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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - Voi cosa ne pensate dei coltelli custom ?
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mauro.al
Topo di Bottega
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MessaggioInviato: Gio 02 Ott 2003-19:38 pm    Oggetto: Voi cosa ne pensate dei coltelli custom ? Rispondi con citazione

Il coltello custom è , per me , uno dei pochi modi rimasti oggi di possedere qualcosa di assolutamente unico ed irripetibile.
Si tratta infatti di un oggetto d'arte che ognuno puo' pensare e progettare a suo piacimento . Un coltello realizzato artigianalmente in ogni sua componente , entra a far parte di un sogno iniziato da prima che l'uomo abitasse nelle caverne : avere l'utensile perfetto. La meccanizzazione ( che per altro ha fatto passi da gigante negli ultimi 20 anni ) non puo' ancora competere con le mani dell'uomo e quindi molte sono le differenze tra un custom ed un industriale. Non per caso tutti i costruttori di coltelli prevedono una fase di aggiustaggio manuale alla fine o durante ( Strider , Chris Reeve ) la lavorazione.
Certo anche il prezzo segue di pari passo la differenza di qualita'.
Bisogna pero dire che , se non si scelgono i nomi piu' altisonanti della coltelleria mondiale ,le differenze si assottigliano mentre la qualita' resta diversa.
Un coltello da Terzuola in G10 mi costa 450 dollari ; un MOD , in Italia , non si discosta molto da questo prezzo. In piu' con il coltellinaio si puo' intervenire sul processo produttivo cambiando forma alla lama , al manico,
od addirittura disegnando ex novo secondo le proprie preferenze.
Sia che lo si voglia per collezione che per usarlo si avra' qualcosa di unico ma soprattutto di adatto allo scopo.Infatti solo chi usa veramente un coltello sa di che cosa ha bisogno. Il coltellinaio piu' copiato in campo custom , Bob Loveless ,ha fatto nascere ogni sua lama da un uso attento e mirato alle necessita'.
Se poi si desidera solo collezionarlo diventa un investimento a lungo termine : se tenuto nelle condizioni originali puo' sempre far tornare in tasca i soldi spesi ed inoltre ha un mercato piu' vasto dell'industriale.
Fin qui le cose positive; ma ... i prezzi diventano veramente insostenibili se si desiderano i migliori coltellinai oltretutto i tempi di consegna vanno ,nei migliori casi , da due mesi in su (fino ad arrivare a livelli che non scrivo per decenza) ,mentre un coltello industriale si puo' avere in un massimo di 15 giorni in qualunque coltelleria.
Si aggiunge a cio' che il coltellinaio e' un po' un artista e quindi ;dopo che da mesi pensate ad un coltello e dopo che avete speso tempo per disegnarlo al meglio, lui ve lo interpretera'.Nella magior parte dei casi sara' uguale nelle apparenze al disegno od anche meglio (ha sempre piu' esperienza del cliente ) ma si notera' sempre, in una linea ,nella scelta delle molature, la mano dell'artigiano.
Buona norma e' quindi scegliere l'artigiano per il coltello e farsi spedire un disegno fatto da lui prima di procedere: i prezzi ed i tempi lo consentono.
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giadamo
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MessaggioInviato: Mer 15 Ott 2003-13:10 pm    Oggetto: artigiani coltellinai Rispondi con citazione

Sorrisone Salve a tutti!Avete proprio ragione,possedere un coltello custom, è una delle cose più ambite dal vero collezionista;soprattutto se è stato costruito su progetti specifici del cliente che lo ha commissionato!A parte tutto,vedo che escono sempre gli stessi nomi per quanto riguarda i customizzatori...Ma quanti sanno che in Italia abbiamo una fitta schiera di artigiani di valore che sono quasi dimenticati perchè non si chiamano Loveless e non si fanno pubblicità?(senza per questo togliere nulla ai pregevoli lavori degli artisti di fama mondiale,quale appunto è Loveless o altri :wink: ).Insomma è proprio necessario uscire dal nostro paese per trovare lavori di pregio?!Io penso proprio di no!L'Italia è per antonomasia il paese dei coltelli e della cultura coltellinaia artgianale,basti pensare a zone storiche di produzione quali(solo per citarne alcune):Scarperia,Maniago,Vernante etc etc...C'è qualcuno che condivide la mia opinione?Tanti saluti a tutti e alla prossima!
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Circolodelcoltello
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MessaggioInviato: Mer 29 Ott 2003-12:57 pm    Oggetto: Artisti e Artigiani Rispondi con citazione

Ciao
Sono d’accordo sul non fare differenza tra customer italiani e stranieri.
Gli Italiani sono, per ciò che riguarda la qualità (purtroppo anche per il prezzo), allo stesso livello degli USA.
I custom, per me, sono opera di “artisti”, pezzi unici, d’autore.
Vorrei spezzare una lancia a favore degli “artigiani” , quelli che producono coltelli in serie fatti a mano ( nel senso di: poche macchine, in effetti anche gli “artisti” non producono solo con seghetto e lima), tipo Codega, che a Premana produce 30.000 pezzi l’anno (sentito in TV) ma tutti forgiati e lavorati al maglio uno ad uno.
Ho un suo Bergamasco pagato trentamila lire alcuni anni fa e vi assicuro che non sfigurerebbe assolutamente sui banchi del CIC Show.
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giadamo
Forgiatore di Lame
Forgiatore di Lame


Registrato: Oct 16, 2003
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MessaggioInviato: Gio 30 Ott 2003-17:19 pm    Oggetto: perfettamente daccordo Rispondi con citazione

Sorrisone sono perfettamente daccordo con quanto espresso prima dal rappresentante del Circolo del Coltello(tra le altre cose ho visitato il sito ed è pieno di informazioni utili soprattutto sui coltelli regionali).Anche io tanto tempo fa ho comprato in Sicilia un coltello artigianale "povero"(costato 15000£)ma di indubbia qualità costruttiva!Ciao.
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Rourke
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MessaggioInviato: Dom 23 Nov 2003-15:17 pm    Oggetto: Ricchi e poveri Rispondi con citazione

Hehehe non mi riferisco al gruppo musicale ma ai coltelli...

Leggevo ultimamente su una rivista dei giudizi rispetto a questa ondata di coltellinai che creano delle vere e proprie opere d'arte chiamate coltelli.

