Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Dom 21 Nov 2010-18:11 pm Oggetto:
061071 ha scritto:
katsumoto ha scritto:
Scusa ma quale altro acciaio usa ER? a me viene in mente solo l'n690... sono d'accordo con te sul fatto che alla maggioranza dei clienti non piace un acciaio che ha bisogno di manutenzione ma non sono per niente d'accordo sul fatto che tutti gli acciai migliori del n690 fanno la ruggine... questo semplicemente non è vero, basta vedere i coltelli da cucina professionale ad esempio... (che poi è un problema che neanche si pone visto che ER riveste a prescindere tutte le sue lame)
ER sta usando anche altri acciai ma non sono autorizzato a parlarne.
Scusa la mia imprecisione ma con "acciai buoni" mi riferivo a i carboniosi! citati da riddick ,come tipo di acciai più usato per la realizzazione di coltelli survival.
cmq il rivestimento ER non copre completamente la lama....
Ok ,ma sto sopravvivendo che m****ia me ne frega se il filo è ruggine ?
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Dom 21 Nov 2010-18:20 pm Oggetto:
martineden ha scritto:
061071 ha scritto:
Riddick ha scritto:
061071 ha scritto:
Riddick ha scritto:
Daniele secondo te da 1 a 10 quanto è importante su un coltello da sopravvivenza l'inossidabilità?
visto che le lame destinate ad un uso da campo devono anche affettare cibi come carne, pesce ecc direi che un semi inox é un buon compromesso, voto 7
Lame da campo e da sopravvivenza non sono la stessa cosa, o sbaglio?
Quello che non mi torna e che girando in rete tutti o quasi tutti i coltelli che trovo da sopravvivenza sono in acciai carboniosi.I cibi fino a qualche anno fa ,non troppi ,venivano tagliati con acciai carboniosi anche dai macellai x esempio,quindi dov'è il problema nel non usarli per un tuo progetto ?Il seminossidabile che ho usato io ,D2,non va bene x lame lunghe e da sopravvivenza ,quali intendi tu?
Scusa x le domande ,ma sono curioso ,poi cerco di realizzare qualche "ferro"con le nozioni acquisite.
survival e da campo per me sono la stessa cosa.
ER usa N690 e non solo..... ma il Selvans é in quel acciaio perché,oltre ad soddisfare le mie esigenze,commercialmente,sia come richiesta e vendita,va meglio dei carboniosi....é inutile che ci giriamo d intorno..gli acciai buoni fanno la ruggine lo sappiamo tutti(se li usi non la fanno! )ma i "clienti"diciamo così,sia civili ma soprattutto militari,lame che si ossidano non le vogliono!é visto che il mercato richiede acciai inox o semi,questa é la direzione di marcia. Poi personalmente,non mi piace il sapore della carne tagliata con l Opinel carbon,magari sono io a non apprezzare ma tagliata con una lama inox é un altra cosa...
Cosa consigliarti non lo sò,ma il prossimo proto lo realizzo in sleipner..
Ciao
Credo che riddcik volesse dire (se sbaglio correggimi Riddick) che i coltelli bushcraft sono diversi dai survival, forse così è più chiaro.
I bushcraft sono una tipologia che non saprei dove mettere,sono piccoli ma robusti ,di solito scandi ,li puoi usare in escursione ma non sono versatili come un coltello di 20cm di lama,devi abbinarli a un accetta o un segaccio.Diciamo che ci potrebbe essere un coltello di 20 o piu'cm di lama che chiameremo Camp ,mentre il bushcraft potrebbe far parte di un set da "Camp"escursione .Poi uno decide cosa preferisce!Sbaglio?
Certo x un uscita giornaliera un bushcraft basta e avanza ,ma magari x preparare un campo ,non so se basta .
Registrato: Feb 09, 2004 Messaggi: 15874 Località: Treviso
Inviato: Dom 21 Nov 2010-18:52 pm Oggetto:
Credo che da questa discussione emerga un punto assai controverso.
Ci sono popoli che hanno vissuto centinaia di anni sopravvivendo. Abbiamo i loro coltelli e possiamo osservare quanto siano diversi dai coltelli che noi proponiamo come "survival", pur senza avere la stessa esperienza (e soprattutto necessità, visto che loro ci vivevano in situazioni di sopravvivenza, noi se proprio vogliamo dobbiamo andare a cercarle di proposito). Chi ha ragione secondo voi? Io non so come la pensiate e rispetto comunque la vostra opinione ma sinceramente, se devo scegliere se credere a quello che mi dice il cacciatore lappone e a quello che sostiene il collezionista che i coltelli li prova in giardino e poi si sbraca in poltrona a recensirli col portatile, non ho grossi dubbi... Non mi riferisco a nessuno in particolare ma credo che ciascuno abbia validi esempi a riguardo _________________ Visitate la pagina facebook di Zatodesign!
http://www.facebook.com/pages/Zatodesign-knives/343892485696764
Credo che da questa discussione emerga un punto assai controverso.
