole un pò di mano per affilare il coltello. Il secondo metodo è più difficile da provare, perchè è più difficile trovare le pietre adatte, non ci sono dappertutto, anche se non sono rare; e ci vuole più occhio per riconoscerle, il metodo in se poi è semplice e poco rischioso. Io l'ho usato moltissime volte Sorrisone
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BigBossBunna
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MessaggioInviato: Dom 18 Ago 2013-21:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Una pietra di fiume, on the field.... Occhiolino Soddisfatto

Meglio se sottoposta per bene allo scorrere dell'acqua così dovrebbe risultare di grana più più constante e di superficie omogenea...

Altrimenti, se hai la macchina in prossimità, so che si può tentare con il bordo del finestrino (a mo di pietra ceramica)...

Ovviamente sono "tapulli", rimedi protempore che nulla hanno a che vedere con una buona affilatura fatta in casa... Ergo, alla fine dei conti, meglio portarsi una pietruzza anche scrausa in tasca (tipo Fallkniven DC3/4 o Arkansas small).
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olorìn
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MessaggioInviato: Dom 18 Ago 2013-21:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

BigBossBunna ha scritto:
Una pietra di fiume, on the field.... Occhiolino Soddisfatto

Meglio se sottoposta per bene allo scorrere dell'acqua così dovrebbe risultare di grana più più constante e di superficie omogenea...

Altrimenti, se hai la macchina in prossimità, so che si può tentare con il bordo del finestrino (a mo di pietra ceramica)...

Ovviamente sono "tapulli", rimedi protempore che nulla hanno a che vedere con una buona affilatura fatta in casa... Ergo, alla fine dei conti, meglio portarsi una pietruzza anche scrausa in tasca (tipo Fallkniven DC3/4 o Arkansas small).


Lo scorrere dell'acqua non può cambiare la grana della pietra, la consuma solamente, al massimo leviga la parte esterna, ma il quarzo è troppo duro, per cui se è troppo levigata, non è la pietra giusta, comunque leggi sopra devi sapere cosa cercare, le rocce giuste, con una pietra o un ciottolo qualsiasi non ci fai niente!!!!!

Per il vetro hai inconsciamente detto la stessa cosa cosa che ho detto e spiegato sopra, il vetro che si usa per gli infissi, vasi ecc. è un ossido di silicio, SiO2, praticamente è chimicamente un vetro siliceo, un ossido del silicio, della stessa famiglia del quarzo, sono parenti strettissimi, per cui si il bordo del vetro della macchina funziona, ma si segnerà di sicuro con lo sfregamento, poi salvo casi particolari, tipo campeggi accanto alla macchina, una volta che sei alla macchina non credo che devi affilare il coltello, prendi e parti se è la tua, se non è la tua il finestrino non lo apri.... pensa trovare qualcuno che affila un coltello sul finestrino della tua macchina Risatina
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BigBossBunna
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MessaggioInviato: Dom 18 Ago 2013-22:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E' vero, l'azione dell'acqua non modifica la grana (che dipende dal materiale in se della pietra) ma, levigando le facce della suddetta pietra offre, in teoria, una "continuità" di grana accettabile (al tatto intendo) e una certa omogeneità della superficie di lavoro, che poi alla fine sono pressapoco la stessa cosa...

In linea di massima ti do ragione, occorrerebbe un quarzo ma - almeno dove faccio le escursioni io - non è facile trovare un quarzo abbastanza grosso e uniforme per affilare: la durezza ha senza dubbio il suo perchè ma non meno importante lo è la superficie di lavoro... Se hai un "piatto" frastagliato e scabro (come spesso accade di osservare nei quarzi) rischi di rovinare il parziale filo che ti rimane sul tuo coltello.

L'affilatura sul campo non deve essere un ripristino totale perchè significherebbe che 1) non hai controllato il coltello prima di partire -operazione che va fatta con tutta l'attrezzatura - 2) se anche l'avessi controllato e ti perdesse comunque tutto il filo durante l'uso allora hai sbagliato coltello (cineseria, non adatto a quell'uso o quant'altro)...

Prendendo per ipotesi un'escursione di più di una settimana si può ipotizzare che le performance di un coltello (anche il migliore del mondo) decadano sensibilmente: ora, io sfido chiunque a pianificare un'escursione di una settimana o più e a non portarsi dietro una pietra per ripristinare totalmente il filo del coltello...

Tornando al nostro discorso, si parlava di situazione di emergenza: non tutti hanno le conoscenze mineralogiche che hai tu Olorin (io ad esempio non le ho, sebbene conosca la scala di durezza mineraolgica di Mhos e sappia che il quarzo o il vetro di finestrino vanno bene per il nostro scopo) e, in emergenza, non credo che ci si metta a cercare un esatto "prototipo" di pietra per affilare...

