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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - Beltrame Tinea Combat by Danilo Rossi
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paper
Fuciniere
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Registrato: Nov 20, 2008
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Località: Torino

MessaggioInviato: Sab 05 Dic 2009-18:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

decimalegio ha scritto:
amico mio ti pare che in qualche parte del mio discorso abbia mai detto che logan ha torto ed il nostro camaross abbia ragione?

No. Ho approfittato del tuo post in cui si parlava delle critiche tecniche al coltello in sé per puntualizzare che Logan ha stigmatizzato non il coltello ma i maestri d'armi che "lavorano per lui".
Citazione:

se ti stai riferendo a me, guarda che stai sbagliando persona.

sperando di non dover aggiungere o chiarire altro tolgo il dsiturbo

Non mi sbaglio, difatti non mi riferivo a te... Sorriso
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curtor
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Registrato: Jul 27, 2009
Messaggi: 3349
Località: VARESE[colline lago maggiore]

MessaggioInviato: Sab 05 Dic 2009-19:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Azz...ne ha alzato di polverone sto tinea
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ERLIGE
Fuciniere
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Registrato: May 29, 2007
Messaggi: 706

MessaggioInviato: Sab 05 Dic 2009-21:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Indy ha scritto:
...ho trovato qualche video interessante fatti dallo stesso Danilo Rossi dove spiega quanto chiesto sull'utilizzo del coltello e qualche test fatto. Sui video si capiscono meglio le sue teorie che scrivendo forse non è riuscito bene a spiegare...

Test http://www.youtube.com/watch?v=hC-WfY6u-hs

Test http://www.youtube.com/watch?v=SpD41v3z3RQ

Utilizzo del coltello http://www.youtube.com/watch?v=Ej0QFkJN4i0

Utilizzo del coltello http://www.youtube.com/watch?v=zbObZLSOO2k

Utilizzo del coltello http://www.youtube.com/watch?v=eeT46fnF9FU

spero sia utile per riportare la discussione in topic


Sono basito Amore
_________________
...come se gli angeli fossero lì
a dire che si, è tutto possibile.
Come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole...


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Xibal
Fuciniere
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Messaggi: 542

MessaggioInviato: Sab 05 Dic 2009-21:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ERLIGE ha scritto:
Indy ha scritto:
...ho trovato qualche video interessante fatti dallo stesso Danilo Rossi dove spiega quanto chiesto sull'utilizzo del coltello e qualche test fatto. Sui video si capiscono meglio le sue teorie che scrivendo forse non è riuscito bene a spiegare...

Test http://www.youtube.com/watch?v=hC-WfY6u-hs

Test http://www.youtube.com/watch?v=SpD41v3z3RQ

Utilizzo del coltello http://www.youtube.com/watch?v=Ej0QFkJN4i0

Utilizzo del coltello http://www.youtube.com/watch?v=zbObZLSOO2k

Utilizzo del coltello http://www.youtube.com/watch?v=eeT46fnF9FU

spero sia utile per riportare la discussione in topic


Sono basito Amore


Guarda, sui principi di difesa con coltello su aggressione se ne potrebbe anche parlare, quel che lascia un po' perplessi è sicuramente il fatto che metta in mezzo le situazioni "reali" in cui si verrebbe a trovare un paracadutista, con aggressioni corpo a corpo dopo l'atterraggio( Amore ), o dopo una caduta( Amore ), manco si andasse in missione contro dei poveri pigmei del Borneo armati di lancia(anche in quel caso prima di venire a contatto andrebbero di dardi avvelenati, non sono scemi manco loro anche se non sono soldati).
Se il coltello venisse venduto per scopi di sicurezza civile già andrebbe meglio, sempre limitatamente, come immagine promozionale, ma così mi pare, e sottolineo pare, che la cosa sia davvero esagerata.
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Sung Gyun
Fabbro
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Registrato: May 27, 2008
Messaggi: 404
Località: Roma

MessaggioInviato: Sab 05 Dic 2009-22:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

curtor ha scritto:
Basta guardare quei video dimostrativi,e si capisce tutto.Roba da censurare,diseducativi al massimo.Provate ad immaginare ragazzini col computer che vanno a vedere certi video.Dopo non lamentiamoci della cronaca.Certe cose,certi lavori,lasciamoli a professionisti veri,che operano senza fare publicità,senza video dimostrativi alla vista di chiunque.Certe dimostrazioni,per publicizzare il prodotto,andrebbero visionati solo da persone che operano per professione.Si vuole vendere un prodotto?bene,ma presentiamolo con le caratteristiche tecniche,punto.Anche se chi fà questi video,li fà in buona fede,ovvio,ma,ripeto,sono alla portata di tutti,adolescenti già esaltati di loro,compresi.



Non sono assolutamente d'accordo, amico Curtor. Il ragazzino violento, lo è a prescindere da dei video dimostrativi di un'arte. Il ragazzino *** fa delle stupidaggini anche senza i video.
Non andiamo a demonizzare un'arte marziale solamente perché non ci è simpatico l'insegnante di tale arte!

Perché se seguiamo questo ragionamento allora mi domando perché vendano i Combat Knives ai civili! Basti andare a vedere la sezione coltelli militari e contarli.

Vogliamo comprendere che esistono passioni e ricerche sopra il lavoro di molti marzialisti?

Io personalmente sono d'accordo con Logan quando dice che troppe persone fanno i paramilitari quando di guerra manco per l'anticamera del cervello lo hanno vista.
Però questo discorso dovrebbe essere rivolto non solamente ai praticanti di arti marziali che si vestono in mimetica o in Keiko-Gi (kimono di pratica) mimetico come alcuni atroci e pseudo ninja coreani (non esistono, scrivo da storico e da coreano).
Il problema è anche di chi fa SoftAir e si sente di poter parlare di guerra. Il problema è molto più generico di quanto possiamo pensare.

Mi trovo d'accordo con Decimalegio in moltissimi aspetti che ha esposto.

Pertanto secondo me il problema di fondo è che si sta demonizzando una persona, il suo lavoro, la sua arte marziale invece di parlare esclusivamente del coltello.

Alcuni hanno chiesto come mai vi fosse quel buco sulla guardia. Lui lo ha mostrato via video.
Che problemi ci sono?

Se parliamo di cose ineducative allora secondo la mia ottica è peggiore la violenza agli stadi, la violenza e il sesso che si vede in TV.

Per una statistica di base, chi va a vedere i videoclip sulle arti marziali, o è un appassionato o non lo vede assolutamente.
Perché un *** lo è anche solo tenendo un coltello in mano scuotendolo al vento.

Non è il mezzo (l'arte marziale) ad essere il male. Lo è solamente chi lo vuole interpretare\praticare in una maniera stupida.

Per finire, sono pienamente d'accordo con Logan: lasciamo a ciascun esperto il diritto di poter lavorare con calma.

Però mi permetto di dire a Logan un qualcosa che viene dalla mia esperienza: io sono uno storico, collaboratore e dottorando universitario. Mi è capitato varie volte di incontrare gente che cercava di imporre la sua personale ricerca come storica. Mi spiego. Esistono persone che hanno fatto una loro ricerca negli archivi o sui libri ma non essendo storici non vengono minimamente considerati. Vedasi gli schermidori storici o i rievocatori storici.
Allora dove è la realtà?
La realtà è nel mezzo. Ciò che si può dire agli appassionati di storia è che magari non hanno la metodologia con cui affrontare le fonti.
Ma non possiamo negare che costoro hanno molta più dedizione e passione di molti accademici che magari occupano un posto all'università ma non sono mai entrati in un benedetto archivio!

Questo per dirti che condivido pienamente il tuo "disgusto". Lo capisco e sono d'accordo.
Però nel mio piccolo ti consiglierei di vagliare anche l'idea che magari l'appassionato che fa ricerche sul militare, forse ha anche lui qualcosa da dire.

