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Coltelleria Collini :: Guarda l'argomento - prima tempra
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Autore Messaggio
paolob
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MessaggioInviato: Dom 28 Set 2008-19:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...e dopo le lezioni di ingegneria chimica (ma quante ne sapete???) inserisco le foto del forno che ho ristrutturato con nuovi elementi (grazie baldacla).
praticamente l'ho svuotato, ho recuperato i mattoni sempre buoni (pochi), ho adattato il quadro elettrico da 380 a 220 ed ho inserito i nuovi mattoni con le nuove resistenze.


forno chiuso



forno aperto



interno



particolare incasso resistenze



quadro elettrico



ciao a tutti!
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Templar
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MessaggioInviato: Dom 28 Set 2008-19:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A me semra tu abbia fatto un lavoro eccezionale.

Complimentoni, davvero.

Ciao.
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paolob
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-8:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie Templar!

unico appunto è che assorbe qualcosina in più di 3000 W, quindi il contatore elettronico che ho, mi fa consumare un pò di più di quello che ho installato per 3 minuti esatti e poi scatta...
se riarmo il magnetotermico riparte per altri tre minuti...
vedrò se mettere in serie alle R già installate un'altra piccola resistenza (tipo da un ohm) per abbassare un pò l'assorbimento.
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ziozeb
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-8:50 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ottimo lavoro.
Bravo Paolo!!!
Cinesino
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paolob
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-8:57 am    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie denis!
uno di questi pomeriggi passo... (previa chiamata)
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ziozeb
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-8:59 am    Oggetto: Rispondi con citazione

quando vuoi, sto facendo gli ultimi preparativi per la mostra di Salsomaggiore.
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syzygy
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-16:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

wow spettacolo il forno,l'hai già provato?
_________________
L'odore dell'acciaio.....
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paolob
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-16:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

si, a parte che mi scatta il contatore ogni tre minuti, arriva a 1000 gradi in circa mezzora, e poi quando è a 1000 gradi l'esterno è freddo.
originariamente quel forno era enorme, ma era a 380 e circa 10KW...

in più ha anche il timer ed il funzionamento automatico/manuale e la spia di fine ciclo... va beh, tanto dove vuoi che vada mentre tempro una lama...
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peppola69
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-17:00 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

paolob ha scritto:
si, a parte che mi scatta il contatore ogni tre minuti, arriva a 1000 gradi in circa mezzora, e poi quando è a 1000 gradi l'esterno è freddo.
originariamente quel forno era enorme, ma era a 380 e circa 10KW...

in più ha anche il timer ed il funzionamento automatico/manuale e la spia di fine ciclo... va beh, tanto dove vuoi che vada mentre tempro una lama...


con meno di cento euro potresti montare un programmatore che ti fa il ciclo completo, fa i preriscaldi e quant'altro....se salta potresti programmare pure la potenza di uscita, puoi limitarla quanto vuoi, ci mette più tempo ma non hai problemi con la corrente

peppol@
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paolob
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-17:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

interessante.
di che marca esistono i regolatori?
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peppola69
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-17:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

paolob ha scritto:
interessante.
di che marca esistono i regolatori?


ascon, eurotherm, ero electronics.....purtroppo (mi sono informato) costano parecchio mi ero confuso con i pirometri semplici.....ma come fa a regolare la temperatura ? ha i PID ?

ciao

peppol@
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paolob
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-17:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ha una sonda (mi sembra tipo K, che si vede nello sfondo dell'interno) ed è collegata al termometro e poi ad un contattore ecc...
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peppola69
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MessaggioInviato: Lun 29 Set 2008-17:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

paolob ha scritto:
ha una sonda (mi sembra tipo K, che si vede nello sfondo dell'interno) ed è collegata al termometro e poi ad un contattore ecc...


la K va bene per quelle temperature...ti ho chiesto questo perchè ho visto che hai rimpicciolito la camera con del nuovo refrattario....in genere il pirometro (termometro) ha impostati dei parametri che evitano l'inerzia termica.....questi PID (parametro integrale derivato) fanno si che il forno stacchi potenza prima di arrivare alla temperatura impostata altrimenti la supera ed anche di parecchi gradi.....ora con la modifica potrebbe darsi che non regoli bene.....

