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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - Durezza HRC
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peppola69
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-14:05 pm    Oggetto: Re: Durezza HRC Rispondi con citazione

Alexander 83 ha scritto:
Ciao a tutti, qualcuno mi spiega qualcosa sulla scala di durezza HRC? Ossia, indica solo la durezza o, intrinsecamente, riporta anche la tenacità dell'acciaio?
Come si determina, e soprattutto, in cosa è determinante durante l'uso del coltello? Ci sono range di valori HRC per ciascun specifico utilizzo? Se sì quali sono?
Grazie


La durezza HRc viene provata con un carico totale di 150 Kgf che premono su una punta (cono) diamante di 120 Gradi....è un valore assoluto senza scala ed è dato da 100 - e dove e è la penetrazione nel pezzo espressa in micron/2

Esempio supponiamo che la nostra punta diamantata penetri dalla superficie del pezzo da testare di 8 centesimi di mm

La durezza sarà 100 - (80/2) = 60 HRc

La durezza non riconduce in nessun modo a valori di resilienza....

Le macchine di prova HRc sono tarate a -+1,5 HRc quindi tra un durometro ed un altro possiamo avere ben 3 HRc di differenza....da qui potete capire che la variazione di riscontri tra varie parti può comunque essere in tolleranza

peppol@
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boshi74
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-14:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Peppol@ Sorriso
Quindi per ridurre le ossidazioni su K720 devo rendere a specchio la lama?
(apparte la normale manutenzione ed attenzione per gli acciai al carbonio...)

Se si, mannaggia...A me piace tanto l'effetto satinato.....Il troppo lucido mi da del "finto" e troppo "delicato"......
_________________
Dico quello che penso e faccio quello che dico.....Sempre!

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peppola69
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-14:26 pm    Oggetto: Re: Durezza HRC Rispondi con citazione

Parto da una doverosa premessa per aiutare tutti Voi appassionati di coltelli.

Nell'anno 2010 in cui ci troviamo di SEGRETO in ambito acciai NON c'è nulla, smettetela di credere ai film di Hollywood a agli 007 di sua maestà, sono solo specchietti per le allodole.

Con i moderni quantometri o microscopi elettronici dotati di microsonde EDAX Vi fanno l'analisi quantitativa e qualitativa di un acciaio nello stesso tempo in cui battete le ciglia.....vi fanno la microanalisi pure del carburo più piccolo e nascosto....per non parlare dei super trattamenti termici segreti.....diciamo piuttosto che magari coprono l'acciaio da brevetto ma che può essere subito aggirato con l'aggiunta di microleganti in differente quantità oppure ai concorrenti costa meno adottare un altro acciaio che sbattersi a spiare quello del vicino

Per chi mette in dubbio le MIE prove sul WP7V dico:

1 - se pensate che sia in malafede la mia discussione finisce qui
2 - se l'analisi da me postata è ritenuta credibile dal punto di vista dei contenuti gradirei che i metallurgisti dell'ultima ora mi indichino dove ho sbagliato ma senza i soliti se, ma o il cugino del mio amico ha detto che e bla bla bla

Il pendolo Charpy è una macchina totalmente meccanica e sfrutta l'energia accumulata da un corpo in movimento secondo la formula E = 1/2 massa X velocità al qudrato.
La mazza cade per gravità senza azionamenti voluti e se qualcuno volesse far figurare valori bassi dovrebbe avere il CORAGGIO di entrare nella gabbia di protezione e spingerla con le sue mani con il piccolo inconveniente che quando essa ritorna i vostri gioielli di famiglia subirebbero danni irreversibili Sorriso

Se qualcuno afferma che un acciaio come il WP7V in virtù della sua composizione chimica NON può avere carburi primari è meglio che riprenda i suoi studi metallurgici da capo.

Vorrei tanto leggere commenti in contrasto ai miei suffragati da qualcosa di concreto, le micrografie fatte al microscopio ottico ed elettronico offrono ottimi spunti di discussione ma vedo che si parla solo per sentito dire.

Rinnovo l'invito a visitare il laboratorio dove lavoro in cui si trova tutto il materiale testato

Saluti

peppol@
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peppola69
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-14:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

boshi74 ha scritto:
Grazie Peppol@ Sorriso
Quindi per ridurre le ossidazioni su K720 devo rendere a specchio la lama?
(apparte la normale manutenzione ed attenzione per gli acciai al carbonio...)

Se si, mannaggia...A me piace tanto l'effetto satinato.....Il troppo lucido mi da del "finto" e troppo "delicato"......


Ti faccio un esempio concreto....quando controllo un normalissimo acciaio per lavorazioni a caldo (W300/W302) lo devo lucidare a specchio prima dell'attacco chimico.....sappi che se lo lascio 5 minuti all'aria non riesco ad effettuare la corrosione con soluzioni all'acido nitrico, questo è per dirti cosa influisce sulla resistenza all'ossidazione in acciai carboniosi

peppol@
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boshi74
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-14:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie di nuovo.... Carino!
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battlemistress
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-14:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

carissimo boshi, tutti noi dovremmo prendere esempio dalla tua semplicità e modestia. personalmente non posso definirmi esperto o chissà che, posso solo dare pareri e impressioni in base a quello che sò e ho testato. continua pure a fare TUTTE LE DOMANDE CHE VUOI. il mio parere, onesto, senza alcuna posizione di parte o interessi, lo avrai sempre.
l' acciaio che hai nominato è un buon acciaio. con una buona resilienza e altre doti meccaniche molto buone.
la criotempra aumenta sia durezza finale che elasticità in quantità molto modeste, infatti è un trattamento consigliato ma non un "must".
molti grandi tempratori usano trattamenti criogenici, la bark river ad esempio, la famosa BOS, e tanti altri, e a detta di molti, la tempra fatta così offre "qualcosa in più" all' acciaio. il fatto dell' inossidabilità sinceramente non l' avevo mai sentito, potrei sbagliarmi, ma l' inossidabilità dovrebbe essere data dal cromo....... e non tanto preso sopra un certo valore fissato a 14% a caso......
la caratteristica che rende una lama inossidabile è la quantità di cromo libero presente in lega, che per essere totalmente inox, deve essere sopra il 12%, non il 14......
sarà capitato infatti a molti di avere acciai come il 440 fare un pò di ruggine in qualche punto...... ebbene ciò era dovuto al fatto che nonostante la lega avesse il 17% di cromo, quello libero era in qualche punto al di sotto del fatidico 12%. la solubilità del cromo si ha a temperature sopra i 1000 gradi, quindi durante la fase di tempra. ovviamente potrei sbagliarmi, ma non credo che un trattamento fatto col freddo possa aiutare l' inossidabilità.
come ho detto però....... il trattamento termico aumenta un pochino contemporaneamente sia durezza finale che tenactà.
è un trattamento che cmq di solito viene fatto tra un rinvenimento e l' altro.
anche fatto alla fine cmq potrebbe portare benefici. di sicuro male nn fà.