E per tutti: un militare è un professionista. E bisogna solamente rispettarlo sul suo lavoro. Come chi fa il falso medico è un cialtrone, chi parla di militare senza reali cognizioni dovrebbe essere purgato.

Però vi confesso che secondo me Camaross (che non conosco se non che abbiamo una persona in comune) non è una persona meschina né è una persona che sta vendendo un prodotto pseudo militare.

Dai video si capisce subito che ha fatto una ricerca sul coltello e sta cercando di riproporre questa sua ricerca ad altri che sono appassionati di questo argomento.

Se ad alcuni di voi non piace l'argomento, nulla cambia e potete andare oltre. Ma non mi pare giusto aggredire l'arte. Può non piacere. Ma è ingiusto che si dica che

a) ormai si adoperano solo i fucili quindi vendi scemenze al popolo

b) solo i soldati fanno i combattimento, allora è inutile che si insegni a combattere.


Ciascuno ha la sua passione e ciascuno dovrebbe rispettare l'altro. Se io rispetto il patito di calcio, allora mi sia permesso di essere appassionato dell'arte del combattere.

Scusate se mi ripeto ma è giusto ribadirlo. Se il combattimento avesse dovuto rimanere solo nell'ambito militare, allora come mai si vendono così tanti coltelli militari?
Come mai si vendono le spade giapponesi, cinesi e storiche europee?

E ribadisco il concetto: lo scemo armato, lo è anche senza video. Gli accoltellamento negli stadi ci sono stati prima delle arti marziali e ci saranno anche dopo che le arti marziali vere (io credo che le arti del combattere stiano morendo sostituite da cialtronerie e new age moda) scompariranno.

Scusate la prolissità di questo testo, ma come Budoka mi sono sentito di esprimere la mia opinione.

Sung Gyun
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paper
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MessaggioInviato: Sab 05 Dic 2009-22:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Nulla da dire sul fatto di studiare o sviluppare tecniche di scherma col coltello, anche se sarei curioso di sapere se le stesse finezze funzionano a velocità reale e con avversari determinati a colpire con cattiveria.
Ma immaginare paracadutisti (ma sempre paracadutisti?) impegnarsi in duelli al coltello sinceramente mi fa venir da ridere. Si vede che davvero esiste un universo bellico misterioso (talmente misterioso da sfuggire anche a Logan) in cui questi episodi sono all'ordine del giorno. Penso che nemmeno all'epoca di sciabole e baionette la gente si affrontasse in una simile maniera sui campi di battaglia...
Mi sfugge poi completamente l'impiego del coltello nella perforazione di carrozzerie automobilistiche, probabilmente i pompieri hanno attrezzi più adatti all'uso...
Come si dice dalle mie parti (e forse anche dalle sue se è di Cossano Belbo): "pissa pì curt..."

Dove invece il sig. Rossi mi piace è nella ricerca su tradizioni particolari, come nei bei filmati sulle beidane di Pino Costa. Sicuramente è un grande appassionato.
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Sung Gyun
Fabbro
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MessaggioInviato: Sab 05 Dic 2009-23:08 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao Paper,

ti rispondo solo nella prima parte con la mia piccola esperienza in merito a tutt'altra arte che è l'Aikido Kankukan. Pertanto per quanto concerne i coltelli potrei scrivere delle fesserie immondo (infatti sono qua per imparare da VOI tutti cosa è la passione per i coltelli che mi ha proprio affascinato).
Prendi tutto con le pinze.
Sono solo mie osservazioni. Ok? ^_^

Allora. In ogni arte marziale orientale (e non) si imparano delle impostazione e dei movimenti che come hai giustamente scritto sono molto "fini".
Nella nostra scuola le chiamiamo semplicemente Kata ossia forme (a due persone). Nell'Aikido si vedono tanti movimenti e tecniche che nella realtà difficilmente potrai vedere. Medesima cosa sono le sezioni del Wing Chun durante il Chi-Sao.
Quel che è risaputo (purtroppo per pochissimi "illuminati" tradizionalisti) è che il combattimento reale è un caotico movimento di mani, gambe, e corpi.
Difficilmente potrai avere le medesime movenze che trovi durante lo studio. Perché appunto durante lo studio, una persona riesce a studiare questi movimenti grazie al supporto del compagno di pratica che rimane fermo, fisso in quel fotogramma, in quell'istante.
In combattimento nessuno rimane fermo.
Basti pensare solo allo sparring come le cose diventano differenti.
Non parliamo di un combattimento reale!

Allora perché si imparano questi movimenti? Perché si spreca il nostro tempo? Non basterebbe fare come la Kick o la Boxe (quelle serie) dove si imparano pochi colpi ma bene??!?

Effettivamente la domanda è giusta.

Da tradizionalista (siamo una scuola moderna ma studiamo il tradizionale) ti dirò che ciò che di solito si fa è quello di insegnare al corpo che esistono anche quei movimenti.
Il corpo è un sistema gigantesco di nervi. Il sistema neurale si forma ogni qualvolta che il corpo umano impara qualcosa. Ed è difficile "cancellare" ciò che il corpo impara.
Basti pensare agli interruttori della luce e di come noi siamo abituati a cercarli in casa nostra. Se cambiassimo casa, allora il ricordo ci porterà a cliccare verso l'interruttore di sempre trovando magari solamente un muro perché in quest'altra casa l'interruttore è altrove!

Il lavoro in una scuola tradizionale seria è quella di insegnare alle persone a conoscere il proprio corpo e a imparare che esistono certi limiti (leve) e certi squilibri\blocchi (proiezioni). Il corpo deve imparare a reagire di istinto. La mente deve cercare il vuoto (mushin).

E' un lavoro immane. E si prosegue a insegnarlo così perché questa è una Via (Do) per migliorarsi, per capirsi. Perché solo chi capisce il proprio corpo, comincerà a capire se stesso e a vincere le proprie paure.

Purtroppo però molto sedicenti maestri di arti marziali e difesa personale cercano di insegnare ai propri allievi che queste tecniche, questi movimenti che hai giustamente scritto come "fini", sono la realtà e che in combattimento se lo ritroveranno.

Molti vivono con la considerazione che i propri allievi non combatteranno mai realmente. Chi lotta per strada tutti i giorno, di solito non ha bisogno di una scuola di arti del combattimento, perché sa già combattere.
Se lo cerca, magari lo fa per "sistematizzare" il suo conoscere in una struttura. Perché chi ha uno stile personale sa attaccare bene ma sa difendersi poco. Chi invece appartiene ad una scuola tradizionale ipoteticamente dovrebbe sapere attaccare mediamente ma sapersi difendere indiscutibilmente!

Il problema è proprio questo. L'illusione. Molti vendono l'illusione che certe tecniche funzioneranno.

Di solito chi fa questo è chi non fa mai sparring o combattimenti prestabiliti con regole.


Nel caso di Camaross penso che non sia il caso. Lui sa. L'ho visto nei video fare molto sparring. Questo è indice di bontà della sua ricerca.


Per quanto concerne le diatribe sull'antico\tradizionale sui coltelli. Di facciata e ufficialmente abbiamo poche ricostruzioni sulle fonti.
Però in un'analisi più attenta troviamo che i samurai stessi a volte preferivano adoperare il Tanto in certe situazioni che non usare subito la katana...

Ma questa è un'altra storia e siamo già troppo OT.


Sung Gyun
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Lupo72
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-0:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Allora, visti i video, personalmente reputo molte tecniche estremamente pericolose effettuate in un contesto reale a velocità reale. Torno anche a ripetere che ad un militare non serve saper combattere con il coltello contro coltello, al massimo gli serve sapersi difendere da coltello impugnando l'arma corta o lunga.
Ad un paracadutista che in notturna su terreno scosceso cade in malo modo nessuno gli "zompa" sopra..... Mi si illuminano gli occhi!

