Inviato: Ven 06 Gen 2006-16:11 pm Oggetto: forgiatura spade medievali
Ciao, domanda interessante e argomento spinoso. vedo che non ha ancora risposto nessuno , ci provo io e speriamo di non prendermi un fendente nei denti. Hai parlato di medioevo senza specifiche, quindi ti darò una risposta abbastanza generica e (spero) sintetica. Qui in occidente e soprattutto al nord ,c'erano molti giacimenti di ferro meteorico "a cielo aperto" ed esistevano delle piccole miniere o quello che ne restava , volute dai romani e successivamente dimenticate o non sfruttate dai popoli barbarici che non riuscirono a sfruttare l'organizzazione tecnologica romana ormai decaduta e scomparsa. Si raccoglievano a terra i pezzi di minerale (ferro) meteorico e si faceva lo stesso in queste piccole miniere (se c'erano), successivamente questi pezzi venivano messi nella fornace insieme alla legna , tanta legna. La fornace era costituita da un cumulo di pietre non molto alto a base circolare o quadrata a volte conica verso l'alto, cioè con i lati non verticali.Prima dell'utilizzo del mantice in pelle, queste fornaci venivano costruite sulla sommità di una collina o in un canale ventoso, questo x sfruttare il vento che entrando attraverso le feritioie alimentava il fuoco. Alla fine del processo si ottenevano delle masse informi di materiale fuso e poroso che pesavano al massimo 200/300 grammi. Il materiale poteva essere trattato in due modi : si lasciava raffreddare e a colpi di mazza si frantumava x poterlo rifondere eliminando così una notevole parte di impurità. oppure si mettevano questi pezzi nella forgia e martellandoli/riscaldandoli più volte, si eliminavano le scorie e si compattavano i grani. Comunque anche dopo il primo caso, i "panetti" subivano il trattamento in forgia. Quando tutti i "panetti" erano stati resi omogenei, si passava alla saldatura degli stessi mediante "bollitura" sempre sulla forgia utilizzando sabbia silicea o simili come fondente, in questo modo, se i vari pezzi in origine pesavano pochissimo, una volta saldati insieme, il fabbro poteva ottenere un massello del peso che andava bene x costruire una spada a due mani (spadone) oppure un piccolo coltello. Insomma si andava a "peso" e non a volume. Dieci/quindici panetti saldati insieme, venivano forgiati insieme, e man mano che si aumentavano i pezzi, il forgiato iniziale veniva spesso piegato nei due sensi e risaldato, poi un'altro pezzo e così via. Non confonderti con il damasco, l'origine è la stessa ma le lavorazioni in questo caso sono un pò diverse come tecnica. A questo punto la base di partenza era un lingotto di forma abbastanza regolare, generalmente cilindrico , e con un buon tenore di carbonio. Probabilmente ti chiederai da dove arriva il carbonio. Semplice, arriva dai numerosi passaggi a cui è stato sottoposto il materiale con la legna, è questa che bruciando ha trasferito parte del suo carbonio al metallo, gli altri componenti, si trovavano già nel minerale, il ferro meteorico è ricco ( scusa , era ricco , adesso è quasi estinto) di nikel , e quello fossile di manganese e altro, dipende dalla zona. A questo punto il lingotto veniva forgiato nella sua forma definitiva sull'incudine. Incudine??? Dimentica questo concetto moderno, non era altro che un blocco di acciaio quadrato appoggiato a terra o su un ceppo di legno, prima ancora era una roccia dura. Il martello??? Somigliava molto alla mazzetta che usano i muratori, semplice, pesante (doveva esserlo) e facile da forgiare. Non me la sento di spiegarti la forgiatura finale, dovrei fartela vedere dal vivo ma ti assicuro che c'è poca differenza, diciamo che c'era molta più abilità manuale, adesso oltre alle incudini e ai vari martelli ci sono tante cose che aiutano, ma so di non sbagliare dicendoti che la tecnica è sempre quella, non abbiamo inventato niente!!!! Sulla tempra, ci sono molte leggende e poco studio. Si parte dallo sterco di cavallo,( e di mucca no?) di sangue animale e non(questo mi ha sempre preoccupato, sono contento di non essere uno schiavo dell'epoca) escrementi di volatili (guano) e altro. Quello che so, é che in realtà la tempra avveniva sempre in acqua, e questo x un motivo semplice, il carbonio contenuto era sì sufficente a garantire la tempra, ma non era così alto da permettere la rottura della lama, successivamente il prodotto è migliorato, e qualcuno si è accorto che stendendo un velo d'olio nell'acqua, la spada aquistava robustezza( cioè non si rompeva così facilmente come quando la tempra era solo in acqua) Un pò come un W2 e un K 110 di oggi. Da qui lo sterco di cavallo ecc. ecc. Con questa sintesi, spero di averti soddisfatto, se mi sono sbagliato o se vuoi dei chiarimenti scrivi pure. Spero anche di conservare i denti intatti.