ciao

peppol@
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paolob
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MessaggioInviato: Mar 30 Set 2008-8:47 am    Oggetto: Rispondi con citazione

una specie di volano termico...
come potrei fare a sapere se il termometro dice il vero oppure no?
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peppola69
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MessaggioInviato: Mar 30 Set 2008-9:50 am    Oggetto: Rispondi con citazione

paolob ha scritto:
una specie di volano termico...
come potrei fare a sapere se il termometro dice il vero oppure no?


ci sono due vie ma hanno un certo costo: la prima è inserire un altra termocoppia certificata connessa ad uno strumento certificato (ci sono ditte apposite), l'altra è simulare con uno strumento certificato i millivolt della termocoppia e vedere se legge giusto....tieni presente che le termocoppie dopo un certo utilizzo sono soggette a deriva, cioè leggono una temperatura inferiore a quella reale anche di parecchi gradi....dove lavoro io facciamo 3 cariche al giorno in vuoto e durano circa 6 mesi, quindi per chi fa una carica al mese possono durare anni...

ciao
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baldacla
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MessaggioInviato: Mer 01 Ott 2008-22:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Complimenti Paolo ottimo lavoro!!!!!
Il forno sembra nuovo!!!!!ancora complimenti.. Sorriso Sorriso Sorriso
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paolob
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MessaggioInviato: Gio 02 Ott 2008-8:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie baldacla!
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paolob
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MessaggioInviato: Gio 11 Dic 2008-15:56 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

scusate, forse è off-topic, ma parlando del forno, dopo aver avuto dei problemi di potenza, mi sono accorto che il contratto è da 1,5kW. ho telefonato all'ENEL e mi hanno detto che per portare il contratto a 3kW ci vogliono 270€!!!
ma non vi sembra un'esagerazione, visto anche che con i contatori elettronici, il cambiamento è eseguito in maniera telematica???

scusate lo sfogo
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peppola69
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MessaggioInviato: Gio 11 Dic 2008-16:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

paolob ha scritto:
scusate, forse è off-topic, ma parlando del forno, dopo aver avuto dei problemi di potenza, mi sono accorto che il contratto è da 1,5kW. ho telefonato all'ENEL e mi hanno detto che per portare il contratto a 3kW ci vogliono 270€!!!
ma non vi sembra un'esagerazione, visto anche che con i contatori elettronici, il cambiamento è eseguito in maniera telematica???

scusate lo sfogo


scusa ma ogni utenza domestica ha già 3 Kw
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paolob
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MessaggioInviato: Gio 11 Dic 2008-16:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

si, ma io c'ho il mio "laboratorio" in una struttura a se con un contratto ENEL identificato come "Usi diversi" ed ha 1,5kW
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peppola69
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MessaggioInviato: Gio 11 Dic 2008-16:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

paolob ha scritto:
si, ma io c'ho il mio "laboratorio" in una struttura a se con un contratto ENEL identificato come "Usi diversi" ed ha 1,5kW


apperò....comunque è il prezzo che usano pure per le aziende, un tot a Kw/h....d'altronde barzellette (vere) sull'enel ce n'è parecchie

ciao
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andreat63
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MessaggioInviato: Lun 28 Set 2009-17:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar ha scritto:


- ottenere una fiamma riducente (un "trucco" che mi aveva svelato un amico forgiatore, anche se non so bene come metterlo in praica);

come si fa a ottenere una fiamma riducente?
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MessaggioInviato: Lun 28 Set 2009-17:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

andreat63 ha scritto:
Templar ha scritto:


- ottenere una fiamma riducente (un "trucco" che mi aveva svelato un amico forgiatore, anche se non so bene come metterlo in praica);

come si fa a ottenere una fiamma riducente?


semplice...deve essere in difetto di ossigeno per formare CO (monossido di carbonio) che può ossidarsi ciucciando l'ossigeno dell'atmosfera e quindi evitare l'ossidazione del metallo....unica controindicazione è che se sviluppa poche ppm (parti per milione) di CO e lo si respira si va al creatore.....quindi

ciao
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andreat63
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MessaggioInviato: Lun 28 Set 2009-17:51 pm    Oggetto: Re: prima tempra Rispondi con citazione

Templar ha scritto:
[:

Una piccola precisazione.
Il rinvenimento multiplo porta ad un abbassamento del'austenite residua a valori praticamente uguali a zero solo se fatto oltre certe temperature.
Per gli altolegati bisogna raggiungere o superare la temperatura alla quale si ha il picco di indurimento secondario (ovvero quando la precipitazione è completa).