Fiumi d'inchiostro sono stati versati sempre per lo stesso argomento:ma dove finisce l'opera d'arte e dove inizia il coltello?
Qualcuno scriveva che una volta il coltello era un utensile "povero" prodotto con materiali "poveri"...oggi,invece,il coltello custom è sempre un utensile "povero"prodotto con materiali ricchissimi...
Ovviamente tutti i coltelli custom sono pronti per essere utilizzati e funzionano perfettamente come gli industriali...molte volte anche meglio...ma visti i prezzi e la fattura di certi pezzi quasi spiace usarli...e tenerli in bacheca...

Rourke
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coru76
Fuciniere
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MessaggioInviato: Sab 03 Gen 2004-1:55 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Bella discussione! in effetti i coltelli custom di oggi vanno sempre piu' verso l'arte piu' che lo scopo vero a cui sarebbero destinati infatti non e' raro vedere coltelli con manici in turchese guardie in oro colato e diamanti o rubini nelle viti x me' sono gran begli oggetti da tenere in mostra (che pur avendo le possibilita' non sarei interessato ad avere)ma con i coltelli in effetti hanno poco a che vedere!
Personalmente possiedo un gran bel combat di Antonio Farina(un'artigiano genovese non famosissimo) lungo una 30tina di cm in ats34 a60hrc di durezza con manico in micarta e fodero in cuoio che e' tanto bello e semplice quanto comodo da impugnare e affilato piu' di tutti gli altri che ho!!!
Se si guarda con attenzione si nota in certi punti la lavorazione "non industriale" ma pensare che e' veramente artigianale e' difficile data la precisione delle linee.
Personalmente lo tengo in vetrina ma sapendo che se mai avessi bisognio di un coltello sarebbe la scelta migliore....e pensate che costa meno di altri coltelli industriali ma in compenso c'e' la soddisfazione di avere un pezzo unico tra le mani!
Morale,il coltello artistico non fa x me ma grazie ugualmente di esistere...mentre quello artigianale...vuoi mettere anche solo la passione che ci mette l'artigiano! io ne ho fatti due,un liner lock e un lama fissa ma non li venderei x niente al mondo li ho sudati e li tengo con affetto nella vetrinetta...gli industriali si sicuramente ma.....un'altro pianeta!.
Ciao,Il Coruz
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massimo.bernazzi
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MessaggioInviato: Dom 04 Gen 2004-22:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

caro mauro al, sul mercatino ho visto il tuo strider ht che mi interessa. ti ho fatto una mail ma non ho replica.te ne sarei grato. massimo
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zatoichi
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MessaggioInviato: Dom 15 Feb 2004-2:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Io ho una visione particolare dei custom.
Sono stato all'ultima esposizione a Milano,e ho visto cose stupende,tuttavia pochi sono i coltelli che avrei comprato.
Ritengo infatti che pur creando opere d'arte non bisogna dimenticare che un coltello va usato.Non comprerei mai un coltello bellissimo e costosissimo,troppo per essere usato e quindi destinato alla bacheca.Mi fa piacere vederli,ammiro chi li fa e capisco chi li colleziona..tuttavia il mio coltello non è tra quelli.
Amo le lame fatte per essere usate.Funzionali,ben lavorate,raffinate,dallo stile pulito,che ti fanno capire che hanno tutto,tranne ciò che sarebbe d'impiccio nello svolgere il loro compito.I miei coltelli sono sul tipo dei Randall,fatti per essere usati,consumati,non per essere solo dei soprammobili.Per questo motivo apprezzo molto anche gli industriali che dimostrino uno studio alle spalle ed abbiano uno stile pulito e senza incertezze e orpelli inutili.
Io stesso disegno coltelli(anche se ho grosse difficolta a reperire gli stumenti minimi per iniziare a farli)e quando riuscirò a farli diventare realtà non abbiate dubbi che non passeranno la loro vita in una bacheca.
Saranno pezzi unici,ma allo stesso tempo saranno anche coltelli. :wink:
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giadamo
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MessaggioInviato: Gio 19 Feb 2004-13:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Salve a tutti!Beh,penso che comunque la cosa che "freni" di più nell'utilizzo(non necessariamente gravoso)di coltelli "custom" sia il loro prezzo e non necessariamente il timore di rovinare il coltello...O almeno ritengo che siano le due facce di una medaglia,infatti se il coltello "custom" si rovinasse(anche di poco)indubbiamente avrebbe una perdita di valore superiore ad un modello "industriale" fatto per essere utilizzato tutti i santi i giorni concretamente.In ogni caso esistono anche coltelli artigianali(quindi "custom"in senso lato)che sono creati appositamente per l'uso gravoso,quindi alla fin fine tutto dipende dalla scelta del modello e dall'uso prevalente che si vuole fare del "ferro" che acquisteremo.Ciao!
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zatoichi
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MessaggioInviato: Gio 19 Feb 2004-15:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E' vero ciò che dici,ma non per tutti i coltelli..i Randall per esempio anche usati in modo gravoso mantengono quell'aura mistica che li distingue(come quelli reduci dal Vietnam)..e i coltelli che farò io( :roll: )saranno su questo genere,con tutto ciò che serve per usarli nella maniera più proficua e secondariamente tutte le eventuali decorazioni e finezze estetiche che però non vadano a scapito della funzionalità dell'oggetto.
E credo che saranno portati per il combattimento.. :-D
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zatoichi
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MessaggioInviato: Gio 19 Feb 2004-15:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Finora ho parlato dei custom lama fissa.E qui il massimo secondo me sono i coltelli fatti per lavorare e durare,pur eleganti.
Per i pieghevoli invece è un'altra cosa.E' un tipo di coltello che necessariamente sarà destinato a compiti meno gravosi e qui le divagazioni artistiche mi sono gradite.Ho avuto modo di parlare con Barry Davis al C.I.C.(in inglese :? )show di Milano e di toccare i suoi coltelli(leggo su Coltelli che fra l'altro ha vinto il premio per il miglior pieghevole)..davvero splendidi,e davvero una bella persona il loro creatore(per quel che l'ho conosciuto).Molto belli anche quelli di Terzuola e Centofante(che scoperta..)e soprattutto i particolarissimi coltelli di Rietveld..
Invece devo dire con rammarico che uno di quelli che fanno parte dell'Olimpo dei coltellinai italiani(di cui per educazione non faccio il nome),per quanto bravo,mi ha un po'deluso per la sua aria arrogante(pareva che sapesse farli solo lui i coltelli..)molto spiacevole se paragonata alla gentilezza di Davis e degli altri con cui ho avuto occasione di scambiare qualche battuta(o ascoltare chi parlava con loro).
Mi pare,ahimè,che ci sia una fondamentale differenza di approccio,e mentre oltreoceano anche i grandi sono disponibili ad aiutare chi voglia iniziare,in Italia si guardino bene dal mischiarsi alla plebe..
Invece tra coloro che nel nostro Paese non sono grandi nomi ho trovato persone disponibilissime,gentili e capaci di opere di alto livello,pur non avendo i mezzi economici per fare solo coltelli nella vita.
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MessaggioInviato: Ven 20 Feb 2004-19:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Bravo Zatoichi!!! molti italiani sono simili a quelli cui tu ti riferisci e purtroppo,per il nostro amato paese,in ogni campo e settore: pensano di essere il sale della terra.La mia professione mi ha portato a contatto con straordinare e importanti personalità degli USA e sono come tu dici.E non penso proprio che noi abbiamo molto da insegnare a loro.Massimo,Siena.
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zatoichi
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MessaggioInviato: Ven 20 Feb 2004-20:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Forse qualcosa da insegnare potremmo anche averlo(per il design e l'artigianato di qualità siamo fra i primi al mondo)..però se in America vuoi iniziare vai in un centro commerciale e con una cifra decente torni a casa col necessario,e trovi facilmente chi ti dia consigli.
Qui da noi invece devi cercare in lungo e in largo,spendendo tanto e per trovare qualcuno che ti dia una mano devi fare i salti mortali,e per la mia esperienza non troverai con facilità un"grande nome"disposto a perdere il suo tempo per aiutarti..se qualcuno vuole smentirmi raccontando la sua esperienza ne sarei lieto..
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esperto
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MessaggioInviato: Gio 18 Mar 2004-20:12 pm    Oggetto: da oggi ci sono anch'io Rispondi con citazione