@riddick........ non mi faccio INFInocchiare. l' infi non è un acciaio che si compra un tanto al chilo. è un acciaio che a differenz di quanto spesso si dice........ NON E' un a8 modificato. é un acciaio che la busse fà produrre con formula segreta (semplicemente non divulgata) che contiene azoto e titanio. non conosco altri acciai che contengano azoto e titanio. da produrre a detta di jerry busse è più costoso dei sinterizzati e i trattamenti termici durano 48 ore CONTINUE per massimizare il potenziale. quindi per me non è per niente una questione di storia estetica o design (anche perchè i busse non hanno nessuna delle tre) e neanche geometrie di talgio particolarmente curate.
non è marketing. sono fatti. in america, dove la gente può andare in giro coi coltelli legalmente e li usano giornalmente, la busse spopola.
e spopola per performance, non perchè ha design tattici, futuristici o vaccate del genere.
i fanatici ci sono ovunque. sia in italia che là cmq e comprano solo per nome e perchè si "insegue la leggenda"......... ma dal punto di vista tecnico, l' infi è un acciaio che unisce il carbonioso e l' inox, tenendo il meglio di entrambi.
molti semiconosciuti knifemaker italiani dovrebbero prendere esempio da busse e tentare di migliorare giorno per giorno il proprio lavoro in termini di performance e materiali usati piuttosto che fare un coltello figo, ma con materiali e tecniche di 30 o più anni fà.

la storia che poi è meglio investire in pezzi unici piuttosto che industriali è tutta soggettiva e dipende dal fatto se uno il pezzo che vuole comprare dovrà usarlo o no. normalmente il pezzo unico lo si terrà esposto in una vetrina, mentre quello industriale, proprio per il fatto che non è unico, lo si userà a cuor leggero. INDIPENDENTEMENTE DAL PREZZO.
in più.......... comprare un coltello custom.... ottenuto solo per asportazione...... mi si dovrebbe spiegare COS' HA IN PIU' di qualsiasi altro coltello industriale ottenuto per asportazione. il custom lo concepisco come unico e valido solo nel caso si lavori forgiando.
comprare un coltello unico al mondo non è una cosa difficile comunque. solo in america i coltellinai che realizzano fissi e folder sono centinaia (contando pure i piccoli migliaia), ci sono poi russi, francesi, spagnoli, argentini, giapponesi, italiani, che fanno tutti coltelli su disegno, forgiti o per asportazione o in base alla propria fantasia.......
quindi avere un coltello artigianale unico al mondo, non è poi tanto unico irripetibile e speciale contado quanti coltelli unici al mondo vengono prodotti ogni giorno sul pianeta terra.

una cosa che personalmente comprendo e farei è farsi i coltelli da solo.
avendo strumenti, tempo e mezzi, lo farei subito.
vuoi mettere la soddisfazione di avere un coltello fatto da te? come vuoi tu? trattato termicamente da te? su tuo disegno, fantasia e specifiche?
che bello sarebbe. e se il coltello è bello e funziona bene il merito è tuo. se il coltello è brutto o non è performante, è colpa tua.
fare il disegno di un coltello, per poi farselo realizzare dall' artigiano x è bello solo per il fatto che è più o meno il coltello che avresti voluto tu e ancora lo capisco.
ciò che non capisco davvero è quando si spende denaro in coltelli che dal punto di vista tecnico non hanno niente di speciale, sono realizzati con materiali comuni, con tecniche che chiunque potrebbe riprodurre con i mezzi e l' allenamento giusti, fatti secondo la pura fantasia del coltellinaio.
quello è un pezzo unico........... sì, vero............ ma non ha nulla di unico come caratteristica, è uno degli infiniti coltelli unici fatti nel mondo.
un coltello fatto su proprio disegno almeno ti rappresenta, è un tuo pensiero tramutato in lama. il coltello creato dall' artigiano in base alla propria fantasia è un pensiero tramutato in lama DELL' ARTIC^GIANO e non il proprio e per me se lo può tenere benissimo.

da usare gli industriali son perfetti, perchè indipendentemente dal prezzo, non rovini nulla di unico e irripetibile.
gli artigianali forgiati sono una cosa spettacolare, sia per bellezza che dal punto di vista meccanico, ma purtroppo i prezzi sono inavvicinabili. (altro che Busse), e quando li fanno su tuo disegno è ancora meglio, ma se non si possono avere ci si arrangia coi migliori materiali, tecniche e tecnologie che l' industria possa offrire.
gli artigianali non forgiati e non fatti neanche su proprio disegno......... bè....... tantovale la mannaia cinese. non hanno niente di tuo, non hanno niente di unico se non il fatto che non ce ne sono altri uguali (ma vedendo bene se ne possono fare altri uguali..... e sempre vedendo bene, anche gli industriali non sono tutti uguali ma tutti un pochino diversi, i busse in più sono bisellati e affilati a mano, solo i trattamenti sono industriali e i profili tagliati ad acqua o laser, non sò) e non hanno nemmeno performance migliori di quelli fatti a migliaia da un' industria.
concepisco già di più l' acquisto di un coltelli artigianale ARTISTICO, solo per esposizione, ma a quel punto non sono nenche più coltelli, ma sono opere d' arte e chi le fà non è più un coltellinaio ma un' artista.
ma coltelli nati come coltelli, venduti come coltelli, che sono fatti a mano, in modo e con tecniche pari (al manssimo più lente) a quelle industriali..... non li concepisco.
almeno alcuni si sforzano di trovare acciai migliori, provare nuove vie.... ma quelli che per più che altro pigrizia si accontentano del classico 440c e altri acciai del secolo scorso....... quelli sì che non li capisco e che per me INFINOCCHIANO (stavolta tutto maiuscolo perchè non è un gioco di parole, ma è davvero il giusto modo e tempo del verbo infinocchiare) la gente.
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GURZO77
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-14:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Peppola, come sempre sei un artista della gentilezza, disponibilità
e preparazione.. Sorriso
secondo te come si comporterebbe all'impatto un coltello
fatto in D2 spesso 8mm, largo dal filo al controfilo 5cm
e lungo 32cm?(ho trovato 2 sbarre in D2)
Rischio fratture verso l'impugnatura impattandolo su legname??

O posso stare tranquillo con un 8mm di spessore??
Grazie in anticipo Sorrisone

Ti ho editato il messaggio Gurzo, scusa ma preferirei che non ci fossero riferimenti a coltelli case o marche in particolare per non rischiare di rivangare discussioni. Continuiamo a parlare solo di acciai Cinesino
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battlemistress
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-14:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

peppola mi sembri parecchio suscettibile........ come mai?
il fatto che abbia carburi primari non vuol dire che sia ZEPPO di carburi primari.
io non metto in dubbio la tua competenza o il fatto che il test è stato eseguito in modo onesto o no. e grazie per avermi ricordato una formula di fisica 1 che si impara al terzo giorno di università......
inutile dire che sapevo come funziona la prova charpy e la formula.....

io ho detto una cosa alla quale tu non hai risposto...... è vero o non è vero che l' acciaio da colata non è tutto omogeneo? è vero o non è vero che per dare valori il più possibili esatti qualsiasi laboratorio è tenuto a fare PIù TEST? tu che sei un metallurgo a quanto ho capito...... ricordi cosa è l' analisi degli errori? e soprattutto.... sai così è una microfrattua immagino....... se il provino usato veniva da un coltello...... non è che ne aveva un pò dovute a solo dio sà quali motivi?

soprattutto vorrei che tu ammettessi che ammesso che l' acciaio wp7v da te esaminato avesse quella resilienza per dio solo sà quale motivo....
sulla carta non dovrebbe averla. o sbaglio?
distinti saluti....... siur dutur
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strydog
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-15:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

battlemistress ha scritto:

ma non sò se hai presente QUANTO SIA TENERO l' acciaio di un kukri nepalese. se è vero che choppa bene per peso e geometria, è anche vero che se lo usi a lungo.... il filo se ne và a farsi benedire.