Per i bassolegati, come O1 e O2, le temperature son più basse. Per l'O1 però, ad esmpio, rinvenendo a 200°C, per T di austenizzazione di 820°C, si ha sempre il 9% circa di austenite residua.
A 400° C è di meno del 2% circa.

Anche il freezer, nonostante non raggiunga temprature molto basse, trasforma parte dell'austenite residua in martensite, dato ce comunque ci si avvicina maggiormente alla tempratura Mf.

questa del congelare il pezzo dopo la tempra e prima del rinvenimento, la sento in questo furum per la prima volta.
tale pratica è vantaggiosa anche per i acciai bassolegati? in particolare uso lime, che mi pare abbiano uno 0,9% di C, (per lo meno quelle di marca)
cosa succe col rinvenimento? in che si trasforma, la martensite, per far diventare l'acciaio meno fragile?
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peppola69
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MessaggioInviato: Lun 28 Set 2009-18:02 pm    Oggetto: Re: prima tempra Rispondi con citazione

andreat63 ha scritto:
Templar ha scritto:
[:

Una piccola precisazione.
Il rinvenimento multiplo porta ad un abbassamento del'austenite residua a valori praticamente uguali a zero solo se fatto oltre certe temperature.
Per gli altolegati bisogna raggiungere o superare la temperatura alla quale si ha il picco di indurimento secondario (ovvero quando la precipitazione è completa).

Per i bassolegati, come O1 e O2, le temperature son più basse. Per l'O1 però, ad esmpio, rinvenendo a 200°C, per T di austenizzazione di 820°C, si ha sempre il 9% circa di austenite residua.
A 400° C è di meno del 2% circa.

Anche il freezer, nonostante non raggiunga temprature molto basse, trasforma parte dell'austenite residua in martensite, dato ce comunque ci si avvicina maggiormente alla tempratura Mf.

questa del congelare il pezzo dopo la tempra e prima del rinvenimento, la sento in questo furum per la prima volta.
tale pratica è vantaggiosa anche per i acciai bassolegati? in particolare uso lime, che mi pare abbiano uno 0,9% di C, (per lo meno quelle di marca)
cosa succe col rinvenimento? in che si trasforma, la martensite, per far diventare l'acciaio meno fragile?


dipende dagli elementi di lega.....per il sottoraffreddamento servono temperature raggiungibili solo con azoto liquido.....la martensite si trasforma in martensite rinvenuta o in troostite o in sorbite...dipende dall'acciaio

ciao

peppol@
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Templar
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MessaggioInviato: Lun 28 Set 2009-18:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Peppola, ma se io ho Mf al di sotto della T ambiente qualsiasi raffreddamento al di sotto di tale temperatura (quella ambiente, ovvero quella a cui in teoria si ferma lo spegnimento) mi dovrebbe permettere di trasformare almeno parte dell'ausenite residua in martensite.

Ovviamente tanto più mi avvicinerò alla temperatura Mf tanto maggiore sarà la quantità di austenite residua che si trasforma in martensite (ed il tutto a patto di fare i sottoraffreddamento subito dopo lo spegnimento, per evitare la stabilizzazione dell'austenite residua o, per alcuni acciai, la sua traformazione in strutture intermedie).

Questo per dire che secondo me anche mettendo le lame in freezer si può trasformare parte dell'austenite residua in martensite(se poi Mf non è molto sotto gli 0°C allora con un freezer che arriva a -30°C si potrebe trasformare tutta l'austenit resiua in martensite, almeno teoricamente).

Sempre presupponendo di fare il sottoraffreddamento subito dopo lo spegnimento.

Ciao.
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Templar
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MessaggioInviato: Lun 28 Set 2009-18:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ah la martensite, per diminuire la sua fragilità, durante il rinvenimento si impoverisce di carbonio.

In questo modo diminuisce la tetragonalità del reticolo TCC.

Il carbonio che migra dal reticolo della martensite, per temperature di rinvenimento molto basse (50-100°C) segrega su difetti reticolari.

A temperature più alte il carbonio va a formare a carburi epsilon che successivamente scompaiono a favore della cementite.
Oltre i 350-400°C circa il reticolo della martensite torna, in partica, ad essere CCC (cucbico a corpo centrato) e quindi la struttura è formata da una matrice ferritica in cui sono dipesri carburi.