Ci sono popoli che hanno vissuto centinaia di anni sopravvivendo. Abbiamo i loro coltelli e possiamo osservare quanto siano diversi dai coltelli che noi proponiamo come "survival", pur senza avere la stessa esperienza (e soprattutto necessità, visto che loro ci vivevano in situazioni di sopravvivenza, noi se proprio vogliamo dobbiamo andare a cercarle di proposito). Chi ha ragione secondo voi? Io non so come la pensiate e rispetto comunque la vostra opinione ma sinceramente, se devo scegliere se credere a quello che mi dice il cacciatore lappone e a quello che sostiene il collezionista che i coltelli li prova in giardino e poi si sbraca in poltrona a recensirli col portatile, non ho grossi dubbi... Non mi riferisco a nessuno in particolare ma credo che ciascuno abbia validi esempi a riguardo
sono d'accordo con te, basta vedere i coltelli nordici che sono privi di ammennicoli vari, hanno un disegno di lama elementare e sono fatti con del comune acciaio al carbonio (ricordiamoci che l'acciaio inossidabile è un'invenzione relativamente moderna)
ps. Sai che anch'io conosco uno che prova i coltelli in giardino e poi scrive le recensioni sul portatile sbracato sul divano? si chiama Tommaso (scherzo) _________________ IMPORTANTE: "Non ascoltate pharadin tanto e' leso"
Il coltello "survival"è un evergreen!!Passano le mode ma lui è sempre il sogno di noi esperti!!
ne avevo uno uguale da ragazzino pagato tipo quello del video.
era una gran c.......a
anni 80\90 manico cavo pieno di roba,seghetatura sul dorso era una cosa abbastanza normale.
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Dom 21 Nov 2010-20:25 pm Oggetto:
matteo1488 ha scritto:
Riddick ha scritto:
Il coltello "survival"è un evergreen!!Passano le mode ma lui è sempre il sogno di noi esperti!!
ne avevo uno uguale da ragazzino pagato tipo quello del video.
era una gran c.......a
anni 80\90 manico cavo pieno di roba,seghetatura sul dorso era una cosa abbastanza normale.
Il coltello "survival"è un evergreen!!Passano le mode ma lui è sempre il sogno di noi esperti!!
ne avevo uno uguale da ragazzino pagato tipo quello del video.
era una gran c.......a
anni 80\90 manico cavo pieno di roba,seghetatura sul dorso era una cosa abbastanza normale.
Adesso ti stivano tutto nel "pouch"!!! :lol:
eh eh eh.... è cambiato il modo ma il risultato è sempre quello....forse meglio :joy:
survival e da campo per me sono la stessa cosa.
ER usa N690 e non solo..... ma il Selvans é in quel acciaio perché,oltre ad soddisfare le mie esigenze,commercialmente,sia come richiesta e vendita,va meglio dei carboniosi....é inutile che ci giriamo d intorno..gli acciai buoni fanno la ruggine lo sappiamo tutti(se li usi non la fanno! )ma i "clienti"diciamo così,sia civili ma soprattutto militari,lame che si ossidano non le vogliono!é visto che il mercato richiede acciai inox o semi,questa é la direzione di marcia. Poi personalmente,non mi piace il sapore della carne tagliata con l Opinel carbon,magari sono io a non apprezzare ma tagliata con una lama inox é un altra cosa...
Cosa consigliarti non lo sò,ma il prossimo proto lo realizzo in sleipner..
Ciao
bhe! personalmente preferisco il caro e vecchio carbon tipo balestra da camion,con me non fanno la ruggine e le prestazioni sono di gran lunga superiori come solito vado contro vento e ne vado fiero
Registrato: Feb 09, 2004 Messaggi: 15874 Località: Treviso
Inviato: Dom 21 Nov 2010-21:51 pm Oggetto:
katsumoto ha scritto:
ps. Sai che anch'io conosco uno che prova i coltelli in giardino e poi scrive le recensioni sul portatile sbracato sul divano? si chiama Tommaso (scherzo)
Invece hai ragione. Mi spiego: io cerco di dare giudizi approfonditi sulle lame che testo ma.. non nascondo che da qualcuno che per tutta la vita usa i coltelli per vivere ho solo che da imparare. Infatti ogni volta che ho la fortuna di parlare con gente che adopera sempre un dato coltello cerco di farmi spiegare il più possibile sul modo in cui lo maneggia. Spesso il maneggio è tanto importante quanto il coltello.. e non sempre le tecniche d'uso sono così intutive (ad esempio riguardo la "britola" veneta ho imparato varie cose che non sapevo) _________________ Visitate la pagina facebook di Zatodesign!
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Secondo me un coltello da campo e da sopravvivenza non sono la stessa cosa.
1)il coltello da sopravvivenza è quello che hai con te sempre e nel momento di bisogno ,quello hai e quello usi,di solito non sono neanche molto grandi .
2)il coltello da campo può essere di generose dimensioni come no ,dipende se preferisci un solo utensile o se ti porti accetta ,segaccio e multilama,ecc.Il coltello da campo lo porti sapendo che andrai in escursione e sapendo che uso ne farai ,percui se vai in giungla ti porti un machete.
X quanto riguarda gli acciai ,penso che hai trovato uno aperto a tutti i tipi ,il primo camp che mi sono costruito l'ho fatto in 440A (inox)percui puoi spiegarmi questa frase "ER usa N690 e non solo..... ma il Selvans é in quel acciaio perché,oltre ad soddisfare le mie esigenze,commercialmente,sia come richiesta e vendita,va meglio dei carboniosi....".In cosa va meglio dei carboniosi?Commercialmente ,richiesta e vendita,o si parla di prestazioni?
ok...a cose normali,senza fare tanto il farmacista ,quando sono a lavoro,mi porto dietro il Selans ed un multi-tool.
Scusa ma quale altro acciaio usa ER? a me viene in mente solo l'n690... sono d'accordo con te sul fatto che alla maggioranza dei clienti non piace un acciaio che ha bisogno di manutenzione ma non sono per niente d'accordo sul fatto che tutti gli acciai migliori del n690 fanno la ruggine... questo semplicemente non è vero, basta vedere i coltelli da cucina professionale ad esempio... (che poi è un problema che neanche si pone visto che ER riveste a prescindere tutte le sue lame)
ER sta usando anche altri acciai ma non sono autorizzato a parlarne.