Scusa ma, cavolate, i khukuri hanno una rudimentale tempra differenziata ed il filo arriva comodamente a 56-57HRC, e non credere che 2-3HRC di differenza siano percepibili senza macchine di laboratorio (lo stesso durometro ha tolleranze uguali o maggiori.

battlemistress ha scritto:

buoni coltelli che per ora si pagano poco dato lo sfruttamento dei poveri forgiatori orientali......


Lasciamo stare il fatto che definire "orientali" i nepalesi è un po' tirata con i denti, e non so se un Gurkha sarebbe contento di essere equiparato ad un cinese sfruttato in fabbrica.

battlemistress ha scritto:

un pezzo creato da uno sconosciuto nepalese sfruttato, malpagato, che usa materiali di fortuna


hai appena demolito più di 2000 anni di evoluzione di uno strumento che ha raggiunto una virtuale perfezione, all'epoca dei primi khukuri rinvenuti in nepal, negli odierni stati uniti si prendevano ancora a pietrate...

battlemistress ha scritto:

@strydog........ mi dici per favore un qualsiasi acciaio con 0.5% di carbonio e circa 8% di cromo con una resilienza "in linea" con 9 joule/cm^2?


Ti ha già risposto peppola, aggiungo solo che dovresti fare un ripasso anche di metrologia...

battlemistress ha scritto:

qualsiasi laboratorio serio non dà un risultato di un test dopo una sola misurazione, ne ripete DIVERSE CENTINAIA.


Sei veramente convinto che un laboratorio metallurgico prelevi DIVERSE centinaia di provine da una colata per avere dei risultati affidabili, o semplicemente non sapevi cosa scrivere?

battlemistress ha scritto:

l' unico modo per avere una composizione chimica esatta (e una distribuzione dei carburi pressochè perfetta tra le altre cose) è avere un acciaio sinterizzato.


ah.... ma ROTFL
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Ultima modifica di strydog il Ven 23 Apr 2010-15:05 pm, modificato 1 volta in totale
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battlemistress
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-15:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

se il d2 è temprato bene ha resilenza di 32 j/cm^2 circa attorno ai 59-60 hrc. una resilienza del genere unita a 8 mm di spessore dovrebbe permetterti di fare qualsiasi lavoro tu voglia. rimane però il fatto che in impatti violenti laterali l' acciaio tenderà a rompersi invece che deformarsi. ma ad esempio facendo leve di punta andando senza colpi o straattoni, dovrebbe resistere. calcoli più approfonditi al momento non ne posso fare che stò andando in vacanza.... Sorriso
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peppola69
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-15:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

GURZO77 ha scritto:
Peppola, come sempre sei un artista della gentilezza, disponibilità
e preparazione.. Sorriso
secondo te come si comporterebbe all'impatto un coltello
fatto in D2 spesso 8mm, largo dal filo al controfilo 5cm
e lungo 32cm?(ho trovato 2 sbarre in D2)
Rischio fratture verso l'impugnatura impattandolo su legname come è accaduto ai nexus postati nell'altro post da Riddik??
O posso stare tranquillo con un 8mm di spessore??
Grazie in anticipo Sorrisone


Beh 8 mm di spessore sono un bel pò Sorriso

Se non esageri a NON fargli fare il coltello vai tranquillo

peppol@
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-15:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

strydog...... tutto il tuo discorso sulla storia dei test..... fà ridere....... e la storia dei sinterizzati pure...... lo sai cosa cambia tra un acciaio sinterizzato e uno ottenuto per colata almeno?
sei mai entrato in un laboratorio?
pure i dottori con gli esame del sangue a volte devono ripetere gli esami e sbagliano i test con falsi positivi. quado spi parla di nuovi materiali da testare.......... è necessario fare centinaia di misurazioni per avere stime esatte di un certo dato.
esempio.. si vuole testare l' efficacia di una nuova cera da sci vs vecchia.....
si prendono sci uguali, si spalmano con cere diverse e si vede quale sci oppone attrito minore e con quale sci si riesce a scendere più velocemente a valle.
se il test si fà una sola volta..... il risultato potrebbe benissimo essere l' opposto di quello che in realtà è.
per questo si ripetono le prove ed esiste l' analisi degli errori.
errori umani, di misurazioni e qualsiasi altra cosanon si eliminano MAI, si possono solo RIDURRE aumentando il numero di prove.
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GURZO77
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-15:17 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

peppola69 ha scritto:
GURZO77 ha scritto:
Peppola, come sempre sei un artista della gentilezza, disponibilità
e preparazione.. Sorriso
secondo te come si comporterebbe all'impatto un coltello
fatto in D2 spesso 8mm, largo dal filo al controfilo 5cm
e lungo 32cm?(ho trovato 2 sbarre in D2)
Rischio fratture verso l'impugnatura impattandolo su legname come è accaduto ai nexus postati nell'altro post da Riddik??
O posso stare tranquillo con un 8mm di spessore??
Grazie in anticipo Sorrisone


Beh 8 mm di spessore sono un bel pò Sorriso

Se non esageri a NON fargli fare il coltello vai tranquillo

peppol@


Grazie Peppola, al massimo ci vado a fare la legna per mio suocero
da mettere al camino per le bisteccone e poi, non credo che brandire
700gr di acciaio come un pazzo sia cosa saggia, anche avendo un'ottima leva di polso non lo farei mai, you tube è pieno di giocherelloni che cercano di abbattere alberelli alternando destra e sinistra per il dolore evidente che
si provocano ai palmi ed ai polsi dagli impatti a casaccio che tirano.. contenti loro Sorriso


Ultima modifica di GURZO77 il Ven 23 Apr 2010-15:20 pm, modificato 1 volta in totale
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strydog
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-15:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ti ripeto la domanda, pensi veramente che le acciaierie prelevino CENTINAIA DI CAMPIONI da una colata per stabilirne le caratteristiche?