Spiegazione mooolto sintetica.

Ciao.
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andreat63
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MessaggioInviato: Lun 28 Set 2009-19:43 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Amore grazie per le risposte, peppola e templar.
la vastità di cose da sapere in merito mi mette l'angoscia. Risatina
quindi, se si vuole sfruttare il freezer domestico, bisogna metterglielo dentro subito dopo lo spegnimento...
è una mia impressione, o dopo qualche giorno che si è temperato, l'acciaio diveta più tenero?
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Templar
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MessaggioInviato: Mar 29 Set 2009-18:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Direi chè una tua impressione Sorriso .

Ciao.
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peppola69
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-17:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar ha scritto:
Peppola, ma se io ho Mf al di sotto della T ambiente qualsiasi raffreddamento al di sotto di tale temperatura (quella ambiente, ovvero quella a cui in teoria si ferma lo spegnimento) mi dovrebbe permettere di trasformare almeno parte dell'ausenite residua in martensite.

Ovviamente tanto più mi avvicinerò alla temperatura Mf tanto maggiore sarà la quantità di austenite residua che si trasforma in martensite (ed il tutto a patto di fare i sottoraffreddamento subito dopo lo spegnimento, per evitare la stabilizzazione dell'austenite residua o, per alcuni acciai, la sua traformazione in strutture intermedie).

Questo per dire che secondo me anche mettendo le lame in freezer si può trasformare parte dell'austenite residua in martensite(se poi Mf non è molto sotto gli 0°C allora con un freezer che arriva a -30°C si potrebe trasformare tutta l'austenit resiua in martensite, almeno teoricamente).

Sempre presupponendo di fare il sottoraffreddamento subito dopo lo spegnimento.

Ciao.


per esperienza ti dico che il sottoraffreddamento lo fanno più per la stabilità dimensionale che per il discorso durezza......ma anche qui chi fa i progetti conosce poco la materia....per avere variazioni dimensionali apprezzabili durante la trasformazione aus residua/martensite ci vuole almeno il 10 % di aus residua cosa che hai se tratti col c.u.l.o. o non fai adeguati rinvenimenti

ciao
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Templar
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-18:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

No, attenzione, a me della dureza interessa poco.

Mi spiego meglio. Un K720, un D2, un A2, u 440C o qualsisi altro acciaio generalmente utilizzato in coltelleria solitamenhte dopo la tempra ha una durezza decisamente superiore a quella desiderata e con il rinvenimento si ottiene a durezza desiderata.

Quindi generalmente per ottenere i valori di durezza necessari nonserve il sottoraffreddamento.

L'austenite residua però, quando presente in buone quantità, può diminuire (anche molto) la tenuta del filo.

La stabilità dell'austenite residua è alta per diversi acciai, come il D2 ad esempio, e non si trasforma a meno che non si faccia o il sottoraffreddamento o non si condizioni la martensite facendo precipitare i carburi secondari.

Comunque quello che volevo dire è che, comunque venga atto, il sottoraffreddamento aiuta a trasformare l'austenite residua in martensite.

Poi ovviamente meglio usae atrezzature specifiche del freezer, ma se non si ha altro meglio che niente.

Comunque, dai dati ce ho io, avere il 10% di austenite residua dopo lo spegnimento non è raro e, come dicevo, non sempre è possibile eliminarla con rinvenimenti a "basse" temperature (150-350°C circa).

Ciao.
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andreat63
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-18:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar ha scritto:
No, attenzione, a me della dureza interessa poco.

Mi spiego meglio. Un K720, un D2, un A2, u 440C o qualsisi altro acciaio generalmente utilizzato in coltelleria solitamenhte dopo la tempra ha una durezza decisamente superiore a quella desiderata e con il rinvenimento si ottiene a durezza desiderata.

Quindi generalmente per ottenere i valori di durezza necessari nonserve il sottoraffreddamento.

L'austenite residua però, quando presente in buone quantità, può diminuire (anche molto) la tenuta del filo.

quindi è l'austenite residua che peggiora l'efficacia del filo?
quindi, deduco che è la martensite, che riveste il ruolo positivo in merito? o anche qualche altro composto?
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Templar
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-18:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

L'austenite residua è una fase tenera, che peggiora la tenuta del filo se presente in buone quantità.