Scusa la mia imprecisione ma con "acciai buoni" mi riferivo a i carboniosi! citati da riddick ,come tipo di acciai più usato per la realizzazione di coltelli survival.
cmq il rivestimento ER non copre completamente la lama....
Ok ,ma sto sopravvivendo che m****ia me ne frega se il filo è ruggine ?
è che prima di portartelo in bosco lo devi comprare!!!
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Lun 22 Nov 2010-11:39 am Oggetto:
061071 ha scritto:
Riddick ha scritto:
Secondo me un coltello da campo e da sopravvivenza non sono la stessa cosa.
1)il coltello da sopravvivenza è quello che hai con te sempre e nel momento di bisogno ,quello hai e quello usi,di solito non sono neanche molto grandi .
2)il coltello da campo può essere di generose dimensioni come no ,dipende se preferisci un solo utensile o se ti porti accetta ,segaccio e multilama,ecc.Il coltello da campo lo porti sapendo che andrai in escursione e sapendo che uso ne farai ,percui se vai in giungla ti porti un machete.
X quanto riguarda gli acciai ,penso che hai trovato uno aperto a tutti i tipi ,il primo camp che mi sono costruito l'ho fatto in 440A (inox)percui puoi spiegarmi questa frase "ER usa N690 e non solo..... ma il Selvans é in quel acciaio perché,oltre ad soddisfare le mie esigenze,commercialmente,sia come richiesta e vendita,va meglio dei carboniosi....".In cosa va meglio dei carboniosi?Commercialmente ,richiesta e vendita,o si parla di prestazioni?
ok...a cose normali,senza fare tanto il farmacista ,quando sono a lavoro,mi porto dietro il Selans ed un multi-tool.
Cioè tu consigli il Selvans x sopravvivere in qualsiasi situazione?Bosco ,giungla,deserto ,mare,...ecc?Oppure lo suggerisci x andare in escursione x i boschi?
Comunque ti porti un multi-tool,percui un multi-tool e un'accetta sarebbero lo stesso piu' o meno,sia come peso che come funzioni?
X quanto riguarda l'acciaio ,in riferimento alla tua frase,potresti rispondermi?
Secondo me un coltello da campo e da sopravvivenza non sono la stessa cosa.
1)il coltello da sopravvivenza è quello che hai con te sempre e nel momento di bisogno ,quello hai e quello usi,di solito non sono neanche molto grandi .
2)il coltello da campo può essere di generose dimensioni come no ,dipende se preferisci un solo utensile o se ti porti accetta ,segaccio e multilama,ecc.Il coltello da campo lo porti sapendo che andrai in escursione e sapendo che uso ne farai ,percui se vai in giungla ti porti un machete.
X quanto riguarda gli acciai ,penso che hai trovato uno aperto a tutti i tipi ,il primo camp che mi sono costruito l'ho fatto in 440A (inox)percui puoi spiegarmi questa frase "ER usa N690 e non solo..... ma il Selvans é in quel acciaio perché,oltre ad soddisfare le mie esigenze,commercialmente,sia come richiesta e vendita,va meglio dei carboniosi....".In cosa va meglio dei carboniosi?Commercialmente ,richiesta e vendita,o si parla di prestazioni?
ok...a cose normali,senza fare tanto il farmacista ,quando sono a lavoro,mi porto dietro il Selans ed un multi-tool.
Cioè tu consigli il Selvans x sopravvivere in qualsiasi situazione?Bosco ,giungla,deserto ,mare,...ecc?Oppure lo suggerisci x andare in escursione x i boschi?
Comunque ti porti un multi-tool,percui un multi-tool e un'accetta sarebbero lo stesso piu' o meno,sia come peso che come funzioni?
X quanto riguarda l'acciaio ,in riferimento alla tua frase,potresti rispondermi?
io consiglio il Selvans come compagno d avventura,diciamo, da tenere sempre a portata di mano.
accetta e multi-tool perché no!! dipende dai gusti! io mi trovo meglio con una lama da 6" ed un multi-tool,un mio collega per esempi lavora da anni con coltellaccio con una lama da 13" ed un opinel...
per l acciaio mi riferivo alle sua specifiche tecniche che mi soddisfano...alla sua facile commercializzazione,alla richiesta di mercato.
Registrato: Jul 27, 2009 Messaggi: 3349 Località: VARESE[colline lago maggiore]
Inviato: Mer 24 Nov 2010-20:31 pm Oggetto:
L'importante è avere prodotti validi e affidabili,robusti e taglienti...poi ognuno ha gusti e abitudini personali.Personalmente penso che siano tre,gli aggeggi fondamentali:accetta-fisso da 10-12mm di lama,piccolo chiudibile tipo paramilitary ad esempio.Il resto è schopping
L'importante è avere prodotti validi e affidabili,robusti e taglienti...poi ognuno ha gusti e abitudini personali.Personalmente penso che siano tre,gli aggeggi fondamentali:accetta-fisso da 10-12mm di lama,piccolo chiudibile tipo paramilitary ad esempio.Il resto è schopping
sicuramente é cosi... ognuno é libero di usare ciò che vuole,e come vuole,difatti alla domanda che spesso mi viene fatta,del tipo "quale é il miglior coltello da portarsi dietro in escursione?" rispondo :IL TUO! ovvero quello che usi sempre ,e con il quale ti trovi meglio.