E allora? Che si fa? Per quella che è la mia esperienza personale - e ci tengo a specificare che non è il vangelo - e sperando sempre di avere a disposizione un corso d'acqua, si cerca un sasso sufficentemente grosso (a seconda del proprio coltello) che sia il più possibile uniforme come superficie e materiale, che presenti almeno una faccia piatta o arrotondata e sufficentemente ampia per poter lavorare e, se possibile ovviamente, che sia stata esposta ad un flusso d'acqua abbastanza forte (ovverosia una cascata o una corrente percepibile)... Il tutto senza ammazzarsi per reperire sta benedetta pietra Ko

Per farla ancora più breve, in emergenza e sul campo cerca il classico ciotolo di fiume ben levigato, tondeggiante e liscio al tatto!
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MessaggioInviato: Lun 19 Ago 2013-11:23 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Si be per l'affilatura di emergenza hai perfettamente ragione si intendono casi eccezionali, in genere il coltello lo porti affilato e per poche ore non lo perde il filo, ma non è detto, se la tempra è sbagliata e più in generale il coltello non è di qualità il filo lo perde; quindi in definitiva è proprio un'eccezione, ma se dovesse capitare il metodo più semplice è trovare una arenaria che contenga quarzo, se non c'è, si cerca il quarzo stesso. Il luogo migliore per cercare sono i depositi fluviali, le isolette di sassi di un fiume, i depositi sulle anse, il letto di un fiume in secca, o il fiume stesso, ma l'acqua toglie visibilità e modifica i colori delle rocce, insomma può trarre in inganno. Alla fine non è niente di complicato, per un esperto trovare la pietra adatta è facilissimo, ma siccome alcuni che ci leggono sono principianti, non è facile per loro riconoscere le rocce, la prima volta, così ho esagerato un pò sulle spiegazioni, con l'esperienza non è nulla di che.... io comunque mi divertivo a trovare le rocce adatte per prenderle e provarle a casa su un vecchio coltello, a volte ho trovato rocce con la stessa composizione di una coda in pietra naturale, che davano risultati simili, le migliori le ho in collezione, poi se ho tempo faccio qualche foto!!!
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Montana
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MessaggioInviato: Lun 19 Ago 2013-13:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie olorin! E grazie big boss! Mi sono fatto na mezza cultura sui minerali Sorrisone... Comunque, il prossimo kenyoning che mi capita di fare cecheró di trovare qualcosa.. Comunque per situazione di emergenza intendo l´ipotetico caso in qui ti trovi senza preavviso a dover passare piú giorni in una condizione diciamo pure survival... É come saper accendere un fuoco con un archetto, non é indispendabbile ma é buono saperlo
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BigBossBunna
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MessaggioInviato: Lun 19 Ago 2013-13:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vero, sono d'accordo! E' sempre opportuno conoscere il più possibile Sorrisone !

Nello scenario ipotizzato da te subentrano dei fattori particolari: hai comunque tempo per organzzarti e magari non hai l'urgenza estrema di una lama affilata... In questo caso è opportuno seguire le indicazioni di Olorin, che ti danno la possibilità di fare un buon lavoro, sicuramente migliore rispetto al ciotolo qualunque Occhiolino Soddisfatto !

Viceversa, se sei nelle canne di brutto e ti serve un coltello che tagli nell'immediato (sempre tenendo conto che l'attrezzatura va controllata prima) il ciotolo ben levigato va benissimo... Ripeto, è un tapullo e si dovrebbe trattare di una rettifica non di un ripristino totale però, come si dice da me, tutto fa...
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MessaggioInviato: Lun 19 Ago 2013-16:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

BigBossBunna ha scritto:
Vero, sono d'accordo! E' sempre opportuno conoscere il più possibile Sorrisone !

Nello scenario ipotizzato da te subentrano dei fattori particolari: hai comunque tempo per organzzarti e magari non hai l'urgenza estrema di una lama affilata... In questo caso è opportuno seguire le indicazioni di Olorin, che ti danno la possibilità di fare un buon lavoro, sicuramente migliore rispetto al ciotolo qualunque Occhiolino Soddisfatto !

Viceversa, se sei nelle canne di brutto e ti serve un coltello che tagli nell'immediato (sempre tenendo conto che l'attrezzatura va controllata prima) il ciotolo ben levigato va benissimo... Ripeto, è un tapullo e si dovrebbe trattare di una rettifica non di un ripristino totale però, come si dice da me, tutto fa...


Sicuro se stai in brutte acque cerchi di usare qualsiasi cosa, anche se ci vorrà molta pazienza e il coltello si graffia, in quei casi non vai per il sottile!!!! Ma è sempre meglio saperle le tecniche giuste!!! Evvai!!!!!
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olorìn
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MessaggioInviato: Lun 19 Ago 2013-16:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Allora ecco le foto, queste sono 4 delle varie code per affilare che ho, le prime tre sono naturali, la quarta no è macinata e poi rincollata con un solvente/cemento apposito, delle prime tre la seconda è artigianale, fatta più o meno negli anni 30-40.



Queste invece le ho trovate io, sono tutte rocce sedimentarie arenarie clastiche dal buon contenuto di quarzo, la grana ovviamente a diversa da pietra a pietra



Qui vedete una delle code naturali, con a confronto una piccola roccia che ho trovato in un deposito alluvionale paludoso e poi ho rifinito alla mola per farne una piccola pietra rettangolare per affilare, come vedete le due rocce, benchè non proprio uguali, sono molto simili per composizione e grana.



Infine due rocce più grandi, trovate sempre da me, sono quarzoarenarie, la prima a grana molto fine, la seconda a grana più grossa, la seconda viene dal fiume, l'ho provata e va alla grande, come vedete la grana del quarzo viene poco intaccata dall'acqua, anche in superficie, questo a causa della sua estrema durezza, 7 nella mohs, per cui si leviga per bene solo con una mola costituita dallo stesso tipo di roccia. Per lavorarla e farne una coda o un affilatore personalizzato, trovato e fatto da voi, serve tanta pazienza è una mola a grana spessa e molto abrasiva!!! Soddisfatto

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