La martensite è la struttura tipica degli accia temprati. Il suo tenore di C, e quindi la sua tetragonalità, influisce sula tenuta del filo (perchè influisce sulla durezza ma non in maniera lineare) ma anche i carburi indisciolti contribuiscono ad aumentare la tenuta del filo.

Mi chiedo se anche il tipo di martensite, per la sua struttura più che per il diverso tenore di C, influenzi la tenuta del filo. Ovvero se da lath a plate martensite ci sia una differenza di tenuta del filo dovuta alla diversità di struttura.

Ciao.
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-18:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar ha scritto:
No, attenzione, a me della dureza interessa poco.

Mi spiego meglio. Un K720, un D2, un A2, u 440C o qualsisi altro acciaio generalmente utilizzato in coltelleria solitamenhte dopo la tempra ha una durezza decisamente superiore a quella desiderata e con il rinvenimento si ottiene a durezza desiderata.

Quindi generalmente per ottenere i valori di durezza necessari nonserve il sottoraffreddamento.

L'austenite residua però, quando presente in buone quantità, può diminuire (anche molto) la tenuta del filo.

La stabilità dell'austenite residua è alta per diversi acciai, come il D2 ad esempio, e non si trasforma a meno che non si faccia o il sottoraffreddamento o non si condizioni la martensite facendo precipitare i carburi secondari.

Comunque quello che volevo dire è che, comunque venga atto, il sottoraffreddamento aiuta a trasformare l'austenite residua in martensite.

Poi ovviamente meglio usae atrezzature specifiche del freezer, ma se non si ha altro meglio che niente.

Comunque, dai dati ce ho io, avere il 10% di austenite residua dopo lo spegnimento non è raro e, come dicevo, non sempre è possibile eliminarla con rinvenimenti a "basse" temperature (150-350°C circa).

Ciao.


Templar....se tu rinvieni bene gli acciai da te sopra menzionati non serve fare il sottoraffreddamento....è un passaggio rischioso poi......alla fine ti rimane austenite residua trascurabile....

ciao
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peppola69
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-18:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar ha scritto:
L'austenite residua è una fase tenera, che peggiora la tenuta del filo se presente in buone quantità.

La martensite è la struttura tipica degli accia temprati. Il suo tenore di C, e quindi la sua tetragonalità, influisce sula tenuta del filo (perchè influisce sulla durezza ma non in maniera lineare) ma anche i carburi indisciolti contribuiscono ad aumentare la tenuta del filo.

Mi chiedo se anche il tipo di martensite, per la sua struttura più che per il diverso tenore di C, influenzi la tenuta del filo. Ovvero se da lath a plate martensite ci sia una differenza di tenuta del filo dovuta alla diversità di struttura.

Ciao.


mi è stato detto che il tenore di C influisce molto sulla tenuta del filo....non bisognerebbe esagerare con i contenuti in C......

ciao
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Templar
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-18:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per gli acciai bassolegati si, ma per molti altolegati solo se faccio il rinvenimento sfuttando l'indurimento secondario (cosa che, tra la'ltro, non sempre è possibile fare).

Tieni conto di una cosa poi. Nel campo dei coltelli artigiani spesso passa molto tempo tra lo spegnimento e il rinvenimento (anche alcuni giorni nei peggiori casi) e questo dovrebbe provocare un eccesiva stabilizzazione dell'austenite residua.

Questo è, a mio parere, un grosso problema, perchè poi sia il rinvenimento che il sottoraffredamento sono poco efficaci nell'eliminare l'austeite residua.

Ciao.
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peppola69
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-18:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar ha scritto:
Per gli acciai bassolegati si, ma per molti altolegati solo se faccio il rinvenimento sfuttando l'indurimento secondario (cosa che, tra la'ltro, non sempre è possibile fare).

Tieni conto di una cosa poi. Nel campo dei coltelli artigiani spesso passa molto tempo tra lo spegnimento e il rinvenimento (anche alcuni giorni nei peggiori casi) e questo dovrebbe provocare un eccesiva stabilizzazione dell'austenite residua.

Questo è, a mio parere, un grosso problema, perchè poi sia il rinvenimento che il sottoraffredamento sono poco efficaci nell'eliminare l'austeite residua.

Ciao.


si ma nemmeno fare il sottoraffreddamento e lasciare li giorni un coltello è il massimo....per esperienza ti dico che un D2 temprato a 1020 e rinvenuto min 2 volte a 250 di austenide residua ne ha poca e lo dimostra il fatto che hai una durezza elevata

ciao
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Templar
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-19:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il discorso per me interessant (non so, magari per te è banale).