Inviato: Ven 06 Gen 2006-22:49 pm Oggetto: forgiatura spada medievale
Templar ha scritto:
La tua spiegazione riguarda in pratica la produzione di damasco Woodz o sbaglio?
Ciao.
Sbagli, e alla grande (perdona la sincerità) Il voodz è considerato da molti il vero damasco, la definizione di vero damasco è solo una interpretazione che accetto con molta difficoltà , sarebbe troppo lungo spiegare la differenza tra il damasco orientale ( escludo il giappone x ovvi motivi) e quello occidentale. Il damasco di cui parli, è nato in oriente, si presume in India, o meglio,in un paese che geograficamente ,comprende oggi anche l'India. No , il woodz è fatto in un altro modo . Prendi il minerale, lo metti dentro ad un recipiente di terracotta insieme a pezzi di legno e foglie verdi, ( la tradizione vuole che sia eucalipto)chiudi il recipiente in modo ermetico e lo metti nella fornace che deve essere già pronta e in temperatura. Non so se mi spiego, la fornace è una cosa, il recipiente che contiene il tutto è un'altra cosa. Cosa succede? Succede che il calore viene trasmesso attraverso la terracotta e non direttamente, questo trasferimento inusuale fa sì che il contenuto della "pentola" assorba il carbonio direttamente dalla legna e dalle foglie senza perdere una parte nell'aria e quindi senza nessuna trasformazione inutile di carbonio in anidride carbonica, cosa che avveniva sempre nelle nostre fornaci. Questo processo di fusione poteva durare anche due giorni, alla fine si rompeva la "pentola" e data la forma della stessa, si ricavava un disco di acciaio con un foro al centro. Una ciambella, o una frittella, quelle che si mangiano nei baracconi, hai presente? Ecco, x la particolarità dei minerali e di quello che mettevano dentro la "pentola", il risultato era l'ottenimento di un acciaio ad altissimo tenore di carbonio formato da un disco forato che veniva successivamente tagliato, aperto, forgiato e in questo modo compattavano i grani, e la marezzatura, molto fine, finissima, era dovuta solo alla trasformazione della ghisa ottenuta e alla trasformazione di questa in acciaio più o meno carburato. So che l'ho scritta semplice ,ma non posso neanche scrivere un trattato, anche perchè sarebbe il primo e voglio mantenermi in salute, comunque avrai capito che il Woodz non c'entra niente con il nostro Damasco ,nè tantomeno con le spade medievali.
Sapevo già tutto il procedimento del Wootz, e anche quello attuale usato per ottenere il damasco, ma quello che avevi descritto tu prima (nel primo messaggio) mi sembrava molto simile (ma non uguale).
Devo essere stato tratto in inganno dal fatto che anche nella tua prima spiegazione parlavi dell'acciaio meteorico che veniva scaldato in fornaci e messo sottovento , venivano eliminate parte delle impurità ecc.
Anche per il vootz venivano usati particolari fornaci a forma semiconica con buchi. Anche quelle fornaci erano messe sottovento.
Scusa se ho frainteso. Uan piccolissima aggiunta alla tua già esauriente spiegazione sul voodz.
Ciao.