Ciao a tutti
da oggi inizio anch'io a far parte del forum
sono un collezionista ed ho un sito che si occupa di commercializzazione e promozione anche dei custom italiani ed internazionali l'indirizzo è: www.knivescollection.com
Inoltre qualcuno di voi probabilmente avrà letto qualche mio articolo su Lame D'autore (nell'ultimo numero con la mia collega Laura Veroli abbiamo redatto il profilo di Skellern), inoltre ho una rubrica fissa denominata L'ESPERTO
Sono felice che Rudy mi abbia invitato a condividere con voi le reciproche esperienze su questo mondo affascinante
Ho letto con attenzione tutti i vostri commenti e li ho trovati interessanti
Ne aggiungo uno mio:
La coltelleria custom internazionale ha ormai raggiunto da anni livelli altissimi, basta pensare al "club dei 25" la manifestazione ad invito negli USA dove espongono solo i migliori 25 coltellinai al mondo

La coltelleria Italiana negli ultimi anni ha fatto passi da gigante e alcuni dei nostri migliori interpreti sono ormai considerati all'interno della ristretta cerchia che comprende i migliori d'Europa e del Mondo

Se è vero questo è anche vero che non tutti gli artigiani Italiani ed Internazionali producono o realizzano dei prodotti eccezionali o con un adeguato rapporto qualità - prezzo, ma questo accade in tutti i mercati ed in tutte le professioni
Il collezionista esperto sa riconoscere i prodotti migliori o quelli con il prezzo adeguato alla qualità
Personalmente preferisco i Coltelli ai Gioielli, ove per coltelli intendo pezzi che oltre ad essere collezionati possano essere anche utilizzati
Grazie per l'attenzione
Carlo Vittalone
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zatoichi
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MessaggioInviato: Gio 18 Mar 2004-20:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Benvenuto!
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cicciopasticcio
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MessaggioInviato: Gio 18 Mar 2004-23:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Benvenuto!Fa sempre piacere trovare qualcuno con le Tue idee e la tua conoscenza del settore.
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mauro.al
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MessaggioInviato: Sab 20 Mar 2004-19:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Benvenuto anche da me. :-D Sono sicuro che questo arricchira' la discussione.
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massimo.bernazzi
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MessaggioInviato: Lun 22 Mar 2004-18:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Benvenuto anche da parte mia Carlo ! Sei un autorevole esperto e perciò puoi dare nuovo impulso all'argomento che il mio amico Mauro ha avuto il pregio di aprire.Intanto vorrei conoscere meglio questa occasione dei 25 migliori autori al mondo e possibilmente conoscere i loro nomi.Inoltre,perchè non iniziamo a valutare con maggior obbiettività gli autori italiani ? sono tutti bravi e promettenti come dicono le nostre due riviste ? ma facciamo così un buon servizio a quelli veramente bravi ? e quali criteri possiamo darci per distinguerli ?Io ho deciso su indicazione di Mauro-scusami Mauro-perchè di lui ho potuto fidarmi, di farmi realizzare un combat da Sinibaldi.Lo ritengo fra i migliori esecutori italiani.Sto sbagliando?So bene che sono argomenti delicati,ma se non cominciamo a parlarne noi che poi acquistiamo i loro pezzi o per passione o per collezione,chi ne deve parlare.Non può essere un bel servizio che rendiamo a noi e a loro?Massimo,Siena.
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MessaggioInviato: Lun 22 Mar 2004-22:01 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ben detto
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mauro.al
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MessaggioInviato: Mar 23 Mar 2004-20:14 pm    Oggetto: Autori italiani Rispondi con citazione