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Mer 24 Nov 2010-21:10 pm Oggetto:
Grazie x la risposta Daniele.Non penso assolutamente che l'N690 sia un cattivo acciaio ,solo che lo vedrei meglio x lame dalle misure piu' contenute e votate piu' al taglio ,comunque aumentando gli spessori come fa ER difficilmente si rompono .
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Gio 25 Nov 2010-21:40 pm Oggetto:
L'N690 è un acciaio che va bene x lame da taglio ,poi bisogna anche vedere x quanto tempo prima di riaffilarlo terra il filo e sopratutto tagliando cosa?Quello che non capisco è xchè usarlo x un coltello da sopravvivenza che potrebbe subire abusi ,difatti x sopperire ad una "lacuna"si usano spessori esagerati e geometrie che non favorisco in certi lavori.Le lacuna è la poca resilienza,certo se lo fai spesso 6 o piu' mm mica lo rompi facilmente ,ma manco taglia bene come dovrebbe.Su un 4" da taglio va bene ,sai panini e salamini che ci tagli ?
Ma su un coltello da campo o da survival non credo sia il meglio.
Registrato: Apr 18, 2004 Messaggi: 3937 Località: Provincia di Trapani
Inviato: Gio 25 Nov 2010-22:03 pm Oggetto:
Riddick ha scritto:
L'N690 è un acciaio che va bene x lame da taglio ,poi bisogna anche vedere x quanto tempo prima di riaffilarlo terra il filo e sopratutto tagliando cosa?Quello che non capisco è xchè usarlo x un coltello da sopravvivenza che potrebbe subire abusi ,difatti x sopperire ad una "lacuna"si usano spessori esagerati e geometrie che non favorisco in certi lavori.Le lacuna è la poca resilienza,certo se lo fai spesso 6 o piu' mm mica lo rompi facilmente ,ma manco taglia bene come dovrebbe.Su un 4" da taglio va bene ,sai panini e salamini che ci tagli ?
Ma su un coltello da campo o da survival non credo sia il meglio.
Però vedi, tornando al discorso sopra, non credo essitano dei modelli di coltello che siano perfetti per utilizzarli in qualsiasi occasione (mare, montagna, boschi, deserto).
Certo, non dico che questo sia il coltello perfetto, però sicuramente Daniele lo avrà progettato per il tipo di utilizzo che ci fa lui, ovvero sopravvivenza in boschi o montagne.
Per l'acciaio non metto bocca, anche se con 6mm di spessore difficilmente si romperà, ma queste sono cose che di solito decide l'azienda (che mette i soldi) e non il progettista. Certo basterebbe cambiare un pò il bisello per avere un coltello che taglia a rasoio, e temprandolo così alto non dovrebbe perdere il filo facilmente.
Inoltre mi ricordo una prova fatta da un giornale dedicato (Credo coltelli di qualche anno fa) dove c'era la prova del Fulcrum o del ColMoschin, lasciato in acqua salata per molto tempo, e portava pochissime tracce di ossidazione, dato che la copertura DLC aveva resistito benissimo.
Quindi si potrebbe anche ipotizzare che il Selvans possa essere usato anche in ambienti salmastri. _________________ Iscriviti per vedere le news.
I Miei Video: http://www.youtube.com/user/darrex00
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Gio 25 Nov 2010-22:32 pm Oggetto:
darrex ha scritto:
Riddick ha scritto:
L'N690 è un acciaio che va bene x lame da taglio ,poi bisogna anche vedere x quanto tempo prima di riaffilarlo terra il filo e sopratutto tagliando cosa?Quello che non capisco è xchè usarlo x un coltello da sopravvivenza che potrebbe subire abusi ,difatti x sopperire ad una "lacuna"si usano spessori esagerati e geometrie che non favorisco in certi lavori.Le lacuna è la poca resilienza,certo se lo fai spesso 6 o piu' mm mica lo rompi facilmente ,ma manco taglia bene come dovrebbe.Su un 4" da taglio va bene ,sai panini e salamini che ci tagli ?
Ma su un coltello da campo o da survival non credo sia il meglio.
Però vedi, tornando al discorso sopra, non credo essitano dei modelli di coltello che siano perfetti per utilizzarli in qualsiasi occasione (mare, montagna, boschi, deserto).
Certo, non dico che questo sia il coltello perfetto, però sicuramente Daniele lo avrà progettato per il tipo di utilizzo che ci fa lui, ovvero sopravvivenza in boschi o montagne.
Per l'acciaio non metto bocca, anche se con 6mm di spessore difficilmente si romperà, ma queste sono cose che di solito decide l'azienda (che mette i soldi) e non il progettista. Certo basterebbe cambiare un pò il bisello per avere un coltello che taglia a rasoio, e temprandolo così alto non dovrebbe perdere il filo facilmente.
Inoltre mi ricordo una prova fatta da un giornale dedicato (Credo coltelli di qualche anno fa) dove c'era la prova del Fulcrum o del ColMoschin, lasciato in acqua salata per molto tempo, e portava pochissime tracce di ossidazione, dato che la copertura DLC aveva resistito benissimo.
Quindi si potrebbe anche ipotizzare che il Selvans possa essere usato anche in ambienti salmastri.
