Come promesso di seguito ecco le stesse informazioni sull'arco giapponese che ho già scritto su un forum di appassionati delle armi giapponesi di cui faccio parte e sul quale ogni tanto scrivo sull'argomento kyudo.
Lo Yumi, come la spada, è parte integrante dell'equipaggiamento del samurai.
Prima dell'ascesa della spada, come arma simbolo dei guerrieri giapponesi, era l'arco il simbolo del guerriero. Nel periodo medioevale, molti samurai preferivano essere ricordati per la maestria nell'uso dell'arco anzichè della spada. Yoshitsune, Nasu no Ioichi e via dicendo.
Chiaramente, con l'ascesa delle grandi casate, come per la spada, si sono create innumerevoli scuole di tiro, ognuna con delle peculiarità e, in tempo di pace, era uso per i migliori arcerii dei clan, essere spediti in altri clan ad imparare le loro tecniche per migliorare la propria......c'è un diario di un samurai della fine del 600 che racconta la sua permanenza presso un clan del nord del giappone per apprendere la loro tecnica di tiro....questo ragazzo racconta che scoccava una media di 1000 frecce al giorno come allenamento a diversi bersagli e distanze.
Verso la fine del 600 però, un arciere raccolse le migliori tecniche di tiro dei vari clan e elaborò quella che poi divenne la tecnica di tiro più usata fino all'arrivo in massa delle armi da fuoco. Tecnica addirittura diventata proprietà della casa dello Shogun. Questo arcere si chiamava Heki Dajio Masatsugu e creo lo stile Heki che divenne poi Heki-to ryu, dove il TO sta ad indicare la proprietà dello shogun.
Oggi questa tecnica esiste ancora, ha il proprio maestro titolare discendente dal primo maestro ufficiale riconosciuto Ioshida Insai, ed è praticata i vari paesi europei e in Giappone. La tecnica di tiro più preticata però è la tecnica della federazione che è molto meno difficile e più cerimoniale e deriva dalle squole di tiro dei Kuge...i nobili di corte che a differenza dei guerrieri dovevano solo mostrare un bel tiro, ma l'efficacia di questa tecnica non era importante.......Vi parlerò in un altro momento delle differenze fra le tecniche.
Questo breve e incompleto preambolo solo per darvi un'idea di come veniva considerato l'arco dai samurai.
Ma come è fatto uno Yumi?
A differenza della spada, questo non è molto complicato da costruire. Ciò che lo rende difficile da costruire è la materia prima con cui è fabbricato, e cioè, il bambù. Materiale estremamente instabile e incostante, ma il migliore per questo genere di archi.
La struttura dell'arco è composta da un minimo di 5 parti in bambù a un massimo di 7 e 4 parti di legno. La lamina dell'arco che diventerà la faccia interna (quella che guarda il tiratore quando l'arco è teso) è in bambù temprato mentre quella esterna no.
le dimensioni variano a seconda dell'allungo dell'arcere e il motivo del perchè sia così lungo è insito nel materiale. Il bambu lavora bene se subisce un certo tipo di stress e le misure degli yumi consentono questo.
La laccatura e le legature che trovate su molti archi antichi, non hanno solo funzione di abbellimento, ma hanno soprattutto funzioni pratiche di irrobustimento dell'arco. Le parti con cui erano fatti gli yumi erano incollate con colle animali e molto spesso non reggevano a lungo lo stress della tensione. Le laccature e le legature permettevano di aumentare la resistenza dell'arma.
La potenza degli archi era variabile. Quelli dei samurai a cavallo erano decisamente più deboli perchè la tecnica di tiro imponeva ai samurai di coordinare i movimenti con quelli del cavallo, mentre gli archi dei samurai a piedi cioè quelli che tiravano Heki per intenderci, erano notevolmente più potenti.
L'arco moderno è poco più resistente di quelli del passato. Questo è dovuto solo al tipo di colle usate per l'assemblaggio.
ma pur essendo migliorate le colle, resta sempre l'incognita del bambù.....non troverete mai due archi di bambù con le stesse prestazioni o caratteristiche. Gli stessi giapponesi dicono che di buoni archi ne vongono in media 1 su 100 e il 20% di quelli costruiti si rompe dopo aver messo la prima volta la corda. Questi problemi non sono aggirabili in quanto gli archi migliori sono in assoluto quelli in bambù, e il bambu, essendo una fibra naturale, è soggetta a un sacco di variabili non calcolabili. Quelli costruiti con le fibre sintetiche, carbonio e fibra di vetro, sono più resistenti, meno costosi, ma non permettono di lavorare la tecnica di tiro nel modo giusto e sono adatti per i principianti.
In più, per gli archi in bambu, esiste una sola qualità di bambu che si può usare....e fortunatamente cresca anche da noi.
Appena riesco amplio l'argomento.....scusate il poco tempo _________________ Gli uomini combattono per l'ideale che gli rende di più (capitan Red)
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Inviato: Lun 16 Giu 2008-18:41 pm Oggetto:
interessante articolo.
per chi volesse conoscere l'arco e la sua evoluzione anche al di fuori della terra del sol levante linko un altro topic del nostro amico Brenno:
http://www.coltelleriacollini.it/community4/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=7072&start=0 _________________ Il miglior spadaccino del mondo non deve aver paura di uno spadaccino esperto perchè sa cosa deve aspettarsi. E' lo spadaccino inesperto che puo' fare qualcosa di inaspettato ed ucciderlo.