Veniamo al coltello, si vede lontano un miglio che l'elsa superiore fa un male cane sui lavori pesanti di punta .... altro che tenuta. Infatti nel primo video dove perfora lo sportello dopo i primi colpi il coltello lo prende in reverse. Sorriso
Il foro sul dorso è impossibile da utilizzare a velocità reali, è una cosa così remota che fa più danno (diminuisce la robustezza della lama nei lavori di leva) che utile.
Il coltello a malapena fora la lamiera ... immaginate a tagliarla. Per quello ci vuole la sega (vedi randall)

Se quest'opera scaturisce da uno studio di anni, ti consiglio di tornare sui tuoi studi perchè evidentemente sono stati pochi.
Saluti
_________________


Meglio tacere e dare l'impressione di essere stupidi, piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio!


Ultima modifica di Lupo72 il Dom 06 Dic 2009-0:33 am, modificato 1 volta in totale
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curtor
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-0:20 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Sung Gyun ha scritto:
curtor ha scritto:
Basta guardare quei video dimostrativi,e si capisce tutto.Roba da censurare,diseducativi al massimo.Provate ad immaginare ragazzini col computer che vanno a vedere certi video.Dopo non lamentiamoci della cronaca.Certe cose,certi lavori,lasciamoli a professionisti veri,che operano senza fare publicità,senza video dimostrativi alla vista di chiunque.Certe dimostrazioni,per publicizzare il prodotto,andrebbero visionati solo da persone che operano per professione.Si vuole vendere un prodotto?bene,ma presentiamolo con le caratteristiche tecniche,punto.Anche se chi fà questi video,li fà in buona fede,ovvio,ma,ripeto,sono alla portata di tutti,adolescenti già esaltati di loro,compresi.



Non sono assolutamente d'accordo, amico Curtor. Il ragazzino violento, lo è a prescindere da dei video dimostrativi di un'arte. Il ragazzino *** fa delle stupidaggini anche senza i video.
Non andiamo a demonizzare un'arte marziale solamente perché non ci è simpatico l'insegnante di tale arte!

Perché se seguiamo questo ragionamento allora mi domando perché vendano i Combat Knives ai civili! Basti andare a vedere la sezione coltelli militari e contarli.

Vogliamo comprendere che esistono passioni e ricerche sopra il lavoro di molti marzialisti?

Io personalmente sono d'accordo con Logan quando dice che troppe persone fanno i paramilitari quando di guerra manco per l'anticamera del cervello lo hanno vista.
Però questo discorso dovrebbe essere rivolto non solamente ai praticanti di arti marziali che si vestono in mimetica o in Keiko-Gi (kimono di pratica) mimetico come alcuni atroci e pseudo ninja coreani (non esistono, scrivo da storico e da coreano).
Il problema è anche di chi fa SoftAir e si sente di poter parlare di guerra. Il problema è molto più generico di quanto possiamo pensare.

Mi trovo d'accordo con Decimalegio in moltissimi aspetti che ha esposto.

Pertanto secondo me il problema di fondo è che si sta demonizzando una persona, il suo lavoro, la sua arte marziale invece di parlare esclusivamente del coltello.

Alcuni hanno chiesto come mai vi fosse quel buco sulla guardia. Lui lo ha mostrato via video.
Che problemi ci sono?

Se parliamo di cose ineducative allora secondo la mia ottica è peggiore la violenza agli stadi, la violenza e il sesso che si vede in TV.

Per una statistica di base, chi va a vedere i videoclip sulle arti marziali, o è un appassionato o non lo vede assolutamente.
Perché un *** lo è anche solo tenendo un coltello in mano scuotendolo al vento.

Non è il mezzo (l'arte marziale) ad essere il male. Lo è solamente chi lo vuole interpretare\praticare in una maniera stupida.

Per finire, sono pienamente d'accordo con Logan: lasciamo a ciascun esperto il diritto di poter lavorare con calma.

Però mi permetto di dire a Logan un qualcosa che viene dalla mia esperienza: io sono uno storico, collaboratore e dottorando universitario. Mi è capitato varie volte di incontrare gente che cercava di imporre la sua personale ricerca come storica. Mi spiego. Esistono persone che hanno fatto una loro ricerca negli archivi o sui libri ma non essendo storici non vengono minimamente considerati. Vedasi gli schermidori storici o i rievocatori storici.
Allora dove è la realtà?
La realtà è nel mezzo. Ciò che si può dire agli appassionati di storia è che magari non hanno la metodologia con cui affrontare le fonti.
Ma non possiamo negare che costoro hanno molta più dedizione e passione di molti accademici che magari occupano un posto all'università ma non sono mai entrati in un benedetto archivio!

Questo per dirti che condivido pienamente il tuo "disgusto". Lo capisco e sono d'accordo.
Però nel mio piccolo ti consiglierei di vagliare anche l'idea che magari l'appassionato che fa ricerche sul militare, forse ha anche lui qualcosa da dire.

E per tutti: un militare è un professionista. E bisogna solamente rispettarlo sul suo lavoro. Come chi fa il falso medico è un cialtrone, chi parla di militare senza reali cognizioni dovrebbe essere purgato.

Però vi confesso che secondo me Camaross (che non conosco se non che abbiamo una persona in comune) non è una persona meschina né è una persona che sta vendendo un prodotto pseudo militare.

Dai video si capisce subito che ha fatto una ricerca sul coltello e sta cercando di riproporre questa sua ricerca ad altri che sono appassionati di questo argomento.





Hai dato la risposta che volevo dare.poi,nessun ragazzino nasce delinquente,ma dipende nel contesto dove cresce,e da quello che vede.terzo:giornali e tv sono stati pieni di notizie di adolescenti che hanno fatto stragi ecc.chiaro che viene condizionata una parte piu trascurata e con problemi,ma qui si parla di estremi.ogni ragazzino,senza essere delinquente,può imitare quello che noi gli facciamo vedere,se nè discusso mesi per quello che accadeva in particolare negli stati uniti e in GBR,e tu mi vieni fuori con queste affermazioni,che tanto è lo stesso?che tanto si ammazzano lo stesso?certo,se tutti la pensassero come te,le cose non cambieranno mai.nessuno,io compreso,ce l'ha col sig.rossi,nessuno,si è solo contestato il suo lavoro,e se leggi indietro,ho anche specificato che quello che fà è ovviamente in buona fede,convinto delle sue idee,ma non per questo per forza giuste.Poi il vendere combat knife in negozzi,non centra un cavolo con quei video.

Sung Gyun
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Sung Gyun
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-2:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Purtroppo c'entra con il discorso: ossia che solo i professionisti dovrebbero guardare o fare.
Secondo me è peggiore un corso di difesa personale per le donne dove inculcano alla donna di sapersi difendere dando delle gomitate, quando sappiamo che neanche gli uomini a distanza ravvicinata a meno che non siano praticanti di Muay Thai, risulta impossibile.

Questo per dire che il video che mostra Camaross è identico a qualsiasi video di arti da combattimento che si vedono sul tubo.
Dal momento della nascita di Youtube ormai siamo immersi da questi video. Però la violenza c'era prima del tubo seppure i ragazzini non si pubblicizzassero sul tubo con le loro "malefatte" e ci saranno anche dopo.
C'erano prima delle arti del combattimento e ci saranno dopo di esse.

Allora il problema è il video o la società che non insegna più ai giovani al rispetto?

Comunque la contestazione al lavoro di Camaross comincerà ad esserci proprio sfruttando i nostri post. Se vedi prima di questo tuo post vi è stata una contestazione. Ora sono sottili, poi diverranno sempre più specifiche. Lo so bene perché altrove gente nascosta dietro ad in nick hanno fatto polemiche e poi vere e proprie diffamazioni sulla mia persona e scuola, proprio quando ero in Giappone ad allenarmi e da dove non sapevo né potevo rispondere a tono o legalmente. Perché mi hanno aggredito? Ci ho pensato molto e alla fine ho compreso che il loro desiderio era quello che io non trasmettessi la mia conoscenza dell'Aikido assai differente dalla loro e nel contempo non desideravano che un orientale che sa parlare l'italiano e sa fare delle ricerche storiche con metodologia si mettesse nel mercato delle arti marziali in Italia. Una sorta di boicottaggio da internet. una guerra dei poveri.
La gente dei forum purtroppo è così. E dietro al nick tutti si sentono forti e superiori ad altri. Per questo preferisco mettere il mio nome e cognome seppure a volte molti hanno pensato che fosse un nick Linguaccia

Pertanto non ho mai pensato che tu "attaccassi" il lavoro di Camaross bensì purtroppo le tue considerazioni interessanti saranno adoperati da "altri" per aggredire il lavoro di Camaross.