[_] Si

[_] No

Riguardo alla differenza tra acciai da colata, rifusi, o sinterizzati, si la differenza la conosco piuttosto bene
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peppola69
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-15:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

battlemistress ha scritto:
peppola mi sembri parecchio suscettibile........ come mai?
il fatto che abbia carburi primari non vuol dire che sia ZEPPO di carburi primari.
io non metto in dubbio la tua competenza o il fatto che il test è stato eseguito in modo onesto o no. e grazie per avermi ricordato una formula di fisica 1 che si impara al terzo giorno di università......
inutile dire che sapevo come funziona la prova charpy e la formula.....

io ho detto una cosa alla quale tu non hai risposto...... è vero o non è vero che l' acciaio da colata non è tutto omogeneo? è vero o non è vero che per dare valori il più possibili esatti qualsiasi laboratorio è tenuto a fare PIù TEST? tu che sei un metallurgo a quanto ho capito...... ricordi cosa è l' analisi degli errori? e soprattutto.... sai così è una microfrattua immagino....... se il provino usato veniva da un coltello...... non è che ne aveva un pò dovute a solo dio sà quali motivi?

soprattutto vorrei che tu ammettessi che ammesso che l' acciaio wp7v da te esaminato avesse quella resilienza per dio solo sà quale motivo....
sulla carta non dovrebbe averla. o sbaglio?
distinti saluti....... siur dutur


Battlemistress .....sono suscettibile in quanto leggo di dubbi qua e dubbi là ma nessuno mi argomenta il perchè....ti ho ricordato la formula per farti capire che la macchina NON può sbagliare in difetto ma caso mai può segnare più joules di quelli che effettivamente ha l'acciaio testato...

è certo che l'acciaio non è omogeneo ma cosa vorresti dire ? che all'interno di una stessa barra possiamo trovare 9 joules e 100 ? no no

se testi un particolare che te ne permette una le altre non puoi inventartele ma credimi anche in casi di più provine i risultati non superano differenze sopra il 15/20 %

Lo sai che se anche avessi una micro frattura e l'acciaio avesse 160 joules ipotetici dovrei avere comunque una superficie di frattura con i microvuoti indicanti la rottura duttile ? vuoi vedere una provina da 80 Joules rotta con intaglio a V se ha i piani di clivaggio ?

Sulla carta le acciaierie scrivono tante cose infatti alla dorrenberg hanno ammesso che i valori di quell'acciaio riportati su loro siti spagnoli erano errati....farlo correggere no e ? e sulla brochure ufficiale nemmeno li riportano.

Se trovi la norma NADCA 203 ti fanno vedere bene le micrografie di come NON si accettino carburi primari in acciai tipo l'A8 mod.
in quanto segano la resilienza

saluti
peppol@
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boshi74
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-15:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sul fatto di costruirsi il proprio coltello secondo la propria ispirazione la trovo una cosa magnifica , una sensazione che poche cose ti danno.....Il dire "questo l'ho fatto io" è bellissimo!Poi se funziona ancora meglio Sorriso .....Allora appena ritirata la lama dalla tempra la invierò a fare il trattamento criogenico......Se male non gli fa, motivo in più per farlo.....Io non vendo i pezzi che faccio, quindi vorrei ottenere il meglio del meglio dal materiale che uso.... Sorriso
Magari il K720 è vecchiotto come acciaio, ma almeno gli riesco a fare la tempra anche senza ricorrere a ditte specializzate e poi nn è difficile da lavorare anche a lima......L'ultimo bestione non l'ho temprato io perchè essendo una lama molto lunga ed avendoci messo molto per farla (lavoro con un solo braccio visto che l'altro è offeso) non volevo che storcesse......O quantomeno una ditta da più percentuale di riuscita per metterla sul tecnico come fate voi Linguaccia
Trovo questa discussione davvero istruttiva ed interessante ragazzi, grazie a tutti!
Non dimenticate però che siamo in un forum, tutti possono avere punti di vista differenti senza essere necessariamente persone poco serie o mettere in dubbio le esperienze altrui.....
Sul fatto che bisogna eseguire i test più e più volte sono anche io daccordo, anche se non ho studiato come voi in questo campo.....
Ragazzi dai, date a noi poveri e semplici utilizzatori di materiali le maggiori info possibili senza entrare in polemica, tutti voi siete necessari a fare di queste discussioni/letture un argomento interessante e da seguire per dissipare il maggior numero di dubbi possibile.........
In questo modo eviteremo errori di lavorazioni e pregiudizi sui vari acciai.....
Intanto è emersa una cosa molto molto importante (apparte il tipo di acciaio giusto per ogni coltello destinato a diverso uso), il giusto trattamento termico è importantissimo! (però lo sapevo già Linguaccia )

Cordialità :bye1: :bowdown:
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-15:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

peppola69 ha scritto:
battlemistress ha scritto:
peppola mi sembri parecchio suscettibile........ come mai?
il fatto che abbia carburi primari non vuol dire che sia ZEPPO di carburi primari.
io non metto in dubbio la tua competenza o il fatto che il test è stato eseguito in modo onesto o no. e grazie per avermi ricordato una formula di fisica 1 che si impara al terzo giorno di università......
inutile dire che sapevo come funziona la prova charpy e la formula.....

io ho detto una cosa alla quale tu non hai risposto...... è vero o non è vero che l' acciaio da colata non è tutto omogeneo? è vero o non è vero che per dare valori il più possibili esatti qualsiasi laboratorio è tenuto a fare PIù TEST? tu che sei un metallurgo a quanto ho capito...... ricordi cosa è l' analisi degli errori? e soprattutto.... sai così è una microfrattua immagino....... se il provino usato veniva da un coltello...... non è che ne aveva un pò dovute a solo dio sà quali motivi?

soprattutto vorrei che tu ammettessi che ammesso che l' acciaio wp7v da te esaminato avesse quella resilienza per dio solo sà quale motivo....
sulla carta non dovrebbe averla. o sbaglio?
distinti saluti....... siur dutur


Battlemistress .....sono suscettibile in quanto leggo di dubbi qua e dubbi là ma nessuno mi argomenta il perchè....ti ho ricordato la formula per farti capire che la macchina NON può sbagliare in difetto ma caso mai può segnare più joules di quelli che effettivamente ha l'acciaio testato...

è certo che l'acciaio non è omogeneo ma cosa vorresti dire ? che all'interno di una stessa barra possiamo trovare 9 joules e 100 ? no no

se testi un particolare che te ne permette una le altre non puoi inventartele ma credimi anche in casi di più provine i risultati non superano differenze sopra il 15/20 %

Lo sai che se anche avessi una micro frattura e l'acciaio avesse 160 joules ipotetici dovrei avere comunque una superficie di frattura con i microvuoti indicanti la rottura duttile ? vuoi vedere una provina da 80 Joules rotta con intaglio a V se ha i piani di clivaggio ?

Sulla carta le acciaierie scrivono tante cose infatti alla dorrenberg hanno ammesso che i valori di quell'acciaio riportati su loro siti spagnoli erano errati....farlo correggere no e ? e sulla brochure ufficiale nemmeno li riportano.