Inviato: Sab 07 Gen 2006-13:47 pm Oggetto: forgiatura spada medievale
Templar ha scritto:
Sapevo già tutto il procedimento del Wootz, e anche quello attuale usato per ottenere il damasco, ma quello che avevi descritto tu prima (nel primo messaggio) mi sembrava molto simile (ma non uguale).
Devo essere stato tratto in inganno dal fatto che anche nella tua prima spiegazione parlavi dell'acciaio meteorico che veniva scaldato in fornaci e messo sottovento , venivano eliminate parte delle impurità ecc.
Anche per il vootz venivano usati particolari fornaci a forma semiconica con buchi. Anche quelle fornaci erano messe sottovento.
Scusa se ho frainteso. Uan piccolissima aggiunta alla tua già esauriente spiegazione sul voodz.
Ciao.
Ok, nessun problema. Anche tu fai esperimenti con lame damascate? Se sì, lo fai anche con lame di spade o solo coltelli?
Ciao, per ora on ho ancora fatto esperimenti perchè devo trovare dove comprare la borace. Poi avevo intenzione di cimentarmi nella forgiatura del damasco, ma solo di coltelli perchè la mia fucina non è molto grande.
Per iniziare vorrei usare ferro puro e K720 (niente nikel), ma, se non trovo il ferro puro userò per iniziare K720 e C70 (sempre che riesca a trovare la borace).
Tu allora forgi acciaio damasco?
Ciao.
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-15:38 pm Oggetto:
ecco, una spiegazione del genere volevo sentire! dagli albori in poi!
Sparta, quello che mi lascia perplesso è l'uso della legna: non si riesce a raggiungere elevate temperature, neanche nei forni moderni, rispetto al coke o semplicemente al carbone di legna. e quindi con tutte le perdite termiche che avevano una volta (non avevano mica mattonelle refrattarie come noi, a quanto mi risulta) come facevano ad ottenere gli agglomerati di cui parli ?
certo che la grandezza degli agglomerati dipende in una certa misura dalla T che si raggiunge, per cui non è neanche impossibile ottenere il tutto dalla legna. solo che con il carbone credo sia di gran lunga più facile _________________ made for pounding, a mass of Weight, forming metal, a willing fate: altered shape, affected matter, giving form, an ominous factor: never break it, it will never bend: The Anvil Was Forged In Fire!
Ciao. Tieni presente che il processo di fusione dell'acciaio meteorico richiedeva tempo, che non venivano fuse quantità enormi di metallo e che si usava molta legna e si sfruttava l'azione del vento per alimentare le fiamme ed aumentare la temperatura all'interno di questi forni.
Ovviamente l'uso del carbon coke avrebbe ridotto la formazione di impurità (almeno credo) e avrebbe reso molto più veloce il processo.
Ciao.
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-16:39 pm Oggetto:
e poi sicuramente gli affioramenti di carbone non erano molto abbondanti in tutto l'emisfero nord, rispetto alla legna. _________________ made for pounding, a mass of Weight, forming metal, a willing fate: altered shape, affected matter, giving form, an ominous factor: never break it, it will never bend: The Anvil Was Forged In Fire!
La lega era moolto più facile da reperire. Tieniconto che ne servivano buone quantità per raggiungere le temperature adeguate.
Per il Wootz ad esempio le fasi di riscaldamento e ricottura del metallo duravano giorni interi.
Ciao.
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-16:44 pm Oggetto:
scusate una domanda ma la legna quando brucia produce carbone , anche se non fossile ha sempre un potere calorico piu' alto della legna,penso che anche al girno d'oggi sarebbe possibile far funzionare una forgia con carbone di legna _________________ una lama è un pensiero espresso con l'acciaio
se volete vedere qualche mio coltello clikate su www
Si, ma quel carbone che si forma ha comunque un potere calorico più basso del coke e contiene più impurità. Io l'ho usata la legan per la fucina ma se la fucina non è chiusa su 3 lati e sopra (se chiusa con mattoni refrattari è meglio) si disperde molto calore ed è difficile raggiungere le temperature giuste. Inoltre hai idea di quanto fumo faccia la fucina se va solo a legna?