Per quanto concerne la professionalità: ormai sai che non sono d'accordo al 100% ma rispetto pienamente la tua opinione Sorriso

Sung Gyun
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curtor
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-6:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ok,adesso ti ho capito,ti ho un pò frainteso prima,ti chiedo scusa.cmq,si rimango sulla convinzione,che certe cose le devono fare solo certe persone,e sarabbe meglio non sponsorizzarle troppo.
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Sung Gyun
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-7:27 am    Oggetto: Rispondi con citazione

curtor ha scritto:
Ok,adesso ti ho capito,ti ho un pò frainteso prima,ti chiedo scusa.cmq,si rimango sulla convinzione,che certe cose le devono fare solo certe persone,e sarabbe meglio non sponsorizzarle troppo.


Nessun problema. Non vi è bisogno di scusarsi. Caso mai mi dispiace di averti fatto fraintendere il mio pensiero. Ultimamente non scrivo più in alcun forum se non a salutare qualcuno su quello della mia scuola. Pertanto ho cominciato a perdere quella capacità di farmi capire in un contesto da forum.
Di solito quando scrivo, rileggo e correggo i miei testi. Sui forum invece non vi è una rilettura perché di solito cerchiamo di imprimere sul testo le idee e le emozioni del momento, come se fosse una chat.
Se si scrive spesso, si evitano errori. Se si scrive poco, ahimè la cosa si rende ardua.

Tutto ciò per dirti, che l'importante è che ci siamo capiti. Abbiamo due idee differenti ma non vedo perché non si possa essere "amici" nonostante questo Sorriso


Notte

Sung Gyun
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paper
Fuciniere
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-12:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sung Gyun ha scritto:

Pertanto non ho mai pensato che tu "attaccassi" il lavoro di Camaross bensì purtroppo le tue considerazioni interessanti saranno adoperati da "altri" per aggredire il lavoro di Camaross.


Penso che nessuno qui voglia attaccare Camaross e distruggere la sua reputazione. Il discorso, almeno per quanto mi riguarda è un altro, e preciso che io sono completamente fuori gioco non essendo un appassionato né di armi né di arti marziali.

Tu ci hai spiegato molto bene l'essenza delle arti marziali, penso che in due parole si possano definire una disciplina e un addestramento per corpo e mente allo scopo di raggiungere consapevolezza e controllo di sé. Non necessariamente per combattere un avversario o per impiegare la violenza nei contrasti umani.

Come hai detto tu stesso ci sono persone che spacciano alcune di queste arti, più o meno valide, come il mezzo "tecnico" per prevalere fisicamente sull'avversario. Scomodando addirittura paracadutisti e truppe d'assalto.
Ciò secondo me è terribilmente diseducativo e pericoloso nei confronti delle menti semplici e dei giovani in particolare, come se uno studente di fisica fosse convinto da un professore di potersi preparare da sé un giorno la sua bomba nucleare e finalizzasse il suo studio a questo scopo.

Sarei curioso di vedere qualche filmato dove ci siano esibizioni di quei combattimenti a velocità reale tra due avversari dei quali uno non sia uno sparring partner, per capire se poi sono impiegate davvero tutte quelle mosse. Probabimente sarebbero da vedere al rallentatore per capire qualcosa. Anche perché nei normali sport di combattimento come la scherma e, mi pare, il Kendo, ci sono scambi velocissimi il cui esito viene rivelato solo dal ralenty oltre che dall'occhio esperto dell'arbitro. Addirittura nella scherma da molto tempo si ricorre all'elettronica per rendere certo l'esito della stoccata.

Sull'ormai famoso occhiello per disarmare gli avversari vorrei dire una cosa: ho l'impressione che la curvatura della lama porti quella dell'avversario a sfuggirgli piuttosto che condurvela dentro. Come è possibile che abbia una minima possibilità di funzionamento in uno scontro convulso e furibondo, e come hanno detto altri non si possa risolvere in un autogol facendosi disarmare dall'avversario, in maniera più o meno fortuita?
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katsumoto
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-13:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Effettivamente, quello che fa specie, è che, in un mondo come quello di adesso, dove noi appassionati cerchiamo di convincere la gente che i coltelli non sono armi ma bensì utensili da lavoro, camaross continui a mitizzarli esclusivamente come strumenti per uccidere. armi bianche, armi da taglio, armi, armi, armi, queste sono le parole che la fanno da padrona in ogni suo discorso. Tutti i suoi "insegnamenti" sono finalizzati all'eliminazione fisica dell'avversario e non alla semplice difesa personale.

Purtroppo è grazie a gente così che noi appassionati di coltelli veniamo tacciati di essere dei violenti e dei pazzi.

Mi dispiace ma io mi dissocio completamente, Danilo, dal tuo modo d'interpretare la passione per le lame e per le arti marziali.
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Sung Gyun
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-13:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

X Paper: hai realmente un'immagine chiara delle discipline marziali. E non sono ironico Sorriso

Per quanto concerne il discorso sul combattimento reale, ti posso solo dire che l'idea che ti sei fatto è reale per la velocità.
Però devi considerare anche che in un reale scontro che non sia la gara e\o sparring, il punto elettronico non è possibilmente il risultato reale. Prendendo in prestito l'idea di definire gli scontri solo sull'ottica della Difesa Personale (che condivido), posso assicurarti che uno che ti aggredisce a volte non si ferma anche con un taglio da parte a parte (lo dimostrano le fonti storiche) e\o con arti tagliati o spezzati. No, non parlo di Berseker ma di persona che spinte dall'adrenalina riescono a fare molto di più arrivando a subire danni ingenti prima di morire. Quindi il punto elettronico è da prendersi con le pinze.

Per quanto concerne invece il combattimento e la vicinanza con il proprio stile ti dirò ciò che ho visto e appreso dalla mia esperienza.

Colui che non è pronto allo scontro, di solito perde la "schiena". Mi spiego. Molti praticanti si allenano anni a fare movimenti "strani" (vedi stili cinesi) per poi in sparring saltellare e fare una brutta figura imitando male i kick boxeurs.
Questo perché non hanno mai fatto un'analisi sincera e seria sulla loro arte.
Vi sono altri però (e spero di rientrare in questa categoria assieme a quei pochi che mi seguono) che invece, consapevoli che la pratica dentro la palestra è solamente una pura e semplice illusione, cercheranno di mantenere lo "stile" durante lo scontro.

Prescindendo che lo scontro, qualsiasi scontro, dal "banale" sparring, al pericoloso scontro per la vita, è meramente Chaos, puro e semplice Chaos, posso dirti per mia esperienza che:

La vera lotta è contro la propria paura, aggressività, rabbia, timore. Contro l'adrenalina e la noradrenalina che ti intossicano il cervello ogni minuto che passa. Dal respiro e dal battito che cerchi di controllare.

Da noi si dice che chi sa controllare questo, ha raggiunto un buon punto nella lunga via. Per controllo intendo chi sa essere deciso, freddo e senza pensiero (mushin).

Per quanto concerne le tecniche: io provando alla massima velocità, adoperando tecniche poco pericolose (sparring) o mediamente pericolose (situazione di D.P.) sono riuscito a fare queste benedette tecniche.
Ovviamente in uno scontro di qualsiasi tipo non si vedranno mai le belle tecniche fini come hai giustamente definito tu per quello che si vede in palestra.
Ma un corpo allenato riesce comunque a ricreare le tecniche seppure non belle.