Se trovi la norma NADCA 203 ti fanno vedere bene le micrografie di come NON si accettino carburi primari in acciai tipo l'A8 mod.
in quanto segano la resilienza

saluti
peppol@

finalmente una bella risposta!!! Ebbene peppola sono d' accordo con te. Quasi su tutto. Sembri ragionevole quando capisci che non ci sono questioni personali.
Una sola cosa... La storia dei metallurgi dell' ultimo minuto... Dai... C' è chi è più esperto e meno esperto però ora non fare quello che sà tutto e solo lui. Dicendola così sei offensivo verso chi per età o altri motivi ancora non ha conoscenze approfondite e specifiche che tu hai. Quindi per favore modera i termini. Anche perchè non è raro che l' allievo superi il maestro o che lo corregga quando sbaglia. Sbagliare è umano.
Per il resto... Continuiamo col discorso. Io ripeto. Credo davvero che tu fossi in buonafede. Quello che hai detto anche tu mi dimostra che sei d' accordo con me. Un acciaio come il wp7v... Non dovrebbe avere una resilienza così misera. Tu parli di carburi primari che ci sono e non dovrebbero esserci... Io dico che averne un pochino è inevitabile, sono sempre da ridurre il più possibile. Se la quantità è alta, è per difetto del materiale o tempre sbagliate. Ma un acciaio con una composizione semplice e "pulita" come quella dell wp7v non dovrebbe avere una resilienza così bassa.
Da quello che hai detto io infatti ho estrapolato che lo stesso acciaio se non avesse avuto carburi primari sarebbe stato molto meno fragile. Il che è già plausibile.
Sul fatto che le industrie a volte sbaglino mi trivi d' accordissimo e già che ci sono rispondo a strydog... No, le industrie probabilmente non lo fanno ma dovrebbero farlo. Comunque i test non sono unitari. Non si parla di centinaia ma di almeno una decina di test ripetuti per ogni esame quantitativo e qualitativo sono da fare.
Per quanto riguarda la storia del pezzettino usato per i test... Sono d' accordo che nello stesso pezzettino resilienza e durezze siano tutte quasi omogenee in tutti i punti. Ma come ho detto... Non poteva essere una partita di acciaio "sfigato"? Come ho già detto decine di volte... L' errore c' è sempre. Se si prendesse acciaio wp7v a temperature, durezza e trattamenti standard credi che avrebbe la stessa resilienza?
Io cmq ho sentito di persone che hanno usato l' a8 modificato per farcisi fare coltelli e loro li hanno usati pesantemente dando ottimi pareri. Dei comportamenti dell' acciaio che non ti aspetteresti da un coltello fragile quanto il vetro. Cavoli ripeto... Lo zdp189 è a 14 joule circa ed arriva a 67 hrc e se cade di punta un coltello spesso 4 mm si spezza un due! L' a8 modificato non ha mica il 3% di carbonio e il 20% di cromo! Se cade un ctello in wp7v mica si spacca... Massimo massimo la punta si appiattisce un po'... Se l' a8 modificato è tutto a 9joule di resilienza... Come mai in tanti lo hanno drscritto come resistentissimo e lo hanno usato intensamente senza poi ritrovarsi tra le mani sabbia?
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peppola69
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-16:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Nessun motivo personale per avercela con te , Chi mi conosce dal vivo sa che sono una persona equilibrata e non tronfia come posso apparire in questo thread.....io per far piacere a qualcuno non butto anni di lavoro alterando valori o taroccando le micro e come hai potuto vedere non mi nascondo dietro un avatar o nick ma mi sono firmato con nome e cognome perchè sono certo di quello che ho fatto....io NON ho detto che il WP7V NON dovrebbe avere carburi primari ma esattamente l'opposto e sono proprio quelli, uniti ad una durezza alta ad abbattere i valori di resilienza....poi se chi ha inventato questo acciaio ha trovato valori diversi quello è un altro paio di maniche.....quel coltello ha 9 Joules punto....chi non ha rotto centinaia di provette non ha il "senso" della resilienza, il sembra strano nella tecnica non è contemplato....io ho trovato ancora valori più bassi di 9 in acciai meno duri dell'A8 modificato, addirittura su pezzi forgiati ma temprati alla cacchio.....il trattamento termico non fa apparire o sparire i carburi primari in quanto hanno temperature di solubilizzazione di oltre 1200 gradi quindi se ci sono in un blocco è perchè la composizione chimica è tale da permetterne l'esistenza oppure i trattamenti post colata sono stati fatti male......

peppol@
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stefanoventurelli
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-16:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

boshi74 ha scritto:

Trovo questa discussione davvero istruttiva ed interessante ragazzi, grazie a tutti!
Non dimenticate però che siamo in un forum, tutti possono avere punti di vista differenti senza essere necessariamente persone poco serie o mettere in dubbio le esperienze altrui.....


Hai ragione Boshi,ma basta sentir parlare di super acciai segreti,con formule segrete,qui da noi,poi,a dei Bresciani che mangiano tondino da sempre,qui che ci sono ferriere,acciaierie, officine meccaniche,industri che fanno acciai speciali quanti sono gli ombrelloni sulla spiaggia di Rimini a ferragosto.....ma hai ragione,in fondo,se uno vuole nutrisrsi di pie illusioni (a volte imbarazzanti) sui super acciai segreti che solo Mr.INFI conosce (per altro sono tutte sleppe da 7/8 mm di spessore,hai voglia a romperle e quindi mi chiedo,se sono super acciai perchè farli così pesanti?) ebbene,contento lui contenti tutti.Se si preferisce credere che con un coltello da 1000 euro si facciano cose mirabolanti che con un kabar da 60 euro e una pinza da 50 non si possono fare,amen,contento lui,contenti tutti......non c'è più nulla di segreto in ambito metallurgico,nulla! I segreti sono in ambito biotecnologie,nel ferro non c'è più nulla.....ma alimentare la magia dei super acciai (qualcuno mi dica allora perchè non usano l'INFI per farci le navi,allora...) serve solo a far lievitare i prezzi di un acciaio,che,di fisso non andrà più di 10,15 euro al Kg!,ma anche fossero 50,fate voi i conti reali.....per il resto venir a dire che meglio un coltello di un ascia per fare legna,si commenta da solo......io la battle l'ho usata "pesantemente" per gioco,perchè se dovessi usarla ipoteticamente per lavoro (es contadino) qui da noi ti riderebbero dietro dandoti del fesso per 365 giorni all'anno....ed è pesante e scomoda per farci legna.NOI giochiamo con i coltelli,perchè siamo nel 21esimo secolo e non nell'anno mille....poi,ripeto,contento te,contenti tutti....ciao!
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GURZO77
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-16:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Riguardo ai prezzi gonfiati pienamente d'accordo, l'acciaieria
dove ho preso il D2 a 6€ al kilo poi maggiorato a 9€ dal
mio rivenditore che era andato a fare il carico mi ha pienamente
illustrato che per loro 6€ al kilo era già un ricco guadagno..
un coltello da 700gr in D2 costerà in acciaio solo 6€ considerando la
perdita per asportazione/taglio laser.. e bene o male
è quello il prezzo per gli acciai..
come faccia ad arrivare a 500-600€ obbiettivamente lascia forti dubbi
sulla trasparenza del prodotto.
Non sono un esperto ma un trattamento termico da 48 ore come
dovrebbe mai funzionare??
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Riddick
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-16:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

"molti semiconosciuti knifemaker italiani dovrebbero prendere esempio da busse e tentare di migliorare giorno per giorno il proprio lavoro in termini di performance e materiali usati piuttosto che fare un coltello figo, ma con materiali e tecniche di 30 o più anni fà. "
Bo Randall si sta rivoltando nella tomba! Fa male
L'anima del coltello è il trattamento termico,e la storia ci insegna che anche un coltello in 440 forgiato alla Randall può essere efficace quanto un INFI modernissimo.
Contano i trattamenti termici ,le geometrie e se diventi una leggenda della coltelleria ci sarà un xchè !E non dirmi che tutti i Randall vanno a finire in vetrina ,credo che ci siano piu' Busse che sono finiti in cassetto ,neanche in vetrina,dei Randall.
http://www.bladeforums.com/forums/showthread.php?t=645414
Ciao