Ciao.
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-16:51 pm Oggetto:
sicuramente, però prima bisogna far reagire la legna in carenza di ossigeno...in montagna un tempo (parlo fino a 60 anni fa, ma anche oggi qualcuno è rimasto) c'erano artigiani specializzati nel fare le cataste per formare il carbone di legna. arrivavano a oltre 2 metri e mezzo di altezza, avevano tutta una procedura particolare per farlo, dall'accatastamento alla scelta del tipo e pezzatura della legna, allo spessore della terra per regolare la combustione, ecc. il tutto durava giorni, e doveva essere scoperto mano a mano, per non rovinare tutto il lavoro _________________ made for pounding, a mass of Weight, forming metal, a willing fate: altered shape, affected matter, giving form, an ominous factor: never break it, it will never bend: The Anvil Was Forged In Fire!
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-16:52 pm Oggetto:
beh il fumo dipende dalla % di umidità nel legno: legna secca non resinosa non ne fa _________________ made for pounding, a mass of Weight, forming metal, a willing fate: altered shape, affected matter, giving form, an ominous factor: never break it, it will never bend: The Anvil Was Forged In Fire!
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-16:53 pm Oggetto:
se apro il casetto portacenere della mia stufa a legna quando c'e la brace diventa bianca se ci infilo un pezzo di metallo sta sicuro che lo porti a temperature molto alte _________________ una lama è un pensiero espresso con l'acciaio
se volete vedere qualche mio coltello clikate su www
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-16:55 pm Oggetto:
eh ma la stufa ha le pareti refrattarie! _________________ made for pounding, a mass of Weight, forming metal, a willing fate: altered shape, affected matter, giving form, an ominous factor: never break it, it will never bend: The Anvil Was Forged In Fire!
Ciao. io ho usato sia la fucina che la mia stufa...l'acciaio nella stufa a legan diventa incandescente ma non riesci a farlo diventare bianco incandescente a meno che non sia molto sottile 2-3mm). La legna anche se non è bagnata ti assicuro che fà fumo!!! Ciao.
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-16:57 pm Oggetto:
beh rispetto al carbone sì, certamente. _________________ made for pounding, a mass of Weight, forming metal, a willing fate: altered shape, affected matter, giving form, an ominous factor: never break it, it will never bend: The Anvil Was Forged In Fire!
Infatti, tu immaginati una fucina aperta sopra e ai lati alimentata solo a legna! Farebbe un fumo terribile! Se invece la chiudi ai lati e sopra potresti provare ad alimentarla a legna ma devi stare lì un bel po' e poi sai quanta legna consumeresti?
Ciao.
La tua fucina ha le pareti in ghisa??? E qanto sono alte? Comunque si, si potrebbe alimentarla a carbone vegetale, sonlo ci vuole più tempo e carbone per raggiungere la temperatura.
Ciao.
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-17:15 pm Oggetto:
la mia stufa ha le pareti in ghisa , la mia fucina,di mio suocero perl'esattezza, e in metallo, la usava per fare il ferro battuto _________________ una lama è un pensiero espresso con l'acciaio
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-17:31 pm Oggetto:
mi immagino Templar con le pinze in una mano e la ventola nell'altra, davanti a quel fuoco d'inferno... :lol:
comunque la ghisa va benissimo, va solo scaldata un sacco, ha tanta inerzia temica _________________ made for pounding, a mass of Weight, forming metal, a willing fate: altered shape, affected matter, giving form, an ominous factor: never break it, it will never bend: The Anvil Was Forged In Fire!
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-17:37 pm Oggetto:
templar se vuoi un consiglio cerca un motore elettrico fatichi molto meno e riesci ad avere le mani libere _________________ una lama è un pensiero espresso con l'acciaio
se volete vedere qualche mio coltello clikate su www
Il problema non è tanto quello delle mani libere...è il problema che se il fumo all'inizio va verso la ventola, dove sono io, rischio l'intossicazione!
Ciao.