I coltellinai Italiani sono tra i piu' bravi al mondo?
Ni.Alcuni sono sicuramente tra i migliori 25 altri...
Il concetto e' che della rinascita del coltello da collezione in Italia fanno parte persone di indubbio talento: basta guardare sui siti americani per trovare alcuni nomi di casa nostra che stanno alla pari dei blasonati statunitensi ,ma al tempo stesso c'e' chi pur "bravo" non e' a livello internazionale.
Sinibaldi , negli U.S.A., avrebbe fatto una carriera sfolgorante:prezzi bassi
qualita' costruttiva indubbia( e' stato " miglior lama fissa " all'ultimo C.I.C. show) e coltelli fatti per essere usati.
In quel paese civile ,infatti, il custom viene usato, anche perche' il prezzo non e' eccessivo: costa meno un folder di Greg Lightfoot (che ha ricevuto premi e pubblicazioni) che uno di un nostrano.
Provate a farvi fare un pieghevole di 20 centimetri in D-2 , titanio e fibra di carbonio!Negli U.S.A. costa 475 dollari.
Discorso in piu' se si parla di spocchia dell'artigiano.
Ma non sono tutti cosi:spesso telefono a persone con cui ho collaborato
e non si fanno pregare ne' ti trattano come uno scocciatore(con evidenti ripercussioni sulla bolletta telefonica).
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MessaggioInviato: Ven 26 Mar 2004-19:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vorrei chiedere a tutti gli amici un'informazione.Nella 3° edizione ( e purtroppo oramai ha 10 anni o più ) della" Levine's Guide to Knives and Their Values " ,fra gli autori di coltelli a lama fissa,vi sono solamente due italiani : Franco Bonassi,e a tutti noi noto anche come Frank, e Mauro Ameri di Genova che invece non conosco e del quale personalmente non ho nessuna notizia.In quella bibbia dei collezionisti è raffigurato un suo bellissimo Fighter. La guida oggi è alla sua 5° edizione ma io non la posseggo.Pertanto non so se i suoi lavori sono ancora citati,come non so quanti altri autori italiani siano inseriti.Aspetto di trovarla per poterla acquistare.Sono grato a colui che mi fornisce una qualche notizia.Massimo,Siena.
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knivescollection
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MessaggioInviato: Mar 30 Mar 2004-9:00 am    Oggetto: Ci siamo scatenati Rispondi con citazione

Ciao a tutti
Grazie per i vari benvenuto ... e per le attestazioni di stima
Parto dall'inizio:
I 25 che sono invitati alla famosa esposizione possono cambiare di volta in volta per cui non vi è una lista fissa. Tutti i più grandi USA sono stati convocati almeno una volta ed anche i più importanti europei vi hanno partecipato
Relativamente al rapporto qualità-prezzo dei coltellinai Italiani, ma non solo, anche di quelli stranieri, la storia è sempra la stessa: la legge del mercato
Alcuni artigiani sono sottostimati ed altri sovrastimati, alcuni collezionisti spingono troppo in alto questo o quell'artigiano, difficilemnte si può incidere su questi meccanismi. Possono non essere condivisibili ma non sono modificabili, se non nel lungo periodo
In generale si può notare un eccessivo incremento medio dei prezzi negli ultimi due-tre anni, ma è un fenomeno che si trasformerà per effetto della selezione naturale, i migliori manterranno i prezzi alti e gli altri si dovranno adeguare alla legge della domanda-offerta
Noi collezionisti, appassionati od esperti, dobbiamo impeganrci a studiare ed a incrementare la nostra esperienza per saper acquistare in modo oculato. Io per esempio non ho mai acquistao un pezzo con prezzo superiore ai 500 euro, nel mondo del custom, diversa è la storia negli antichi perchè talune volte ci si imbatte in pezzi rarissimi ove i prezzi sono decisamente superiori
Ciao a tutti
Carlo Vittalone
www.knivescollection.com
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MessaggioInviato: Mar 30 Mar 2004-11:09 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Circa i coltelli antichi o i vintages,sono d'accordo con Carlo.i loro valori seguono logiche diverse.Sui custom attuali si può anche rimanere con diversi autori italiani entro il range indicato dei 500 euro ma con alcune specificazioni, secondo me.Intanto dipende in parte dalla capacità contrattuale che abbiamo: quella di Carlo ovviamente è più forte almeno della mia.Poi occorre vedere i livelli di rifinitura di un pezzo.Io qui mi salvo abbastanza perchè esclusi alcuni damasco non porto in collezione quei pezzi barocchi che stanno affollando il settore( oro,pietre,lapislazzuli,perle e pacchianerie simili).Inoltre, per mantenerci entro quella cifra mi sono reso conto che dobbiamo saltare la mediazione del negozio,perchè questo,talvolta,fa dei ricarichi esosi sui custom italiani(quelle rare volte che riuscimo a vederne uno in negozio...E anche questo sarebbe un altro bell'argomento! ).Ma se la nostra passione si orienta verso i custom USA sono assolutamente rari o marginali i pezzi di autore che possiamo portare sulla nostra sponda con 500 euro.Noi tutti sappiamo che oltre il 30-35 % in più sul listino se ne va in balzelli prima di averlo in casa.Comunque vorrei suggerire ai nostri artigiani di essere trasparenti come i loro colleghi americani che in quasi tutti i casi indicano al mondo intero i prezzi base e di variante delle loro creazioni .Che dite amici ? non sarebbe un bel contributo a quella giusta selezione della qualità cui accenna Carlo ?Massimo,Siena.
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MessaggioInviato: Mar 30 Mar 2004-12:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

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MessaggioInviato: Mer 14 Apr 2004-16:26 pm    Oggetto: PRECISAZIONE SULLA QUALITA' Rispondi con citazione