Dario ,l'N690 va bene x lame piccole da taglio ,non x lame grandi da campo o da sopravvivenza ,se vuoi che vada bene x lame grandi devi temprarlo basso xcui tiene meno il filo e oltretutto devi farlo spesso =pesante,che in sopravvivenza non è un bene,inoltre facendolo spesso taglia ancora meno,
Che ci puoi andare in acqua salsa è noto ,è un inox è chiamato anche 440F,quello che mi domando è xchè non farlo in un acciaio piu' performante x l'uso x cui è pensato e progettato ?Xchè finirà in vetrina e quindi il collezionista lo preferisce inox ,quindi -manutenzione?Spiegami.Che l'azienda lo voglia fare con quel acciaio non mi interessa ,se sono un progettista lo voglio fatto come si deve .Ma questa copertura non si può applicare anche ,che ne so,un 1095?Intendo dire che se è un coltello da sopravvivenza lo userò quando mi servirà x sopravvivere percui me ne frego del filo con la ruggine.
Registrato: Jul 27, 2009 Messaggi: 3349 Località: VARESE[colline lago maggiore]
Inviato: Gio 25 Nov 2010-22:56 pm Oggetto:
L'N690 è un acciaio che va bene x lame da taglio ,poi bisogna anche vedere x quanto tempo.............Vero,però a livello di mercato,le aziende devono raggiungere un compromesso tra vera efficacia,e estetica,perchè la massa dei clienti ,guarda più la seconda che la prima.Poi l'estetica la guardiamo un pò tutti,e avere un ferro arrugginito non è il massimo.Un acciaio al carbonio è sicuramente migliore,ma se non puoi fare manutenzione,meglio un inox come l'690n.Questo vale per il mercato comune,se parliamo di proffessionisti veri,che guardano solo la prestazione pura,e della ruggine non frega,allora sicuramente un carbon anche con filo arrugginito.[/u]
Ultima modifica di curtor il Ven 26 Nov 2010-1:24 am, modificato 1 volta in totale
Ma questa copertura non si può applicare anche ,che ne so,un 1095?Intendo dire che se è un coltello da sopravvivenza lo userò quando mi servirà x sopravvivere percui me ne frego del filo con la ruggine.
ne ho avuti diversi di coltelli in acciaio carbon e il problema dell ossido non lo vedo così grosso(penso che anche tu ne abbia avuti parecchi )
anche lavandoli asciugandoli e non dargli olio passano molti giorni prima di vedere i primi fiori di ossido anche non usandoli(se usati passa ancor di più)
la copertura considero migliore quella epossidica o guncote che quelle chimiche...perchè a mio parere risulta di spessore più grosso e prima di consumarla e arrivare a metallo vivo ci vogliono molti strapazzi,cosa che quelle chimiche lo spessore è di pochi micron basta una pietra presa di striscio ed ecco che se ne va,ripristinarla è molto più difficile in più se il coltello dovesse arruginire per scarsa manutenzione la si avrebbe per tutta la lama non solo sul filo a quel punto ci vorrebbero dei convertitori di ruggine o del gran olio di gomito e wd40.
ripristinare il guncote è abbastanza semplice o per lo meno basta un forno una penna ad aerografo e naturalmente della buona vernice guncote se si è in grado si possono fare spessori di pochi micron o spessori che garantirebbero a vita la copertura,se non si è in grado ci sono molti armaioli che fanno questo trattamento.
poi detta come va detta dentro al kit insieme a tante altre cose basta portarsi un pò di olio di vasellina ed ecco risolto il problema della ruggina sul filo
di pro e contro cè ne sono parecchi ma io ancora preferisco la prestazione pura dello strumento in situazioni di sopravivenza non mi voglio mettere ad affilare il coltello spesso,il buon 1095 molto economico se temprato (magari con tempra differenziata) puo dare molte soddisfazioni
Registrato: Jul 27, 2009 Messaggi: 3349 Località: VARESE[colline lago maggiore]
Inviato: Ven 26 Nov 2010-1:34 am Oggetto:
La ruggine si forma anche sotto le coperture,rimanendo invisibile,ma devastante.Solo se mettete la lama controluce noterete puntini di un nero più opaco.Diciamo che sono poche le copertura valide,e su un carbonioso meglio non metterle,al contrario di quanto si pensi.
La ruggine si forma anche sotto le coperture,rimanendo invisibile,ma devastante.Solo se mettete la lama controluce noterete puntini di un nero più opaco.Diciamo che sono poche le copertura valide,e su un carbonioso meglio non metterle,al contrario di quanto si pensi.
quelle che dici sono appunto le coperture chimiche
nelle coperture epossidiche o guncote questo non accade perchè il metallo sottostante non respira.
le coperture chimiche non sono nient altro che un processo di ossidazione del metallo che trattato i un certo modo creano un colore nero.
fate questa prova:
bagnate uno straccio di WCNET poi lo strofinate su un pezzo di metallo anche se inox,è uguale, se abitate come me nella mitica pianura padana con il 80\90% di umidita lasciatelo fuori una notte.
alla mattina vi troverete un pezzo rossastro di accaio,a questo punto fatelo bollire in acqua distillata per qualche minuto finchè non noterete che il rosso diventa nero.
per aumentare il colore scuro basta continuare con il processo,finche non date olio sopra al acciaio non si fermera di ossidare.
è un metodo molto casalingo ma altrettanto valido
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Ven 26 Nov 2010-11:50 am Oggetto:
Non capisco l'esigenza dell'inossidabilità su una lama da sopravvivenza!Nel mondo rurale ,nella giungla nei boschi si usano macheti ,manerassi ,roncole ,asce e nessuno di questi strumenti è fatto in acciaio inox e nessuno si lamenta,anzi .Sembra che il terrore della ruggine lo abbiano solo i collezionisti medi ,quelli di un certo livello preferiscono comunque le lame in damasco e forgiate facendo normale manutenzione,che comunque dovrebbe essere un piacere x un appassionato.