Ciò che conta però è il principio su cui ruota l'arte e la tecnica a se connessa. E il principio non esiste se siamo in balia di noi stessi.

Spero di aver risposto alle tue curiosità Sorriso

Sung Gyun
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-13:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

katsumoto ha scritto:
Effettivamente, quello che fa specie, è che, in un mondo come quello di adesso, dove noi appassionati cerchiamo di convincere la gente che i coltelli non sono armi ma bensì utensili da lavoro, camaross continui a mitizzarli esclusivamente come strumenti per uccidere. armi bianche, armi da taglio, armi, armi, armi, queste sono le parole che la fanno da padrona in ogni suo discorso. Tutti i suoi "insegnamenti" sono finalizzati all'eliminazione fisica dell'avversario e non alla semplice difesa personale.

Purtroppo è grazie a gente così che noi appassionati di coltelli veniamo tacciati di essere dei violenti e dei pazzi.

Mi dispiace ma io mi dissocio completamente, Danilo, dal tuo modo d'interpretare la passione per le lame e per le arti marziali.


Ciao Katsumoto (alias Saigo Takamori che è il personaggio storico se hai tratto il nick dall'ultimo samurai Sorriso ).
Penso che Camaross mostri solo la sua opinione chiamando e definendo arma il suo coltello.
Come qualsiasi opinione, esso è opinabile.
Io personalmente tendo a vedere il coltello come un attrezzo che poi ha anche la possibilità di difenderci. In finale per l'uomo del passato, dalla preistoria a oggi, il coltello non era forse un utensile da lavoro con molte possibilità?
Pertanto mi trovi pienamente d'accordo.
Anche a me da fastidio quando Striscia dice che i coltelli sono questo o quello...

Però mi sento di dire che la colpa non è di persone appassionate di armi e arti marziali military style come Camaross.

Ma della nostra società che ha demonizzato la figura del guerriero. In Oriente la colpa se possiamo parlare di colpa ricade esclusivamente al Confucianesimo o meglio Neo Confucianesimo che metteva in secondo piano l'arte della guerra alla burocrazia intellettuale.
In Europa penso che la colpa possa ricadere al post dopoguerra.

Io non sono a favore della guerra. Non sarò un militare come Logan, ma il mio lavoro da semplice "studioso nel suo studiolo" mi ha fatto comprendere che non si deve mai scherzare o parlare in modo semplicistico sulla guerra e sulla pace.
La storia insegna molte cose. Basta saperla apprezzare.

La visione militare ce l'hanno anche i praticanti di SoftAir, che nulla togliendo a loro il senso di divertimento a fare i guerriglieri, bisogna anche dire che molti di quelli che ho conosciuto, hanno fatto gli obiettori di coscienza per evitare il militare!

E' un controsenso non credi?

La visione militare lo danno loro, come del resto una grossa fetta della popolazione degli amanti del coltello, preferiscono un coltello militare ad un semplice nordico.
E non è per la semplice estetica.

Quanti di noi da giovani non si sono fomentati almeno un pochino guardando Rambo?

Pertanto credo che Camaross esprima esclusivamente la sua visione del coltello. Che sia opinabile o meno, ciò che dobbiamo capire è che bisogna anche saper rispettare l'opinione sua.

Questo l'ho capito solo ultimamente ti confesso. Io da tradizionalista che sono, non amavo coloro che andavano a "vendere" un Aikido falsato dove si insegnava nulla se non ginnastica, movimenti senza senso e tanta meditazione.
E mi ci sono attaccato tanto, per tantissimo tempo, creandomi una fortissima schiera di nemici Sorrisone

Però ora ho compreso che tutti hanno la loro visione. E ciascuno ha il suo destino. Perché bisogna preoccuparsi di coloro che vanno a praticare con questa gente?

Loro si preoccupano per me? Non credo.

Tutto ciò per dirti che ciascuno ha la sua idea su qualsiasi cosa. Ciò che conta è avere un'idea chiara per noi stessi!


Scusa il messaggio prolisso. E mi scuso con la moderazione per l'ennesimo O.T.

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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-13:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sì però vedi, un conto è andare a spararsi con i pallini di plastica nel weekend giusto per divertirsi, un altro è "insegnare i mille e uno modi per uccidere qualcuno con un coltello" di mestiere.

Poi non mi riferivo soltanto al tinea, dai discorsi precedenti fatti da camaross si evince che nella sua vita il coltello è esclusivamente un'arma, e su questo concetto lui ne ha addirittura fatto una professione e un modo per fare soldi. È questo che ritengo un messaggio sbagliato che faccia molto male al mondo degli appassionati di coltelli.



Poi oh, camaross può fare quello che gli pare nella vita, ma da appassionato mi premeva dire che mi dissocio dal suo modo di intendere il mondo dei coltelli
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-14:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Certamente Sorriso Ogni opinione è da rispettare e da rifletterci sopra.

Comunque come ho già espresso, secondo me sono peggiori i corsi di Difesa Personale per le donne con durata breve e con tecniche assurde insegnate a donne come la gomitata.

E comunque basta poco dal trasformare i pallini in pallottole Sorriso

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Balin
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-16:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

katsumoto ha scritto:
Effettivamente, quello che fa specie, è che, in un mondo come quello di adesso, dove noi appassionati cerchiamo di convincere la gente che i coltelli non sono armi ma bensì utensili da lavoro, camaross continui a mitizzarli esclusivamente come strumenti per uccidere. armi bianche, armi da taglio, armi, armi, armi, queste sono le parole che la fanno da padrona in ogni suo discorso. Tutti i suoi "insegnamenti" sono finalizzati all'eliminazione fisica dell'avversario e non alla semplice difesa personale.

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Condivido in pieno.
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-17:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Perchè non torniamo a parlare del coltello e delle motivazioni che hanno portato alle scelte costruttive?
Vorrei che il nostro sedicente "Maestro" torni ad argomentare le sue decisioni e che si possa instaurare una discussione di tipo "tecnico".
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-17:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

eh ma su tutte le domande tecniche fatte finora mi pare abbia glissato...
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-18:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Appunto vorrei tornare sul punto e vedere di instaurare una discussione "costruttiva".
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-18:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Solo per curiosità. Ma perché lo si offende chiamandolo "sedicente"?!?!?

Se insegna a qualcuno e ha degli allievi che lo seguono, maestro lo è di fatto. E' giusto porgli delle domande tecniche sul coltello. Lo è meno offenderlo.
Perché dare del sedicente a qualcuno può essere offensivo: infatti se non erro può essere causa per una denuncia per diffamazione\offese attraverso mezzo internet.

Invito tutti alla prudenza. E' inutile litigare per cose così!

Buona giornata Sorriso

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paper
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-18:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sung Gyun ha scritto:
Solo per curiosità. Ma perché lo si offende chiamandolo "sedicente"?!?!?


Forse perché si presenta insistentemente come tale? In genere i Maestri, ai pari dei Saggi e dei Filosofi, sono indicati come tali dagli altri, non da sé stessi...

A parte questo ho l'impressione che in certi casi, come in questo filmato interessantissimo sulla beidana valdese, si ricami un po' troppo sugli usi "speciali" di un'arma con la quale verosimilmente nel XVII sec. (epoca della guerra di successione spagnola) si menavano gran fendenti tentando di parare i colpi dell'avversario. Ipotizzare mosse speciali da parte di un miliziano dell'epoca anche col "ricciolo" della beidana mi pare un po' eccessivo, trasformandolo in una specie di samurai.
Molto interessante invece la dimostrazione di un vero rompi-lama, questo

sicuramente più efficace dell'occhiello del tinea...
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katsumoto
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-18:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Come dicevo qualche pagina fa, in Giappone svariati secoli fa esisteva lo jutte (chiamato anche jitte) che poteva essere usato sia come arma di attacco (al pari d'un manganello) sia come arma da difesa "rompi katana"





come potete ben notare però le dimensioni del gancio sono ben diverse da quelle del gancio presente sul tinea rendendone realmente possibile l'utilizzo
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-19:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Oltre a concordare sul fatto che quelle guardie all'indietro devono fare un male cane nei colpi di punta, come si vede dal video,mi faccio una domanda: ma non è, in un teorico combattimento molto ravvicinato come quello con il coltello, molto pericoloso permettere alla lama dell'avversario di scorrere sulle guardie e uscire di traiettoria?