Ultima modifica di Riddick il Ven 23 Apr 2010-17:06 pm, modificato 2 volte in totale
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peppola69
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-16:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

GURZO77 ha scritto:
Riguardo ai prezzi gonfiati pienamente d'accordo, l'acciaieria
dove ho preso il D2 a 6€ al kilo poi maggiorato a 9€ dal
mio rivenditore che era andato a fare il carico mi ha pienamente
illustrato che per loro 6€ al kilo era già un ricco guadagno..
un coltello da 700gr in D2 costerà in acciaio solo 6€ considerando la
perdita per asportazione/taglio laser.. e bene o male
è quello il prezzo per gli acciai..
come faccia ad arrivare a 500-600€ obbiettivamente lascia forti dubbi
sulla trasparenza del prodotto.
Non sono un esperto ma un trattamento termico da 48 ore come
dovrebbe mai funzionare??


Un trattamento termico costa pochi euro al Kg, se poi vuoi usare un forno in vuoto da 1000 Kg per temprare solo il tuo coltello allora è un altro discorso.

Viste le quantità che girano tra i coltellinai amatoriali per avere una certa qualità o usi il tuo forno ma che costa una fucilata oppure fallo temprare in bagno di sale, è il forno più flessibile che ci sia

peppol@
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Falier
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2010-17:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Interessanti disserzioni. Grazie.
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carmdedo
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-9:46 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Già, alcune affermazioni sono molto illuminanti. E' bello trovare chi mette nome e cognome Cinesino
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-10:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

E' bello sapere che a settembre avremo una controperizia che potrà essere confrontata con quella di Gianluca,così potremo avere una seconda "campana"!
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-10:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

sorry, non inizierò un flames per rispetto per Davide. La mia era solo un'osservazione sul fatto che , se ben ricordo, Peppola ( che stimo come professionista e verso il quale non nutro alcun rancore ) avesse sempre negato la paternità di una certa perizia ( cosa che invece anche tu gli attribuisci ora ).

Nulla di male, anzi. Io avrei voluto da subito sapere chi l'aveva realizzata per un confronto onesto specie se fatta da una persona nota.
Mi è dispiaciuto notare, invece, che questo non sia stato possibile.

Mi scuso per l'OT, se l'amministratore vuole può cassare queste righe Sorriso
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-10:45 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Nessun flames neanche da parte mia ,io sono x la ricerca e questa perizia di Gianluca mi interessa ,ma come da mio carattere "curioso",sarei interessato a vedere anche altre perizie,ho colto l'occasione xchè è stato detto che sarebbe stata fatta una controperizia ,tutto qui ."Du gust es mei che uan..."
Oltretutto non so se sia la stessa perizia a cui fai riferimento tu,che io sappia Gianluca le firma sempre .
Ciao
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-10:50 am    Oggetto: Rispondi con citazione

sul concetto di 2 perizie sono meglio di una, mi trovi concorde. Ma meglio tornare IT o qui ci fanno un bel cazziatone Mi si illuminano gli occhi!
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-11:00 am    Oggetto: Rispondi con citazione

PS le tabelle sul mio sito, ormai non aggiornato da anni, sono dell'amico Templar. E la composizione dell'INFI è solo presunta, a quello che ricordo.
Non che ci siano dell'esoterico in questo acciaio, è un buon medium alloy steel. Come tutti gli acciai, ha pregi e difetti. Forma , dimensioni, geometrie e utilizzi a cui è destinato ( per non parlare dei trattamenti termici ) sono quelli che più di ogni altra cosa giocano un ruolo DEFINITIVO nella scelta dell'acciaio da usare.
Non esiste e mai esisterà l'acciaio definitivo e per questo amo provare ogni acciaio per verificarne pregi e difetti. La cosa bella, è scoprire come anche solo pochi HRC di differenza trasformino una lama e come , a volte, coltelli da pochi euro sappiano stupirti.
Lo stesso vale in ogni campo, dipende cosa chiedi ad una lama, cosa ti aspetti e cosa sei disposto a spendere.
Io giro in Yaris ( che trovo un'auto eccezionale per quello che costa ) ma quando vado da un cliente della mia azienda che vende Ferrari e Maserati non posso che ammirarle. Avendone la possibilità forse le comprerei ( per fortuna per ora al massimo posso comprarne il volante ) eppure pur costando 10 volte la mia attuale auto ( da nuova ovviamente ) non hanno dieci volte le sue prestazioni.
Quindi pur essendo industriali, si comprende che la curva COSTI - prestazioni non è una retta da un'iperbole. Da un certo punto in poi leggeri passi in avanti fanno impennare i prezzi specie quindi i costi non possono spalmarsi su una produzione di massa molto estesa Cinesino
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-12:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

"la curva COSTI - prestazioni non è una retta da un'iperbole. Da un certo punto in poi leggeri passi in avanti fanno impennare i prezzi specie quindi i costi non possono spalmarsi su una produzione di massa molto estesa "
Concordo ,ma qui si parla di prestazioni che x quanto riguarda il taglio si possono efettuare con un normalissimo Mora da 20 euro e per quanto riguarda lo spaccare legna a una normalissimo accetta Fiskars o a un pennato .Percui se la tengano questa tecnologia e questi piccoli passi avanti ,il corrispettivo dellla Ferrari dei coltelli tutt'al piu' è Randall che ha una storia alle spalle e dei trascorsi di comprovato uso sul campo,come diceva Enzo Ferrari"Un auto da corsa è bella solo quando vince",ma a parità di vittoria è meglio quella che costa meno,dico io!
Ciao
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carmdedo
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-12:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

il bello della vita è che ognuno può pensarla come vuole ed è questa diversità di vedute che arricchisce tutti quando non si cerca di imporre le proprie idee agli altri ( e io mi sono sempre astenuto dal farlo, senza per questo smettere di dire la mia ).

Su una cosa però mi trovi ancora d'accordo. Se posso avere qualcosa di meglio a meno, neanche a me piace spendere di più. Ma questo è populismo, chi potrebbe volere spendere molto per avere meno?
OK, a parte chi va in un ristorante di nouvelle cuisine Sorriso
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-14:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La nouvelle cuisine è una cucina di degustazione che lavora prodotti ricercati. È una ristorazione di nicchia e come tale i prezzi schizzano, ma non è detto che siano ingiustificati.