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Inviato: Sab 07 Gen 2006-17:58 pm Oggetto:
dovresti mettere un disegnino della forgia, così ci rendiamo conto. _________________ made for pounding, a mass of Weight, forming metal, a willing fate: altered shape, affected matter, giving form, an ominous factor: never break it, it will never bend: The Anvil Was Forged In Fire!
Inviato: Sab 07 Gen 2006-21:32 pm Oggetto: forgiatura spada medievale
Templar ha scritto:
Ciao, per ora on ho ancora fatto esperimenti perchè devo trovare dove comprare la borace. Poi avevo intenzione di cimentarmi nella forgiatura del damasco, ma solo di coltelli perchè la mia fucina non è molto grande.
Per iniziare vorrei usare ferro puro e K720 (niente nikel), ma, se non trovo il ferro puro userò per iniziare K720 e C70 (sempre che riesca a trovare la borace).
Tu allora forgi acciaio damasco?
Ciao.
Se x ferro puro intendi il classico FE da costruzione lo trovi dove vuoi, se come sospetto cerchi altro, mi sa che sarà dura. So che in Sardegna ci sono ancora delle sabbie ricche di minerale, ma devi fonderlo ecc,ecc. Se vuoi utilizzare il ferro comune di mercato, ti consiglio di forgiarlo a parte , non usarlo così com'è, prendi una barra tonda e forgiala più volte fino ad ottenere il piatto che ti servirà x il pacchetto. In questo modo "raffini" il grano e lo predisponi, non serve cambiare il senso di laminazione, quello lo farai comunque dopo, ma se vuoi farlo non ci sono controindicazioni, o perlomeno non le conosco. Il K720 è un'ottima scelta, ma perchè ti fermi a due sole soluzioni? Con il C70 ( ottimo) non avrai un gran contrasto cromatico, e poi solo con due acciai non è divertente. Allunga la lista che ti diverti di più, lascia perdere il nikel puro, serve solo ad avere un contrasto nitido, usa piuttosto un L6 ( abbastanza alto di nikel), se non lo trovi vanno benissimo le lame usate dei seghetti alternativi industriali, hanno uno spessore di 3 mm, sembrano fatte apposta e sono il L6. Quando fai damasco, devi decidere se vuoi una lama fortemente contrastata o se la vuoi indistruttibile, non me la bevo che sia la stessa cosa, non adesso. Ma puoi avere un buon compromesso utilizzando materiali diversi, Fe (battuto), K720, L6, C70/50, 440c, insomma il bello del Damasco è che puoi inventarti quasi tutto, perchè ridurlo ? Avrai capito che tengo molto alla resistenza più che all'apparenza. Sono difettoso. Non so cosa farci.
Ciao, a me il damasco piace proprio per la sua estrema funzionalità (nel senso che puoi riuscire a realizzare lame con ottime doti di taglio e molto resilenti).
L'estetica mi interessa fino la. Per le prime prove ti ho parlato di c70 e K720 perchè li posso comprare senza problemi alla Fapa. Gli acciai inox come il 440C li utilizzerò quando sarò un po' più esperto (visto che gli inox sono più a rischio crepe per l'alto contenuto di cromo).
Volevo anche provare ad utilizzare una mia vechia lima, crdo sia in W2, ma non sono sicuro.
Comunque ti ringrazio per i consigli, se vuoi potrei stare ore e ore a parlare di questo argomento.
Ciao.
Occhio che molte lime sono anche in C100, mi sono dimenticato che anche il W2 va benissimo, se non lo trovi usa le ralle dei cuscinetti, è lo stesso acciaio. A risentirci.
scusate una domanda ma la legna quando brucia produce carbone , anche se non fossile ha sempre un potere calorico piu' alto della legna,penso che anche al girno d'oggi sarebbe possibile far funzionare una forgia con carbone di legna
Sì è vero ma x raggiungere la temperatura che ti serve dovresti usare quintali di legna. Esattamente quello che facevano i nostri avi prima di utilizzare il carbone fossile, il coke è molto recente, non è altro che il fossile "distillato" cioè privato della parte oleosa e gassosa. Ti sei mai chiesto dove sono andate a finire una buona parte delle grandi foreste esistenti in Europa??? Perchè negli USA ci sono foreste millenarie e da noi no?? Perchè gli indiani d'america, non forgiavano spade, noi sì. Adesso puoi farti un'idea di quanta legna serve x alimentare un forno o una forgia rispetto al carbone. Sono semplici calcoli, prova a pensarci.
ecco, una spiegazione del genere volevo sentire! dagli albori in poi!