Mi permetto di fare un'altra osservazione. Ma se il coltello in questione è destinato a un pubblico "professionale" o "addestrato" che dir si voglia, perchè i video di marketing con i colpi di punta sui cofani delle auto?
tanto ricordano certi test estremi americani dalla grande spettacolarità e altrettanto grande dubbia utilità... Sussurro
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curtor
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-19:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sui cofani per far vedere la capacità di penetrazione,e la robustezza della lama,e l'efficacia delle guardie che non fanno scivolare la mano in avanti.
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Sung Gyun
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-20:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

paper ha scritto:
Sung Gyun ha scritto:
Solo per curiosità. Ma perché lo si offende chiamandolo "sedicente"?!?!?


Forse perché si presenta insistentemente come tale? In genere i Maestri, ai pari dei Saggi e dei Filosofi, sono indicati come tali dagli altri, non da sé stessi...

A parte questo ho l'impressione che in certi casi, come in questo filmato interessantissimo sulla beidana valdese, si ricami un po' troppo sugli usi "speciali" di un'arma con la quale verosimilmente nel XVII sec. (epoca della guerra di successione spagnola) si menavano gran fendenti tentando di parare i colpi dell'avversario. Ipotizzare mosse speciali da parte di un miliziano dell'epoca anche col "ricciolo" della beidana mi pare un po' eccessivo, trasformandolo in una specie di samurai.
Molto interessante invece la dimostrazione di un vero rompi-lama, questo

sicuramente più efficace dell'occhiello del tinea...



Comprendo. Confesso che è la prima volta che vedo quest'arma. Pur essendo uno storico modernista! Molto interessante anche la tua impressione.
Effettivamente solo dialogando si possono riscoprire idee e pensieri perduti nel tempo.

Per quanto concerne il termine Maestro. Lui si ritiene tale e vi sono persone che pensano che sia così come il mio carissimo fratello Mokarta. E' un suo diritto. Personalmente penso che sia giusto rispettare questa sua volontà a farsi chiamare così.

Del resto anche io quando mi pongo ufficialmente dicono: sono il dott. Cho etc etc.

Per Camaross questa è una professione. Se dentro il suo cuore crede di aver raggiunto la maestria, è giusto rispettarlo.

Come è giusto che voi lo chiamate al massimo Sig. Rossi. Ma dargli del "sedicente" è pesante quanto offensivo.

Ovviamente non parlo di te Paper.. ti ho quotato perché gentilmente mi rispondevi Sorriso


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Giave91
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-20:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

katsumoto ha scritto:
Effettivamente, quello che fa specie, è che, in un mondo come quello di adesso, dove noi appassionati cerchiamo di convincere la gente che i coltelli non sono armi ma bensì utensili da lavoro, camaross continui a mitizzarli esclusivamente come strumenti per uccidere. armi bianche, armi da taglio, armi, armi, armi, queste sono le parole che la fanno da padrona in ogni suo discorso. Tutti i suoi "insegnamenti" sono finalizzati all'eliminazione fisica dell'avversario e non alla semplice difesa personale.

Purtroppo è grazie a gente così che noi appassionati di coltelli veniamo tacciati di essere dei violenti e dei pazzi.

Mi dispiace ma io mi dissocio completamente, Danilo, dal tuo modo d'interpretare la passione per le lame e per le arti marziali.


:worthy: Parole saggie caro Katsumoto, parole saggie :worthy: ... forse le più sagge di tutto il topic.
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-20:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

katsumoto ha scritto:
Come dicevo qualche pagina fa, in Giappone svariati secoli fa esisteva lo jutte (chiamato anche jitte) che poteva essere usato sia come arma di attacco (al pari d'un manganello) sia come arma da difesa "rompi katana"





come potete ben notare però le dimensioni del gancio sono ben diverse da quelle del gancio presente sul tinea rendendone realmente possibile l'utilizzo



Confermo totalmente. Vi sono poi tantissime fonti storiche del diciassettesimo e diciottesimo secolo dove si spiegano tecniche e motivi per cui si preferiva il jutte al katana in certe situazioni di "polizia".

Cosa intrigante è che la gente pensa che i Samurai utilizzassero esclusivamente la katana mentre invece non è assolutamente così.

Purtroppo ciò che si trova in Italia\Occidente è l'idea che è pervenuta dai libri tipo Shogun, lo Hagakure (e la propaganda militare giapponese su di esso del secondo conflitto mondiale) e i film americani come l'ultimo samurai.

Spesso ci si scorda che i samurai non erano tutti "nobili guerrieri virtuosi" bensì erano crudeli e assassini nei riguardi della popolazione inerme e innocente.
Basti pensare alla guerra di invasione della Korea del 1592-1598 e allo stupro di Nanchino del ventesimo secolo.

La gente preferisce avere l'hakama (gonna pantalone) tutta a tiro e con le linee della stoffa ben marcato, scordandosi che in Giappone si andava in bagno con l'Hakama...
Parlano di virtuosità tratta dallo Hagakure, quando invece si capisce subito che lo Hagakure è una lamentela dello scritto di valori andati persi.. valori utopistici.


Ottima ricerca katsumoto!

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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-20:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

competere nelle tecniche,la vittoria e la sconfitta non sono il vero budo,il vero budo non conosce sconfitta,non essere sconfitti significa non combattere mai.vincere significa vincere la volontà di discordia in noi stessi.significa compiere la propia missione di dono.Non ricordo il nome del maestro,lo sai sung?
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katsumoto
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-20:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Nessuna ricerca, le armi giapponesi antiche sono la mia specialità
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MessaggioInviato: Dom 06 Dic 2009-20:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

occhi a toccargli l'hagakure..
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-1:41 am    Oggetto: Rispondi con citazione

curtor ha scritto:
competere nelle tecniche,la vittoria e la sconfitta non sono il vero budo,il vero budo non conosce sconfitta,non essere sconfitti significa non combattere mai.vincere significa vincere la volontà di discordia in noi stessi.significa compiere la propia missione di dono.Non ricordo il nome del maestro,lo sai sung?


La citazione è fatta molto bene amico Curtor ^_^

Tutto può benissimo ricondurre alla frase: Masagasu Agatsu: vincere se stessi!

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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-1:44 am    Oggetto: Rispondi con citazione

katsumoto ha scritto:
Nessuna ricerca, le armi giapponesi antiche sono la mia specialità


Non sono assolutamente ironico! Si nota realmente dagli scritti che hai lasciato in giro per il forum. Complimenti seriamente per la tua cultura Sorriso

Sung Gyun
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-1:50 am    Oggetto: Rispondi con citazione

pharadin ha scritto:
occhi a toccargli l'hagakure..


Avrei realmente tante cose da scrivere su quel testo, sia in modo storico che filologico... Sorriso


Sono molto felice di appartenere a questo forum. Ho trovato tanti esperti di coltelli e lame e tutti molto simpatici e di grande umiltà Sorriso

Il 30 e 31 Gennaio sarò a Venezia a tenere un seminario di Kankukan Aikido e visto che ad ogni seminario organizzo anche un momento di scambio culturale e tecnico con gli appassionati ed esperti del luogo, mi piacerebbe poter organizzare un convegno sul coltello e\o sulle lame nella storia e nel 2009.