Ciao a tutti
Non per fare il saputello ma ci tengo a precisare il mio pensiero
Nel mondo dei coltelli custom, come in tutti i mondi, è giusto che ci siano prodotti, o meglio pezzi, che costano 1, 100, 1.000, 10.000 o 100.000 Euro, Dollari, Sterline, Dracme,Dinari ecc. ecc.
Il problema è:
Il rapporto qualità-prezzo è quello corretto?
Tutti noi che facciamo parte, a vario titolo, di questo mondo dobbiamo quindi impegnarci a migliorare questo rapporto
Come? Studiando (per riconoscere la tecnica ed i materiali) e cercando di pagare il giusto prezzo quando acquistiamo...soprattutto se abbiamo, anzi avete... la fortuna di essere ricchi!!! Io non lo sono proprio!!!
Perchè dico questo? Perchè con disponibilità economiche contenute l'attenzione ai prezzi è automatica e non sempre lo è nel caso contrario soprattutto quando si è di fronte a quelli che si definiscono come acquisti d'impulso o voluttuari, la tentazione è forte... con disponibilità economiche generose si rischia di cedere più facilmente...
Inoltre la mancanza di conoscenza può far sopravvalutare i prodotti o alcune volte può farli sottovalutare
Ovviamente sto parlando di me prima di tutti, le mie carenze tecniche sono ancora notevolissime anche dopo molti anni di studio
In Italia vi sono moltissimi validi artigiani hobbisty e professionisti per cui prodotti di qualità se ne trovano e per tutte le tasche, sta a noi trovarli ed a premiare un prodotto a scapito di un altro od un artista in luogo di un altro
Ciao a tutti
Carlo
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MessaggioInviato: Ven 16 Apr 2004-15:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Decisamente d'accordo con Carlo.La mancanza di conoscenze può indurci a sopra o sotto valutare una determinata creazione.Penso che oggi la rete ci metta a disposizione una quantità di informazioni inimmaginabile fino ad una manciata di anni fa.Sta a tutti noi appassionati farne un giusto uso:cioè saper distinguere ,in quella smisurata quantità ,la buona informazione da quella spazzatura e quindi formarci un nostro senso critico,una cultura nostra.Che per me significa anche assenza di preconcetto: vale a dire nè nazionalismo ad oltranza nè esterofilia.Un contributo alla crescita della nostra sensibilità viene anche dai periodici specializzati.Ritengo tuttavia che quest'ultimi debbano ancora crescere e migliorarsi.Per il momento colgo troppi redazionali o articoli tappetino..anzichè vere ed obbiettive analisi critiche,test operativi,confronti.Massimo-Siena.
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MessaggioInviato: Ven 16 Apr 2004-16:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sono d'accordo con te, delle volte capita di leggere articoli che sembrano delle vere e propie pubblicità.A me è capitato di leggere cose fantastiche su di un certo coltello/autore e poi quando mi è capitato di averlo in mano sono rimasto quasi deluso.Ci vorrebbe molta più obbiettività e sincerità da parte di chi scrive a non lanciare alternativamente le mode esterofile o ultranazionaliste a seconda delle stagioni.La mole di informazioni a cui fai riferimento ha però bisogno di essere filtrata e discussa fra più persone, affinche ognuno possa trarne le propie conclusioni,ritengo che questo sia il posto giusto per farlo.
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2004-16:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sabato scorso (17 aprile),come faccio ormai da diversi anni,ho visitato l'EXA a Brescia.Ovviamente ho visitato gli artigiani coltellinai presenti.Ho visto alcuni pezzi buoni ma nulla di entusiasmante.Ancora troppi impacci nel percorrere nuove idee e vie originali.Troppi orpelli,troppa ridondanza di preziosismi che personalmente non amo.Ho preso in mano e ben osservato un folder di Max : damasco svedese ovunque,guancette in tartaruga,riflessi oro-bronzati sulla lama.ottima fluidità della chiusura.Prezzo richiesto : 1800€ !! comunque era già venduto.Voi ,cari amici, saprete che un EMERSON custom( chiaro? Emerson custom e non su licenza ! ) possiamo trovarlo alla iperbolica cifra di 1400-1700 €.Stand di un "grande autore e maestro italiano",che ormai lavora solo damasco da lui forgiato:un collezionista maturo sta trattando e porta a casa,dopo il negoziato,tre pezzi di dimensioni diverse(da uno piccolo al grande) per 1300€ complessivamente( attenzione,non ero da solo).Io mi rivolgo alla signora del di lui maestro:chiedo di vedere un pezzo fra quelli che ritenevo più interessanti.Domando il prezzo,risposta :1800€!!! Pezzi UNO,chiaro anche questo?Chiedo cortesemente che non mi si dica che forse era più pregiato.NO! garantisco dal mio pur modesto livello di esperienza che non è così.Non dico il nome dell'autore perchè nel caso è quasi d'obbligo la riservatezza, poichè nessuno ha visto rilasciare scontrini o fatture.Ma gli amici che stanno nel forum sono ragazzi svegli ed a qualche "maestro" hanno già pensato.Adesso si capisce meglio perchè ritengo essenziale che pure i nostri autori inizino ad indicare su riviste e siti i prezzi base dei loro lavori?La trasparenza come primo criterio di selezione della qualità ! Massimo,Siena.
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2004-18:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

la moglie di Santino non sa nulla di coltelli!!!!!!!!!!!!!!!!
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MessaggioInviato: Ven 23 Apr 2004-23:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vuoi dire che le signore dei maestri non conoscono neppure i prezzi ????Comunque questi " inconvenienti " possiamo contenerli con con quegli atti di trasparenza e di rispetto del potenziale " cliente " che altrove è ormai prassi consolidata.Personalmente sto ormai adottando una variante cui sempre più spesso ricorro :acquisto o baratto con altri collezionisti o appassionati.Mi diverte di più.mi emoziona.Scambio o vendo volentieri un bel pezzo per prenderne un altro che desidero.La trattativa resta all'interno di veri amanti dell'oggetto e perciò consapevoli dei valori e delle qualità in gioco.Scusatemi se è poco!!!! Massimo.Bernazzi,Siena.
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MessaggioInviato: Dom 25 Apr 2004-20:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sono stato anche io all'EXA e ho avuto l'impressione che i prezzi fossero dettati da un criterio, ti guardano in faccia e sparano alto in modo da scoraggiare la maggior parte.Le finiture pregiate e i materiali si sprecano (anche a me personalmente non piacciono troppo)tutto questo secondo voi giustifica i prezzi?Secondo me no!!
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MessaggioInviato: Lun 26 Apr 2004-22:30 pm    Oggetto: Io non c'ero all'EXA ma... Rispondi con citazione

Ciao a tutti
io non sono stato all'EXA, il venerdì precedente ero a Maniago, il Sabato ad un matrimonio e la Domenica a Fontanellato, splendido mercatino
Ho comprato un Taino, un coltello da combattimento di Roma detto: Romano con il manico d'ottone con saldate le monete papaline, il tutto dell'800', Lunghezza 40 cm aperto, magnifico, a Milano siamo in pochissimi ad averlo, io ne conosco solo due
L'ho acquistato da un commerciante a 700 Euro, il commerciante collega me lo ha venduto a quel prezzo proprio perchè sono un collega, il valore di mercato è ben superiore, l'ho venduto 4 giorni dopo... Ora sono in tre a Milano ad averlo...
Potete verificare sul mio sito e lo troverete tra i venduti
Il pezzo in questione puo essere venduito a 700 - 1.000 - 1.500 Eiro a seconda se il collezionista lo possiede o no..
Lo stesso può capitare con i custom, se sei un commerciante giustamente compri a meno anche perchè compri di più, se sei un collezionista e non hai quel pezzo e lo vuoi assolutamente sei disposto a a pagare molto...
Non sempre i prezzi corrispondono ad una qualità assoluta del pezzo in questione...
Io non ero all'EXA ma so che qualchuno ha "bucato" completamente la fiera...vendendo poco o nulla!!!
Sabato scorso ero all'Expolama ed ho visto dei maestri che sino al CIC si sono sempre presentati con tutti i pezzi venduti e Sabato sera avevano ancora pezzi da vendere...
Dobbiamo tutti continuare ad essere ragionevolmente critici ed accorti e la legge del mercato farà sì che i prezzi si possano stabilizzare
Ciao a tutti
Carlo
NB vi allego il taino!!!

