Il sottoraffreddamento e' importantissimo, non avendo indurimento secondario, e restituendo durezze basse quando rinvenuto a durezze elevate , tocca rinvenirlo basso, con conseguenza che c'e' tanta austenite residua. Quindi sottoraffreddamento obbligatorio. _________________ www.denismura.com
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Inviato: Sab 15 Ago 2009-11:06 am Oggetto:
Beh, anche io non sono un esperto, comunque per quel che ho capito ti posso dire che
il sottoraffreddamento e successivo secondo rinvenimento serve per trasformare l'austenite residua in martensite.
Il vero trattamento criogeno viene fatto immergendo il pezzo in azoto per circa un ora, io a livello artigianale metto il pezzo dopo il rinvenimento nel frizzer per circa 12 ore
Gli acciai che tratto in questo modo sono
Niolox, A2 e D2 _________________ www.denismura.com
Storaffeddamento e trattamento ciogenico sobno due cose diverse.
Il sottoraffreddamento viene esegito per trasformare in martensite tutta o buona parte dell'austenite residua.
L'austenite residua è austenite che rimane non trasformata dopo lo spegnimento in fase di tempra. In genere tutti gli acciai ipereutettoidi e tutti gli acciai altolegati contengono, dopo lo spegnimento, austenite residua (in quantità variabili dal 5 ad oltre il 30%, in base alla composizione chimica dell'acciaio e alla temperatura di austenizzazione, ovvero in base alla composizione dell'austenite).
L'austenite residua, essendo molto tenera, deve essere eliminata (anche per evitare deformazioni dovute alla sua decomposizione durante i cicli di lavoro, nei pezzi che possono lavorare a temperature medio-alte, come stampi, punte da trapano e da fresa, ecc).
Per farlo si può ricorrere al sottoraffreddamento, soprattutto nel caso di acciai altolegati i cui successivi rinvenimenti si debbano fare a basse temperature.
I rinvenimenti successivi al sottoraffreddamento servono per distendere la martensite.
Il discorso cambia nel caso si eseguano rinvenimenti multipli ad alte temperature, senza eseguire il sottoraffreddamento (altra tecnica per trasformare l'austenite residua in martensite rinvenuta).
Il trattamento criogenico è dverso da sottoraffreddamento. Mentre quest'ultimo viene eseguito a temperature comprese tra i -40°C circa e i -170°C circa, il criogenico si esegue sempre a -196°C, raffreddando i pezzi con un nube di azoto.
Il criogenico, oltre a trasformare l'austenite residua in martensite, ha altri effetti, ma i risultati di tale trattamento sono altalenanti, nonostante la completa riproducibilità del processo.
In effetti il trattamento criogenico mi incuriosisce molto ho parlato con Pachì e mi ha spiegato come effettuava tale trattamento sulle sue lame, non è difficile da realizzare e da buoni frutti; la difficoltà maggiore sta nel reperire l'azoto liquido. Grazie a Denis e a Templar per le spiegazioni
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