Nel 90% dei casi si criticano i coltelli perchè hanno prezzi inaccettabili e non proporzionali alla loro qualità.
Purtroppo nel mercato alcuni prodotti vengono venduti a cifre esagerate per catturare un target di mercato ben preciso, vedi l'abbigliamento.
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stefanoventurelli
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-19:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

I piccoli passi che fanno impennare i costi quali sarebbero in ambito coltelleria? Perchè io non capisco se stiamo parlando di un utensile "banale e semplice" da sempre(!!!) o dell'astronave Enterprise di Star Trek. Mi sta bene per i custom,dove entrano in gioco altri fattori,ma per un coltello industriale,fatto in serie,in versioni che si assomigliano sempre,quasi indistinguibili,quali sono i piccoli passi che portano un pezzo di ferro da 5 o 10 o 15 o anche 50 euro al KILO(!),con un po' di micarta a 20 euro al metro quadrato(!),infornata unica e taglio in serie,industriale,a 300 o 500 o 1000 euro? Ma che ricerca ci sarebbe dietro con costi da industria farmaceutica?Ci hanno ben spiegato i passaggi che deve fare un prodotto che arriva al consumatore finale,ce lo hanno spiegato anche per i coltelli,ce lo ha spiegato chi li fa.Il costo finale si triplica,quadruplica quintuplica,per mille ragioni che nulla hanno a che fare con i piccoli passi costosi.....poi ognuno si compra quel che gli pare,ma pensare che ci sia chissà quale ricerca dietro ad un coltello,per me è solo una pia illusione.Gli stessi Randall fatti in un "mmiserabile" 440 (anche se forgiati,non hanno prestazioni mille volte migliori di un 440 non forgiato...) che hanno comunque superato tests bellici seri (non il taglio di un alberello....) hanno costi umani e giustificati,i quali poi sono stragonfiati sul mercato collezionistico di gente che per lo più li tiene in vetrina.....quindi ognuno si tenga le sue convinzioni,ma mi si dimostrino scientificamente che questi piccoli passi valgono tanto come viene mostrato,altrimenti.....
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carmdedo
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-19:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Stefano, seriamente, sono stufo delle tue polemiche sterili. Hai mai seguito un progetto? se mai stato dietro ad una azienda che per farti il coltello come tu lo vuoi si fa pagare perchè ci deve guadagnare?
insomma, parli di cose che non sai e che neanche ti interessa sapere. Preferisci fare flames? io no, perciò passo. Come detto, lo faccio per rispetto a Davide e perchè odio perdere tempo.

Certo che se giustifichi i costi dei Randal, che sono sempre coltelli industriali ma in numeri ben più grandi di altri progetti italiani che tanto ti creano fastidio... mi pare che allora ci sia male fede in quello che dici.

Poi che un coltello non sia l'Enterprise, è vero. Però è bello vedere un pezzo di acciaio che ti regala un'emozione, vederlo su carta e poi, un pò alla volta, nascere da una tua idea fino a divenire concreto.
Certe emozioni in genere le hanno solo coloro che si affidano ad un bravo maker ( ovviamente i custom hanno anche per me una valenza unica ) ma vedere quell'idea prodotta in 50 o 60 pezzi che altre 50 o 60 persone useranno... non ha prezzo.
Almeno per chi la pensa come noi
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-19:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

direi di aprire una nuova discussione chiamata "cosa fa salire il prezzo di un coltello" Sussurro
Ormai mi pare che non si parli più di HRC o no? Linguaccia
Piuttosto, in fatto di durezza, che ne pensate dei trattamenti PVD? Chiedendo alle vareie aziende specializzate mi hanno riferito che alcuni trattamenti di pochi micron di spessore aumentano considerevolmente gli HRC superficiali, fino a 67......E' vero? Prò e contro......
La parola a voi espertri.......Conviene farli?

Cordialità :bye1: :bowdown:
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-20:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

mi scuso Boshi, hai pienamente ragione. Invito di nuovo MOD e amministratori a cassare tutto quanto sia OT.
Per i rivestimenti, non li amo perchè prima o poi vengono via. Meglio fare manutenzione alla lama. Per la durezza, a cosa ti serve sulla lama quando è il filo che devi proteggere?
Comunque so che la rockstead ne usa un tipo molto apprezzato, ma prima di esprimermi dovrei provarlo Indifferente
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-20:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

comunque, giusto per la cronaca, ho letto più volte di randall in 440 che "hanno superato vari test bellici" ... beh, i randall "storici" e usati nei conflitti non erano certo quelli in 440, e la stessa Randall consiglia a chi non prende i suoi coltelli per tenerli in vetrina di scegliere la versione in O1

poi comunque parlare di "produzione in serie" per meno di cento esemplari mi sembra un po' ridicolo. Quando poi si usa quell'espressione per richiamare meccanismi che scattano con produzioni continue e di svariate migliaia di pezzi, beh, è un'evidente forzatura.

per il resto appoggio carmdedo
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-23:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

carmdedo ha scritto:
Stefano, seriamente, sono stufo delle tue polemiche sterili. Hai mai seguito un progetto? se mai stato dietro ad una azienda che per farti il coltello come tu lo vuoi si fa pagare perchè ci deve guadagnare?
insomma, parli di cose che non sai e che neanche ti interessa sapere. Preferisci fare flames? io no, perciò passo. Come detto, lo faccio per rispetto a Davide e perchè odio perdere tempo.

Certo che se giustifichi i costi dei Randal, che sono sempre coltelli industriali ma in numeri ben più grandi di altri progetti italiani che tanto ti creano fastidio... mi pare che allora ci sia male fede in quello che dici.

Poi che un coltello non sia l'Enterprise, è vero. Però è bello vedere un pezzo di acciaio che ti regala un'emozione, vederlo su carta e poi, un pò alla volta, nascere da una tua idea fino a divenire concreto.
Certe emozioni in genere le hanno solo coloro che si affidano ad un bravo maker ( ovviamente i custom hanno anche per me una valenza unica ) ma vedere quell'idea prodotta in 50 o 60 pezzi che altre 50 o 60 persone useranno... non ha prezzo.
Almeno per chi la pensa come noi



Veramente io stavo parlando di busse,tu a che ti riferisci?
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boshi74
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MessaggioInviato: Sab 24 Apr 2010-23:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ok, forse me lo consigliavano perchè io uso il K720.....Forse per preservarlo dall'ossidazione.....Però c'è chi me lo consigliava per i motivi che ho detto e c'è chi no perchè sosteneva che avrebbe danneggiato la tempra....Una azienda in particolare mi ha detto che sarebbe stato come ricoprire il polistirolo con il vetro, nel senso che il trattamento andava eseguito a 500° e puù, quindi avrebbe reso "morbido" l'acciaio.....
Mah, a chi dare retta?
Magari esistono diversi tipi di trattamenti PVD.....La domanda però è questa, a che temperatura posso scaldare il K720 senza perdere la tempra?Saputo questo, magari se lo riterrò opportuo potrò fare una ricerca più approfondita sui rivestimenti e scegliere quello "che non danneggia" il pezzo.... Carino!

:bowdown:
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Riddick
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-9:25 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Tornando in carreggiata,al minuto 5:08 ,finalmante riesce a rompere il coltello ,dal tipo di frattura cosa si evince ,lo chiedo ai tecnici ,a me visto così sembra uguale a altre fratture di altri coltelli ritenute "fragili".Quanti HRC è quel Busse?

E quanto è spesso?
Ciao
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Screamer
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-10:27 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Riddick ha scritto:
Ti rispondo con un video xchè il tipo che li fa ,anche se folkloristico,certe volte mi stupisce!