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MessaggioInviato: Gio 29 Apr 2004-17:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

I consumi sono generalmente in calo.Con motivate ragioni posso assicurare che pure gli studi privati di certe specialità mediche registrano un forte calo di domanda.In cicli così negativi le famiglie tagliano o rinviano le spese concentrandosi sui bisogni prioritari.E' chiaro che un genere così voluttuario come il coltello da collezione ne avverte immediatamente i riflessi.Tuttavia io insisto tenacemente sul mio punto di vista : la mancanza di trasparenza nei prezzi ostacola una reale concorrenza fra i produttori artigiani.Ciò da un lato produce un atteggiamento inacettabile e privo di rispetto nei confronti dell'acquirente che, come ha detto giustamente il nostro amico,viene pesato,viene odorato;dall'altro lato ostacola la misura della qualità,il confronto fra le diverse opere:insomma il benedetto rapporto prezzo /qualità.Se autori quali Hammond,Johnson,Strider,Hibben,Reeve,Lake,Lovestrand,Martin,Fisk,Patton ecc,ecc..rendono noti i prezzi base dei loro lavori non vedo per quale ragione non debbono farlo i nostri artigiani.Anche loro vendono ai commercianti(ma quel signore di Brescia vi assicuro che non lo era) ai quali giustamente praticheranno uno sconto.Ma se io sono a conoscenza del prezzo base di un Hammond e sarò costretto, per avere un determinato modello senza attendere un paio di anni,ad acquistarlo sul mercato,avrò una sufficiente informazione per valutare le mie convenienze.Non sono nè esterofilo nè nazionalista,Proprio oggi mi è arrivato un incredibile Master Combat di A.Sinibaldi.Perfetto nell'esecuzione,nell'equilibrio,nei materiali( D2 ,Titanio,Rame e inox).Affascinante e anche aggressivo nel suo genere.Fattomi su richiesta,atteso comprensibilmente oltre due mesi.Ad un prezzo assolutamente onesto e precedentemente comunicato.Adesso sono ancora più in grado di valutare il merito dei lavori di altri artigiani.Massimo,Siena.
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MessaggioInviato: Gio 29 Apr 2004-23:12 pm    Oggetto: Prezzi base e prestazioni professionali Rispondi con citazione