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Inviato: Mer 18 Giu 2008-8:52 am Oggetto:
brenno ma come si tempra il bambù???
è possibbile rendere piatto il bambù???
ovviamente non parlo di prendere una canna e trasformarla una tavola ma prendere una striscia longitudinale più o meno larga e renderla piatta.
nella prossima parte che inserici non dimenticare di parlare anche delle frecce. _________________ Il miglior spadaccino del mondo non deve aver paura di uno spadaccino esperto perchè sa cosa deve aspettarsi. E' lo spadaccino inesperto che puo' fare qualcosa di inaspettato ed ucciderlo.
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Inviato: Mer 18 Giu 2008-9:23 am Oggetto:
Temprare il bambù vuol dire che lo si scalda fino al punto di far evaporare parte dell'olio che contiene. Questo per indurirlo e irrigidirlo ancora di più. Una volta temprato, il bambù prende una tonalità di marrone. A seconda di questa tonalità si capisce quanto sia stato temprato. La tempra comunque dipende dall'età della pianta. Più la pianta è vecchia e meno è necessario temprarla.
http://img444.imageshack.us/img444/8404/dscn1028my4.jpg
Questa è la sezione dell'impugnatura. La parte di colore marrone è il bambù temprato ed è una lamina ricavata da una pianta di 3 anni che, una volta tagliata, è stata lasciata stagionare 2 anni.
Per le frecce, ok parlerò anche di quelle. _________________ Gli uomini combattono per l'ideale che gli rende di più (capitan Red)
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Inviato: Mer 18 Giu 2008-11:34 am Oggetto:
come si appiattisce il bambù??? _________________ Il miglior spadaccino del mondo non deve aver paura di uno spadaccino esperto perchè sa cosa deve aspettarsi. E' lo spadaccino inesperto che puo' fare qualcosa di inaspettato ed ucciderlo.
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Inviato: Mer 18 Giu 2008-12:34 pm Oggetto:
non si può appiattire il bambù come se fosse corno o avorio. lo puoi solo levigare per portarlo da a una lamina piatta asportando le parti concave e convesse. Lo spessore e la larghezza della striscia che otterrai dipenderà dallo spessore della lamina e dal diametro della pianta iniziale.
Il bambù però è molto resistente se si lascia la "corteccia" esterna. Se al si toglie, la lamina perde forza e compattezza e quindi diventa debole.
A seconda delle dimensioni della piante, la parte di corteggia può essere più o meno spessa. Per spessore si intende al compattezza delle fibre. Più si va verso l'esterno e più le fibre sono compatte, fino a diventare fittissime e piccolissime in superficie. _________________ Gli uomini combattono per l'ideale che gli rende di più (capitan Red)
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Inviato: Mar 24 Giu 2008-15:43 pm Oggetto:
sarebbe possibile prendere una striscia di bambù appena tagliato, appiattirlo (gardualmente si intende) e farlo seccare???
dai su Brenno rispondi alle domande mie e di Alessio84 e non farci aspettare _________________ Il miglior spadaccino del mondo non deve aver paura di uno spadaccino esperto perchè sa cosa deve aspettarsi. E' lo spadaccino inesperto che puo' fare qualcosa di inaspettato ed ucciderlo.
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Inviato: Mar 24 Giu 2008-18:00 pm Oggetto:
Scusate il ritardo, ma sono un po incasinato con il lavoro.
Dunque, io non ho mai provato a schiacciare una lamina di bambù per renderla piatta e non ho mai visto nulla di simile fatto dai giap o da qualcun altro. Non credo sia possibile fare una cosa del genere, proprio per le caratteristiche del bambù. Temo che l'unica soluzione che hai per avere delle lamine piatte, è quella di piallare il bambù da entrambi i lati. Quello concavo e quello convesso. Felxilsanto, se mi dici cosa vuoi farci, forse potrei aiutarti.
La stagione più idonea per il taglio è l'autunno o la primavera. Prima che spuntino le nuove piante. _________________ Gli uomini combattono per l'ideale che gli rende di più (capitan Red)
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Inviato: Mar 24 Giu 2008-20:07 pm Oggetto:
bhè per adesso non ho nessun progetto in particolare ma chiedevo perchè mi era venuta la curiosità se si poteva fare oppure no. _________________ Il miglior spadaccino del mondo non deve aver paura di uno spadaccino esperto perchè sa cosa deve aspettarsi. E' lo spadaccino inesperto che puo' fare qualcosa di inaspettato ed ucciderlo.
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Inviato: Mer 25 Giu 2008-11:27 am Oggetto:
Flexi, alcuni costruttori di archi occidentali usano il bambù come lamine interne dei flettenti, ma lo levigano come ti ho spiegato perché purtroppo non c'è altro mezzo per raddrizzarlo.
L'unico modo per avere una superficie piatta è quello di far crescere la pianta incastrandola dentro a una scatola di legno. Ho visto qualche immagine del procedimento, ma è una cosa un po incasinata.
Al termine della crescita, la parte del bambù che è cresciuto all'interno di questo tubo quadrato, prende una forma quadrata, ma non ha certo gli spigoli vivi. _________________ Gli uomini combattono per l'ideale che gli rende di più (capitan Red)
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Ecco, queste sono immagini di un arco che ho fatto qualche mese fa e che ora è nelle mani di un mio amico. Le avevo già pubblicate anche su un altro forum dedicato al Giappone.
E' uno yumi totalmente un bambù, fatto secondo le regole. _________________ Gli uomini combattono per l'ideale che gli rende di più (capitan Red)
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