Ovviamente a Venezia l'invito a venire è totalmente gratuito e questo trascende dal momento di pratica del Kankukan Aikido Sorriso


Sung Gyun
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decimalegio
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-14:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

mi scusi sig. Sung Gyun ma devo dire che le sue illuminate e pacate parole sono degne di un bonzo tibetano

:clapping::clapping::clapping:



siccome è facile fraintendere la parola scritta, quanto sopra senza ironia, lo penso veramente
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darrex
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-14:40 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Eppure si potrebbe fare un piccolo raduno a venezia........ Mi si illuminano gli occhi!
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-14:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Preferisco il Tu.. tra appassionati di lame come tutti noi, l'amicizia nasce spontanea ^_^

E poi finalmente non ci sono marzialisti in giro! ehehehehhe ^__^

Comunque è un onore essere paragonato ai bonzi del Tibet (llama?). Personalmente gli ritengo delle grandi persone!

Grazie, purtroppo però in me alberga più lo spirito di A e Um (le divinità protettrici del buddismo) -_-''

Sung Gyun
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-14:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

darrex ha scritto:
Eppure si potrebbe fare un piccolo raduno a venezia........ Mi si illuminano gli occhi!


Sarebbe realmente molto carino! E poi la cosa più bella sarà andare tutti a cena o a pranzo assieme. Il mio fratello Mokarta e tutti i miei amici\allievi veneziani conoscono dei luoghi dove si mangia molto bene il pesce fresco (scusatemi ma da quando vivo in Italia, la cucina vostrana\nostrana è divenuta una passione eheheh ^_^).

Però prudenza! Sono una persona molto curiosa e vi farei tantissime domande! (soprattutto sto cercando di capire come siete così bravi ad affilare le lame -_-'': è una cosa difficilissima!!!)

Sarebbe bello! Vi riinvito nuovamente amici dei coltelli e del bel forum Collini!

Caso mai a Gennaio vi posto nella sezione adatta l'indirizzo di dove ritrovarci ^_^

Sung Gyun
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LOGAN
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-17:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

carissimo Sung Gyun,

ho letto attentamente le tue parole e ti dico che le condivido pienamente.
TU sei l'esempio di quello che io considero un VERO marzialista.

per quanto riguarda la tua critica al termine "sedicente", questo termine non è offensivo ma significa solo "colui che si autodefinisce" e mi sembra perfettamente adatto al sig. danilo rossi il quale si autodefinisce (sedicente) maestro.

infatti non credo che un qualche organismo nazionale o internazionale lo abbia insignito di tale titolo.

Cinesino


per quanto riguarda l'argomento "Militari", io non ho criticato l'atteggiamento o l'abbigliamento di certe persone.

il concetto è questo:

i soldati non combattono con il coltello, non aprono i finestrini con il coltello, non aprono le lamiere con il coltello.

ai soldati non serve un coltello da combattimento, la maggior parte dei soldati non porta nemmeno un coltello fisso ma preferisce una pinza multiuso che soddisfa pienamente tutte le necessità di un soldato sul campo, in quanto strumento.
...e ai soldati è questo che serve, uno strumento.

per questo considero tutto quello che dice il sig. danilo rossi un mucchio di fantasie che servono solo ad affascinare e "intortare" i ragazzini.

ti saluto con il rispetto che meriti.
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pharadin
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-18:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

altro che coltello... hai soldati servirebbe una spada laser!
(in ironia eh!)
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Sung Gyun
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-22:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

LOGAN ha scritto:
carissimo Sung Gyun,

ho letto attentamente le tue parole e ti dico che le condivido pienamente.
TU sei l'esempio di quello che io considero un VERO marzialista.

per quanto riguarda la tua critica al termine "sedicente", questo termine non è offensivo ma significa solo "colui che si autodefinisce" e mi sembra perfettamente adatto al sig. danilo rossi il quale si autodefinisce (sedicente) maestro.

infatti non credo che un qualche organismo nazionale o internazionale lo abbia insignito di tale titolo.

Cinesino


per quanto riguarda l'argomento "Militari", io non ho criticato l'atteggiamento o l'abbigliamento di certe persone.

il concetto è questo:

i soldati non combattono con il coltello, non aprono i finestrini con il coltello, non aprono le lamiere con il coltello.

ai soldati non serve un coltello da combattimento, la maggior parte dei soldati non porta nemmeno un coltello fisso ma preferisce una pinza multiuso che soddisfa pienamente tutte le necessità di un soldato sul campo, in quanto strumento.
...e ai soldati è questo che serve, uno strumento.

per questo considero tutto quello che dice il sig. danilo rossi un mucchio di fantasie che servono solo ad affascinare e "intortare" i ragazzini.

ti saluto con il rispetto che meriti.



Gentilissimo Logan,

ti ringrazio per quanto mi scrivi. Tu hai il mio pieno rispetto e sono più che convinto che abbiamo molto da apprendere da te che conosci cosa sia la guerra e la pace.
Quanto mi scrivi mi onora immensamente, soprattutto perché viene scritto da una persona come te.

Per quanto concerne la parola sedicente: ho compreso ora che cosa significa realmente ossia "dire di se". Purtroppo non avendo fatto mai greco non ho quella dimistichezza linguistica e a volte comprendo solo in parte le parole.
Questo perché la parola sedicente (come scritto da un altro utente che non sei assolutamente tu) ha espresso tale parola con una forte "colorazione" negativa.

Però ora comprendo che bisogna analizzare meglio tutto quanto. Ti ringrazio di avermelo fatto capire (non sono ironico!!! Meglio essere sempre chiari!). Grazie.

Per quanto concerne i coltelli multiuso: so che anche in Korea si preferiscono i coltelli "svizzeri" o multiuso piuttosto che i combatives knives.

Però i coltelli come il ZT 301 (attualmente mio unico coltello) sono esteticamente proprio belli ^______________^

Ti saluto anche io con tutto il mio rispetto e spero di poterti leggere presto e spesso Sorriso

Cordialmente

Sung Gyun
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-22:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

pharadin ha scritto:
altro che coltello... hai soldati servirebbe una spada laser!
(in ironia eh!)

Magari esistessero... seppure (confesso di essere un fan di Star Wars anche se non disdegno Star Trek) i soldati sono sempre e solo muniti di fucili super potenti che non si inceppano.
Una spada è sempre stata troppo difficile da imparare e adoperare e si preferiva insegnare la picca che per via della distanza\lunghezza riusciva a compensare la mancanza di tecnica.
Vero è che a Braveheart si vedono soldati con gli spadoni.. però bisognerebbe comprendere come le adoperavano le spade.. e se non le adoperassero a mo' di mazza\martellone...
Scusa la mia divagazione ^__^



Sung Gyun
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pharadin
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-22:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

hai proprio ragione...
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GURZO77
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MessaggioInviato: Lun 07 Dic 2009-23:04 pm    Oggetto: Re: Beltrame Tinea Combat by Danilo Rossi Rispondi con citazione

camaross ha scritto:
http://www.youtube.com/watch?v=1ASCH3Gr5JY
nella speranza di far cosa gradita inserisco qui il mio nuovo coltello creato appositamente per il combattimento
saluti Danilo rossi www.calixeurope.com


Ciao Danilo!!
Ho visto che ti sei arreso a rispondere solo alla pagina 5..
Complimenti per la pazienza Sorriso
Il tuo coltello è molto simpatico.
Ho visto che costa 260€(mi pare equo)
Io ci avrei messo anche qualche dentino ma è solo un
parere personale.
Magari per avere un'idea di gradimento popolare
si potrebbe chiedere a Davide quanti ne sono già stati
venduti dal suo apparire in media sugli altri??
P.s. nei video trovo una figata la lamiera tagliata come
una sottiletta a striscioline..Ottima prova e ottimo avambraccio.
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Lupo72
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MessaggioInviato: Mar 08 Dic 2009-14:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

"Sedicente Maestro" l'ho scritto io ed intendevo proprio indicare il fatto che si sia autoproclamato tale.
Secondo me (questo significa che esprimo un parere personale) questo coltello è stato realizzato senza un attento studio di tutti i suoi componenti.
Progettare un coltello non è cosa facile (parlo per esperienza di maker ai primi passi) quello che sembra funzionale sulla carta non è detto che lo sia nella realtà. Ecco che torna utile fare dei prototipi in legno o alluminio e fare delle prove.
Per quanto riguarda i militari e tutto il resto sapete come la penso ....
_________________


Meglio tacere e dare l'impressione di essere stupidi, piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio!
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Sung Gyun
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MessaggioInviato: Mar 08 Dic 2009-15:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Penso che ora si capisca molto meglio il tuo pensiero. Ti confesso, forse sarà perché sono uno straniero che vive in Italia, non avevo compreso o forse avevo frainteso quanto avevi scritto. Per questo ho fatto quel "richiamo" a non offendere Camaross. Ora invece comprendo che per voi Sedicente = Dire di Sè.
Però come forma si sarebbe preferito di certo un Sig. Rossi, più formale e più consono. Perché se per voi non è un maestro, è giusto che lo chiamate sig. Rossi o Danilo o Camaross (il nick esiste anche per questo).
Ma per altri come il mio amico Mokarta, Camaross è un Maestro del proprio stile.