Sparta, quello che mi lascia perplesso è l'uso della legna: non si riesce a raggiungere elevate temperature, neanche nei forni moderni, rispetto al coke o semplicemente al carbone di legna. e quindi con tutte le perdite termiche che avevano una volta (non avevano mica mattonelle refrattarie come noi, a quanto mi risulta) come facevano ad ottenere gli agglomerati di cui parli ?
certo che la grandezza degli agglomerati dipende in una certa misura dalla T che si raggiunge, per cui non è neanche impossibile ottenere il tutto dalla legna. solo che con il carbone credo sia di gran lunga più facile
Hai presente un accendino? Uno qualunque x accendersi una sigaretta, sappiamo tutti che questa fiamma non potrà mai fondere un metallo. Ti invito a fare un piccolo esperimento. Prendi due pezzi di un filo di ferro di mezzo millimetro di diametro, scalda le estremità usando un comune accendino o il gas della cucina, scaldale insieme fino a quando diventano gialle e poi avvicinale fino a quando si toccano. Si salderanno fra loro. Il concetto di" temperatura" è una cosa, le "calorie " necessarie sono un'altra cosa. Un altoforno moderno ( Piombino, Genova, Trieste ecc) può funzionare benissimo anche a legna, dipende da quante migliaia di tonnellate ci metti dentro rispetto alle poche tonnellate di carbone. Capisci? Se uso 5 chili di carbone nella forgia e ci metto 10 minuti x riscaldare 500 grammi di ferro a 800° , vuol dire che se voglio rispettare gli stessi parametri usando legna , dovrò x forza aumentare il suo quantitativo fino a raggiungere le calorie richieste, questo vuol dire usare tanta di quella legna che non mi starà mai nella forgia, quindi devo fare una forgia più grande. Ecco, lo stesso principio lo puoi applicare alle fornaci dei nostri avi.
scusate una domanda ma la legna quando brucia produce carbone , anche se non fossile ha sempre un potere calorico piu' alto della legna,penso che anche al girno d'oggi sarebbe possibile far funzionare una forgia con carbone di legna
E dici bene, anzi benissimo, lo sapevi che i grandi ( ma anche i piccoli) Damascatori utilizzano da sempre carbone di legna??? E sai perchè? perchè è l'unico carbone che produce un fuoco dolce, dolcissimo, omogeneo, senza alcuna impurità (niente zolfo, fosforo e altro), che riscalda dolcemente senza rischi di "botte "di calore (bruciature localizzate che capitano spesso nel Damasco quando si usano carboni fossili e derivati come il coke, sono considerati difetti, e lo sono) pensa che molti si fanno il carbone vegetale da soli, usano legni duri, rovere, frassino, faggio, la controindicazione o il difetto, è che ne devi usare molta rispetto al carbone fossile o coke, ma ti assicuro che bisogna provarlo x capire la differenza. Comunque ci hai azzeccato!!!
Questa cosa che molto damaschinatori utilizzano il carbone vegetale anzichè ilcoke per me è una rivelzione 8O .
Per fortuna conosco chi, dalle mie parti (più o meo) produce il vegetale e lo vende!
Ciao.
Questa cosa che molto damaschinatori utilizzano il carbone vegetale anzichè ilcoke per me è una rivelzione 8O .
Per fortuna conosco chi, dalle mie parti (più o meo) produce il vegetale e lo vende!
Ciao.
Bè, se non ti dicessi che provo una sana e robusta invidia sarei un bugiardo. Dato che hai questa fortuna approfittane. Una cosa importante: devi modificare il letto della forgia,cioè lo "spazio" che c'è tra la griglia e il piano di forgia. Devi almeno raddoppiarlo (non in altezza, non serve), perchè il cumulo sarà di dimensioni maggiori rispetto al coke o al fossile. Saluti.