Ciao a tutti
Intervento perfetto !!
Aggiungo solo che pur in presenza di "prezzi base" si deve considerare la prestazione professionale
Più si è bravi e più è alta... ovviamente
Penso che negli ultimi tempi, penso ormai passati, i prezzi hanno avuto una impennata ingiustificata... mi apsetto un effetto calmiere del mercato
Il popolo non è così sprovveduto come sembra, anche se è opportuno confermare che vi sono dei pezzi che meritano
Mi apsetto conferme verso il basso per i prossimi periodi...
Vediamo
Ciao Carlo
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MessaggioInviato: Ven 30 Apr 2004-9:09 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Si penso anche io che debbano scendere i prezzi perchè altrimenti il mercato resta bloccato.Ci può però essere un risvolto positivo in questa cosa,ovvero che alla fine restino solo i coltellinai migliori,coloro i quali saranno capaci di adeguarsi alla mutata condizione di mercato.D'altronde se non vendi ci saranno bene delle domande che prima o poi inizierai a porti del tipo se il tuo lavoro non è troppo sopravvalutato o tu pretendi troppo e tante altre.Staremo aveder quanto dura la situazione.
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MessaggioInviato: Ven 30 Apr 2004-15:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Penso pure io ( o forse spero) che i prezzi caleranno ma ,appunto,per ragioni obiettive e non perchè sia in atto un processo di selezione della qualità.Vale a dire ,se a quel prezzo non vendo riduco le mie richieste.Però,cari amici,io non sostengo che i prezzi sono alti in assoluto.Voi come me sapete che ci sono comunque dei pezzi per i quali siamo disponibili a scucire cifre salatissime.Ma io vorrei un rapporto corretto fra coltellinaio e cliente,considerato che quest'ultimo gli procura spesso un reddito.Questa correttezza può aversi solo se io preventivamente sono a pubblica conoscenza dei prezzi base dei loro coltelli tipo.Dopodichè se esigo l'impugnatura in rara giada lui potrà prendemi pure per il collo. Perfettamente d'accordo anche con Carlo:il prezzo base deriva dalla qualità.Infatti non mi stupisce la richiesta in sè,Tu,artigiano,dì a tutti noi appassionati il prezzo del tuo modello standard.Lascia a noi giudicare se in relazione ad altri lavori il tuo vale la cifra.Massimo,Siena.
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MessaggioInviato: Ven 30 Apr 2004-20:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi permetto di intervenire dicendo che oltre a indicare dei prezzi base per i custom,sarebbe auspicabile un comportamento più trasparente anche dei produttori industriali.
Provate ad andare per esempio sul sito dell'americana Sog(per dirne una)...tutti i modelli,tutti i prezzi...qui in Italia invece..sul catalogo di "Coltelli"uscito in concomitanza col C.I.C. non c'è un prezzo,nei siti della maggior parte dei produttori nemmeno..addirittura nel sito americano di Extrema Ratio sono riportati tutti i prezzi,mentre in quello italiano sono gelosamente custoditi in un'area riservata...ma ci prendono per scemi? Diavolo Per fortuna io compro sempre da pochi negozianti fidati che sono estremamente trasparenti quanto a costi,sconti ecc.
Grazie a Dio si trova ancora gente che fa questo lavoro per passione,senza bisogno di fare segreti.
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MessaggioInviato: Sab 01 Mag 2004-1:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Zatoichi,quasi superfluo dirti che condivido totalmente !!! Poichè molti produttori e commercianti saranno convinti della nostra dabbenaggine noi dobbiamo essere sempre più informati e far uscire quei signori dalle tenebre della loro presunta furbizia.Massimo,Siena.
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MessaggioInviato: Sab 01 Mag 2004-10:23 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Riporto un simpatico aneddoto a proposito di prezzi e onesta(nonchè preparazione)di certi personaggi..
Recentemente sono stato a Trento.Visto che ero lì ho cercato di vedere se trovavo il Gerber Mark2 che inseguo da tempo.
Di due coltellerie che ho trovato,una non sa cosa sia un Gerber..è una marca che non tratta 8O ...nell'altra ho trovato un buffone che ha iniziato a dirmi che non ce l'aveva(è esaurito da tempo,ahimè,ma già lo sapevo,se no non sarei andato a cercarlo a Trento..),ma che comunque vale 1500 euro...che lui conosce un collezionista che ne ha uno,ma che non se ne separerebbe mai...che i particolare è rinomata la versione verde(verde?!..al massimo esiste il Vietnam Tribute con manico mimetico!)..ecc.ecc.
Cosa devo fare con uno così?Gli faccio presente di un coltello che nella versione standard vale 80 euro?(e in quelle limitate 400-500)o lo faccio uscire dalla vetrina della sua coltelleria? :-D Quando mi trovo a che fare con certi sedicenti esperti mi si strappano i vestiti e divento verde :twisted:
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MessaggioInviato: Sab 01 Mag 2004-21:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A Brescia,nel corso dell'exa,ho acquistato un J EK ,serie M,molto bello e perfetto ad un prezzo relativamente onesto per quei pezzi: lama a specchio,impugnatura di un legno bello e solido.Il gentilissimo propritario dell'ARMERIA NORD OVEST di Torino,che me lo ha appunto venduto,aveva in mostra un Gerber mk II :impugnatura camo,lama nera,fodero in cordura anch'esso camo.Prezzo attorno ai 330 euro.Il prezzo c'era.Questi stiletti stanno strappando prezzi esagerati e voi tutti sapete che oggettivamente non valgono quei valori.Quindi non era una cattiva offerta.Tanto che sono rimasto molto indeciso.Il fatto è che l'affilatura della lama era stata toccata da mano inesperta e dunque ho desistito.E' probabile che lo abbiano ancora in negozio.Qualche altro pezzo anche commemorativo lo ha Frinchillucci di Roma.Li ho visti e toccati e sono perfetti.Ma il loro costo è sensibilmente più alto.Nulla a che vedere con quello espresso da quella fava con cui hai parlato,Zatoichi.Penso e spero di averti dato indicazioni utili.Potrei avere anche qualche dritta privata ma devo sentire.Ciao Zat,Massimo.Siena.
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MessaggioInviato: Sab 01 Mag 2004-22:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma perchè nessuno me ne vende uno normalissimo,standard,non brunito e col doppio tratto seghettato?Non chiedo molto..e invece mi propongono solo pezzi numerati che non potrò mai usare per timore di rovinarli...
Comunque scusate l'off topic...
tornando ai prezzi sarebbe bene che almeno per quelli industriali fossero messi online direttamente dai produttori sui propri siti..
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MessaggioInviato: Dom 02 Mag 2004-20:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Beh,caro Zato,se non mi tradisce la memoria tu stai cercando il modello originale e non i prodotti successivi.Qui ,o in parte qui,stanno le difficoltà.Infatti i modelli più recenti e i commemorativi generalmente hanno i fili lisci.Dico generalmente perchè,come tu sai bene,in questo ambito non c'è quasi mai la parola definitiva.Se lo desideri,dai una telefonata all'armeria Frinchillucci di Roma e cerca di Fabio.Ti assicuro che è gentile e disponibile e non ti assumi nessun impegno.Qualche settimana fa ne aveva o due o tre.Fra questi potrebbe esserci quello che tu cerchi.Se non ricordo male si era sopra i 400 euro.Comunque,ove tu decidessi di concludere,tratta e qualcosa potresti spuntare.Per curiosità di collezionista,hai motivi specifici che ti portano a preferire il Gerber Mk II ad un J.Ek ?Massimo,Siena.
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MessaggioInviato: Dom 02 Mag 2004-23:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ti dirò la verità...i soldi sono quelli che sono,percui oltre che la qualità bado anche le sensazioni che un coltello mi da,perchè se sono buone vuol dire che non rimpiagnerò il denaro sudato con cui l'ho acquistato...
E il Mark 2 è un mito(per me).
Inoltre contando che io cerco la versione standard,non numerata,dovrebbe anche avere un buon rapporto qualità prezzo(un centinaio scarso di euro)
Proverò a chiamare Roma,grazie
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MessaggioInviato: Lun 03 Mag 2004-12:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie Zato.La mia era una semplice curiosità da amatore un pò folle dei combat,fighter e tattici e tenevo alla tua opinione tanto per arricchire le mie non mai sufficienti conoscenze.Comprendo perfettamente la tua motivazione.Ho ben chiaro che tu stai cercando il mod.standard ma ho l'impressione che essendo appunto anche quello originale abbia difficoltà di reperimento.Comunque molti auguri,dà un gusto quasi perverso trovare i pezzi che più desideriamo.Se la tua ricerca avrà un esito fausto,fallo sapere perchè è importante avere parametri di stima.Massimo,Siena.
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MessaggioInviato: Lun 03 Mag 2004-23:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Permettetemi un'altro intervento...tanto per togliermi tutti i sassolini dalla scarpa..
abbiamo detto di certi grandi maestri,troppo occupati a non far progredire gli altri con segreti e sotterfugi,piuttosto che ad acquisire essi stessi una bravura sempre maggiore..abbiamo parlato di come sia difficile farsi un idea dei prezzi dei custom(se non si è del giro)..si è detto di come le aziende potrebbero essere più trasparenti...vogliamo parlare delle riviste?
Fondamentalmente sono due(salvo sporadici servizi sui giornali di armi),Coltelli e Lame d'autore.Hanno il grande merito di diffondere questa passione e farci conoscere sempre nuove cose...però anche loro ogni tanto...non ricordo l'ultima volta che un coltello è stato bocciato in pieno...a leggere le recensioni sarebbe da prenderli tutti...poi quando li vedo io uno si arrugginisce,l'altro ha una protuberanza che ti assassina la mano,l'altro ancora ha tutti i segni di lavorazione ben in vista...forse bisognerebbe essere più duri...
E poi,se bisogna diffondere la conoscenza benissimo,tutta la mia ammirazione alle redazioni...però...avete l'ultimo numero di Lame d'autore(prendo questa testata perchè mi è capitato di leggerla oggi,non per fare preferenze)?A pagina sette vengono date temperature e tempi di tempra di 4 acciai....a parte che non esiste al mondo che sia indifferente raffreddare in acqua,olio o aria(il risultato cambia),e a parte il fatto che alcune temperature sarebbero discutibili,io sapevo che un acciaio ad alto tenore di carbonio immerso in acqua forma cricche,e può addirittura arrivare ad esplodere...sono dettagli,non si può pretendere che in una risposta di mezza pagina si dica tutto,ma almeno le cose di base per la sicurezza..la gente poi si fa male così...non mi pare bello
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MessaggioInviato: Mar 04 Mag 2004-10:16 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Alla base di questi articoli bisogna vedere la competenza di chi scrive.Se non è un vero appassionato credo che tenda a non approfondire l'argomento.Sono d'accordo con te se ascoltiamo leriviste finisce che non abbiamo più posto dove tenere coltelli.
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MessaggioInviato: Mar 04 Mag 2004-16:21 pm    Oggetto: Articoli sulle riviste Rispondi con citazione

