Registrato: May 08, 2006 Messaggi: 2332 Località: Lombardia
Inviato: Gio 21 Mag 2009-19:59 pm Oggetto:
Sì, direi che sia il caso di iniziare a soppesare con cura quello che volete scrivere... l'argomento si sta facendo un po' pesante da digerire. _________________ Il fu Moderatore Permaloso
Registrato: Nov 20, 2008 Messaggi: 867 Località: Torino
Inviato: Gio 21 Mag 2009-20:05 pm Oggetto:
Concordo completamente. Io parlavo della questione di aggirarsi in posti pericolosi ad ore inopportune, riconducendomi al discorso sui mezzi di difesa. Per il resto ti quoto in pieno.
Per quanto riguarda i problemi di nazionalità, spesso ho scontri con amici e conoscenti perché sostengo che un delinquente è tale indipendentemente dalle sue origini. Non mi piacciono i "dagli allo straniero" indiscriminati.
Purtroppo la condizione di immigrato e soprattutto la clandestinità sono propedeutiche al crimine e gli episodi criminali portano ostilità verso comunità intere. Negli anni 60-70 le attività delle cosche criminali portavano pregiudizio verso siciliani e calabresi, poi i "cattivi" furono i "vucumprà", poi i nordafricani, poi gli albanesi, e avanti così. Ma chi lavora onestamente e non vuole guai molto spesso è più a modo di tantissimi italiani.
Registrato: Nov 20, 2008 Messaggi: 867 Località: Torino
Inviato: Gio 21 Mag 2009-20:09 pm Oggetto:
Vomitron ha scritto:
Sì, direi che sia il caso di iniziare a soppesare con cura quello che volete scrivere... l'argomento si sta facendo un po' pesante da digerire.
Non mi pare che si stia dicendo nulla di meno che tranquillo e civile, comunque se preferite che non si parli di certi argomenti va bene così.
Io li trovo normali e ne discuto senza remore perché sul mio forum abituale la discussione politico-sociale è di casa. Se qui può essere motivo di turbativa, non c'è problema...
Registrato: May 08, 2006 Messaggi: 2332 Località: Lombardia
Inviato: Gio 21 Mag 2009-20:25 pm Oggetto:
Non è questione di parlare di certi argomenti o meno, è che per esperienza dopo un po' il 99% delle volte il topic degenera, spesso in modo orripilante... e finisce con l'essere chiuso.
Io comunque ho detto che tengo d'occhio, ma per quello che m'interessa potete parlarne anche per tre giorni di fila se proprio ci tenete! Basta che abbiate cura di non trascendere nel qualunquismo... _________________ Il fu Moderatore Permaloso
io ribadisco che secondo me sono situazioni NON preventivanili per la maggior parte dei casi, se lo fossero se ne eviterebbero molti di stupri e violenze.
come già scritto molte delle aggressioni sono compiute da conoscenti e questo avvalora la mia tesi, da un conoscente non ci si aspetta violenza, ergo non è preventivato.
Registrato: Oct 05, 2004 Messaggi: 3835 Località: napoli
Inviato: Ven 22 Mag 2009-11:10 am Oggetto:
zhurk concordo con te solo in parte.
E' vero che la maggior parte delle situazioni non sono prevedibili ma ci sono delle altre che lo sono.
Inanzitutto la persona normale (dove per normale intendo quelli che neanche pensano lontanamente che esistano dei corsi in cui si da un idea di come difendersi) non guarda per nulla, e nella sua mente alcune possibilità non vengono neanche valutate, intorno a se e se non è preparato a percepire quei pochi ed a volte più che sufficienti segnali rischia di cadere vittima di una possibile aggressione.
Io vivo in una città che non è brutta come la descrivono i media ma di sicuro non è una città facile e posso dirti che sono riuscito ad evitare scippi a delle persone o furti di cellulare e anche qualche rapina (una la subii da ragazzo da allora occhi sempre aperti) semplicemente osservando mentre cammino o mentre scendo dagli autobus l'ambiente che mi circonda.
Tutti ci siamo appartati con delle ragazze ma personalmente ho l'accortenza di cercare posti dove si appartano anche altre auto e dove la possibilità di una rapina o peggio è notevolmente ridotta (attenzione non ho detto che la possibilità è inesistente).
Se si spiegasse alla gente che delle situazioni pericolose esistono e le mettessimo in guardia e le si abituasse ad osservare l'ambiente circostante, anzichè andare avanti e dietro come automi, si potrebbero evitare diversi casi di violenza magari uno solo ma almeno quello è stato evitato.
Quando osservo il comportamento di qualche ragazza noto che molte hanno paura anche del semplice contatto di una mano sulla spalla e nell'eventualità dovessere subire qualche abuso resterebbero praticamente paralizzate dalla paura (questo avviene anche negli uomini).
Bisogna abituare le persone a resistere anche alla pressione pdicologica che un aggressore puo' esercitare.
Il discorso è lungo ed ora non posso scriverlo tutto ma diciamo che un corso di difesa personale (che brutta parola) deve mirare anche ad una migliore gestione delle emozioni. _________________ Il miglior spadaccino del mondo non deve aver paura di uno spadaccino esperto perchè sa cosa deve aspettarsi. E' lo spadaccino inesperto che puo' fare qualcosa di inaspettato ed ucciderlo.