Questa cosa che molto damaschinatori utilizzano il carbone vegetale anzichè ilcoke per me è una rivelzione 8O .
Per fortuna conosco chi, dalle mie parti (più o meo) produce il vegetale e lo vende!
Ciao.
Bè, se non ti dicessi che provo una sana e robusta invidia sarei un bugiardo. Dato che hai questa fortuna approfittane. Una cosa importante: devi modificare il letto della forgia,cioè lo "spazio" che c'è tra la griglia e il piano di forgia. Devi almeno raddoppiarlo (non in altezza, non serve), perchè il cumulo sarà di dimensioni maggiori rispetto al coke o al fossile. Saluti.
Grazie per la dritta. Non so se riesco a raddoppiare lo spazio visto che è già una fortuna che sia riuscito a trovare una griglia più o meno adatta. La mia fucina è molto di fortuna.
Però intanto ce l'ho, e mi ritengo fortunato già per questo.
Per il carbone vegetale mi posso informare se lo spediscono via posta. Lo so che può sembrare una stupidata ma magari...certo, non so quanto verrebbe a costare ma se vuoi e hai un po' di pazienza mi informo!
Inoltre mi unisco alla richiesta di postare i tuoi lavori nella sezione "coltelli home made".
Ciao.
Registrato: Gen 03, 2004 Messaggi: 5076 Località: Lonate Ceppino
Inviato: Dom 08 Gen 2006-17:09 pm Oggetto:
sparta ha scritto:
capitano2 ha scritto:
ecco, una spiegazione del genere volevo sentire! dagli albori in poi!
Sparta, quello che mi lascia perplesso è l'uso della legna: non si riesce a raggiungere elevate temperature, neanche nei forni moderni, rispetto al coke o semplicemente al carbone di legna. e quindi con tutte le perdite termiche che avevano una volta (non avevano mica mattonelle refrattarie come noi, a quanto mi risulta) come facevano ad ottenere gli agglomerati di cui parli ?
certo che la grandezza degli agglomerati dipende in una certa misura dalla T che si raggiunge, per cui non è neanche impossibile ottenere il tutto dalla legna. solo che con il carbone credo sia di gran lunga più facile
Hai presente un accendino? Uno qualunque x accendersi una sigaretta, sappiamo tutti che questa fiamma non potrà mai fondere un metallo. Ti invito a fare un piccolo esperimento. Prendi due pezzi di un filo di ferro di mezzo millimetro di diametro, scalda le estremità usando un comune accendino o il gas della cucina, scaldale insieme fino a quando diventano gialle e poi avvicinale fino a quando si toccano. Si salderanno fra loro. Il concetto di" temperatura" è una cosa, le "calorie " necessarie sono un'altra cosa. Un altoforno moderno ( Piombino, Genova, Trieste ecc) può funzionare benissimo anche a legna, dipende da quante migliaia di tonnellate ci metti dentro rispetto alle poche tonnellate di carbone. Capisci? Se uso 5 chili di carbone nella forgia e ci metto 10 minuti x riscaldare 500 grammi di ferro a 800° , vuol dire che se voglio rispettare gli stessi parametri usando legna , dovrò x forza aumentare il suo quantitativo fino a raggiungere le calorie richieste, questo vuol dire usare tanta di quella legna che non mi starà mai nella forgia, quindi devo fare una forgia più grande. Ecco, lo stesso principio lo puoi applicare alle fornaci dei nostri avi.
sì ma comunque la temperatura adiabatica di fiamma deve essere strettamente superiore alla temperatura di fusione del metallo, altrimenti non riuscirai mai nell'intento. adesso non ricordo quale sia quella della legna ma di sicuro è inferiore al carbone _________________ made for pounding, a mass of Weight, forming metal, a willing fate: altered shape, affected matter, giving form, an ominous factor: never break it, it will never bend: The Anvil Was Forged In Fire!
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