Registrato: Jul 27, 2009 Messaggi: 3349 Località: VARESE[colline lago maggiore]
Inviato: Ven 26 Nov 2010-11:57 am Oggetto:
Riddick ha scritto:
Non capisco l'esigenza dell'inossidabilità su una lama da sopravvivenza!Nel mondo rurale ,nella giungla nei boschi si usano macheti ,manerassi ,roncole ,asce e nessuno di questi strumenti è fatto in acciaio inox e nessuno si lamenta,anzi .Sembra che il terrore della ruggine lo abbiano solo i collezionisti medi ,quelli di un certo livello preferiscono comunque le lame in damasco e forgiate facendo normale manutenzione,che comunque dovrebbe essere un piacere x un appassionato.
Per quanto mi riguarda,sono stra daccordo,anzi ,penso che i molti coltelli inox che ci sono in giro,sia nati esclusivamente per un fatto commerciale,per,come dici tu,collezionisti di massa.(pure io ero tra quelli ).
Registrato: Jul 23, 2010 Messaggi: 3153 Località: Treviso - drio el Sil
Inviato: Ven 26 Nov 2010-12:44 pm Oggetto:
Riddick ha scritto:
Non capisco l'esigenza dell'inossidabilità su una lama da sopravvivenza!Nel mondo rurale ,nella giungla nei boschi si usano macheti ,manerassi ,roncole ,asce e nessuno di questi strumenti è fatto in acciaio inox e nessuno si lamenta,anzi .Sembra che il terrore della ruggine lo abbiano solo i collezionisti medi ,quelli di un certo livello preferiscono comunque le lame in damasco e forgiate facendo normale manutenzione,che comunque dovrebbe essere un piacere x un appassionato.
La differenza è che chi usa macheti e roncole nella giungla o nei campi lo fa per lavoro e quindi bada alla sostanza delle cose.
Non sta li a guardare i puntini di ruggine e menate varie. Gli basta avere un buon attrezzo che tagli bene e sia leggero.
E' come chi va a fare fuoristrada vero che non si prende l'ultimo modello da centomila euro ma si prende il toyota o la land vecchi di 20 anni e li usa senza risparmio.
Percui x un coltello da sopravvivenza meglio le prestazioni o l'estetica?
secono me deve essere ergonomico,non stancare durante l'uso e essere performante....ora io non son un esperto ma basandomi sui video mi sembra che risponda bene a ogni uso per il quale è stato testato...poi comunque non mi sembra un coltello esteticamente "figo".
Registrato: Jul 23, 2010 Messaggi: 3153 Località: Treviso - drio el Sil
Inviato: Ven 26 Nov 2010-13:51 pm Oggetto:
Riddick ha scritto:
Percui x un coltello da sopravvivenza meglio le prestazioni o l'estetica?
Secondo me ci vorrebbero le prestazioni però visto che nessuno al giorno d'oggi deve sopravvivere o lavorare coi coltelli e visto che quei coltelloni hanno lasciato i boschi per trovar rifugio nelle varie vetrinette allora a malincuore dico che diviene fattore importante anche l'estetica o appeal o come cavolo si chiama...
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Ven 26 Nov 2010-13:53 pm Oggetto:
michele87 ha scritto:
Riddick ha scritto:
Percui x un coltello da sopravvivenza meglio le prestazioni o l'estetica?
secono me deve essere ergonomico,non stancare durante l'uso e essere performante....ora io non son un esperto ma basandomi sui video mi sembra che risponda bene a ogni uso per il quale è stato testato...poi comunque non mi sembra un coltello esteticamente "figo".
Io aspetto video piu' extremi !!I video che dici tu si possono replicare anche con un normale coltello da macellaio.
Registrato: Mar 09, 2007 Messaggi: 5215 Località: Lido di Venezia
Inviato: Ven 26 Nov 2010-13:54 pm Oggetto:
Sile86 ha scritto:
Riddick ha scritto:
Percui x un coltello da sopravvivenza meglio le prestazioni o l'estetica?
Secondo me ci vorrebbero le prestazioni però visto che nessuno al giorno d'oggi deve sopravvivere o lavorare coi coltelli e visto che quei coltelloni hanno lasciato i boschi per trovar rifugio nelle varie vetrinette allora a malincuore dico che diviene fattore importante anche l'estetica o appeal o come cavolo si chiama...
Registrato: Jul 23, 2010 Messaggi: 3153 Località: Treviso - drio el Sil
Inviato: Ven 26 Nov 2010-14:02 pm Oggetto:
Riddick ha scritto:
Sile86 ha scritto:
Riddick ha scritto:
Percui x un coltello da sopravvivenza meglio le prestazioni o l'estetica?
Secondo me ci vorrebbero le prestazioni però visto che nessuno al giorno d'oggi deve sopravvivere o lavorare coi coltelli e visto che quei coltelloni hanno lasciato i boschi per trovar rifugio nelle varie vetrinette allora a malincuore dico che diviene fattore importante anche l'estetica o appeal o come cavolo si chiama...
Ma la bellezza funzionale non esiste piu'?
Bella domanda! il discorso è che se uno usa il coltello per tagliare i foglietti di carta è difficile che si renda conto di cosa è la funzionalità. Almeno è la mia opinione.