Registrato: Nov 20, 2008 Messaggi: 867 Località: Torino
Inviato: Ven 22 Mag 2009-12:01 pm Oggetto:
felxilsanto ha scritto:
Se si spiegasse alla gente che delle situazioni pericolose esistono e le mettessimo in guardia e le si abituasse ad osservare l'ambiente circostante, anzichè andare avanti e dietro come automi, si potrebbero evitare diversi casi di violenza magari uno solo ma almeno quello è stato evitato.
Il discorso è lungo ed ora non posso scriverlo tutto ma diciamo che un corso di difesa personale (che brutta parola) deve mirare anche ad una migliore gestione delle emozioni.
*
Giusto. La prima difesa non consiste nel saper menare le mani o usare armi proprie o improprie, bensì nel sapersi gestire rispetto all'ambiente circostante. In molti casi un comportamento prudente e accorto può evitare brutte avventure.
Zhurk scusa ma non condivido il tuo pensiero o meglio un pensiero come il tuo è il tipo di mentalità che cerchiamo di cambiare nei nostri stage.
Mi spiego meglio, tu hai scritto:
"io ribadisco che secondo me sono situazioni NON preventivanili per la maggior parte dei casi, se lo fossero se ne eviterebbero molti di stupri e violenze."
Quindi concordi sul fatto che se ci fosse un modo di prevedere una potenziale aggressione e/o identificare un comportamento che potrebbe causarla per tempo, questo può di fatto aiutare in modo concreto ad eviatre una situazione.
Poi scrivi:
"come già scritto molte delle aggressioni sono compiute da conoscenti e questo avvalora la mia tesi, da un conoscente non ci si aspetta violenza, ergo non è preventivato."
E qui non ti capisco, sapendo che tra i conoscenti si annida un potenziale aggressore per l'80% dei casi, dire che da un conoscente non ci si aspetta violenza, significa rinunciare prevedere quale tra i propri conoscenti può essere un potenziale aggressore.
Quindi dal tuo ragionamento comprendo che sperando di prevenire una potenziale aggressione, tu rinunci a prendere in considerazione l'80% dei potenziali aggressori.
Per chiarezza con conoscente intendo dal familiare stretto alla persona che incontri spesso per strada e che quindi nel tempo diviene una figura familiare.
Zhurk non voglio litigare cerco di farti capire che se uno dice vorrei capire come prevenire un comportamento e chi potrebbe esserne responsabile e poi esclude la strgrande maggioranza di quanti potrebbero essere responsabili di quel comportamento è improbabile che possa prevenire qualcosa.
In ultimo ti dico che gli studi fatti su centinaia di casi in cui persone si sono trovate in situazioni di pericolo, il 100% di essi ha affermato a posteriori che prima (1 sec., 1h, 1gg.,1 sett) aveva avvertito una sensazione di paura.
Poi come sempre ognuno è libero di pensarla come vuole.
Premetto che qui stiamo conversando liberamente quindi non c''è e non ci sarà mai nessun tipo di astio, si esprimono dei pareri personali opinabili o meno. Ci mancherebbe "litigare" per così poco
Uno della Bujinkan ha scritto:
Poi scrivi:
"come già scritto molte delle aggressioni sono compiute da conoscenti e questo avvalora la mia tesi, da un conoscente non ci si aspetta violenza, ergo non è preventivato."
E qui non ti capisco, sapendo che tra i conoscenti si annida un potenziale aggressore per l'80% dei casi, dire che da un conoscente non ci si aspetta violenza, significa rinunciare prevedere quale tra i propri conoscenti può essere un potenziale aggressore.
Quindi dal tuo ragionamento comprendo che sperando di prevenire una potenziale aggressione, tu rinunci a prendere in considerazione l'80% dei potenziali aggressori.
U.B.
Quello che dici è giusto con il senno di poi, purtroppo l'uomo non è una macchina e non tiene conto delle statistiche, ma delle proprie sensazioni e sentimenti, giusti o sbagliati che siano, l'irrazionalità domina sulla razionalità. Spesso.
Una persona intimamente rigetta a priori l'idea che il mostro sia l'amico o il conoscente perchè sarebbe l'ammissione di aver fatto qualcosa di sbagliato, di aver creduto onesta quella peronsa che non lo è affatto, di aver fallito. Ecco perchè molte violenze domestiche vengono a tutt'oggi taciute...
Quello che voglio dire è che se una ragazza accoglie in casa un ragazzo è perchè si fida di lui a prescindere, altrimenti non lo farebbe entrare, e quindi rifiuta l'idea che potrebbe farle del male e abbassa la guardia. Questo significa non aver previsto (o NON AVER VOLUTO PREVEDERE) quello che sarebbe accaduto.
Io concordo su qualsiasi corso che possa dare alle persone più stima di se stesse, più autocontrollo e perchè no una prontezza di agire nel momento giusto, ma non vorrei che citando le statistiche si possa precludere un rapporto umano con la stragante maggioranza di persone per bene e demonizzare familiari e conoscenti inculcando il seme della paura.
Qui dipende dal metodo d'insegnamento che ovviamente non deve portare alle fobie ma ad aumentare la capacità di osservare il mondo che ci circonda.
Avere elementi validi per valutare chi abbiamo intorno non significa automaticamente identificare chi può essere un potenziale pericolo per noi e non bisogna nemmeno cadere nell'errore contrario, pensando di saper riconoscere un potenziale pericolo crediamo di essere protetti, di conseguenza abbassiamo la guardia.
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