10 dollari di coltello cinese ,ha faticato a romperlo e si è pure stupito dopo anni di busse ,reeve,.....


La prova di quel coltello ha stupito anche me, infatti volevo comprarmelo Sorriso (lo fanno anche marcato S&W)
Io questi test li voglio comunque prendere in considerazione, seppur non perfetti naturalmente.

I Busse mi piacciono, magari c'è di meglio ma io li ritengo i migliori che abbia trovato, sono cari ma si possono spendere cifre non esageratissime se si ha pazienza e non si acquista da qualche collezionista esoso Linguaccia .

Sempre riguardo i Busse, nei test di Noss, alla fine risultano i migliori, a parte lo Skinny che come mi pare dica lui stesso lo ha riprofilato male, però mi ha stupito il Ka-bar, che seppur definito da molti ancora il migliore in circolazione, fa una misera fine.. eppure costa 8 volte di più del coltello cinese Risatina

Con il rapporto prezzo qualità/prestazione ci possiamo giocare all'infinito..
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carmdedo
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-10:30 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Allora Boshi, esistono diversi tipi di trattamenti alcuni , che io sappia, si fanno per deposizione o utilizzando correnti elettriche.
Altri potranno essere più precisi, ma non tutti implicano riscaldamento del pezzo.
In ogni caso, utilizzando i grafici dell'acciaio che usi, dovresti poter prvedere cosa implicherebbe un riscaldamento tanto elevato della lama, Non credo si stemprerebbe, date le temperature. Penso sarebbe più simile ad un rinvenimento ma meglio aspettare il parere di altri più esperti

Per Riddick, di fratture non ne capisco una mazza ma posso dirti che la persona in questione ( che è anche membro del nostro forum anche se nn hai mai partecipato ) ha distrutto moltissimi coltelli e quelli che empiricamente hanno dimostrato maggiore resistenza sono proprio i BUSSE.
Per gli altri paramentri, mi pare i BUSSE siano a 58HRC e che lo spessore sia di circa 8mm per il coltello in questione. TIeni conto che l'eccessiva lunghezza gioca a sfavore, creando leve svantaggiose durante molti test distruttivi.
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katsumoto
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-10:31 am    Oggetto: Rispondi con citazione

boshi74 ha scritto:
Ok, forse me lo consigliavano perchè io uso il K720.....Forse per preservarlo dall'ossidazione.....Però c'è chi me lo consigliava per i motivi che ho detto e c'è chi no perchè sosteneva che avrebbe danneggiato la tempra....Una azienda in particolare mi ha detto che sarebbe stato come ricoprire il polistirolo con il vetro, nel senso che il trattamento andava eseguito a 500° e puù, quindi avrebbe reso "morbido" l'acciaio.....
Mah, a chi dare retta?
Magari esistono diversi tipi di trattamenti PVD.....La domanda però è questa, a che temperatura posso scaldare il K720 senza perdere la tempra?Saputo questo, magari se lo riterrò opportuo potrò fare una ricerca più approfondita sui rivestimenti e scegliere quello "che non danneggia" il pezzo.... Carino!

:bowdown:


sei sicuro che non ti parlassero di un rivestimento DLC? Quello si che è duro, però non è che ti aumenta la durezza del coltello...
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boshi74
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-15:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mah, mi hanno proprio detto PVD e ripeto che visto la temperatura elevata un'azienda me lo ha sconsigliato....500 e più gradi che farebbero al K720 temprato e rinvenuto per ottenere 60HRC?
Credo che si riferissero all'abbassamento degli HRC stessi.....Ecco erchè mi hanno fatto il paragone del polistirolo ricoperto di vetro......Con le mie conoscenze non trovo latra spiegazione.... Mi si illuminano gli occhi!
Credo che il PVD lo lascerò perdere per darmi invece ad un crio trattamento......
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-16:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

X Carmdedo,saranno anche i piu' resistenti nella sua classifica ,ma comunque sono 8mm di acciaio temprato mica selce. Sorrisone
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carmdedo
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-16:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

vero,ma non sono tutti spessi 8mm e comunque non sono certo gli unici della classifica ad avere certi spessori Cinesino
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Riddick
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-16:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sicuramente ,quello che mi domando però è xchè se l'INFI è un acciaio con doti superiori si usano 8mm di spessore senza che il coltello sia almeno tapered verso la punta ?Mi spiego con un esempio ,nelle canne da pesca x i tonni il diametro diminuisce graduatamente verso il cimino,e non è che siano meno resistenti anzi,possono flettersi senza rompersi ,al pari di molti coltelli custom x le competizioni di taglio?

Quindi meglio "mi piego ma non mi spezzo "o "mi spezzo ma non mi piego"?
In caso di "presunta "necessità,secondo me è meglio avere un coltello che si piega e si raddrizza con due colpi di pietra ,piuttosto che un manico separato dalla lama.
L'INFI ,trattato in maniera diversa potrebbe piegarsi senza spezzarsi ?Tipo una tempra differenziata?
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carmdedo
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-16:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

a parte che questo dovresti chiederlo al signore BUSSE ( puoi farlo su bladefroum, vedi cosa ti dice e poi ci informi ) non tutti i Busse hanno lame e spessori simili.
Per quello che dici circa le geometrie in punta, devi considerare che essendo utility non sono pensati SOLO per il semplice taglio ma come utensili. Quindi più che ottimizzati per un'alta frequenza di taglio come i coltelli da competizione, sono pensati per essere robusti anche se usati come leva o per scavare.

Se mi chiedi se io li avrei fatti così, la risposta è no. Ma io non mi chiamo BUSSE e forse se tanti trovano questi coltelli i migliori utility forse un pò avranno ragione. Bada che parliamo di gente che i coltelli li usa, mi riferisco specie agli americani che hanno un concetto diverso di lama rispetto al nostro.

Io da parte mia, amo i coltelli sotto i 4 pollici e quelli sopra gli 8 ma questi li preferisco con spessori contenuti per renderli agili e veloci. Ovviamente in acciai che garantiscano prestazioni adeguate all'uso a cui sono destinati e durezze proprorzionate ai meteriali.
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Riddick
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-17:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mah,dove vanno sti americani ,in trincea a scavare e a fare leva?Boh,digitando "diging with a knife",scavere con un coltello ,è uscito questo!

Un coltello x gli amanti dei bonsai! Sorrisone
Assomiglia ai Busse però!! Sorrisone
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2010-17:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

lo trovo carino, però

In ogni caso, meglio disegnare un coltello per scavare,tagliare e fare leva piuttosto che per accoltellare i nemici alle spalle. Almeno ci sono possibilità che il coltello lo possa usare, invece di tenerlo in vetrina.

Ma scusa, se non ti trovi d'accordo con il disegno di certi coltelli basta non comprarli tanto per quello che costano nessuno te li regalerà mai
Se poi ti infastidisce che alcuni li considerino coltelli ottimi, magari disegnane tu qualcuno che possa scalzarli dal trono invece di criticarli soli.

Sul fatto che non siano perfetti e che costino molto, posso convenire. Ma posso dirti che presi alla fonte e con cambio favorevole ( dogana e SP permettendo ) non sono così costosi. Ovviamente per noi europei diventano spesso inavvicinabli Indifferente
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