Registrato: Jul 27, 2009 Messaggi: 3349 Località: VARESE[colline lago maggiore]
Inviato: Ven 26 Nov 2010-14:10 pm Oggetto:
Riddick ha scritto:
Sile86 ha scritto:
Riddick ha scritto:
Percui x un coltello da sopravvivenza meglio le prestazioni o l'estetica?
Secondo me ci vorrebbero le prestazioni però visto che nessuno al giorno d'oggi deve sopravvivere o lavorare coi coltelli e visto che quei coltelloni hanno lasciato i boschi per trovar rifugio nelle varie vetrinette allora a malincuore dico che diviene fattore importante anche l'estetica o appeal o come cavolo si chiama...
Ma la bellezza funzionale non esiste piu'?
Certo,cavoli se c'è,ci sono coltellacci performanti molto belli anche esteticamente,la gran parte artigianali o semi,perchè a livello industriale poca roba con entrambi i recquisiti.Si salvano,per mè,i mission in A2,alcuni busse(non sò se semi-artigianali)bark river,fallkniven,alcuni cold steel.
Percui x un coltello da sopravvivenza meglio le prestazioni o l'estetica?
Secondo me ci vorrebbero le prestazioni però visto che nessuno al giorno d'oggi deve sopravvivere o lavorare coi coltelli e visto che quei coltelloni hanno lasciato i boschi per trovar rifugio nelle varie vetrinette allora a malincuore dico che diviene fattore importante anche l'estetica o appeal o come cavolo si chiama...
Ma la bellezza funzionale non esiste piu'?
Bella domanda! il discorso è che se uno usa il coltello per tagliare i foglietti di carta è difficile che si renda conto di cosa è la funzionalità. Almeno è la mia opinione.
il selvans lo trovo un po scomodo per i foglietti di carta pero'...
la bellezza funcionale è riventata "rara" ma c'è ancora dai...
poi è la solita storia,la bellezza è soggettiva....a me il selvans piace,(senza troppi fronzoli.bello massiccio...un coltellone rozzo insomma ) e per l'uso che ne farei io potrebbe andare anche bene... dipende dai punti di vista
Registrato: Feb 05, 2008 Messaggi: 2050 Località: Modena
Inviato: Ven 26 Nov 2010-14:56 pm Oggetto:
Il concetto di "bellezza funzionale" è troppo soggettivo per essere generalizzato.
Per me questo è funzionale e, a suo modo, bello.
Per altri potrebbe essere un coltello da cucina sotto steroidi, brutto, rugginoso e senza guardia. _________________ "Quando gli Æsir indussero il lupo Fenrir a farsi legare alla catena Gleipnir, questi non credette che in seguito l'avrebbero lasciato andare, finché Týr non mise la sua mano nella sua bocca come pegno".
Edda in prosa
Registrato: Jul 27, 2009 Messaggi: 3349 Località: VARESE[colline lago maggiore]
Inviato: Ven 26 Nov 2010-16:19 pm Oggetto:
FedericoB89 ha scritto:
Il concetto di "bellezza funzionale" è troppo soggettivo per essere generalizzato.
Per me questo è funzionale e, a suo modo, bello.
Per altri potrebbe essere un coltello da cucina sotto steroidi, brutto, rugginoso e senza guardia.
Scusami.....ma soggettivo ok,ma ci sono dei limiti cosè stò ferro......
Registrato: Feb 05, 2008 Messaggi: 2050 Località: Modena
Inviato: Ven 26 Nov 2010-16:34 pm Oggetto:
Un leuku. I Sami ci hanno fatto un'esistenza nomade nell'Artico per 3000 anni grazie a questi ferracci. _________________ "Quando gli Æsir indussero il lupo Fenrir a farsi legare alla catena Gleipnir, questi non credette che in seguito l'avrebbero lasciato andare, finché Týr non mise la sua mano nella sua bocca come pegno".
Edda in prosa
Registrato: Feb 05, 2008 Messaggi: 2050 Località: Modena
Inviato: Ven 26 Nov 2010-17:17 pm Oggetto:
Per le nostre latitudini? Chi l'ha detto? _________________ "Quando gli Æsir indussero il lupo Fenrir a farsi legare alla catena Gleipnir, questi non credette che in seguito l'avrebbero lasciato andare, finché Týr non mise la sua mano nella sua bocca come pegno".
Edda in prosa
Registrato: Jul 23, 2010 Messaggi: 3153 Località: Treviso - drio el Sil
Inviato: Ven 26 Nov 2010-17:23 pm Oggetto:
curtor ha scritto:
FedericoB89 ha scritto:
Un leuku. I Sami ci hanno fatto un'esistenza nomade nell'Artico per 3000 anni grazie a questi ferracci.
Non lo metto in dubbio,ma mi riferivo solo all'estetica,che è inguardabile.Ma anche a livello funzionale,per fortuna,oggi c'è di meglio.
L'estetica è una cosa personale però riguardo alla funzionalità a mio parere è difficile trovare di meglio.
E sai perchè? perchè non è stato progettato al computer dall'esperto di turno ma è stato plasmato così dalle mani di migliaia di uomini che lo hanno utilizzato ogni santo giorno per 3000 anni per sopravvivere nelle selvagge e inospitali terre artiche.
Registrato: Mar 10, 2007 Messaggi: 6120 Località: Lido di Venezia
Inviato: Ven 26 Nov 2010-18:04 pm Oggetto:
Sile86 ha scritto:
curtor ha scritto:
FedericoB89 ha scritto:
Un leuku. I Sami ci hanno fatto un'esistenza nomade nell'Artico per 3000 anni grazie a questi ferracci.