Vorrei inoltre aggiungere l'idea, l'accezione del termine Maestro rivolto alle arti del combattere.
Il Maestro di solito non è identificabile con il Maestro dell'asilo, o il Mastro Carpentiere, Mastro Fabbro o altri.
Il Maestro d'arme era una persona che aveva mostrato sul campo di meritarsi tale titolo. Non attraverso una "scuola" o una "gilda".
Pertanto (escludendo quei rarissimi casi di scuole di scherma ufficiali) spesso il Maestro d'arme era una persona nota per la sua abilità.
E diveniva Maestro per via della sua comprovata capacità e perché aveva degli allievi.

Abbinare il termine Maestro ad una data scuola d'arme (esistite in Europa!!) è spesso concepito più che altro da una visione tipica dei Ryu o Kwoon, giappo-cino-coreani dove il titolo si passava in generazione in generazione dato da una ufficializzazione scolastica.
Però anche in Giappone vi furono tantissimi autodidatti che crearono la propria scuola senza esser stati allievi di una scuola ufficiale (per non parlare dei Menkyo Kaiden).
Esempio? Musashi Miyamoto.

Tutto ciò per dire che non sempre nelle armi, vi è la spasmodica necessità di avere un Maestro o una scuola o un Ente a dire che sei divenuto il nuovo maestro.

Questa era la prassi in tutto il mondo dove comparvero gli stili di combattimento e l'idea di Maestro-Allievo.

Maestro è spesso unito all'idea di avere degli Allievi. Se generalizziamo in modo drastico, vedrai che anche il Cristo veniva chiamato Maestro dagli Apostoli. Ma nessun ente, governo, clero glielo ha conferito!


Poi se andiamo a parlare di conoscenza, io sono convinto al 100% che un Maestro sia solo ed esclusivamente una persona che ha ottenuto la tanto decantata Maestria nell'arte che sta studiando.

Per quanto mi concerne (prendo direttamente il mio esempio), nonostante il mio grado internazionale\orientale (coreano e giapponese) mi conferisca il titolo di Shidoin o Sensei, personalmente mi ritengo ancora troppo lontano dal conoscere realmente l'arte dello AiKi al punto da definirmi realmente un Maestro. Pertanto non amo farmi chiamare Maestro perché sino a quando non otterrò la maestria dell'arte, non penso che sia giusto per me chiamarmi così.

Però i miei allievi, sparsi in Italia amano chiamarmi Maestro. Sbagliano? Io confesso di aver chiesto a loro di chiamarmi solo per nome o fratello ma molti preferiscono questo per mantenere una gerarchia.
E' comprensibile e bisogna saper rispettare anche questo.

Tutto ciò per dirti che comprendo la tua\vostra analisi sul fatto di rimarcare il titolo di Maestro a Camaross, ma secondo la mia umile opinione, egli ha il diritto di chiamarsi così conferitogli dal suo percorso.

Noi per rispetto dobbiamo accettarlo. Se poi ad alcuni non piace chiamarlo Maestro Camaross perché non è un titolo come Dottore (lasciamo perdere i professori di arti marziali, comparsi negli USA in maniera ridicola.. un giorno ne parleremo) per lo Stato italiano\comunità europea, allora lo si chiami semplicemente Sig. Camaross o Sig. Rossi.

Rimarcare sempre il Sedicente=dire di Sè Maestro, può essere frainteso.


Sung Gyun
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MessaggioInviato: Mar 08 Dic 2009-15:16 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per quanto concerne il coltello, purtroppo sono troppo inesperto per dare un giudizio che non sia il mio mero pragmatismo. Può piacere come non può piacere. Però vederlo sul sito di Collini (che considero la migliore coltelleria d'Italia per professionalità, capacità e umiltà\gentilezza sul lavoro) mi dice che il coltello ha i suoi pregi.

Io l'ho tenuto in mano. Per la mia esperienza può considerarsi un buon combative knife. Che poi io preferisca i folder come lo ZT 301 (sono ossessionato da questo coltello eheheh) è il mio gusto.
Ciò però non va a contrastare alla mia idea che il Tinea sia un bel combative. Il problema di fondo è che probabilmente certi aspetti del Tinea sono troppo personalizzati sullo stile Lajolo e quindi a meno di non avere le capacità di crearsi uno stile proprio che possa adoperare quel foro vicino all'elsa o la guardia ribassata, difficilmente troveremo utile l'avere queste caratteristiche.

Però la medesima cosa si potrebbe dire anche per le guardie a U che se non conosci il movimento di polso adatto, bloccare la lama avversaria per quella frazione di secondo per spostarla quel poco che ti serve per colpire, risulterà inutile.

Quindi ciò che si può dire per la mia piccolissima esperienza è che il Tinea è un bel combative knife. Versatile per il campo specifico per cui è nato (il combattimento) ma la sua utilità si dimezza drasticamente se non si hanno le capacità mentali e fisiche per saperlo adoperare al 100%.
Camaross, l'ideatore, lo ha creato secondo le sue conoscenze ossia il Lajolo System. Per lui il coltello Tinea è adoperabile al 100%.
Per un altro invece che non conosce il sistema può raggiungere i 70% di applicazione grazie alla propria fantasia tecnica o il 50% se non si ha proprio fantasia.

Che poi il Tinea non sia un coltello tutto fare è stato già rimarcato. Però neanche tutti i coltelli militari lo sono.

Come diceva giustamente Logan, un militare preferisce la Pinza Multiuso.

Per quanto concerne il lavoro sulle lamiere, penso che fosse una dimostrazione di come sia resistente la punta della lama del coltello. La cosa si rende indispensabile sotto l'ottica di un combative. Tutti coloro che recensiscono un combative in USA parlano della capacità di penetrazione.
Quindi non vedo perché andare contro a questo esperimento!

Se vogliamo analizzare bene la situazione, il problema di fondo è stato quello scritto di Camaross sui elicotteri etc etc.

Però ricordiamoci che spesso i nostri scritti possono essere fraintesi e dovremmo parlarci seriamente per capire cosa realmente intendesse con quegli esempi.
Senza alcun tipo di linciaggio mediatico però!
Con la giusta colorazione\tonalità si possono domandare tantissime cose e di sicuro avremo sempre una risposta.
Se invece aggrediamo o facciamo sembrare che stiamo aggredendo, troveremo di fronte a noi, solamente un muro di gomma impenetrabile e nessuno potrà uscirne dalla polemica.
Personalmente preferisco dialogare che discutere. Non lo pensate anche voi così? ^_^

Questa è la mia opinione che ovviamente è opinabile.

Sung Gyun
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Altair89
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MessaggioInviato: Mar 08 Dic 2009-16:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

quoto decisamente sung gyun
se si puo dialogare perchè non farlo?
si impara e si cresce molto di più col dialogo che con lo scontro Sorriso
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