Allora, prendiamo lo Sverker 21, il D2 dela Bohler Uddeholm.

Austenizzando a 1020°C, dopo lo spegnimento, dai grafici che danno loro, hai il 12-14% circa di austenite.

Questa austenite residua è molto stabile (per la sua composizione, che sarà grossomodo quella dell'austenite di partenza, ovvero a 1020°C). Infatti non si decompone per temperature inferiori ai 450°C circa (temperatura alla quale avviene appunto il condizionamento della martensite, ovvero la precipitazione dei carburi secondari), sempre secondo i grafici del pdf.
Quindi rinvenenendo a 250°C dovresti avere sempre il 14% di austenite residua.

La durezza dice poco. Infatti la durezza non diminuisce con l'aumentare dell'austenite residua.

Infatti per i vari acciai a comportamento ipereutettoide la quantità di austenite residua aumenta con l'aumentare della temperatura di austenizzazione (sino ad Ac3, quando tutti gli elementi di lega entrano in soluzione, ma in genere non si raggiunge questa temperatura per evitare l'ingrossamento del grano). Non in maniera lineare.

La durezza invece aumenta sino a toccare un massimo ad una determinata teperatura per poi diminuire aumentando ancora la T.

A 1020°C, per lo Sverker, si ha il "picco" di durezza dopo lo spegnimento.

Questo è dovuto al fatto che la durezza della martensite (o meglio, la microdurezza della martensite) tende a crescere molto più lentamente per tenori di C (in soluzione nell'austenite e quindi nel reticolo TCC) superiori allo 0,8% circa.

Quindi e si porta in soluzione una quantità di carbonio maggiore allo 0,7- 0,8% la durezza ricomincia a scendere perchè la microdurezza della martensite cresce lentamente, mentre la quantità di austenite residua continua ad aumentare.

Ergo, si può avere un acciaio con anche più del 10% di austenite residua e una durezza comunque alta (oltre i 60 Hrc).

Fare la tempra e sottoraffreddamento e poi far passare del tempo per fare il rinvenimento è assolutamente da non fare. Il fatto è che i cotellinai fanno passare un po' di tempo tra lo spegnimento e il rinvenimento perchè devono far raffreddare il forno (e a volte servono ore, il che già basta per reare un eccessiva stabilizzazione dell'austeite residua). Quindi per riempire qusto tempo secondo me è consigliabile mettere le lame in freezer.

Ciao.
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andreat63
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-19:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Templar ha scritto:
Per gli acciai bassolegati si, ma per molti altolegati solo se faccio il rinvenimento sfuttando l'indurimento secondario (cosa che, tra la'ltro, non sempre è possibile fare).

Tieni conto di una cosa poi. Nel campo dei coltelli artigiani spesso passa molto tempo tra lo spegnimento e il rinvenimento (anche alcuni giorni nei peggiori casi) e questo dovrebbe provocare un eccesiva stabilizzazione dell'austenite residua.

Questo è, a mio parere, un grosso problema, perchè poi sia il rinvenimento che il sottoraffredamento sono poco efficaci nell'eliminare l'austeite residua.

Ciao.

Amore quindi anche il rinvenimento converte l'austenite... in che cosa? in martensite?

ed anche per il rinvenimento, come per il sotto raffreddamento, è importante farlo subito dopo lo spegnimento?
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peppola69
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-19:21 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

templar...se vuoi ti mando micrografie di un D2 temprato a 1020 e rinvenuto 2 volte a 250 per alcune ore....con oltre il 10 % di austenite residua si vedrebbe al microscopio ottico....nemmeno l'ombra...con questo non voglio dire che il sub zero sia inutile, ma secondo me farlo a -10 in un freezer di casa ha poco senso....

ciao
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Templar
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MessaggioInviato: Gio 01 Ott 2009-20:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il mio freezer arriva a -30C. Pensoche bene o mae arrivno tutti più o meno a quella temperatura.

Peppola, ti credo, ma allora i grafici della Bohler? Non sono attendibili?

Andrea, il rinvenimento può convertire l'austenite residua in bainite inferiore o in martensite a seconda della tempratura di rinvenimento e della stabilità dell'austenite.

Ciao.
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