Non lo metto in dubbio,ma mi riferivo solo all'estetica,che è inguardabile.Ma anche a livello funzionale,per fortuna,oggi c'è di meglio.
L'estetica è una cosa personale però riguardo alla funzionalità a mio parere è difficile trovare di meglio.
E sai perchè? perchè non è stato progettato al computer dall'esperto di turno ma è stato plasmato così dalle mani di migliaia di uomini che lo hanno utilizzato ogni santo giorno per 3000 anni per sopravvivere nelle selvagge e inospitali terre artiche.
Per me, credo che se, all' epoca, si fosse ritenuta quella la forma migliore, allora, per tradizione, si sarebbero fatti solo ferri del genere per 3000 anni adattandosi a quello che diceva la tradizione. C' è anche la possibilità, perché la tradizione vuole così, che siano stati disposti a soffrire per 3000 anni usando un ferro così. Mi sembra innegabile che se si preme in avanti col coltello, la mano tenda ad avanzare verso la lama con eccessiva facilità... Non darei nemmeno per scontato che fosse quella la loro forma ideale pensando solo alla funzionalità, esiste anche la possibilità che... non volessero fare altre forme per mancanza di fantasia (non è che oggi li facciano tanto diversi...) o perché "beh, funziona, teniamolo così per 3000 anni, che ci frega?" Certo è che è davvero brutto!
P.S. Certo che ne devono aver tirati parecchi alla loro tradizione ogni volta che si tagliavano le mani e penso che più di qualcuno avrà anche pensato "ca..o, ma una guardia non ce la potevano mettere! E il suo amico lì vicino, shhh, sta zitto che sennò ci bannano dal villaggio! Sono stati gli dei stessi a volerli così e così si devono fare, scemo!" :siffler: _________________ Costruire per crescere http://www.trentinistefano.it
Un leuku. I Sami ci hanno fatto un'esistenza nomade nell'Artico per 3000 anni grazie a questi ferracci.
Non lo metto in dubbio,ma mi riferivo solo all'estetica,che è inguardabile.Ma anche a livello funzionale,per fortuna,oggi c'è di meglio.
L'estetica è una cosa personale però riguardo alla funzionalità a mio parere è difficile trovare di meglio.
E sai perchè? perchè non è stato progettato al computer dall'esperto di turno ma è stato plasmato così dalle mani di migliaia di uomini che lo hanno utilizzato ogni santo giorno per 3000 anni per sopravvivere nelle selvagge e inospitali terre artiche.
Per me, credo che se, all' epoca, si fosse ritenuta quella la forma migliore, allora, per tradizione, si sarebbero fatti solo ferri del genere per 3000 anni adattandosi a quello che diceva la tradizione. C' è anche la possibilità, perché la tradizione vuole così, che siano stati disposti a soffrire per 3000 anni usando un ferro così. Mi sembra innegabile che se si preme in avanti col coltello, la mano tenda ad avanzare verso la lama con eccessiva facilità... Non darei nemmeno per scontato che fosse quella la loro forma ideale pensando solo alla funzionalità, esiste anche la possibilità che... non volessero fare altre forme per mancanza di fantasia (non è che oggi li facciano tanto diversi...) o perché "beh, funziona, teniamolo così per 3000 anni, che ci frega?" Certo è che è davvero brutto!
P.S. Certo che ne devono aver tirati parecchi alla loro tradizione ogni volta che si tagliavano le mani e penso che più di qualcuno avrà anche pensato "ca..o, ma una guardia non ce la potevano mettere! E il suo amico lì vicino, shhh, sta zitto che sennò ci bannano dal villaggio! Sono stati gli dei stessi a volerli così e così si devono fare, scemo!" :siffler:
ahahaha favolosa!
comunque un oggetto,pur essendo storico e pluricollaudato...non è esente da modifiche che lo migliorerebbero...
P.S.
In effetti il leuko postato ha un brutto manico e mi pare veramente fatto apposta per farsi male,di solito sono un po' meno pericolosi.....quello deve essere uno di 3000 anni fa,quando avevano paura di essere bannati! :lol:
Registrato: Feb 16, 2005 Messaggi: 3023 Località: Cagliari
Inviato: Ven 26 Nov 2010-19:09 pm Oggetto:
michele87 ha scritto:
mah..secondo me un progettista rivoluzionario con nuove idee servirebbe
quoto michele perche' la sua frase esprime l' idea, tra noi molto diffusa, che in materia di coltelli ci sia ancora molto da innovare.
premesso che mi riferisco ai coltelli fissi, a volte ho l' impressione che ci dimentichiamo di cosa parliamo, certo se parlassimo di motori sarei propenso a credere che l' evoluzione tecnologica in materia di metalli, combustibili, elettronica e cosi via ci potrebbe dare chissa' quali novita', ma nel campo dei coltelli a parte i metalli, ed in futuro il coltello laser alla Obi Wan Kenobi , mi spiegate quali novita' ci possono essere nel design, a parte quelle di natura estetica e destinate a differenziare un prodotto da un altro sotto il profilo commerciale, in materia di coltelli, ben poche, almeno questa è la mia opinione.
Devo aggiungere che nonostante le parole, il mondo dei coltellerari è un mondo tutto sommato abbastanza tradizionalista ove le novita' relative al design non sempre sono accolte con entusiasmo, anzi .
dimenticavo con il termine coltellari mi riferisco a coloro che piu' o meno utilizzano un coltello, certo il collezionista da vetrina gradirebbe un coltello che si avvolge a spirale come una molla ma cui prodest ? _________________
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