Ciao
Visto che scrivo anch'io mi permetto di dire la mia...
Di solito gli articoli che parlano di questo coltellinaio e di quella azienda sono dei redazionali per cui le informazioni vengono fornite direttamente dal "soggetto" intervistato
Molte volte sono precise ed altre volte no...
Alcune volte chi redige può fare errori.....
In ogni caso nessun redazionale parla mai male del "soggetto intervistato"
Io personalmente scrivo articoli che non sono dei redazionali per cui non sono espertissimo in materia, posso però affermare che anche gli approfondimento su un determinato tema, come nel caso dell'articolo di su Skellern uscito a Gennaio su Lame D'autore, si debbono basare sulle informazioni assunte direttamente dal coltellinaio... spero a mia volta di non aver fatto troppi strafalcioni
Ciao a tutti
Carlo
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MessaggioInviato: Mar 04 Mag 2004-16:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ehi ,amici,attenzione ! Lame fa riferimento ad una tabella di Fapa Acciai il cui sito,che ho cercato di verificare,non risponde.Tuttavia sono del parere che quei suggerimenti in pillole(considerati pure i rischi di cui giustamente parla Zato) forse non andrebbero dati.Meglio consigliare qualche buona lettura sull'argomento,dopodichè chi vuol provare...Il processo di tempra è cosa seria,tanto è vero,e voi lo sapete,moltissimi artigiani fanno fare le tempre ad altri laboratori.Circa le riviste,fino a poco tempo fa non avevamo nulla o solo qualche rivista di armi che saltuariamente parlava di coltelli.Penso che gli editori delle due riviste abbiano colmato una lacuna.Questo dobbiamo riconoscerlo.Poi anche io manifesto le mie perplessità e vorrei vederle più tecniche e meno redazionali,più critiche e non supinamente elogiative.Ma noi tutti dobbiamo crescere.La cultura del coltello non ha grandi tradizioni in italia.Spesso la nostra passione alimenta diffidenze come se l'amante del coltello avesse la vocazione di Jack lo Squartatore e non fosse invece un amante della creazione artigiana o anche industriale.Certo le buone riviste e queste nostre discussioni possono aiutarci.Sono consapevole che fare una rivista tecnica è difficile e costoso.Le tirature sono basse e così i ricavi e gli utili.Gioco forza puntare molto sulla pubblicità e andar d'accordo quasi con tutti.Mi piacciono Blades,Knives,Tactical Knives.Mi piacciono le prove di stress e i confronti.Ma capisco che quelle pubblicazioni hanno alle spalle la storia americana,grandi risorse e un grande mercato.Comunque facciamo sentire i nostri giudizi agli autori delle riviste italiane,diamo se possibile i nostri suggerimenti,facciamo loro capire che hanno pure un pubblico esigente e attento e forse saranno indotti a migliorarsi ancora .Come tutti noi.Intanto riconosciamo pure i loro meriti.Massimo,Siena.
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MessaggioInviato: Mar 04 Mag 2004-16:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ci tengo comunque a precisare che i miei erano solo dei commenti,non intendo accusare o sminuire il lavoro di nessuno.Entrambi i giornali sono dei buoni prodotti,di cui sono soddisfatto e che continuerò ad acquistare.
Ricordo però con nostalgia un numero di parecchi anni fa di"Magnum magazine"(numero del febbraio 1996)dove il Sog Seal era stato(in un articolo di 4 facciate,non una,ampiamente maltrattato,scavando con la punta nel legno di pino,tagliando rami di pino da 4 cm,piantando chiodi con l'impugnatura,scavando buche nel terreno.Questo vuol dire testare un coltello!(ovvio che se il coltello è un Fox Trendy le prove di un ipotetico test saranno altre :-D )e sinceramente mi convince di più ad acquistarlo.
O ancora il numero 4 di aprile 1996 di "Armi the european magazine"dove si trattava,seppur senza un test sul campo,l'ottimo Randall 14 attack...dando in 4 facciate molte informazioni utili,non perdendosi in raffinati aneddoti o in dettagli inutili come a volte accade su certe riviste...
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MessaggioInviato: Mer 05 Mag 2004-10:16 am    Oggetto: Rispondi con citazione

In effetti Zatoichi ha ragione,vedere delle prove "serie" sarebbe ancora più interessante e forse incentiverebbe anche gli acquisti(va da se che non tutti noi useremo poi quella lama in condizioni estreme).Per Massimo il sito della FaPa non è più operativo da parecchio tempo per quel poco che so,hanno mollato il web e si dedicano a sistemi più convenzionali.Mi viene un'osservazione da fare riguardo gli articoli sui giornali,se vengono "suggeriti"dal coltellinaio o azienda e poi pubblicati senza nessuna verifica che utilità hanno?Credo che nessuno di noi sminuirebbe se stesso e il suo lavoro davanti al pubblico senza perdere la faccia.
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